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#41 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Felsina
Messaggi: 1322
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ma è populismo. in africa vengono massacrati migliai di civili in continuazione a causa di guerre davvero sporche. Ma quei morti sono solo numeri. Qui muoiono 2 o 3 soldati occidentali, PAGATI e VOLONTARIAMENTE andati in GUERRA in una nazione che non è la loro, e vengono considerati eroi ed addirittura onorati. Su questo apprezzo più gli americani, almeno sono sinceri; è una guerra per un posto al sole. così è il mondo: muoiono loro per poter arricchire noi. Se potessero starebbero loro dalla parte dei carnefici. In un'invasione ci sono delle perdite. Punto. Ma noi italiani siamo diversi, si sa. Sono morti 3 soldati; sono morti ALTRI 3 soldati dei nonsoquanti già morti in iraq. Condoglianze alle famiglie e una raccomandazione: piangete in silenzio perchè vostro figlio/marito/fratello non è morto travolto da un'auto pirata mentre portava a spasso la bimba o aggredito da extracomunitari, ma è volontariamente andato in una zona di guerra dove si sparano pallottole e bombe vere. Pensavate forse che in guerra si moriva solo ai tempi di hitler? Si muore ancora, e forse più di prima. Quando si è da soli ci si può permettere tutto. Ma quando si ha una moglie, un figlio ed una famiglia che si in ansia bisogna pensarci prima di essere ammazzato per arricchire un texano arrogante, lasciandoli SOLI. Questo è ciò che penso e bisogna aggiungere altri 3 numeri alla lista delle vite andate in fumo per arricchire pochi. PS: mi ricordo una canzone di marilyn manson che diceva "la morte di uno è una tragedia... la morte di milioni è solo statistica..."
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Addio. |
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#42 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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Sono il capitano dei paracadutisti Nicola Ciardelli e il Maresciallo Capo Franco Lattanzio i due morti italiani nell'attentato di Nassiriya. Fonti militari che hanno divultato l'identità delle vittime precisano che le famiglie sono state avvertite.
Fonti vicine allo stato maggiore della difesa rendono noto che nell'ospedale di Nassiriya è morto il terzo italiano ferito nell'attentato di questa mattina. Si tratta di un militare dei carabinieri. L' altro carabiniere che si trovava sulla vettura colpita sarebbe ferito e presenterebbe ustioni su circa il 30% del corpo Il militare rumeno morto insieme a tre italiani nell' attacco subito a Nassiriya era il caporale Hancu Bogdan e aveva 28 anni, secondo quanto fa sapere il ministero della Difesa rumeno. Bogdan faceva parte della Polizia militare rumena formata da 100 uomini e ospitata a Camp Mittica. (from Tgcom) cmq il militare non è un passatempo...è un lavoro!!! |
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#43 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: napoli
Messaggi: 2397
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Quote:
la penso esattamente come te
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modifica la firma |
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#44 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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Il terzo italiano ad aver perso la vita nell'attentato di oggi a Nassiriya è il maresciallo dei carabinieri Enrico Frassinito, del comando della provincia di Verona. Frassinito era nato a Padova il 26 gennaio 1965 e si trovava in Iraq dal 14 aprile.
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#45 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Onore al coraggio dei militari e condoglianze alle famiglie.
Altri 3 italiani morti. R.I.P.
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#46 |
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Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 116
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Il 25 Aprile Milano ha chiamato, il 27 aprile Nassiriya ha risposto", commenta l'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga sull'attentato contro i militari italiani in Iraq. "Il 25 aprile dal corteo di Milano i nuovi resistenti, idealmente uniti ai vecchi volontari islamici inquadrati nelle SS naziste, hanno chiamato, bruciando la bandiera dello Stato d'Israele. "La nuova resistenza antioccidentale ha subito risposto da Nassiriya.
Inoltre secondo Cossiga a Milano si è offesa "la memoria dei ragazzi israeliani della Brigata morti per la liberazione d'Italia dal nazifascismo, insultando un rappresentante dei deportati politici civili italiani a Dachau". "La nuova resistenza antioccidentale ha subito risposto da Nassiriya, ricordando l'invocazione democratica urlata da giovani democratici in un corteo pacifista, la versione modernizzata degli slogan dei ragazzi del movimento negli anni di piombo durante gli scontri con le forze di polizia, e considerati sgherri nazisti: Ora e sempre resistenza!; versione che ora suona Dieci, venti, mille Nassyria!. Milano chiama, Nassyria risponde! E magari - ha concluso - uno di quei valorosi giovani sarà il prossimo ministro dell'Interno! Vergogna". |
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#47 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: in lombardia
Messaggi: 8414
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fare polemica era l'ultima cosa di cui si sentiva il bisogno;come ho ricordato 5 gg fa un'altra bomba era stata messa lungo la strada percorsa dai nostri militari;se quella di oggi è stata una risposta,la bomba del 22 era una preveggenza?
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#48 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Messaggi: 1135
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NapalM |
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#49 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Pelican Bay
Messaggi: 5571
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IN africa ci sono molte guerre e allora? QUESTA guerra a torto o a ragione è considerata un'offensiva contro il terrorismo. E quei soldati sono morti a causa di un'attacco terroristico. Del resto gli italiani sono andati a morire anche in Somalia nel '93. IL "se la sono andata a cercare..." lo trovo veramente meschino: facevano un mestiere scelto per svariati motivi di certo non per aspirazione al suicidio, un mestiere che prevede di obbedire a degli ordini come qualunque altro. Ah ma vabbè finche sono soldati possono morire...
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"A pessimist is someone who is waiting for it to rain. But I'm already soaked to the skin." L. Cohen. |
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#50 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: Barletta
Messaggi: 3495
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il fatto e' che secondo me..
a differenza del 1945 quando gli americani "vennero a liberarci" e' che mentre noi gli accoglievamo gli americani e percepivamo come liberatori,come portatori di pace, in Iraq la guerra l'hanno portata,unito cio' al fatto di una diversa cultura e alle problematiche insite alla divisione religiosa etnica in Iraq,l'intervento e' stato + un qcs di negativo che positivo.
Secondo me indipendentemente da ritiro-non ritiro, il fatto e' che li abbiamo (intendendo americani ,inglesi etc etc)fatto solo danni. Ci vorrebbero molte + forze e controllo del territorio unito ad una strategia di crescita e ricostruzione-educazione del paese per anni e anni per venirne a capo. Ma li si e' andati per altri interessi..quindi,ognuno dopo aver ottenuto cio' che voleva ora fugge le proprie responsabilita' e cerca di svignarsela
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si lavora e si fatica..per la panza e per..!! |
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#51 |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Giusto due giorni fa si sentiva ancora cantare 10 100 1000 Nassirya... alla fine sono morti davvero altri italiani.
Enorme dispiacere per i nostri ragazzi caduti per la pace e la democrazia in Iraq... un abbraccio
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#52 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Felsina
Messaggi: 1322
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non stare in silenzio. Quote:
alla stazione di bologna ci sono stati morti a causa di un atto terroristico, sull'italicus, alla metro di londra, a madrid, ecc.. quello è terrorismo. il resto semmai è terrorismo mediatico. Quote:
Nessuno dice niente se ad un pugile qualcuno gli rompe il naso in un'incontro. Sei un soldato e maneggi armi da fuoco, cosa vuoi che ti possa capitare in una guerra?? Che qualcuno ti faccia una multa?? Io non giudico i motivi per cui hanno scelto di fare i soldati, ma non mi sta bene che si onori così un soldato come tanti. Purtroppo, morto. Ci sono tanti eroi che non vengono premiati. E non è qualunquismo, anzi... sono i media i primi a usare la morte di questi ragazzi per qualche punto di share in più.. cmq non è polemica, è solo un'opinione.
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Addio. |
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#53 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Pelican Bay
Messaggi: 5571
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"A pessimist is someone who is waiting for it to rain. But I'm already soaked to the skin." L. Cohen. |
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#54 |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...odi_Iraq.shtml
L'Unione dopo la bomba a Nassiriya Prodi: «La nostra linea non cambia» Rutelli con il Professore: «L'attentato non modifica la nostra agenda». Il Pdci: «Basta con le morti innocenti, ritiro subito» ROMA - E adesso? Un Romano Prodi addolorato spiega che «è il momento di unirsi al pianto delle famiglie. Questo non è il momento di fare riflessioni politiche, questo è il momento del dolore». Quanto a lasciare l'Iraq, «è da parecchio tempo che noi abbiamo una politica molto precisa», spiega il leader dell'Unione confermando il piano di ritiro delle truppe nei «tempi tecnici necessari» e in «consultazione con le autorità irachene», come scritto nel programma dell'Unione. Il segretario del Prc Fausto Bertinotti dice che «per parte nostra, sul terreno della politica non possiamo che trarre una ulteriore ragione per il nostro impegno contro la guerra e il terrorismo». E comunque si allinea al Professore: «Non è il momento di fare polemiche». RITIRO DELLE TRUPPE - Nel centrosinistra è tempo di riflessioni. Come capita ogni volta che c'è un attentato, e come ogni volta affiorano divisioni nella nuova maggioranza. Alla luce di quanto accaduto a Nassiriya Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, chiede il ritorno in patria dei nostri militari «nei tempi tecnici previsti». Marco Rizzo, europarlamentare del Pdci è più diretto: «Altre giovani vite spezzate in nome di una guerra di aggressione ingiusta e nata sulla menzogna. È un massacro inaccettabile di civili iracheni e di truppe straniere, il prezzo che ha messo in conto da far pagare ad altri il governo Bush per mantenere incontrastato il dominio unipolare statunitense sul mondo». L'orientamento del prossimo governo sulla missione Antica Babilonia lo spiega Umberto Ranieri, responsabile del Dipartimento esteri dei Ds: «Rientro del contingente militare italiano dall'Iraq, conferma invece per la presenza delle altre missioni italiane all'estero: Afghanistan, Kosovo su tutte». Anche Francesco Rutelli non ammette equivoci sull'argomento: «Deve essere chiaro a tutti che l'agenda dell'Italia in Iraq non è mai stata e mai sarà determinata né modificata dai gesti criminali dei terroristi», spiega il presidente della Margherita. MUSSOLINI ALL'ATTACCO - Normale che la destra ne approfitti. Alessandra Mussolini va giù piatta: «Ora a sinistra qualcuno starà brindando! Gli elettori di Prodi ed i sostenitori della sinistra non più tardi di martedì scorso auspicavano altri dieci-cento-mille attentati contro i militari italiani: sono stati accontentati». Giulio Andreotti, senatore a vita e candidato della Cdl alla presidenza di Palazzo Madama dice che il problema della missione «esiste e va risolto» aggiungendo che «però bisogna lasciare l'Iraq agli iracheni». Particolarmente polemico Francesco Cossiga che commentando la bomba in Iraq dice, alludendo alle contestazioni verificatesi nel corteo sulla Liberazione: «Il 25 aprile Milano ha chiamato, il 27 aprile Nassiriya ha risposto». 27 aprile 2006 |
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#55 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
Messaggi: 1467
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scusate ma qualcuno ha gia avuto modo di sentire qualche dichiarazione dai nostri nuovi esponenti quasi al governo ?
Che ne so mi viene in mente un certo Caruso ... mi piacerebbe sentire cosa ne pensa ... Comunque sia cari soldati Forza e coraggio ... L'Italia e' con Voi ... |
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#56 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6713
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mandi messaggi in codice?
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#57 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: in lombardia
Messaggi: 8414
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Piero Fassino, segretario dei Ds, esprime al ministro della Difesa Antonio Martino "profondo dolore per le vittime e solidarietà alle loro famiglie in queste ore buie". "Ci stringiamo con tutta la Nazione attorno alle loro famiglie e alle Forze Armate di fronte a questo gesto orribile e vigliacco - dice il leader Dl Francesco Rutelli -, che è costato la vita ai nostri ragazzi e a un militare rumeno, impegnati al servizio della ricostruzione dell'Iraq". Mentre Fausto Bertinotti, presidente della Camera in pectore, dice che "oggi non è giornata di polemiche, perché la tragedia di Nassiriya coinvolge tutti noi come tutto il popolo italiano che vive momenti di dolore e di sofferenza". A unirsi al coro delle condoglianze è anche il segretario dei comunisti italiani Oliviero Diliberto: "Esprimo il cordoglio sincero mio e di tutto il partito per i militari italiani uccisi in Iraq. Sono vicino ai loro familiari in queste ore di dolore". Con 3 morti fare polemica è proprio un bel segno
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Pelican Bay
Messaggi: 5571
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E' una persona che è morta nell'adempiere al proprio dovere un dovere rischioso certo ma questo è un merito in più semmai non in meno. Di guerra si può parlare quando c'è uno stato in guerra e un'esercito regolare in campo. Un'autobomba piazzata in una strada di città e un'attentato terroristico ne più ne meno. Come quelli dell' Ira come quelli dell' ETA. Cosa c'entrano gli "eroi" i morti sulle strade? E' che c'è sotto il solito malcelato disprezzo di certo psedopacifismo per "tutti gli eserciti" senza " sè e senza ma". ADesso esco dal td non mi va di fare polemica, c'è un luogo e un momento adatto per tutto, riconoscere questo significa saper distinguere tra una coscenza critica e una volgare polemica.
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#59 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Mission world: Napoles, Milan, Madrid, Paris, London, Now AMSTERDAM!!!!! yahoooo!!! Next stop: California, Tnx TNS-NIPO!!
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La libertá sopratutto di parola é un lusso che non ci si puo' permettere in italia, per la strada come su internet. |
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#60 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 834
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Quoto,stavo proprio per scrivere questo quando ho visto il tuo post.La differenza essenziale è che non puoi portare la democrazia CON LA FORZA in un popolo che NON E PRONTO per la democrazia.Se un Francese metesse la bomba agli Americani dopo lo sbarco di D-Day,non avrebbe casa dove nascondersi,lo denuncerebbero subito.Invece in Iraq ciò non succede,anzi li nascondono.Gran parte di questo comportamento ha a che fare con la mancata ricostruzione.Quando dopo un anno già sentivi in tv Iracheni che dicevano "Prima avevamo un dittattore ma ora non abbiamo luce,acqua e lavoro" che ti aspetti? Poi è inutile aspettare un risultato diverso.In medio Oriente probabilmente non esiste paese abbastanza maturo da usare la democrazia come si deve.La democrazia è forte solo quando VOLUTA dal POPOLO e con il popolo pronto a COMBATTERE per mantenerla.Ciò in Iraq non succede.In Palestina la democrazia ha portato il Hamas al governo.E triste,ma è vero.Ci vuole società civile e avanzata per gestire la democrazia,se no,diventa uno brutto scherzo.Non a caso la democrazia è nata ad Atene e non a Sparta,dove anzi non l' hanno mai usata.E ad Atene l' hanno istituita dopo aver provato tutti gli altri sistemi possibili,dalla monarchia alla tirannia.Per apprezzare la democrazia devi avere popolazione abbastanza colta ,che abbia esperienza delle alternative e quindi abbastanza avversione per combattere per la democrazia. Mi dispiace dirlo,ma i soldati Italiani sono morti per un paese che non so se rimarrà in un pezzo.Bene o male,la dittatura di Saddam era quello che teneva incollate le 3 fazioni.Ora Saddam non c'è più,c'è l' acerba democrazia,io non la vedo bene la cosa.I Kurdi sono la minoranza,ma siccome erano fedeli agli Americani,hanno avuto il Presidente Iraqeno loro (Talabani).Ora gli Shiiti hanno il nuovo governo.I Sunniti si sentono messi da parte dagli ex loro oppressi. Insomma,è come sperare che dopo la dissoluzione della Jugoslavia Serbi,Croati e Musulmani sarebbero rimasti uniti sotto un governo democratico.Ma quando mai.Solo i Kurdi sono un popolo ANTICO di oltre 30 millioni divisi in 3 stati che sono stati promessi e beffati uno stato loro fin dalla prima guerra mondiale.Ora è la loro opportunità d' oro.Iran vuole avere influenza sugli Shiiti ,visto che è l' unico altro paese shiita in Medio Oriente.E i Sunniti sperano di riprendere la loro posizione importante che avevano durante Saddam.Mi dispiace dirlo,ma è un paese condannato.Perchè gli USA sono ottimi nel fare la guerra,ma non hanno mai piani per come fare DOPO e infatti non hanno una tattica di sganciamento da lì.Semplicemente ,aspetteranno che il nuovo governo metta in ordine alcune istituzioni e in un periodo di minima tensione si ritirerà e poi appena loro cominceranno la guerra civile gli USA diranno "Eh,quando li abbiamo lasciati ,avevano governo stabile,è colpa loro se ora nuotano nel sangue.Ci dispiace ma non potevamo restare lì per 50 anni". Lo stesso rischio,ma in grado minore,esiste in Afghanistan.La NATO controlla solo Kabul.Fuori,nelle province,sono i capi clan che commandano.L' unica fortuna è che non sono divisi in etnie diverse,ma in clan,e forse se la caveranno senza la guerra civile Condoglianze per i caduti Italiani. |
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