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Old 17-05-2010, 20:43   #1121
Vladimiro Bentovich
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buonanotte
a lei
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Old 17-05-2010, 20:48   #1122
Vladimiro Bentovich
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Ti devo ri-citare la Cipriani?
non so di che parli
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Old 17-05-2010, 23:10   #1123
Rinha
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buonanotte
Bene, ad andare a letto presto ci si riposa e si rinfrescano le idee!
__________________
Morale due: con il mac trombi di piu', ed e' assolutamente provato da serissime ricerche di mercato che non ti sto qui a citare, perche' sarebbe perfettamente inutile. preso da QUI
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Old 16-07-2010, 10:46   #1124
Essen
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Ritiro su questa discussione perché leggendo il thread sull'annuncio di Dragon Age 2, al di la delle polemiche, sono stati tirati fuori diversi argomenti interessanti e generali sui quali mi sembra piacevole discutere, ma che forse competono più un thread generalista come questo

Partiamo da una questione che mi è venuta in mente recentemente:
Qualche settimana fa, approfittando dell'offerta in edicola, mi sono ricomprato Planescape Torment che con mio sommo dispiacere avevo distrutto durante un trasloco di parecchi anni fa.
Mi sono così deciso a rigiocarlo per tornare a tuffarmi in quell'universo che ho sempre amato (e che ho fatto mio in numerosissime campagne di D&D) chiamato Planescape.
Premetto che quando, all'uscita, giocai Torment già consocevo discretamente bene l'inglese e non ebbi particolari problemi di comprensione del testo salvo magari qualche parola di slang della quale chiedevo saltuariamente il significato a qualche amico inglese o americano.
Ora è passato qualche anno e, anche se il mio inglese parlato si è arrugginito per lo scarso utilizzo (*sigh*), quello scritto e, sopratuto, della comprensione di testi e/o slang è migliorato parecchio e, andando avanti nel gioco, sempre di più mi rendo conto dell'uso massiccio di dialoghi, battute e periodi che non stonerebbero per nulla in qualche sobborgo londinese.
Tutto questo mi ha fatto pensare ad infinite discussioni avute internamente ai miei vari gruppi di gioco (pen and paper rpg), sul tipo di uso di linguaggio utilizzabile nelle nostre campagne..
Molti vorrebbero poter utilizzare qualsiasi tipo di vocabolo, dal più italiano al più regionale spaziando fra le mille sfumature che stanno nel mezzo, pretendendo che nessuno di noi parla il vecchio "comune" e che quindi era abbastanza inutile utilizzare un parlato contestualizzato quando il "contesto" siamo noi a crearlo nelle nostre menti giocanti.
Altri, me compreso, sono sempre stati ferrei su un uso piuttosto moderato del classico "Parlato da bar" mentre si gioca di ruolo.. ovviamente senza scadere nelle stupidaggini che si sentono dire a chi sberleffa il giocatore di ruolo tipo. Quindi niente "messere la prego," ogni 30 secondi. Più che altro io sono sempre stato positivo nel "contestualizzare" il più possibile un linguaggio, usando magari imprecazioni che abbiano un senso nel contesto storico/ambientativo della campagna in essere e via dicendo.
In Torment è chiaramente così, ma solo parzialmente. Come dicevo alcuni comprimari di Sigil potrebbero tranquillamente ritrovarsi a discutere di calcio pub di southampton o birmingham.
Probabilmente all'epoca l'effetto "inebriante" della "prima volta" immerso nella bellissima storia raccontata da Planescape: Torment aveva impedito che mi soffermassi sulla questione, ma ora la cosa mi è saltata subito all'occhio e mi chiedevo:

L'ambientazione, Planescape appunto, è la scusante per questo tipo di linguaggio? Essendo Sigil una metropoli cosmopolita e "strana" nel suo essere secondo voi è contestualizzato il tipo di slang utilizzato?
Al di la del fatto che lo considero molto bello e assolutamente caratteristico del gioco in se, questo modo di parlare voi lo utilizzereste (o ne utilizzereste uno analogo) per un gioco di ruolo fantasy (anche se gotico)?

Oppure è, come sempre, dovuto al fatto che in USA si usa spesso l'inglese del vecchio continente per dare quel che di "antico" al sapore del dialogo?



Endy.
__________________
PC: HAF-X - ASUS PRIME X370-PRO - Ryzen 5 3600 - 2x8Gb G.Skill FlareX 3200MHz - Gigabyte Nvidia RTX2080 Super Gaming OC - Samsung 840 250Gb - EVGA SuperNOVA G2 650W - Noctua NH-D14 - Asus Xonar D2X - Logitech Z5500 - Dell U2412M
Consoles Setup: Playstation 4 Pro - Nintendo Switch - Samsung UE40H6400 - Sony DDGW800 []PSN: Endyamon //// Uplay: Thenezol1 //// Origin: Endy-BT //// STEAM []
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Old 16-07-2010, 11:35   #1125
akfhalfhadsòkadjasdasd
 
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L'ambientazione, Planescape appunto, è la scusante per questo tipo di linguaggio? Essendo Sigil una metropoli cosmopolita e "strana" nel suo essere secondo voi è contestualizzato il tipo di slang utilizzato?
Al di la del fatto che lo considero molto bello e assolutamente caratteristico del gioco in se, questo modo di parlare voi lo utilizzereste (o ne utilizzereste uno analogo) per un gioco di ruolo fantasy (anche se gotico)?

Oppure è, come sempre, dovuto al fatto che in USA si usa spesso l'inglese del vecchio continente per dare quel che di "antico" al sapore del dialogo?



Endy.
Io penso che abbiano scelto quel linguaggio per alienizzare ancora di più l'ambientazione per gli stessi anglofoni.. l'effetto sarà stato più marcato per gli americani.. meno per gli inglesi. In ogni modo avevo letto all'epoca che si trattava di un inglese tendente all'"arcaico" con espressioni slang, appunto.
Poi, in seconda ipotesi, e se fosse scritto proprio nel campaing setting ufficiale planescape che lì parlano così?
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Old 16-07-2010, 11:40   #1126
Essen
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Io penso che abbiano scelto quel linguaggio per alienizzare ancora di più l'ambientazione per gli stessi anglofoni.. l'effetto sarà stato più marcato per gli americani.. meno per gli inglesi. In ogni modo avevo letto all'epoca che si trattava di un inglese tendente all'"arcaico" con espressioni slang, appunto.
Poi, in seconda ipotesi, e se fosse scritto proprio nel campaing setting ufficiale planescape che lì parlano così?
Ho un paio di copie dell'ambientazione di Planescape in inglese..
Sinceramente non me ne ricordo che linguaggio viene utilizzato, ma hai alzato un interrogativo interessante.
Stasera a casa controllo e riporto.

Possibilissimo però che il linguaggio sia stato scelto in quel modo proprio per il motivo che dicevi tu.. solo che non trovo sia particolarmente "arcaico" nella ricercatezza del vocabolo (perché, ripeto: SONO ricercate le parole), quanto mai l'inverso.
L'uso della lingua inglese (spesso, imbrattandola con "cheap" old english) è un trucchetto vecchio per dare la sensazione di fantastico, lo usano in molti.. persino RObert Jordan, americanissimo, lo usa in diversi frangenti.
Però mi pare che in torment ci sia un movimento controcorrente, trovo che la ricercatezza vada più nello slang che nel "vecchio". Per questo mi chiedevo.

L'effetto è sicuramente riuscito, ma altrettanto sicuramente curioso


Endy.
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Old 16-07-2010, 12:30   #1127
cronos1990
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Purtroppo il mio inglese è al di sotto del... sotto più sotto quindi riguardo a Torment non saprei pronunciarmi.

Io ritengo che, nei limiti del possibile delle conoscenze che si hanno e della capacità propria di rendere, l'uso di un linguaggio "appropriato" al contesto non sia un aspetto secondario. In fin dei conti, lo scopo principale del giocatore è quello di immergersi nel ruolo da interpretare in tutte le sue sfaccettature, mentre quello del Master (versione cartacea) o del Programmatore (versione elettronica) quella di rendere, dove serve, credibile l'ambientazione che si è deciso di usare e di rendere attinenti gli aspetti dei vari personaggi che si incontrano.
L'uso quindi di un linguaggio adeguato è sicuramente un tocco in più in questa direzione. Si tratta però qualcosa di non facile da implementare, se non altro perchè richiede una certa conoscenza semantica che si adatti all'ambientazione.

Torment, che io sappia, sotto questo profilo è stato molto curato. Lo dico indirettamente non conoscendo l'inglese, perchè da più parti ho sentito dire che è un inglese ricco di slang e di espressioni particolari, tant'è che spesso sento dire che la traduzione italiana è molto ben fatta ma che proprio per come è strutturato il testo base è inevitabile che qualcosa si perda.

L'ambientazione di Torment è di per se molto particolare, multicentrica e multirazziale e per certi versi "aliena"... una sfida non da poco sotto questo profilo.
__________________
ARCANA TALES (Ruleset GdR) - Thread ufficialiProfilo SteamFate/Stay NightFoto Astronomia
PC: CPU (Artoria): AMD 9800X3D MB (Jeanne): Gigabyte AORUS Elite B850 WiFi7 ICE GPU (Nero): MSI Ventus 3X RTX 5080 RAM: Kingston FURY Renegade 2x16GB DDR5 6000MHz - M.2: Samsung 990 PRO 2TB SCHERMO: LG UltraGear OLED 39GS95QE
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Old 16-07-2010, 13:25   #1128
Estwald
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Ho un paio di copie dell'ambientazione di Planescape in inglese..
Sinceramente non me ne ricordo che linguaggio viene utilizzato, ma hai alzato un interrogativo interessante.
Stasera a casa controllo e riporto.
Da più parti puoi trovare dizionari sul tema. Viene chiamato "The Cant" (il gergo?) e non è prerogativa di "Torment" ma proprio di tutto ciò che ha a che fare con "Planescape".
Estwald è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 16-07-2010, 15:30   #1129
legione2
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Da più parti puoi trovare dizionari sul tema. Viene chiamato "The Cant" (il gergo?) e non è prerogativa di "Torment" ma proprio di tutto ciò che ha a che fare con "Planescape".
Già.

Ed essendo Sigil il crocevia di tutto il multiverso, di certo l'inflessione medioeval-style non è lo standard. Per ogni tot abitanti che provengono da mondi fantasy, ce ne sono altrettanti che provengono da mondi alieni, da piani elementali o da chissà quale dimensione infernale. Ergo direi che "buongiorno messere" stona e non poco. E' molto più plausibile che su Sigil si sia sviluppato un gergo particolare, fusione di tutti i linguaggi parlati in tutta la realtà.

Riguardo il modo di parlare nelle partite P&P, beh, ammetto che nemmeno io col mio gruppo di gioco ce ne usciamo con "buongiorno messere" ogni 30 secondi anzi, spesso parliamo abbastanza in dialetto, un mio amico aveva preso la prestige del Master of Chains http://www.wizards.com/default.asp?x...ovel/969907400 e aveva chiamato il personaggio "Er Catena"

Ecco magari l'uso del linguaggio viene usato più dal master, ad esempio quando introduce un nuovo PNG, per caratterizzarlo ancora di più, ma di certo noi personaggi quando parliamo tra di noi non usiamo molte inflessioni relative all'ambientazione.

Riguardo ai videogame, il tutto sarebbe ovviamente vanificato dai soliti problemi di locazione. Quindi se tu vai ad usare uno slang ricercato, lo possono apprezzare gli utenti di oltreoceano, ma di certo non il giocatore medio Italiano, Francese o Tedesco, che conoscono abbastanza bene l'inglese ma di certo non ne possono cogliere le sfumature. Purtroppo, un Inglese si è goduto Torment più di noi del resto ormai le serie TV ci arrivano tutte tradotte, l'unico contatto con lo slang che possiamo avere è nella musica, e non è che una canzone da 3 minuti te lo può insegnare....
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Mmm, se Darkless dice che è brutto allora vuol dire che ha delle grandi potenzialità
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Old 17-07-2010, 01:32   #1130
blade9722
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Ritiro su questa discussione perché leggendo il thread sull'annuncio di Dragon Age 2, al di la delle polemiche, sono stati tirati fuori diversi argomenti interessanti e generali sui quali mi sembra piacevole discutere, ma che forse competono più un thread generalista come questo

Partiamo da una questione che mi è venuta in mente recentemente:
Qualche settimana fa, approfittando dell'offerta in edicola, mi sono ricomprato Planescape Torment che con mio sommo dispiacere avevo distrutto durante un trasloco di parecchi anni fa.
Mi sono così deciso a rigiocarlo per tornare a tuffarmi in quell'universo che ho sempre amato (e che ho fatto mio in numerosissime campagne di D&D) chiamato Planescape.
Premetto che quando, all'uscita, giocai Torment già consocevo discretamente bene l'inglese e non ebbi particolari problemi di comprensione del testo salvo magari qualche parola di slang della quale chiedevo saltuariamente il significato a qualche amico inglese o americano.
Ora è passato qualche anno e, anche se il mio inglese parlato si è arrugginito per lo scarso utilizzo (*sigh*), quello scritto e, sopratuto, della comprensione di testi e/o slang è migliorato parecchio e, andando avanti nel gioco, sempre di più mi rendo conto dell'uso massiccio di dialoghi, battute e periodi che non stonerebbero per nulla in qualche sobborgo londinese.
Tutto questo mi ha fatto pensare ad infinite discussioni avute internamente ai miei vari gruppi di gioco (pen and paper rpg), sul tipo di uso di linguaggio utilizzabile nelle nostre campagne..
Molti vorrebbero poter utilizzare qualsiasi tipo di vocabolo, dal più italiano al più regionale spaziando fra le mille sfumature che stanno nel mezzo, pretendendo che nessuno di noi parla il vecchio "comune" e che quindi era abbastanza inutile utilizzare un parlato contestualizzato quando il "contesto" siamo noi a crearlo nelle nostre menti giocanti.
Altri, me compreso, sono sempre stati ferrei su un uso piuttosto moderato del classico "Parlato da bar" mentre si gioca di ruolo.. ovviamente senza scadere nelle stupidaggini che si sentono dire a chi sberleffa il giocatore di ruolo tipo. Quindi niente "messere la prego," ogni 30 secondi. Più che altro io sono sempre stato positivo nel "contestualizzare" il più possibile un linguaggio, usando magari imprecazioni che abbiano un senso nel contesto storico/ambientativo della campagna in essere e via dicendo.
In Torment è chiaramente così, ma solo parzialmente. Come dicevo alcuni comprimari di Sigil potrebbero tranquillamente ritrovarsi a discutere di calcio pub di southampton o birmingham.
Probabilmente all'epoca l'effetto "inebriante" della "prima volta" immerso nella bellissima storia raccontata da Planescape: Torment aveva impedito che mi soffermassi sulla questione, ma ora la cosa mi è saltata subito all'occhio e mi chiedevo:

L'ambientazione, Planescape appunto, è la scusante per questo tipo di linguaggio? Essendo Sigil una metropoli cosmopolita e "strana" nel suo essere secondo voi è contestualizzato il tipo di slang utilizzato?
Al di la del fatto che lo considero molto bello e assolutamente caratteristico del gioco in se, questo modo di parlare voi lo utilizzereste (o ne utilizzereste uno analogo) per un gioco di ruolo fantasy (anche se gotico)?

Oppure è, come sempre, dovuto al fatto che in USA si usa spesso l'inglese del vecchio continente per dare quel che di "antico" al sapore del dialogo?



Endy.
Premetto che sono passati tanti anni, e la memoria potrebbe tradirmi. L'inglese di Torment non è slang, ma presenta locuzioni tipiche del periodo di Shakesperare (Thou art=you are, Thou believest=you believe). E' l'equivalente dell'Italiano di Petrarca e Dante, e non un gergo da osteria.
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Old 17-07-2010, 01:38   #1131
Darkless
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C'era di tutto un po'.
Ad usare massicciamente l'inglese arcaico era più che altro Ultima VII
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Old 17-07-2010, 09:15   #1132
Essen
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Premetto che sono passati tanti anni, e la memoria potrebbe tradirmi. L'inglese di Torment non è slang, ma presenta locuzioni tipiche del periodo di Shakesperare (Thou art=you are, Thou believest=you believe). E' l'equivalente dell'Italiano di Petrarca e Dante, e non un gergo da osteria.
No no, c'è anche moltissimo slang.
Effettivamente anche io è tanto che non lo gioco e ci sta che andando avanti la cosa differisca, ma la parte iniziale ne è farcita.


Endy.
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Old 17-07-2010, 13:23   #1133
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C'era di tutto un po'.
Ad usare massicciamente l'inglese arcaico era più che altro Ultima VII
L'ho giocato poco VII e il linguaggio sembra davvero un finest Oxford english invecchiato.. alla Lord "Hello" British

In Pst quello che dice Annah mi sembrava anche farcito di qualche neologismo oltre che di slang, ma magari mi sbaglio. In ogni caso è da notare che non tutti parlano come Annah, prevalentemente solo a Sigil.. e già Dak'kon o Fall-From-Grace usano un linguaggio più comune
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Old 19-07-2010, 11:23   #1134
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Old 19-07-2010, 12:06   #1135
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Premetto che sono passati tanti anni, e la memoria potrebbe tradirmi. L'inglese di Torment non è slang, ma presenta locuzioni tipiche del periodo di Shakesperare (Thou art=you are, Thou believest=you believe). E' l'equivalente dell'Italiano di Petrarca e Dante, e non un gergo da osteria.
No. Confermo che il "Chant" utilizzato nell'ambientazione Planescape (e, di riflesso, in Torment) è più uno pseudodialetto da metropoli della prima industrializzazione che non inglese "arcaico".

Ne erano prova l'utilizzo di termini completamente inventati come "cutter" (equivalente del nostro "bullo" ma utilizzato genericamente anche come "tipo"), "blood" utilizzato come "compagno" o "fratello", "jinks" per "monete" (onomatopeico che in italiano avremmo tradotto con "tlin! tlin!"), e poi tutti i nomignoli delle fazioni, che richiamavano più i nomignoli di bande (Dusties) che non delle semplici abbreviazioni.
In Torment, l'inglese di Annah, non era arcaico, quanto piuttosto una parodia di un anglo-irlandese da bassifondi, mentre Fall-from-grace, che aveva il ruolo di erudita parlava un inglese abbastanza contemporaneo ed era forse il solo Dakkon ad avere un, giustificato dal personaggio, linguaggio "arcaico".
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 19-07-2010, 13:47   #1136
Dreammaker21
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Originariamente inviato da Xilema Guarda i messaggi
Siamo proprio sicuri che il videogiocatore colto prediliga certi giochi solo perchè vuole distinguersi dalla massa pacioccosa e mediocre?
Attenzione un aspetto non esclude l'altro, uno può amare i titoli più complessi e allo stesso legittimare la qualità del suo svago in un ottica di distinzione dagli altri.

Quello che io intendo è che quando uno si diverte sistematicamente a svilire un prodotto, che ormai non è più in linea con la tradizione che lui predilige, è impegnato più che ad una critica estetica (cioè sul giudizio del prodotto) sempre legittima e auspicabile, più ad una autocertificazione della propria individualità.

Uno critica in modo così tassativo ed estenuate un parco prodotti solo per rimarcare come la propria idea sia quella migliore. Se uno si azzarda a dire “Ehi ma io l’ho trovato divertente e ben fatto”, ti verrà detto che sei solo un deficiente con un quoziente intellettivo prossimo a quello di ameba morta scivolando su una buccia di banana nelle profondità del mare protozoico.

Intendiamoci alcune critiche sono anche corrette, io non ho giocato a tutti i titoli che avete citato. Per esempio Mass Effect è un titolo molto godibile pur con i suoi difetti. Mi pare di aver capito che il due sia perfino meglio ed è indubbio che non sia un GDR tradizionale, proprio per questo diventa il bersaglio preferito delle critiche. Perché come in ogni coltura, l’ibrido è pericoloso tabù, quello che si mischia, si amalgama ed evolve è visto come una minaccia dello status quo.
Non importa che lo status quo esista ancora radicato nel panorama indi dell’industria.

Su quanto concerne le nuove generazioni io ho dei dubbi che procediamo compatti verso l’abisso, perché mi ricordo sempre che nell’Iliade Nestore, uno dei più vecchi e saggi tra i condottieri dei greci, si doleva di come i giovani non erano più all’altezza dei suoi coetanei.

Quindi oggi a distanza di quasi tremila anni quanto in basso siamo precipitati?











Quote:
Originariamente inviato da Xilema Guarda i messaggi
Oddio, il colpo di scena era bello assai, e anche la narrazione generale era valida, anche se il gioco si basava un po' troppo sui classici clichè orientali.
A me il gameplay del gioco mi ricordo mi aveva un po’ deluso, ma la trama era splendida.

Quote:
Originariamente inviato da blade9722 Guarda i messaggi
Credo che intendesse dire un'altra cosa. A tutti puó capitare un errato acquisto, come immagino sia per te DAO (oddio, a dire il vero, mi sembra che ultimamente non ti piace niente.....), pero' non é che continui ad inveire contro quel gioco. Invece c'é chi, quando viene annunciato un nuovo prodotto, comincia a mettere il piedi avanti che sará una schifezza perché sará sviluppato da Bioware o Bethesda. Concetto che continua a ribadire. Dopodiché, quando esce, stranamente lo compra al day one, ci gioca fino alla fine, e continua a lamentarsi di quanto sia pessimo, e lontano dai canoni del genere. Peró non lo vedi mai spendere 30$ per uno dei giochi di produzione Spiderweb.
.
Vedi sopra.

Quote:
Originariamente inviato da blade9722 Guarda i messaggi
Questo non é del tutto vero, io mi sono smazzato sia i titoli "profondi" che quelli "mainstream", e li apprezzo entrambi.
.
Non voleva essere una affermazione perentoria, anche io mi divido felice fra più tipologie.
.
Dreammaker21 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 19-07-2010, 14:01   #1137
cronos1990
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Riprendo dal topic su DAO2, qui il discorso è più attinente (come dice il buon Dreammaker21); riprendo dal discorso sull'inventario.

Quote:
Originariamente inviato da blade9722 Guarda i messaggi
Quello dell'inventario comune é, a mio giudizio, una semplficazione che permette di risparmiare tempo su gestioni macchinose e dedicarlo altrove, dove conta. Ovviamente é osteggiato da chi é contrario a tutte le semplificazioni, e dimentica come esse abbiano sempre caratterizzato l'evoluzione del genere, a cominciare dall'abbandono dei dialoghi in cui dovevi intuire e digitare le parole chiave della produzione anni '80. Oppure, da chi per motivi vari critica, a prescindere da altre valutazioni, qualsiasi scelta di Bioware.
Non sono contro le semplificazioni, ma per gusti personali mi piacciono le cose tatticamente complesse. Se la semplificazione riduce anche le situazioni tattiche, si tocca anche il gameplay.

Se hai un inventario diviso che durante gli scontri ti permette di passare solo determinati oggetti (quindi si a pozioni o piccoli oggetti, no ad armature o cose che richiedono tempo materiale per essere passate) e che tale passaggio di oggetti richiede tempo per le persone coinvolte, creando quindi dei vantaggi effettivi per i nemici ed una perdita di tempo per il giocatore (oltre al fatto che entrambe i personaggi debbano avvicinarsi per lo scambio) puoi creare delle situazioni di gioco più articolate. Una scelta che devi ponderare se fare o meno.
D'altro canto, se lo scopo è solo quello di farti bestemmiare per rigirare gli oggetti tra i vari personaggi solo per riuscire a trasportare tutto, ben venga la semplificazione con l'inventario unificato.

Ad esempio, potrebbe essere interessante una sorta di sistema "ibrido"; inventario unificato con tutti gli oggetti che si tengono nello zaino, ma con oggetti di "uso rapido" per gli scontri (quindi pozioni, polveri, bacchette) che per essere usati in tal modo negli scontri devono essere piazzati nella cintura del personaggio (visualizzata magari con una barra sull'interfaccia) dove, se vuoi passare ad un altro personaggio un oggetto, devi perdere tempo.

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Scommetto che è già stato detto che Mass Effect o Fallout 3 sono giochi per "Bimbominkia" e così per coloro a cui i titoli sono piaciuti scatta automaticamente la condanna di essere dei poveri deficienti incapaci di affrontare giochi più complessi di "ruba mazzetto". Non importa che ogni prodotto vada contestualizzato a partire dal suo posizionamento sul mercato, perché subito si alzano le litanie funebri per la dipartita del videogioco , del genere GDR e della razza umana, destinata ormai all’estinzione perché incapace di gestire un inventario di un gioco di ruolo.
Da tutto il discorso (interessante) estrapolo questo punto solo per dire una cosa.
Per me il discorso è che si va, per l'appunto, verso un appiattimento dei generi. C'è chi odia, o comunque non sopporta, un gioco tipo Oblivion/Fallout 3, ma accanto c'è tutta una serie di giocatori che adora questi titoli. E' giusto che ci siano per rendere felici tali giocatori.
Il problema è che accanto a questi titoli ce ne sono sempre di meno per altre tipologie di giocatori, che se vogliamo sono quelli che vengono dalla generazione di "complessità" degli anni '90. Per questa categoria di giocatori, titoli di loro interesse "primario" (dico primario perchè magari tali giocatori sono nati con Torment ma poi giocano più che volentieri anche ad un Oblivion od un Diablo) sono sempre di meno.
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ARCANA TALES (Ruleset GdR) - Thread ufficialiProfilo SteamFate/Stay NightFoto Astronomia
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Ultima modifica di cronos1990 : 19-07-2010 alle 14:09.
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Old 19-07-2010, 14:28   #1138
gaxel
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Riprendo dal topic su DAO2, qui il discorso è più attinente (come dice il buon Dreammaker21); riprendo dal discorso sull'inventario.

Non sono contro le semplificazioni, ma per gusti personali mi piacciono le cose tatticamente complesse. Se la semplificazione riduce anche le situazioni tattiche, si tocca anche il gameplay.

Se hai un inventario diviso che durante gli scontri ti permette di passare solo determinati oggetti (quindi si a pozioni o piccoli oggetti, no ad armature o cose che richiedono tempo materiale per essere passate) e che tale passaggio di oggetti richiede tempo per le persone coinvolte, creando quindi dei vantaggi effettivi per i nemici ed una perdita di tempo per il giocatore (oltre al fatto che entrambe i personaggi debbano avvicinarsi per lo scambio) puoi creare delle situazioni di gioco più articolate. Una scelta che devi ponderare se fare o meno.
D'altro canto, se lo scopo è solo quello di farti bestemmiare per rigirare gli oggetti tra i vari personaggi solo per riuscire a trasportare tutto, ben venga la semplificazione con l'inventario unificato.

Ad esempio, potrebbe essere interessante una sorta di sistema "ibrido"; inventario unificato con tutti gli oggetti che si tengono nello zaino, ma con oggetti di "uso rapido" per gli scontri (quindi pozioni, polveri, bacchette) che per essere usati in tal modo negli scontri devono essere piazzati nella cintura del personaggio (visualizzata magari con una barra sull'interfaccia) che, se vuoi passare ad un altro personaggio, devi perdere tempo.
Sotto questo aspetto effettivamente potrebbe essere una semplificazione eccessiva, alla luce del tatticismo globale... però la soluzione da te adottata, complicherebbe non poco il tutto... alla fine si tratta sempre di passare oggetti da una cintura all'altra.

Una via di mezzo potrebbe essere: sempre inventario condiviso, ma inaccessibile in combattimento. Bisogna piazzare tutto quello che eventualmente serve nelle barre di selezione rapida per ogni personaggio. Poi ok, gli impiastri curativi sono condivisi, ma se uno li vuole usare deve averli accessibili dalla barra, altrimenti si attacca. Così uno, per lo meno, deve prepararsi quello che serve prima, pozioni di Lyrium ai maghi, impiastri ai guerrieri ecc... ma se per caso si dimentica di assegnarli ad un personaggio, quello non potrà usarli in combattimento.

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Da tutto il discorso (interessante) estrapolo questo punto solo per dire una cosa.
Per me il discorso è che si va, per l'appunto, verso un appiattimento dei generi. C'è chi odia, o comunque non sopporta, un gioco tipo Oblivion/Fallout 3, ma accanto c'è tutta una serie di giocatori che adora questi titoli. E' giusto che ci siano per rendere felici tali giocatori.
Il problema è che accanto a questi titoli ce ne sono sempre di meno per altre tipologie di giocatori, che se vogliamo sono quelli che vengono dalla generazione di "complessità" degli anni '90. Per questa categoria di giocatori, titoli di loro interesse "primario" (dico primario perchè magari tali giocatori sono nati con Torment ma poi giocano più che volentieri anche ad un Oblivion od un Diablo) sono sempre di meno.
Secondo me non è una questione di appiattimento... chi odia Oblivion/Fallout 3, probabilmente odierebbe anche Arena, Daggerfall e Morrowind. Le semplificazioni di questi giochi non sono assolutamente roba da buttare via, ci sono magagne anche grosse, ma generalmente sono giochi del genere che vogliono essere.

Il problema sono i contenuti... non c'è niente che faccia gridare al miracolo, ma nemmeno che sia memorabile. Sono i contenuti ad essere appiattiti (ma questo accade anche al cinema, per esempio, o nella musica).

Io non criticherei Dragon Age per essere un gioco tutto scontri e niente altro, se fosse sviluppato come Icewind Dale 1 e 2. E alla luce di quello che offre, non vedo perché Baldur's Gate debba essere considerato un gioco fuori dal tempo.

Le differenza tra i due sono esclusivamente nei contenuti... BG faceva bene quasi tutto, forniva la giusta sfida e aveva una storia lunga e appassionante con sidequest divertenti e un fattore esplorativo particolarmente interessante. DAO è la stessa identica cosa (a parte ruleset e ambientazione), ma in quanto a contenuti è veramente scarso (e non parlo del Codex, che quello è messo lì giusto per accontentare chi ha voglia di leggere)... l'esplorazione è ridotta ai minimi termini e di side quest memorabili ce ne saranno un paio... forse.

E non è neppure questione di piacere alla massa... perché questa gente compra Oblivion e Fallout 3, quindi non gli dispiace "esplorare"... gioca comunque a DAO, quindi un gioco del genere, con party e pausa tattica attira ancora, idem se pieno di dialoghi e cutscenes come è appunto DAO.
Quindi non ci vuole molto a creare mappe più vaste e piene di roba, una maggior tipologia di nemici e scontri più ostici (tatticamente, non numericamente), ecc... tanto per il casual o giù di lì, c'è sempre la possibilità di impostare una difficoltà che ti fa andare avanti anche giocandolo come God of War...

E' qui che Bioware ha fallito con DAO... ha creato un gioco semplificato e senza carisma, quando non avrebbe perso un soldo, anzi ne avrebbe guadagnati, sviluppandolo con un po' più di attenzione.
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Old 19-07-2010, 15:01   #1139
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Una via di mezzo potrebbe essere: sempre inventario condiviso, ma inaccessibile in combattimento. Bisogna piazzare tutto quello che eventualmente serve nelle barre di selezione rapida per ogni personaggio. Poi ok, gli impiastri curativi sono condivisi, ma se uno li vuole usare deve averli accessibili dalla barra, altrimenti si attacca. Così uno, per lo meno, deve prepararsi quello che serve prima, pozioni di Lyrium ai maghi, impiastri ai guerrieri ecc... ma se per caso si dimentica di assegnarli ad un personaggio, quello non potrà usarli in combattimento.
In realtà è esattamente quello che volevo dire io, tecnicamente parlando (il discorso della cintura era per dare un tocco di realismo... un concetto di design più che altro).
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Old 19-07-2010, 15:06   #1140
gaxel
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In realtà è esattamente quello che volevo dire io, tecnicamente parlando (il discorso della cintura era per dare un tocco di realismo... un concetto di design più che altro).
Sì, quello l'avevo capito

Però quello che intendevo è che, se ho 10 impiastri curativi, assegno l'icona a tutti i personaggi e tutti potranno usarne fino a 10 (se nessun'altro li usa). E' una cosa differente dall'inventario non condiviso, perché ti costringe a separarli e darne 3 a uno, 3 all'altro, ecc...

Però, impedire l'accesso all'inventario in combattimento, costringe a preparare la barra di ogni personaggio prima di ogni scontro, senza contare anche l'equipaggiamento, l'arma secondaria, ecc... garantendo quel tatticismo che ora non c'è, senza però perdere i vantaggi dell'inventario unico.

Ultima modifica di gaxel : 19-07-2010 alle 15:10.
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