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Old 31-01-2007, 12:11   #61
bjt2
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Originariamente inviato da flisi71
Come saprai il Dipartimento di Giustizia USA, così come l'antitrust UE, ha già avuto a che fare con il problema della "concorrenza sleale" esercitata dalla Microsoft.


Ciao

Federico
Si. Ma non ha mica detto: "Da oggi MS non deve avere più del 47% del mercato" ?
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Old 31-01-2007, 12:36   #62
flisi71
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Originariamente inviato da bjt2
Si. Ma non ha mica detto: "Da oggi MS non deve avere più del 47% del mercato" ?
Certo che no.
Anche perchè l'analogia vale solo fino ad un certo punto:
le autorità antitrust delle nazioni sono chiamate a garantire la libera concorrenza.
Questo non vuol dire impedire l'espansione di una azienda all'interno di un qualsiasi settore, ma se questa azienda raggiunge posizioni dominanti tali da realizzare un monopolio è chiaro che questo non permette l'avverarsi della garanzia di cui sopra, visto che un monopolio è incompatibile con il regolare funzionamento di un mercato.

Nel settore dell'informazione, esistono già dei settori regolamentati, quali ad esempio quello della carta stampata, dove ogni editore non può superare il tetto del 20% sulla tiratura complessiva dei quotidiani.

Sul caso in particolare delle televisioni, mi permetto di far notare che poichè l'etere è un bene pubblico di tutti, da sempre le tv funzionano in un regime di concessione pubblica e NON sono proprietarie delle frequenze che utilizzano (che infatti sono assegnate e non vendute).


Ciao

Federico
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FORZA GAIA !!
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Old 31-01-2007, 14:02   #63
bjt2
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Originariamente inviato da flisi71
Certo che no.
Anche perchè l'analogia vale solo fino ad un certo punto:
le autorità antitrust delle nazioni sono chiamate a garantire la libera concorrenza.
Questo non vuol dire impedire l'espansione di una azienda all'interno di un qualsiasi settore, ma se questa azienda raggiunge posizioni dominanti tali da realizzare un monopolio è chiaro che questo non permette l'avverarsi della garanzia di cui sopra, visto che un monopolio è incompatibile con il regolare funzionamento di un mercato.

Nel settore dell'informazione, esistono già dei settori regolamentati, quali ad esempio quello della carta stampata, dove ogni editore non può superare il tetto del 20% sulla tiratura complessiva dei quotidiani.

Sul caso in particolare delle televisioni, mi permetto di far notare che poichè l'etere è un bene pubblico di tutti, da sempre le tv funzionano in un regime di concessione pubblica e NON sono proprietarie delle frequenze che utilizzano (che infatti sono assegnate e non vendute).


Ciao

Federico
Beh, ma con il digitale terrestre sono a disposizione nuove frequenze... Non credo che ci sia scritto da nessuna parte, che non si possano creare reti nazionali... Poi il problema riguarda la pubblicità, per ora... Facciamo l'analogia... Nessuno vieta a qualcuno di mettere in vendita un S.O. alternativo a Windows. Ma se lo facessero, avrebbero poca possibilità... Che fare? Non possono obbligare nessuno a non comprare Windows... Per la pubblicità. Nessuno ti impedisce di mettere su una concessionaria e offrire condizioni vantaggiose per strappare clienti a quella di Berlusconi e l'altra (qui siamo messi meglio perchè ci sono due concorrenti forti). Se vuoi qui è ancora meglio... Perchè nel mercato S.O. è più difficile: se persino con un prodotto gratuito non si riesce a conquistare mercato... Invece qui, se uno si mette e propone di prendersi commissioni inferiori, non c'è motivo per preferire altre compagnie, perchè se Mediaset o la RAI si rifiutassero di comprare la pubblicità da altri, basterebbe andare dall'antitrust... Mettere un tetto è assurdo...
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Old 31-01-2007, 14:24   #64
Cfranco
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se Mediaset o la RAI si rifiutassero di comprare la pubblicità da altri, basterebbe andare dall'antitrust...
E' quello che accade , e l' antitrust se ne frega .
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Old 31-01-2007, 15:48   #65
fracarro
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Come ho avuto spesso agio di raccontare l'attuale situazione non è colpa di Berlusconi, lui non è il male ma è l'effetto di un male più profondo che affonda le sue radici nel tentativo di barare attuato dai politici, tutti ndr, negli anni 70 dopo la delibera della coste costituzionale che imponeva il libeero accesso ai privati nel campo delle trasmissioni radiotelevisive. Tutto ciò generà la nascita di rai 3 al solo ed unico scopo di rendere praticamente impossibile l'accesso dei privati al settore, fatto ampiamente dimostrato dalla sequela di canali scomparsi perchè non reggevano il mercato, e solo Berlusconi, partito con un solo canale, riusciva, dopo aver assorbito rete 4 in fallimento da Mondadori ed italia 1 sempre in stato semifallimentare da Rusconi, ad impostare, con l'aiuto di Craxi per motivi che non starò a raccontare, un solido concorrente per le reti di stato. Resta evidente che tutte le leggi "a posteriori" devono per forza tener conto di questi fatti e se i politici non avessero una coscienza più sporca di una discarica abusiva avrebbero di già operato in tal senso.

Se i "bei tomi" di cui sappiamo, molti che sono al governo/opposizione ora erano già allora in sella, avessero agito diversamente dismettendo subito una rete invece di crearne una ulteriore ed avessero, giò allora, promulgato una legge intelligente che impedisse ad un qualsiasi soggetto di detenere più di una rete turbando il libero mercato ora non avremmo un "problema Berlusconi" ma avremmo una galassia di almeno 10 canali indipendenti ed in concorrenza tra loro compresa la rete governativa.

Anche ora sarebbe possibile rimediare ma è necessario farlo senza danneggiare nessuno. A tale scopo lo stato dovrebbe ricomprare tutte le reti pagandole il loro giusto valore, affidarle ad una agenzia che le rivenda rapidamente ad operatori diversi ed il gioco è fatto, forse costerebbe qualcosa a tutti ma gli errori si pagano e ne siamo, di questi errori, tutti responsabili perchè coloro i quali abbiamo votato affidando loro la nostra rappresentanza l'hanno fatta fuori dal vaso ed ora tocca a noi pulire. Non credo che ad un simile piano si opporrebbe lo stesso Berlusconi se portato avanti senza inquinamenti ideologici di rivalsa tanto frequenti in questo paese quanto dannosi per la sua libertà/democrazia.
Concordo con quello che dici tranne che per una cosa. Per quale motivo dovrei tutelare gli interessi di qualcuno su qualcosa che ha acquisito illegalmente? Se io costruisco abusivamente una casa e dopo qualche anno lo stato se ne accorge per legge non dovrebbe abbatterla? Oppure dovrebbe pagarmela e poi abbatterla? Per il discorso della Microsoft l'antitrust americano sta creando non poche rogne a bill gates. Per esempio per quanto riguarda il solo explorer che il più diffuso browser al mondo possiamo ricordare che:

Fino alla versione 3.0 Internet Explorer era un normale programma che doveva essere installato in Windows e che funzionava in maniera autonoma. La versione 4.0, invece, era installabile in Windows 95 e in Windows NT 4 in maniera che si integrasse con la shell Esplora Risorse. Questa integrazione rendeva di fatto Internet Explorer ed Esplora Risorse un unico software, sia a livello funzionale che a livello di codice eseguibile.

Questa versione di Internet Explorer venne preinstallata in Windows 98, con l'integrazione della shell attivata di default e non disattivabile. Questa è considerata una delle probabili cause del fatto che sia divenuto il browser più diffuso, infatti l'utente medio non aveva più la necessità di installare un browser di terze parti, in quanto Internet Explorer era già preinstallato ed inoltre a quel tempo la versione 4.0 era migliore rispetto alla concorrenza.

L'integrazione nel sistema operativo ha sollevato numerose critiche, ed ha di fatto tagliato fuori le alternative commerciali. Ne sono scaturite diverse cause legali, in seguito alle quali le autorità antitrust hanno imposto a Microsoft di permettere all'utente la disabilitazione di Internet Explorer. Pertanto a partire da Windows 2000 (con Service Pack 4) e Windows XP (con Service Pack 1), Internet Explorer può essere disabilitato selezionando le apposite opzioni nella finestra "Impostazioni accesso ai programmi".

Da notare l'uso del termine "disabilitato": esso infatti non può, a detta di Microsoft, essere disinstallato dal sistema, in quanto ormai inscindibile dal sistema operativo. In realtà è stato dimostrato che sarebbe possibile rimuoverlo completamente, tuttavia molte applicazioni (anche di terze parti) che si appoggiano al suo motore di rendering (MSHTML) non potrebbero più funzionare. Perciò viene solo inibita la possibilità di accedere al programma, ma i suoi componenti restano installati.

Chi volesse rimuovere completamente Internet Explorer e le librerie MSHTML può utilizzare software di terze parti (come IERadicator e 98lite per Windows 9x, o xplite per Windows XP); in questo modo però alcune parti del sistema non saranno più utilizzabili (tra cui la guida in linea HTML, alcune parti del Pannello di controllo di Windows XP e alcune applicazioni non Microsoft).

Questa storiella mostra come tendenzialmente la microsoft ha cercato di acquisire una posizione dominante con il suo browser tramite il suo S.O. e ci è riuscita. Nonostante ciò l'antitrust ha stabilito che non lo poteva fare e la conseguenza è che i nuovi S.O. devono permettere la disinstallazione di explorer e questo si ricollega al discorso di prima sul "non danneggiare nessuno". Se hai acquisito qualcosa illegalmente ne paghi le conseguenze TU quando poi qualcuno si decide ad applicare la legge.
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Old 31-01-2007, 16:18   #66
the_joe
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Originariamente inviato da fracarro
Concordo con quello che dici tranne che per una cosa. Per quale motivo dovrei tutelare gli interessi di qualcuno su qualcosa che ha acquisito illegalmente? Se io costruisco abusivamente una casa e dopo qualche anno lo stato se ne accorge per legge non dovrebbe abbatterla? Oppure dovrebbe pagarmela e poi abbatterla? Per il discorso della Microsoft l'antitrust americano sta creando non poche rogne a bill gates. Per esempio per quanto riguarda il solo explorer che il più diffuso browser al mondo possiamo ricordare che:

Fino alla versione 3.0 Internet Explorer era un normale programma che doveva essere installato in Windows e che funzionava in maniera autonoma. La versione 4.0, invece, era installabile in Windows 95 e in Windows NT 4 in maniera che si integrasse con la shell Esplora Risorse. Questa integrazione rendeva di fatto Internet Explorer ed Esplora Risorse un unico software, sia a livello funzionale che a livello di codice eseguibile.

Questa versione di Internet Explorer venne preinstallata in Windows 98, con l'integrazione della shell attivata di default e non disattivabile. Questa è considerata una delle probabili cause del fatto che sia divenuto il browser più diffuso, infatti l'utente medio non aveva più la necessità di installare un browser di terze parti, in quanto Internet Explorer era già preinstallato ed inoltre a quel tempo la versione 4.0 era migliore rispetto alla concorrenza.

L'integrazione nel sistema operativo ha sollevato numerose critiche, ed ha di fatto tagliato fuori le alternative commerciali. Ne sono scaturite diverse cause legali, in seguito alle quali le autorità antitrust hanno imposto a Microsoft di permettere all'utente la disabilitazione di Internet Explorer. Pertanto a partire da Windows 2000 (con Service Pack 4) e Windows XP (con Service Pack 1), Internet Explorer può essere disabilitato selezionando le apposite opzioni nella finestra "Impostazioni accesso ai programmi".

Da notare l'uso del termine "disabilitato": esso infatti non può, a detta di Microsoft, essere disinstallato dal sistema, in quanto ormai inscindibile dal sistema operativo. In realtà è stato dimostrato che sarebbe possibile rimuoverlo completamente, tuttavia molte applicazioni (anche di terze parti) che si appoggiano al suo motore di rendering (MSHTML) non potrebbero più funzionare. Perciò viene solo inibita la possibilità di accedere al programma, ma i suoi componenti restano installati.

Chi volesse rimuovere completamente Internet Explorer e le librerie MSHTML può utilizzare software di terze parti (come IERadicator e 98lite per Windows 9x, o xplite per Windows XP); in questo modo però alcune parti del sistema non saranno più utilizzabili (tra cui la guida in linea HTML, alcune parti del Pannello di controllo di Windows XP e alcune applicazioni non Microsoft).

Questa storiella mostra come tendenzialmente la microsoft ha cercato di acquisire una posizione dominante con il suo browser tramite il suo S.O. e ci è riuscita. Nonostante ciò l'antitrust ha stabilito che non lo poteva fare e la conseguenza è che i nuovi S.O. devono permettere la disinstallazione di explorer e questo si ricollega al discorso di prima sul "non danneggiare nessuno". Se hai acquisito qualcosa illegalmente ne paghi le conseguenze TU quando poi qualcuno si decide ad applicare la legge.
Cronologia

Tutto bello e tutto vero però Berlusconi acquista rete4 nel 1984 e la sentenza che rende illegale possedere 3 televisioni è del 1988, ergo quando la ha acquisita non ha infranto nessuna legge.

Poi possiamo discutere fino all'infinito, ma le leggi come si sa cambiano come il vento, una cosa che oggi è lecita domani potrebbe non esserlo e viceversa.

Comunque fintanto che la RAI avrà 3 reti, nessun privato con minor numero di reti potrà farle concorrenza, l'abonio nasce da questo.
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Old 01-02-2007, 09:41   #67
flisi71
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Originariamente inviato da bjt2
... Invece qui, se uno si mette e propone di prendersi commissioni inferiori, non c'è motivo per preferire altre compagnie, perchè se Mediaset o la RAI si rifiutassero di comprare la pubblicità da altri, basterebbe andare dall'antitrust... Mettere un tetto è assurdo...
Idealmente forse potrebbe funzionare, ma in realtà non sta in piedi.
Una società dedita alla raccolta pubblicitaria per lavorare deve proporre un listino prezzi concorrenziale E SOPRATUTTO deve anche poter garantire di mandarli effettivamente in onda quegli spot.
Ma se non ha alcuna tv dietro (a differenza di SIPRA e Publitalia), come fa a garantire quest'ultimo punto?
E' evidente che non può esistere una società di raccolta pubblicità televisiva scollegata da una tv di riferimento.


Ciao

Federico
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Old 01-02-2007, 09:48   #68
flisi71
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Originariamente inviato da the_joe
Cronologia

Tutto bello e tutto vero però Berlusconi acquista rete4 nel 1984 e la sentenza che rende illegale possedere 3 televisioni è del 1988, ergo quando la ha acquisita non ha infranto nessuna legge....
E' un pò OT rispetto all'argomento di discussione....

Comunque in realtà all'epoca mancava proprio la legge.

Inoltre rammento ancora, nel caso sia sfuggito, che le tv operano in un regime di concessione pubblica, per cui possono essere numericamente quante vogliono, ma non possono occupare a piacimento le limitate frequenze disponibili, che ci tengo ancora a sottolineare, NON sono di loro possesso, ed infatti sono assegnate con apposita gara bandita dallo Stato.
E infatti sotto questo aspetto nessuno ha mai prospettato la chiusura di Rete4, ma solo la liberazione delle frequenze occupate senza alcun diritto.

Il problema del tetto sulla pubblicità e quello sulla concentrazione dei mezzi di informazione sono aspetti differenti.


Ciao

Federico
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Ultima modifica di flisi71 : 01-02-2007 alle 09:51.
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Old 01-02-2007, 12:01   #69
bjt2
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Originariamente inviato da flisi71
Idealmente forse potrebbe funzionare, ma in realtà non sta in piedi.
Una società dedita alla raccolta pubblicitaria per lavorare deve proporre un listino prezzi concorrenziale E SOPRATUTTO deve anche poter garantire di mandarli effettivamente in onda quegli spot.
Ma se non ha alcuna tv dietro (a differenza di SIPRA e Publitalia), come fa a garantire quest'ultimo punto?
E' evidente che non può esistere una società di raccolta pubblicità televisiva scollegata da una tv di riferimento.


Ciao

Federico
Hai ragione. Ma non ci dovrebbe essere un qualcosa che vieti questi accordi di esclusiva? Se non c'è allora basta che questa legge li introduca: invece di mettere un tetto, basta obbligare chi possiede una o più reti nazionali a non avere un fornitore pubblicitario esclusivo, e nel valutare se c'è concorrenza sleale... Anche se nel libero mercato questi paletti non ci dovrebbero essere. Liberalizzare i mercati che convengono politicamente (chi non è contento dei farmaci nei supermercati o nell'abolizione dei costi di ricarica?) e invece mettere i paletti (o i bastoni tra le ruote) al proprio avversario politico, non è molto coerente. Perchè liberalizzare tutti i mercati tranne quello in cui ha i maggiori interessi il proprio avversario politico? A pensare male...
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Old 01-02-2007, 15:49   #70
fracarro
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Originariamente inviato da Proteus
Non ha acquisito rete 4 illegalmente, l'ha comprata salvando posti di lavoro ...
Tanto di cappello ma io quando parlavo di illegalità non mi riferivo all'acquisto di rete4 nel 1984 ma besti all'occupazione della frequenza LEGITTIMAMENTE acquistata da europa7 e illegalmente occupata ancora oggi da Rete4. Se adesso buttare a calci rete4 sul satellite implica danneggiare Berlusconi e far perdere posti di lavoro be tidirò la verità NON ME NE FREGA NIENTE come non è fregato niente a nessuno delle 650 persone assunte da Di Stefano per la sua televisione e poi licenziate perchè non hanno avuto la possibilità di lavorare.


Quote:
...ma il solito vezzo di questo paese di dividersi pro o contro senza valutare ma solo per spirito di fazione e sono più che certo del fatto che moltissimi sono "contro Berlusconi" solo perchè lo raccomandano i sacerdoti della loro fazione senza saperne più del nome portato dal "nemico".
A me interessa solamente avere concorrenza anche e soprattutto nel settore TV perchè ritengo il monopolio sull'informazione una cosa pericolosissima. E la cosa non cambia sicuramente se al posto di Berlusconi ci fossero Fassino, Prodi o Diliberto.

Quote:
Per quanto riguarda Microsoft conoscevo benissimo, del resto io sono stato utente dos fin dalla sua versione 1.0 a partire dal 1981, la storia e sono pienamente d'accordo con la tua analisi. Andrebbe però rimarcato che Microsoft è cresciuta liberamente in un vuoto lasciato dagli altri competitori sfruttando le capacità del suo manager, il quale non è mai stato un grande programmatore, la versione 1.0 del dos era zeppa di bachi e difetti, ma senza alcun dubbio è stato un grande manager con una visione acuta riguardo le scelte da operare per il futuro. Dovresti ben sapere che il sistema operativo di IBM battezzato OS/2 era superiore di molto a Windows ma ciononostante IBM si è fatta soffiare il mercato da un certo William Gates che disponeva di un prodotto, a volte infernale, assai meno stabile e performante.
Tutto vero, ma se adesso l'antitrust americano chiede un ridimensionamento dello spazio occupato nel mercato dall'azienda un motivo ci sara? E giusto per concludere la concorrenza per quanto riguarda i browser ci ha portato ad avere attualmente firefox e ha costretto la microsoft a migliorare quel cesso di explorer alla versione 7 che credo sia migliore ma non ho intenzione di testare sicuramente. Concorrenza = vantaggi per noi utenti.
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Old 01-02-2007, 16:28   #71
-kurgan-
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Originariamente inviato da Cfranco
Da dove nasce questa misura del 5% di share ?
Vari studi effettuati da istituti di statistica indipendenti hanno sancito la totale inattendibilità dei dati forniti con il sistema di rilevazione adottato, sbilanciato a favore del duopolio Rai e Mediaset. [1]. In particolare le piccole televisioni contestano che il campione non è stato estratto con criteri rappresentativi della popolazione italiana, ma del suo territorio, portando così ad una sovrastima delle zone orograficamente più accidentate. In esse è possibile ricevere solo la Rai (perché trattandosi di servizio pubblico deve coprire con il suo segnale l'intero territorio nazionale) e Mediaset che per scelta aziendale, presta lo stesso servizio.

Sulla base di essi l'associazione Aeranti - Corallo hanno presentato ricorso all'autorità garante della concorrenza per abuso di posizione dominante.

Particolarmente importante l'ordinaza della Corte d'Appello di Milano, 12 aprile 2005 su ricorso di alcune Tv satellitari. Indipendentemente da tali critiche è stato anche osservato che il campionamento Auditel era stato concepito in epoche in cui vi era solo la Tv analogica. Il sistema fa fatica ad inseguire una realtà in continuo cambiamento tecnologico con spostamenti continui degli utenti verso il digitale satellitare, il digitale terrestre, il digitale via cavo, la web-tv e la Tv via telefono mobile ed ulteriori possibilità come la Tv on-demand.
Quote:
Originariamente inviato da BoothbY
Il motivo è molto semplice: Mediaset possiede il 27% di Auditel, la Rai il 33%, altre TV private il 6%.
questo è un punto importante.. l'auditel ovviamente fa l'interesse di mediaset e rai, non ha nessun interesse a favorire la7 riportando ascolti alti, mediaset e rai perderebbero raccolta pubblicitaria. Io non ci credo che crozza italia abbia fatto così pochi ascolti, tanto per dirne una.
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Old 02-02-2007, 15:56   #72
fracarro
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Originariamente inviato da Proteus
...Sai bene che la frequenza di rete 4 venne ritirata per mere ragioni politiche in quanto non puoi decretare la chiusura di un'azienda per avversare politicamente il suo proprietario. Mi spiace per colui il quale, sollecitato certamente da ambienti politici che volevano far scomparire rete 4, ha "acquistato", ma le frequenze non sono assegnate rimanendo di proprietà dello stato ?
Allora ad essere sincero non sapevo che rete 4 all'epoca dovesse essere ritirato per questioni politiche. Ne tantomeno sapevo che Di Stefano ha acquistato l'affitto della frequenza sempre per ragioni politiche. Ad ogni modo poichè lui ha acquistato legalmente queste frequenze non vedo come si possa giustificare l'accupazione abusiva da parte di rete 4. Sempre supponendo che quello che dici è vero.

Quote:
Certamente so che tu dici il vero ma io non posso trascurare i milioni di italiani che invece vogliono l'affermazione della loro fazione con ogni mezzo, persino illecito ed immorale perchè essi si considerano superiori moralmente e quindi in diritto di manipolare le situazioni come torna più comodo ai loro punti di vista/progetti.
Scusami ma questa non l'ho capita.

Quote:
Se Berlusconi è in odore di conflitto d'interessi lo sono anche tutti gli altri politici in quanto tutti coinvolti nella turbativa del mercato provocata dalla rai, la quale è all'origine sia di fininvest che l'attuale sistema retto da due mostri tricefali.
Concordo. Il motivo per cui c'è il silenzio di informazione dipende anche da quelli di sinistra perchè la nostra "ignoranza" fa comodo anche a loro per manterersi le poltrone.
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Old 02-02-2007, 16:19   #73
Cfranco
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Originariamente inviato da Proteus
Dovresti analizzare la cosa tenendo conto del profilo temporale nel quale si sono svolti gli eventi. Sai bene che la frequenza di rete 4 venne ritirata per mere ragioni politiche in quanto non puoi decretare la chiusura di un'azienda per avversare politicamente il suo proprietario.


Neppure Berlusconi ha mai sostenuto una tesi così disperatamente assurda .
Il tetto del 20% è stato stabilito nella legge 416 del 1981 sulla Stampa , la legge Mammì che tentava di aggirare il limite ( e per questo incostituzionale ) è del 1990 .
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Old 02-02-2007, 16:20   #74
the_joe
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Alla fine l'unico che non ha infranto nessuna legge è Berlusconi quando ha acquisito le sue 3 reti visto che non esisteva legislazione in materia.

Tutto quello che è seguito è stato un susseguirsi di atti politici volti a difendere/attaccare il signore in questione.

Pensatela come volete ma se io oggi faccio una cosa lecita, non posso un domani essere condannato perchè nel frattempo questa cosa è diventata illegale, è uno dei principi fondamentali del diritto.
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Old 02-02-2007, 16:23   #75
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Originariamente inviato da Proteus
Abusivo è il ritirare frequenze e concederle ad altri per mere ragioni politiche volte ad avversare una certa persona.
Io non so se questa affermazione sia vera anche perchè il governo del 1999 è lo stesso governo che non si è preoccupato di fare una legge contro il conflitto di interessi. Inoltre lo stesso Prodi ha ultimamente difeso la storia di rete 4 di fronte alla corte europea ( o qualcosa del genere). Ad ogni modo la storia di Europa7 la riporto qui presa da wikipedia:

el luglio 1999, Francesco di Stefano, dopo aver messo da parte i soldi derivati dalla precedente attività di syndication (12 miliardi di lire), decide di partecipare ad una gara pubblica per l' assegnazione delle frequenze televisive nazionali (in totale 11: 3 per la RAI e 8 per i gruppi privati) con richiesta di 2 reti televisive: Europa 7 e 7 plus. Riesce a vincere una concessione per Europa 7, al posto di Rete 4, il quale perde così il diritto di trasmettere. La commissione ministeriale della gara nega la richiesta per 7 plus, ma Francesco di Stefano fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale ordina al ministero di dare anche una seconda concessione.

Nel frattempo, Europa 7 si prepara per iniziare le nuove trasmissioni entro il 31 dicembre 1999 come prevede la licenza: il piano prevede 700 assunzioni, uno centro di produzione a Roma di 20000 mq composto da 8 studios, e un importante library di programmi (nella graduatoria Europa 7 è prima in programmazione).

In ogni caso, fino ad oggi, Europa 7 non riuscirà mai a trasmettere; il ministero contravvenendo al risultato della gara pubblica non concede le frequenze, e con una autorizzazione ministeriale del 1999 (non prevista da nessuna legge) permette la prosecuzione delle trasmissioni analogiche a Rete 4, che in base alla gara pubblica non ne aveva diritto. Così comincia da parte della società Europa 7 una serie di ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale.

Nel novembre 2002, interviene la Corte Costituzionale, la quale con la sentenza 466/2002, decide (come nel 1994) che nessun privato può possedere più di 2 frequenze televisive e le reti eccedenti, in questo caso Rete 4 (e Tele+nero), devono cessare la trasmissione in via analogica terrestre. La Corte, inoltre, fissa un limite improrogabile entro il 31 dicembre 2003, e così dal 2004 le frequenze occupate da Rete 4 (che deve migrare sul satellite) devono andare ad Europa 7.

Nel estate del 2003, il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri presenta un disegno di legge per il riordino del sistema radiotelevisivo italiano e l'introduzione della trasmissione digitale terrestre. La legge (nota come legge Gasparri) verrà approvata dal Parlamento il dicembre 2003, la quale permette a Rete 4 di continuare a trasmettere in via analogica terrestre in netto e palese contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale.

Successivamente, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, rifiuta di firmare la legge come incostituzionale e la rinvia alle camere. Così, per poter garantire a Rete 4 di continuare a trasmettere via etere, il 24 dicembre 2003 il governo Berlusconi vara un decreto legge (noto come decreto "salva Rete 4"). La legge Gasparri si approva definitivamente nell'aprile 2004, anch'essa senza prendere in considerazione la sentenza 466/2002 della Corte Costituzionale.

Nel luglio 2005, il Consiglio di Stato [1], dopo il ricorso di Europa 7, ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di rispondere a 10 quesiti, dove si mettono in discussione le leggi italiane in materia di televisioni ed è in ballo una richiesta sempre da parte di Europa 7 per risarcimento danni da parte dello Stato di 3 miliardi di euro per la mancata attività televisiva. L'avvocato di Europa7 e costituzionalista, Pace, ha reso noto che la sentenza è prevista per il 30 novembre 2006 (intervista a la Repubblica, 16 ottobre 2006).

A me sembra che alla fine chi è stato danneggiato sia solo Di Stefano pur avendo leggi Italiane ed Europee a suo favore, quindi qualcosa non torna.
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Old 02-02-2007, 16:28   #76
the_joe
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Originariamente inviato da fracarro
Io non so se questa affermazione sia vera anche perchè il governo del 1999 è lo stesso governo che non si è preoccupato di fare una legge contro il conflitto di interessi. Inoltre lo stesso Prodi ha ultimamente difeso la storia di rete 4 di fronte alla corte europea ( o qualcosa del genere). Ad ogni modo la storia di Europa7 la riporto qui presa da wikipedia:

el luglio 1999, Francesco di Stefano, dopo aver messo da parte i soldi derivati dalla precedente attività di syndication (12 miliardi di lire), decide di partecipare ad una gara pubblica per l' assegnazione delle frequenze televisive nazionali (in totale 11: 3 per la RAI e 8 per i gruppi privati) con richiesta di 2 reti televisive: Europa 7 e 7 plus. Riesce a vincere una concessione per Europa 7, al posto di Rete 4, il quale perde così il diritto di trasmettere. La commissione ministeriale della gara nega la richiesta per 7 plus, ma Francesco di Stefano fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale ordina al ministero di dare anche una seconda concessione.

Nel frattempo, Europa 7 si prepara per iniziare le nuove trasmissioni entro il 31 dicembre 1999 come prevede la licenza: il piano prevede 700 assunzioni, uno centro di produzione a Roma di 20000 mq composto da 8 studios, e un importante library di programmi (nella graduatoria Europa 7 è prima in programmazione).

In ogni caso, fino ad oggi, Europa 7 non riuscirà mai a trasmettere; il ministero contravvenendo al risultato della gara pubblica non concede le frequenze, e con una autorizzazione ministeriale del 1999 (non prevista da nessuna legge) permette la prosecuzione delle trasmissioni analogiche a Rete 4, che in base alla gara pubblica non ne aveva diritto. Così comincia da parte della società Europa 7 una serie di ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale.

Nel novembre 2002, interviene la Corte Costituzionale, la quale con la sentenza 466/2002, decide (come nel 1994) che nessun privato può possedere più di 2 frequenze televisive e le reti eccedenti, in questo caso Rete 4 (e Tele+nero), devono cessare la trasmissione in via analogica terrestre. La Corte, inoltre, fissa un limite improrogabile entro il 31 dicembre 2003, e così dal 2004 le frequenze occupate da Rete 4 (che deve migrare sul satellite) devono andare ad Europa 7.

Nel estate del 2003, il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri presenta un disegno di legge per il riordino del sistema radiotelevisivo italiano e l'introduzione della trasmissione digitale terrestre. La legge (nota come legge Gasparri) verrà approvata dal Parlamento il dicembre 2003, la quale permette a Rete 4 di continuare a trasmettere in via analogica terrestre in netto e palese contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale.

Successivamente, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, rifiuta di firmare la legge come incostituzionale e la rinvia alle camere. Così, per poter garantire a Rete 4 di continuare a trasmettere via etere, il 24 dicembre 2003 il governo Berlusconi vara un decreto legge (noto come decreto "salva Rete 4"). La legge Gasparri si approva definitivamente nell'aprile 2004, anch'essa senza prendere in considerazione la sentenza 466/2002 della Corte Costituzionale.

Nel luglio 2005, il Consiglio di Stato [1], dopo il ricorso di Europa 7, ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di rispondere a 10 quesiti, dove si mettono in discussione le leggi italiane in materia di televisioni ed è in ballo una richiesta sempre da parte di Europa 7 per risarcimento danni da parte dello Stato di 3 miliardi di euro per la mancata attività televisiva. L'avvocato di Europa7 e costituzionalista, Pace, ha reso noto che la sentenza è prevista per il 30 novembre 2006 (intervista a la Repubblica, 16 ottobre 2006).

A me sembra che alla fine chi è stato danneggiato sia solo Di Stefano pur avendo leggi Italiane ed Europee a suo favore, quindi qualcosa non torna.
E perchè hai saltato a piè pari la prima parte:
Quote:
Originariamente inviato da sempre tratto da wikipedia
Storia
La rete ha iniziato a trasmettere su scala nazionale appoggiandosi a un network di 20 emittenti locali il 4 gennaio 1982 per iniziativa del gruppo editoriale Mondadori. Emittente capofila era la capitolina La Uomo TV. Per lanciare il nuovo canale televisivo, Mondadori ingaggia il presentatore Enzo Tortora e acquista i diritti del serial americano Venti di guerra, ma in pochi mesi Retequattro è oberata di debiti e Mondadori è costretto a cedere nel 1984 il controllo dell'emittente all'imprenditore Silvio Berlusconi, proprietario di Canale 5 e Italia 1.

Precedente logo di Retequattro
[modifica] Disputa sulla legittimità di trasmettere
È ormai un ventennio, dal momento dell'acquisto da parte di Fininvest dalla Mondadori, che si discute della legittimità per Retequattro a trasmettere via analogica. La Corte Costituzionale con sentenza del 1988 aveva stabilito la illegittimità della concentrazione dei mezzi d'informazione.

Una successiva sentenza dell'anno 1994 ha stabilito che parte della legge vigente in materia (l'articolo 15, comma quarto, della Legge 6 agosto 1990 n. 223) era incostituzionale (per violazione dell'articolo 21 della Costituzione), e ha sollecitato il legislatore per una soluzione definitiva entro e non oltre l’agosto 1996 rispettando il criterio di aumentare il pluralismo informativo. Ma nel 1995 un referendum popolare mantenne tale situazione.

Tale sollecitazione fu ignorata dal Governo Prodi, in carica tra il maggio 1996 e l'ottobre 1998.

Caduto il governo Prodi, D’Alema decise di risolvere la questione e indisse una gara per l’assegnazione delle concessioni delle reti nazionali.
La storia di Rete4 NON inizia nel 1999..........
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Old 02-02-2007, 16:35   #77
fracarro
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Originariamente inviato da the_joe
E perchè hai saltato a piè pari la prima parte:


La storia di Rete4 NON inizia nel 1999..........
Perchè io ho fatto una ricerca su google di europa7 e wikipedia e mi è uscito questo indirizzo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Europa_7

Da cui la prima parte che ho saltato è la nascita di Europa7 e che volentieri riporto qua (non mi sembrava interessante perciò non l'ho riportata):

La nascita

Il circuito nasce per volontà dell'imprenditore Francesco di Stefano con cui sostituisce Italia 7 tra il 1997 ed 1998. Il palinsesto consiste nel mandare in onda più volte a giornata vari programmi di cui alcuni sono della precedente emittente e gli stessi film varie volte al mese a ciclo continuo. Una delle poche ed ultime cose autoprodotte con successo è il "Seven Show" (foto) la cui ultima edizione viene condotta da Teo Mammuccari fino al 1999 e fino a poco tempo fa veniva continuamente replicato. Proprio in quell'anno Di Stefano decide di avventurarsi nel progetto di creare una televisione nazionale con frequenze proprie e deve cedere sia l'emittente di cui è proprietario, la laziale TVR Voxson, sia il circuito (quest'ultimo verrà poi gestito dal gruppo Media 2001). Nel corso degli anni il network si è via via ridimensionato arrivando ad oggi a contare solo 6 emittenti che coprono 7 regioni. Dal gennaio 2006 poi non vengono più trasmesse serie animate, con una programmazione che si compone così di alcune pellicole cinematografiche e programmi di vario genere.

Ora mi chiedo ho per caso un google comunista che mi cerca le cose fazione? Mi daresti il tuo link dove c'è quella storia? (mi piace questo forum perchè non si finisce mai di imparare).
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Old 02-02-2007, 16:39   #78
the_joe
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Originariamente inviato da fracarro
Perchè io ho fatto una ricerca su google di europa7 e wikipedia e mi è uscito questo indirizzo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Europa_7

...............

Ora mi chiedo ho per caso un google comunista che mi cerca le cose fazione? Mi daresti il tuo link dove c'è quella storia? (mi piace questo forum perchè non si finisce mai di imparare).
No, niente di tutto questo, basta cercare Rete4 sempre su wikipedia
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Old 02-02-2007, 16:41   #79
Cfranco
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Originariamente inviato da the_joe
Alla fine l'unico che non ha infranto nessuna legge è Berlusconi quando ha acquisito le sue 3 reti visto che non esisteva legislazione in materia.
In realtà le leggi c' erano eccome :
- Non potevano esserci reti nazionali
E lui l' ha fatta
- Non si poteva trasmettere in diretta
E lui l' ha fatto
- C' era il limite del 20% del mercato
E lui l' ha superato
Tutte infrazioni sanate postume da leggi fatte su misura dal suo amicone Craxi .
Peccato che l' ultimo aggiustamento non gli sia venuto bene in quanto modificare la costituzione era decisamente troppo
Si sono limitati a fregarsene e da 20 anni Rete4 trasmette in aperta illegalità , tutte le corti italiane ed europee hanno certificato questo , ma intanto lui continua a trasmettere .
Quote:
Originariamente inviato da the_joe
Tutto quello che è seguito è stato un susseguirsi di atti politici volti a difendere/attaccare il signore in questione.
Quello che vedo io è una lotta tra la legge e Silvio Berlusconi , semplicemente lui la ignora e vorrebbe che chi cerca di applicarla evitasse di farlo .
Quote:
Originariamente inviato da the_joe
Pensatela come volete ma se io oggi faccio una cosa lecita, non posso un domani essere condannato perchè nel frattempo questa cosa è diventata illegale, è uno dei principi fondamentali del diritto.
E chi lo condanna ?
Semplicemente occupa un posto riservato a un' altro , nessuno lo condanna , ma deve lasciare quelle frequenze .
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Old 02-02-2007, 16:49   #80
the_joe
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Originariamente inviato da Cfranco
In realtà le leggi c' erano eccome :
- Non potevano esserci reti nazionali
E lui l' ha fatta
- Non si poteva trasmettere in diretta
E lui l' ha fatto
Ha aggirato la cosa creando un network e trasmettendo lo stesso programma con le videocassette senza avere la diretta
Quote:
- C' era il limite del 20% del mercato
E lui l' ha superato
Limite del 20% su cosa? Non c'era la legge specifica sulle tv
Quote:
Tutte infrazioni sanate postume da leggi fatte su misura dal suo amicone Craxi .
Peccato che l' ultimo aggiustamento non gli sia venuto bene in quanto modificare la costituzione era decisamente troppo
Si sono limitati a fregarsene e da 20 anni Rete4 trasmette in aperta illegalità , tutte le corti italiane ed europee hanno certificato questo , ma intanto lui continua a trasmettere .
Nessuno nega che sia stato amico e aiutato da Craxi.

Quote:
Quello che vedo io è una lotta tra la legge e Silvio Berlusconi , semplicemente lui la ignora e vorrebbe che chi cerca di applicarla evitasse di farlo .
Ognuno vede quello che vuol vedere.

Quote:
E chi lo condanna ?
Semplicemente occupa un posto riservato a un' altro , nessuno lo condanna , ma deve lasciare quelle frequenze .
Il fatto strano è che quest'altro si presenti a reclamare un posto già occupato, non credi?
Perchè la famosa sentenza CONTRO RETE4 non ha liberato le frequenze anche di una rete RAI?
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