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#61 | ||
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
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Ascoltiamoli: "Nella speranza, auspicata da Giovanni Paolo II, che <<la pace prevalga sulla guerra, la verità sulla menzogna, il perdono sulla vendetta>>". Rita Levi Montalcini - ABBI IL CORAGGIO DI CONOSCERE Assassino del bancolotto del Fight Club
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#62 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 984
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macchina di Turing, è un problema di sincronismi. Anche un generatore casuale o meglio un processo di evoluzione non è definibile come macchina di Turing. Quote:
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- Il Robot si chiese, chi mi ha creato ? - L'uomo ... - l'uomo si chiese, chi mi ha creato ? - Dio ... - Dio si chiese chi mi creato ? |
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#63 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Milano
Messaggi: 534
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Io credo sia impossibile intavolare un dibattito sull'Intelligenza artificiale intesa in senso esteso perchè non è possibile dare definizioni intese in termini di 'logica' e 'matematica' di intelligenza e coscienza. E' impossibile riuscire a stabilire con certezza che cosa queste macchine devono essere in grado di fare. Così come poichè un qualsiasi confronto si può fare solo sulla base di esiti misurabili non sarà mai possibile definire se una macchina è intelligente o no.
Non si potrà MAI dire che un quadro è più bello di un altro, un profumo più accattivante di un altro, un'auto più divertente da guidare di un'altra... Così come noi stessi non saremo mai in grado di confrontare in termini oggettivi la nostra stessa intelligenza. E' più intelligente un pittore che con pochi tratti sa rendere visibile uno stato d'animo o un fisico che è in grado di imbrigliare la realtà in qualche semplice formula? Secondo me, però, si può operativamente uscire in modo molto semplice dal problema ponendo alla macchina degli obiettivi misurabili. Ad esempio: una macchina intelligente deve essere in grado di imparare il nome di alcuni oggetti. Oppure deve essere in grado di riconoscere alcune melodie e così via... Se non si accetta il fatto che per riprodurlo nelle macchine giocoforza siamo costretti ad 'imbrigliare' il concetto di intelligenza in numeri e parametri si annulla il senso di qualsiasi dibattito dall'inizio. |
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#64 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Bologna
Messaggi: 569
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ma non saranno mai come noi!
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MotoHardware Club Sapere e tuttavia pensare che non sappiamo, è la più alta conquista;non sapere e tuttavia pensare che sappiamo è un disastro" |
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#65 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Toscana
Messaggi: 633
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pienamente d'accordo. ottime osservazioni. solo una cosa: escludi che la macchina diverrà emule dell'uomo (anche perchè ammetti tu stesso come la mente-coscienza lavori più in senso irrazionale che logico e "imbrigliabile" in formule fisiche) La rete neurale del robot in teoria dovrebbe riuscire perchè divenga un pensante-uomo ad essere in grado di arrivare ad essere cosciente di come essa stessa funziona, di decidere autonomamente quanta usarne, e ragionare oppure divagare senza meta... ma in fondo cosa pretendono i ricercatori che avanzano ipotesi sulla creazione di una IA, quando nemmeno l'uomo sa davvero cosa vuole, spesso è ipocrita ma succede anche che o filosofeggia o ragiona utilizzando logica, deduzioni, ipotesi e tesi, ma poi non riesce a mantenere tale corrispondenza e assume anzi un attegiamento assolutamente INCOERENTE nella maggioranza della sua vita, anche perchè da un punto di vista esterno di un computer, i sentimenti e stati d'animo quali amore e odio e amicizia e paura e coraggio sono completamente astratti e privi di senso? alla fine cioè a parer mio si tornerebbe a creare un organismo in tutto e per tutto identico all'uomo per ottenere l'uomo non capendoci una mazza dei suoi funzionamenti interni rendendo inutili tutti gli esperimenti e le scoperte fatte.
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[fi+s]VENDO DI TUTTO QUI' pc: ATHLON 64 3200+ ZALMAN 7000BCU; ASUS A8V DELUXE, 1 gb RAM, GAINWARD NVIDIA 6600 THERMALTAKE SOPRANO CASEINVIATEMI UNA MAIL QUANDO PVTbox PIENA USO POSTEPAY HO FELICEMENTE TRATTATO CON: NOTTE3 |
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#66 | |
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
Messaggi: 45
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O che la mente-coscienza lavori in senso più irrazionale che logico. L'amore, l'odio e il resto dei sentimenti è frutto di reazioni chimiche, spronate dall'esperienza. Un neonato che non riceve cibo piange! mica è illogico o irrazionale!!! Il suo cervello istintivamente lega due cose: assenza di zuccheri=fame=dolore allo stomaco=pianto e così per ogni sentimento
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Ultima modifica di Mr. killer Lot : 16-05-2005 alle 20:51. |
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#67 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Messaggi: 1229
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L'uomo può essere sia razionale che irrazionale, l'uomo può cambiare idea, può dire la verità oppure mentire....insomma può SCEGLIERE, in base a ciò che gli passa per la testa in quel momento. Oppure tutto il contrario.
E gli uomini sono tutti diversi Secondo me nessuna macchina potrà mai comportarsi "umanamente", ci sono limiti invalicabili. |
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#68 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Milano
Messaggi: 534
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Probabilmente ho sbagliato io ad esprimermi ma volevo estendere il mio pensiero con altri concetti che venivano esattamente nella tua direzione. Poi ho desistito per non allungare troppo il post. Quello che intendevo dire è che se ben ci pensiamo TUTTI gli ambiti in cui la nostra intelligenza si esprime sono 'regolati' (cioè seguono delle regole). Mi spingo nello specifico. Ci mettiamo d'accordo e diciamo che una macchina intelligente deve essere in grado di capire e ridere per una barzelletta. Una volta che noi avremo insegnato alla macchina le regole che determinano il riso la macchina riderà a QUELLA barzelletta. O a tutte le barzellette che hanno quelle determinate caratteristiche. Qualcuno potrebbe ribattere: 'Il riso è una manifestazione spontanea priva di qualsiasi forzatura. E come tale non si può imbrigliare in regole'. In realtà tutto ciò è falso! Chiedete a qualunque comico o studioso del riso e vi dirà che le regole per far ridere ci sono eccome! Una risata è spontanea ma certamente non casuale! Anche l'amore, tradizionalmente il più indefinibile dei sentimenti, segue determinate regole. Una volta che noi le avremo 'insegnate' ad un computer sarà in grado di amare, consolare, ridere, piangere, annoiarsi... Dire che i sentimenti non sono esprimibili attraverso 'leggi' significa ammettere che sono completamente casuali. Ma ben sappiamo che le cose non stanno affatto così. Faccio un altro esempio. Programmo un computer dicendogli che la prima volta che si accenderà dovrà immagazzinare un sacco di dati della persona che avrà di fronte. Gli farò memorizzare la fotografia, il tono della voce, il profumo (ci sono nasi elettronici migliaia di volte più sensibili e precisi del miglior segugio) e quant'altro di chi l'accenderà per primo. Dopo di che lo programmo in modo tale da accendersi solo ed esclusivamente se tutti i dati corrispondono perfettamente. A questo punto avrò creato una macchina che replica in maniera perfetta quel meraviglioso fenomeno che è l'imprinting. Altro esempio: programmo la macchina in modo tale che se per una certo periodo il 'padre' non dovesse presentarsi al suo ritorno la macchina lo accoglierebbe con una musica festante o (se l'avesse) con un'energico scodinzolio... Tutti quelli che hanno un cane riconoscono bene questo sentimento dei nostri amici a 4 zampe. Qualunque atteggiamento umano è dovuto a precise regole. La sfida vera sta nel riconoscere tali regole, scrivere un software adeguato su macchine sufficientemente potenti. Tutte le tesi che negano queste capacità alle macchine, semplicemente non affrontano il problema dal punto di vista corretto. La cosiddetta 'imprevedibilità umana' è semplicemente dovuta al fatto che tali leggi sono molto complesse, estremamente numerose e possono legarsi tra loro in un'infinità di modi. Ma non è affatto casuale o imprevedibile! Può sembrare un punto di vista troppo meccanicista ma non lo è. E' semplicemente un'analisi attenta della realtà. Ultima modifica di Fiero : 16-05-2005 alle 22:00. |
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#69 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Riguardo alla Terra, ho fatto un riferimento alla famosa teoria di Gaia, che non è scientifica ma nemmeno può essere confutata su base scientifica. Quote:
La macchina di Turing non fa nemmeno differenza fra istruzioni e dati: può scrivere dei comandi che poi eseguirà in seguito. Anche i "computer stocastici" sono riconducibili alla macchina di Turing, e così i computer quantistici (http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum...plexity_theory - così rispondo a Goldrake Quote:
Ma secondo me certi problemi sono davvero molto complessi e richiedono una quantità di lavoro formidabile, altri proprio non possono avere una definizione precisa (esempio, riconoscimento di oggetti) e richiedono quindi una fase di apprendimento/riprogrammazione adattata. Sto cercando un articolo di un esperto di AI che si interessa a questi problemi e ha una visione secondo me interessante. Appena lo trovo lo posto.
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#70 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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http://www.edge.org/documents/ThirdC.../zh-Ch.23.html
L'autore mi sembra fin troppo ottimista, ma rende l'idea dei problemi e delle direzioni che si scelgono per cercare di risolverli: Quote:
Quote:
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#71 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: La Spezia
Messaggi: 11253
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Credo che ci sia la tendenza a semplificare le strutture psicologiche presenti nell'essere umano.
E' provato come alcune reazioni chimiche entrino nei processi che sviluppano i sentimenti, ma dire che ne sono la causa mi sembra un azzardo, perché il rilascio di determinate sostanze potrebbe anche essere una conseguenza dei sentimenti (che sono costruzioni complesse della nostra mente). Tornando un attimo indietro, però, credo che per costruire una macchina pensante sia necessario ripercorrere la storia dell'evoluzione cercando di iniziare coll'insegnare ai computers prima di tutto a sopravvivere. Ogni essere vivente sa in maniera innata (o istintuale) che per sopravvivere è necessario assumere alcune sostanze chimiche dall'ambiente esterno ed altre devono essere prodotte internamente tramite reazioni chimico-fisiche. Ciò ha portato a sviluppare decine di strategie adattative differenti a seconda del tipo di organismo e dell'ambiente in cui si è sviluppato. Il computer forse dovrebbe fare qualcosa di analogo: essere in grado di assumere energia per alimentare i propri circuiti ed eventualmente le proprie appendici, che potrebbero rendersi necessarie al fine di "sopravvivere". Credo che insegnare a un computer a trovare o a procurarsi autonomamente l'energia "vitale" sarebbe già un enorme passo avanti.
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Ciao Leo, vivrai per sempre nei nostri cuori. 13 novembre 2008: da oggi in cielo brilla una nuova stella. 2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo!
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#72 | ||
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
Messaggi: 45
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L'argomento si fa molto interessante...
ci sono delle affermazioni che non trovo esatte tipo: Quote:
Essendo molto d'accordo con le concezioni di relativismo, dico che nel comportamento, in questo caso di Pino, comportamento sottoposto a giudizio di una seconda o terza persona nell'intento di verificare se quanto asserito da Pino sia bugia o verità, ogni cosa pensata dal nostro uomo ha fondamenti razionalissimi in quanto frutto di sinapsi. Ammetto che a giudizio di una seconda o terza persona il ragionamento di Pino potrebbe sembrare irrazionale; me lo spiego pensando che, essendo osservatori e trovandoci dalla parte di un punto di vista non appartenente a Pino, non siamo in Pino e non potremmo mai e poi mai sapere esattamente cosa egli abbia pensato! Se lui avrà, dico per facilità di spiegazione, mentito, una motivo pensato da lui stesso esisterà matematicamente. Se è una persona che cambia idea facilmete vuol dire che ha poca fermezza mentale (non rimane sulle sue idee) o se mente per uno scopo preciso è furbo e se dice cose insensate, ma veramente insensate (come ad esempio "io sono un alieno" ed è estrememente convinto di ciò) è pazzo poichè il suo cervello non funziona più correttamente... Ad ogni apperente irrazionalità vi è una spiegazione razionale. Si tratta di capirene i motivi Un saluto a Pino! Quote:
La mente umana è più complicata di quanto ci si possa pensare.... ...fin'ora...
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Ascoltiamoli: "Nella speranza, auspicata da Giovanni Paolo II, che <<la pace prevalga sulla guerra, la verità sulla menzogna, il perdono sulla vendetta>>". Rita Levi Montalcini - ABBI IL CORAGGIO DI CONOSCERE Assassino del bancolotto del Fight Club
Ultima modifica di Mr. killer Lot : 17-05-2005 alle 12:29. |
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#73 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Messaggi: 1229
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Ora, una "macchina" che possa avere lo stesso tipo di comportamento, proprio non la concepisco. |
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#74 | |
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Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
Messaggi: 45
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il motivo potrà essere relativamente banale o stupido o ancora insensato, ma sottolineo, per te che sei esterno all'astrazione e all'elaborazione del suddetto motivo.
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#75 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Messaggi: 1229
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In una certa situazione posso aver agito in maniera insensata anche per me stesso, sono cose che non si possono razionalizzare. |
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#76 |
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Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
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d'altra parte non posso dire che il tuo ragionamento è illogico, quindi potrebbe essere giusto.
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#77 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
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#78 |
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
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#79 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Brindisi
Messaggi: 874
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io penso che la differenza tra cervello e intelligenza artificiale
sia di tipo prettamente temporale. il nostro cervello ha avuto centinaia di migliaia di anni per evolversi e quindi per diventare man mano più abile nella risoluzione dei problemi. Perchè poi, in fondo, la nostra vita è costutita da situazioni , alcune più alcune meno, problematiche. con problema non intendo semplicemente il foglio di carta su cui c'è il testo di un problema da risolvere. Io mi trovo di fronte ad una tavolo e sul tavolo c'è un bicchiere pieno d'acqua. Mettiamo che io voglia berlo. Questo è uno di quei tanti, tantissimi problemi da risolvere. ovvio che bere un bicchier d'acqua è la cosa più facile del mondo ma quando eravamo bambini non era così. adesso è facile perchè il nostro cervello per esperienza conosce il peso specifico dell'acqua, quello del vetro del bicchiere, sa dare una stima della distanza del bicchiere dal braccio (quindi fa un calcolo approssimativo del momento della forza che deve esercitare il braccio per sollevare il bicchiere) e sa stimare con quanta forza bisogna stringere il bicchiere. insomma per bere un bicchier d'acqua servono 3-4 parametri che il nostro cervello altrimenti non è in grado di risolvere correttamente il problema. mettiamo che un'automa sia dotato di tutte queste informazioni, diciamo non solo per quanto riguarda il bicchiere d'acqua, ma per tutte le situazioni problematiche che capitano a noi uomini, perchè lo considereremmo meno inelligente di un uomo? |
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#80 | |
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: nelle grotte, di castellana
Messaggi: 45
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Quote:
Essendo quest'ultima frutto dell'ignegno dell'uomo credo che non abbia senso parlare di differenza temporale. Le due sono direttamente proprorzionali: nel momento in cui le conoscenze umane progrediscono progredisce anche l'IA. il tempo non fa differenza, anzi avvicina le une alle altre...
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