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Iscritto dal: Dec 2005
Città: Lingua di terra che taglia il Tirreno
Messaggi: 795
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Taxi driver.....
Vergognati....non riconoscere simili film........
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Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia [Mark Twain] [Romantico Inside][Thread prof. gnocche] |
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#22 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Selvazzano Dentro Metropoli (Padova)
Messaggi: 1928
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Essendo la capacità cognitiva umana limitata è più che normale che si creino categorizzazioni, anzi è automatico. Secondo il tuo ragionamento, però, ogni singola persona farebbe categoria a sè stante il che, imho, ci farebbe esplodere la testa, perchè non potremmo mai immaginare minimamente chi ci troviamo davanti ogni volta che usciamo di casa. Bisognerebbe comprendere ogni persona da zero ad ogni nuova conoscenza. Un pò pesantino imho. Ogni persona rientra in una categoria, ma ogni persona ci mette del suo, per questo sembrano uscire dalle catalogazioni generali. "le polacche sono belle", "gli americani sono imperialisti" non sono catalogazioni, sono stereotipi, altra invenzione del cervello umano per facilitarsi l'elaborazione delle informazioni (contando la quantità di persona che si incontrano ogni giorno) e fare più in fretta. Il problema è che quasi sempre portano ad errori di attribuzione grossolani, quindi come scorciatoie valgono e non valgono. Personalmente ho un buon occhio per inquadrare le persone (modestamente Poi dipende anche cosa intendi per categorie... Io intendo gente invidiosa o frustrata, depressa, sociofobica, con complessi di inferiorità o quant'altro (ognuno ha la sua, ma non è mai troppo dissimile dalle altre). Sebbene ognuno possa dimostrare (o non dimostrare) un qualche tipo di para, alienazione o come la si vuole chiamare, lo fa a modo suo ma, fondamentalmente, quella è. Caratteri comuni ce ne sono, e molti, per fortuna. Anche perchè sennò si dovrebbe buttare via tutta la psicologia fatta fin'ora... ![]() Quote:
Ci sono alcune culture/popolazioni che hanno una maggiore propensione a delinquere deliberatamente in realtà. Esempio: Un industriale cliente di mio padre (settore pneumatici agricoli) ha espiantato la fabbrica in romania per l'ovvia convenienza e ha avuto modo di notare come molte persone del luogo rubassero anche senza necessità. inoltre ricordo un servizio del tg5 (del mese scorso, ma non riesco a ricordare bene la causa) in cui c'era una donna romena che affermava candidamente che per la sua gente rubare è normale, che lei aveva rubato e che lo fa tutt'oggi. In tv. E sapeva di essere ripresa, aveva il cameraman a 30 cm dalla faccia. Ora, spero che nessuno abbia pensato che sto dicendo che un'intero popolo è cleptomane compulsivo ![]() Le brave persone esistono, sennò ci sarebbe una rivoluzione al giorno, sto solo dicendo che c'è chi ha una propensione maggiore ad atti non legali. Sia per entina, sia per cultura, sia per ambiente in cui è vissuto, sia per predisposizione personale. P.S.: Ero interessato alla discussione e mi ci sono buttato, se ho detto qualcosa che non c'entrava nulla o mi sono perso qualcosa abbiate pietà, sono a 9 ore da un esame dopo averne fatti un pò negli ultimi giorni
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Il Signore Del Ghiaccio Fortis Cadere, Cedere Non Potest There are three kind of lies: Lies, Damn Lies, and Statistics. -- Benjamin Disraeli
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#23 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 19401
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![]() Lo studio del funzionamento della mente umana (psicologia, psicanalisi, neuroscienze ecc...) è ben diverso da quelli che vengono definiti come i "pregiudizi", che sono quelli che tu hai elencato...quello che ci si sforza di fare è creare un modello (ideale si') che in una certa misura spieghi un comportamento...ci si è resi conto ben presto della difficolta' di questo obbiettivo, eppure la psicologia si sta sforzando di integrare tutte le proprie conoscenze, partendo dall'idea di base che non esiste una teoria migliore, ma solo un miglior paziente per quella teoria...l'abilita' ovviamente sta quasi tutta nel fare una diagnosi corretta. Il rapporto con gli altri in fondo è regolato da alcune esigenze di base che sono comuni a tutti; basti pensare al mangiare, bere, dormire, fare i bisognini e possibilmente copulare e tutti gli altri bisogni fisiologici...un'altra dimensione è quella psicologica, ma anche qui si rintracciano alcune esigenze che tendono ad essere comuni ed è da qui che si parte per un'analisi delle esigenze psichiche di ciascun individuo (non a caso ad esempio la psicanalisi è fortemente individuale e fatta intorno ad una singola persona, proprio perche' cosciente della diversita' di ciascuno), poi si considerano tutte le pressioni riguardanti l'ambiente esterno (diverso per ciascuno, ma che a volte presenta situazioni che si ripetono)...certamente dirlo è piu' facile che farlo. La stessa tendenza a raccogliere i pregiudizi è qualcosa che ci accomuna, o perlomeno accomuna molti di noi...ed è qualcosa che la psicologia puo' spiegare, ha tentato di farlo, e ha creato un modello (giusto o sbagliato che sia, tale modello ha dato a volte dei risultati) Ultima modifica di Kharonte85 : 18-01-2008 alle 00:58. |
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Iscritto dal: Sep 2007
Città: ...ovunque e in nessun luogo...
Messaggi: 146
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la complessità della persona sta nell'essere ciò che è,in base al momento..nelle sue mille sfaccettature.
la complessità sta nell'essere tante cose in una sola..tutte diverse ma con un unico filo conduttore.la difficoltà è essere ciò che si è e trovare ciò che manca le categorie sono solo il frutto dei nostri cervelli,vittime degli usi e costumi |
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#25 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Floating 10.000 meters over the Pond
Messaggi: 179
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Nessuno nega che la psicologia sia stata creata per rispondere a una necessità dell'essere umano, ma l'importante è tenere ben saldo il fatto che stiamo parlando di strumenti limitati per comprendere ciò che hanno dinanzi.
Questo vuol dire che bisogna sempre ricordarsi che la scienza esatta non è quella che applichiamo alle persone per definirle, ma la scienza esatta "sono" le persone, secondo me E' un po' come un albero, quando arriva l'autunno: noi possiamo dire che le sue foglie cadranno, che finiranno entro una certa distanza dal tronco, eccetera eccetera... Però dobbiamo dirlo consci del fatto che, se avessimo "adeguate capacità di calcolo", saremmo in grado di dire quando si staccherà ogni singola foglia e di affermare con precisione assoluta dove andrà a posarsi al suolo. Insomma, alla fine non dico che bisogna ripartire da zero nel giudizio di ogni persona, ma che bisogna essere consci che il nostro pre-giudizio (che non è un pregiudizio) dev'essere sempre aperto a integrazioni e mutamenti.
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- Cavaliere Jedi della Banfa - "La Banfa scorre potente in quest'uomo" "This is the lesson: never give in, never give in, never, never, never, never" |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 1030
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non voleva essere un discorso buonista, ma trovo quasi scontato che se fai entrare una valanga di immigrati e poi questi non hanno di che campare, un modo per sopravvivere devono trovarlo. quante probabilità ci sono che uno che non ha da mangiare e di fatto non ha niente da perdere si metta a rapinare? e quante probabilita' ci sono che mi metta a rapinare io che ho un tetto su una testa, tre o piu' pasti caldi al giorno, la tv lo stereo e la macchina?
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ma più mi chinai e nemmeno su un fiore/più non arrossii nel rubare l'amore/dal momento che inverno mi convinse che dio/non sarebbe arrossito rubandomi il mio |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 1030
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#28 | |
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Iscritto dal: Nov 2007
Messaggi: 228
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O magari cambiando paese e compagnie. In pratica una parte di noi è immutabile , ma un 'altra varia a seconda del luogo e delle persone che ci circondano. Quindi figuriamoci un altra persona ai nostri occhi. |
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#29 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Firenze Moto:Suzuki_SV650
Messaggi: 427
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io singola posso essere in determinato modo, ma devo cmq sia sempre adattarmi ad una società a cui appertengo e di conseguenza la mia individualità viene limitata in gran parte. Il categorizzare o stigmatizzare le persone serve per essere più tutelati, per far si che un comportamento che viola le norme di una determinata comunità venga sansionato in maniera che sia da esempio sia per chi lo commette (per nn ripeterlo) sia per chi vorrebbe commetterlo (questo in linea teorica ovvio). Se analiziamo la storia di ogni singolo è ovvio che sia diversa da ogni individuo, tanto che è impossibile trovare due persone uguali, ma è possibile trovarne due simili. Se si guardasse solo all'individuo non esisterebbero i famosi "problemi sociali" o non si potrebbero affrontare tematiche complesse che riguardano più membri di un collettivo. non è che si andrebbe avanti più lenti, non si andrebbe proprio avanti.. |
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#30 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Floating 10.000 meters over the Pond
Messaggi: 179
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OK, io però parlavo più del "micro" che del "macro", cioè dei rapporti fra persone e non fra stato/altro ente globale->persona. Nel secondo caso è inevitabile applicare le categorie, altrimenti finirebbe come dici tu (ma solo per incapacità di fare le cose "come si dovrebbe", in fondo), nel primo invece sarebbe meglio non avvenisse (non è che abbiamo a che fare con decine di migliaia di conoscenti, in fondo
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Firenze Moto:Suzuki_SV650
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#32 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Messaggi: 4329
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...i computer funzionano esattamente allo stesso modo: a grandi linee, in un dato istante nella cpu passano sempre e solo un accrocchio di 32 zeri/uni (con la differenza che i criteri coi quali questi vengono elaborati sono tutti logicamente ottimi, non come molti individui che hanno una capacita mentale ridotta e la utilizzano per giunta male), eppure mi sembra che in 100 anni bagnati di storia della computer science si sia arrivati a un ottimo punto, no?
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#33 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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Esatto, proprio quello, con l'aggiunta dei conoscenti.
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#34 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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Messaggi: 179
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Scherzi a parte, in realtà anche qui siamo estremamente indietro. Nel senso: siamo molto avanti nel calcolo delle probabilità, ma molto indietro in quello delle certezze. Fra 100 anni, magari
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#35 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
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Sempre per parlare del diverso che spesso risulta come una persona che ha comportamenti devianti, cioè non consoni alla società in cui vive.. prendi come esempio un uomo (o una donna ) con il corpo interamente tatuato, nella nostra società viene viesta come una cosa "deviante" viene stigmatizzato come diverso e tendiamo a fidarci meno di una persona tatuata che di una persona no, questo perchè abbiamo dei costumi e degli usi ben definiti e questa persona non rientra nei canoni prestbiliti e di conseguenza tendiamo a diffidare. Il concetto di stigmatizzazione di una persona aiuta la società ad avere in chiaro (grosso modo) cosa bisogna o non bisogna fare, cosa è giusto e cosa no. Ci sono comportamenti come lo stupro a donne accompagnate, l'incesto fra genitori figlio e altri comportamenti che ono "condannati" in tutte le società studiate fino ad oggi. Si tende a fare di tutta l'erba un fascio per semplificare e affrontare tematiche che spesso risultano difficili da affrontare come singolo caso. Esempio se io dico che i paesi che hanno la pena di morte sono meno sviluppati di noi, dico da un lato una cosa vera, dall'altro una cosa falsa perchè non affronto bene il problema fino a fondo, ma in linea teorica quello che ho detto ha un fondamento e una semplificazione del problema in modo tale che possa cercare di affrontarlo al meglio con i mezzi che ho. beh io credo che quando conosci una perona tendi ad infilarlo in una determinata e particolare categoria, questo per facilitare il riconoscimento di quella persona come cosa buona o no. Il discorso di non prende un individuo come persona con una storia sua propria e non tenerne conto per affrontare per bene quella persona vale se applicato ad una collettività allargata, in un contesto familiare ovviamente sappiamo molto di più di quella persona e possiamo tener presente la loro esperienza e la nostra, ma è anche vero che tendiamo a fare delle sotto categorie sempre derivate dagli usi e costumi che noi abbiamo.. esempio se tu ti comporti male a tavola mentre siete in un ristorante tuo padre tu guarderà male riprendendoti con uno sguardo mandandoti un messaggio di correzione, in quel momento tu sei etichettato come una persona che non sa stare a tavola senza considerare il perchè fai quella cosa; questo perchè spesso quando ci si rapporta all'ambiente esterno occorre sottostare a determinate regole (in questo caso l'educazione a tavola) e il non rispettarle ti manda automaticamente in una categoria di persone. idem con gli amici, la confidenza che hai con loro può portarti ad una comprensione maggiore del loro io e dei loro problemi , ma se fanno qualcosa che secondo te (e magari secondo la società) non è una cosa giusta automaticamente viene categorizza come (magari ) una testa di cazzo. er le conoscenza è ancora diverso non si ha una intimità tale da poter analizzare la vita di ognuno e queste regole sono più forti che in amibiti dove ci si conosce poco. Esempio : quando conosci una persona la prima cosa che fai è giudicare se ti sta simpatica o no e di conseguenza rientra in una categoria. spero di aver colto quello che volevi sapere scusa le certezza non si potranno mai calcolare (se ti riferisci alla vita ) |
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#36 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Selvazzano Dentro Metropoli (Padova)
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Comunque bisogna anche aggiungere che un lavoro si trova, è una questione di adattabilità. Se sei appena arrivato un lavoro di manovalanza lo trovi, altrochè. Un mio amico geometra mi diceva che i muratori che ha nei vari cantieri (tutti slavi, marocchini o comunque immigrati, ormai) vengono pagati 22€ l'ora e quelli che gestiscono i gruppi (che sono operai spercializzati, di norma) girano tranquilli con l'hummer. Di gente ne han sempre bisogno, ma se si SCARTANO i lavori a priori è ovvio che poi non se ne trovano e delinquere risulta più facile e redditizio, seppur con i suoi rischi. (ma tanto siamo in italia )P.s.: Ecco, son tornato dall'esame ![]() Il macro cosmo è formato dai micro cosmi... Se tutti i microcosmi fossero diversi come dici non ci sarebbe macrocosmo, ergo, non regge. A parte che ci sono persone disarmantemente semplici e prevedibili, questo vale anche per la propria sfera personale (famiglia + conoscenti) per quanto detto sopra.
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 19401
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La scienza esatta non esiste da nessuna parte (anche la matematica ha i suoi angoli oscuri e non spiegati) ci si puo' solo avvicinare alla verita' (e la filosofia della scienza ce lo ha insegnato) Quote:
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#38 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Firenze Moto:Suzuki_SV650
Messaggi: 427
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Se una persona vuole lavorare lavora, si prende il permesso di soggiorno e vive a seconda delle regole di quel determinato paese.. i delinquenti ci sono, come ci sono le persone oneste, ma detto così mi pare che si giustifichi il loro modo di agire (quello dei delinquenti). Io personalmente non ho mai sentito di un cinese che ruba ammazza picchia stupra ... eppure anche loro scappano perchè nn stanno bene... |
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#39 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 1030
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![]() non li voglio scusare con sta storia. io dico: se non hanno un lavoro, non fateli entrare in italia, perchè se non lavorano è quasi scontato che per campare fanno i delinquenti
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Iscritto dal: Nov 2002
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ps 'mmazza che tuffo nella metafisica, mi sento quasi piu intelligenge :|
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