[3d uniti] Lario e Berlusconi

Originariamente inviato da FastFreddy

Da "La repubblica" del 02/Febbraio/2007:

La Repubblica del 03/02/2007

Berlusconi decide per il bene della sua famiglia di abbandonare qualsiasi attività pubblica e dedicarsi anima e corpo alla vita familiare

Originariamente inviato da RiccardoS

nessun giornale è serio.

tantomeno gli italiani che impazziscono per 'ste cazzate e meno ancora una moglie che per dire qualcosa al marito scrive sul giornale: quale altro motivo ci sarà stato sotto questa mossa? il far parlare di sè, bene o male che sia, mi sembra troppo poco per ridicolizzarsi così... mah

I rumors dicono che era 20 gg che non riusciva a mettersi in contatto con la dolce metà....e non riusciva d esternare la propria situazione interiore...sarà vero?

[LUVІ]

Originariamente inviato da Ferdy78

Ma non capisco, chiede scusa a noi italiani per un governo durato 5 anni e che ha portato l?italia ancora più nel baratro o alla sua consorte?

Col casso che accetto queste scuse.
Quando andrà in esilio ad hammamet, chiedendo scusa, le accetterò.

LuVi

[ALBIZZIE]

però come si gioca ad arte su queste faccende...

se la Repubblica intitiola "berlusconi chiede scusa"
il Giornale risponde "berlusconi: cara veronica ti scrivo"

non so quale sia il meno peggio.

[FastFreddy]

La copertina del gioco illustrato "Il piccolo Robespierre"

[jumpermax]

Originariamente inviato da Fil9998

mmm mmm

che impatto ha questo cover up mediatico sul dibattito dei PACS??


perchè EVIDENTEMETE IL TEATRINO MEDIATICO DI SILVIO E SIGNORA ERA PRECOSTITUITO AD ARTE


A )per sputtanare Repubblica
B )per attirare l'attenzione ...
C) per distrrarre l'attenzione DA COSA??? (dai PACS forse... e se si... con che meccanismo?)






cos'è? l'esempio che la vera famiglia cristiana regge a tutto e che i pacs non servon??

cos'è? un po' di casino per coprire il fatto che molti ne CDX faranno combutta con i "comunisti" e voteranno PRO PACS...??



vorrei capire....

cercare un filo logico in una serie di eventi caotici è il modo migliore per andare giù di testa...

[Fil9998]

Originariamente inviato da jumpermax

cercare un filo logico in una serie di eventi caotici è il modo migliore per andare giù di testa...

o di capirci qualcosa....




SILVIO è TROPPO intelligente perchè tutto questo sia SOLO CASUALE.

[**millix**]

Siete senza cuore ... l'amore è l'amore ...

[fracarro]

Facciamoci quattro risate va:

Dal corriere della sera
Cara Veronica, le scuse immaginarie del Cav.
In Rete e sui giornali le lettere-parodia della vicenda matrimoniale dell'ex premier. Anche il Times ci scherza su: «Parlo e basta...»

L'affanno matrimoniale della coppia Silvio-Veronica è già diventato un genere letterario. Il giorno dopo il carteggio a mezzo stampa tra i coniugi Berlusconi gli epigoni si sbizzarriscono. In Rete, sui quotidiani: è un proliferare di versioni finto-comiche che rievocano le «bagattelle» del Cavaliere e la «dignità» offesa della Lario. C'è chi pesca dal calcio e chi dalla politica, e l'effetto prodotto è quasi sempre quello dell'antologica lettera in Totò-Peppino e la Malafemmina...."punto, punto e virgola ...e la moria delle vacche...».

L'occasione non viene sprecata da Marco Travaglio, storico fustigatore del Cav. che in un corsivo sull'Unità intinge la penna nel suo proverbiale sarcasmo. Fino a immaginare improbabili scambi di persona tra la valletta tutta curve e il devotissimo coordinatore del partito. «Cara Veronica - scrive il Travaglio berlusconizzato - leggo con stupore sulla stampa comunista... consentimi di precisare. La frase "se non fossi già sposato ti sposerei subito" non era rivolta alla signora Ajda Yespica bensì a Sandro Bondi ultimamente un po' giù di morale». Tra un riferimento allo stalliere Mangano, un altro a Dell'Utri e a Previti, la chiosa poi è in stile Drive In: «Ciao bella gnocca, tuo Silvio».
A ispirare Christian Rocca, giornalista del Foglio, è la telenovela Ronaldo e il suo discusso passaggio al Milan. Il destinatario della missiva-parodia non può essere altri che il presidentissimo, offeso e disturbato dalla leggerezza con cui il Fenomeno ha tradito i colori nerazzurri. Scrive sul suo blog Rocca: «Caro Massimo, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. (...) Ma proposte di amicizia, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d'amore. Uno tra tanti. Un grosso bacio, Ronaldo».
Su Wittgenstein il post di Luca Sofri dedicato alla vicenda è un inedito: la lettera-perdono, ovviamente non vera, che Silvio avrebbe inviato al Corriere, prima ancora che l'originale venisse diffuso alle agenzie stampa di tutto il mondo. «Cara Veronica, ho letto con meraviglia e dolore, stamattina, la tua lettera. (...) Delle innocenti e povere battute per cui mi rimproveri, ti chiedo senz'altro scusa: del tuo dolore sei la sola giudice, e quindi hai senz'altro ogni ragione a ricordarmelo. Ti chiedo scusa (...) Tu e i nostri figli siete la cosa più bella e importante che mi ha dato». Anche Massimo Gramellini si esercita nella riscrittura della famigerata lettera. Il giornalista della Stampa prova a tradurre il pensiero berlusconiano nel suo passaggio più delicato, quel autodefinirsi «giocoso e ma orgoglioso». Traduzione di Gramellini: «Ho fatto il cascamorto con le curve paraboliche del Bagaglino senza minimamente preoccuparmi delle conseguenze che le mie battute da cumenda avrebbero prodotto sul tuo amor proprio».

Persino Oltre Manica si applicano sulla materia. È l'autorevole Times a vestire i panni di Berlusconi pubblicando una lettera immaginaria sotto il titolo «Matrimonio all'italiana». L'incipit è fulminante, in perfetto stile british: «Cara Veronica, parlo molto ma non faccio niente (sono stato allenato così in politica)». C'è scritto proprio:I talk molto, but I do niente. Poi si vola alto sulla politica internazionale: «Guarda i presidenti francesi! Guarda Bill Clinton e Monica Lewinsky! Guarda John Major e Edwina Currie! Forse che Jackie Kennedy ha scritto una lettera al Washington Post quando suo marito era indaffarato in letti altrui?».

[ilprincipe78]

Originariamente inviato da Fil9998

vorrei capire....

Sono tra noi
Si certo, è tutto un gomblotto

Originariamente inviato da RiccardoS

nessun giornale è serio.

Fonda tu un giornale serio

Dai siamo veramente seri, è una cosa che fa parlare, anche su questo forum, quindi è una notizia. E fa parlare tanto anche chi la critica e la denigra

[Fil9998]

Originariamente inviato da **millix**

Siete senza cuore ... l'amore è l'amore ...

qua nel Veneto c'è una frasetta simpatica :

amore.... amore... amore...




ah; more tanta zente, ma chei zusti no more mai!!!!!!!!

[Maxmel]

Originariamente inviato da shambler1

Ovviamente era uno scoop importantissimo e il fatto che ne parlino tutti dimostra come l'informazione sia completamente libera ..

interessante vedere che si mette sotto accusa chi il giornale, quando il Potere (chi per lui) fa il bello e il cattivo tempo, teatrini, caprici come questi
e noi ce le dobbiamo sorbire...
Ha proprio ragione l'eurispes siamo un paese feudale ed eccoci a sorbirci le intemperanza dei signori...

[Brand]

.... e se ne parla pure... come siamo rovinati.

[Maxmel]

Originariamente inviato da zerothehero

Vorrei dire una cosa...ieri volevo vedermi l'Infedele, ma non per sentire Ginzborg (celebre storico inglese esperto di storia contemporanea italiana) discutere della crisi di Veronica Lario..
Senza poi contare Matrix e Porta a Porta..lì ho chiuso..ammetto che mi è mancato il coraggio
Pongo sotto embargo il thread...non ci scrivo più- è l'ultimo messaggio...non mi quotate neanche, perchè non ne voglio più sapere di queste M-I-N-C-H-I-A-T-E.

Paul Ginsborg... tra l'altro ho pure la copia del suo libro sul Berlusca che mi sono fatto firmare alla presentazione... ... pessimismo e fastidio

[reptile9985]

chiudiamo?

[indelebile]

Purtroppo questo can can mediatico di un fatto privato, la prima pagina di repubblica, corriere, tg1 ecc non sorprende più. E' Berlusconi è l'Italia è il populismo latino delle soap opera; è ciò che a buona parte d'Italia piace da più di 10 anni anche se probabilmente è sempre piaciuto, è un Virus, quello del populismo, chissà ...se Italia c'è la farà a debellarlo

[++CERO++]

Originariamente inviato da reptile9985

chiudiamo?

Magari...
Se queste sono le notizie da prima pagina dei TG italiani, significa che
siamo proprio nella m...a

[elect]

giovedì, 01 febbraio 2007

Telenovela 2007


di Marco Travaglio

Cara Veronica,

leggo con stupore sulla stampa comunista una lettera a tua firma nella quale pretendi le mie pubbliche scuse per alcune frasi attribuitemi in occasione del mio recente impegno istituzionale al galà dei Telegatti.

Anzitutto consentimi di precisare che, al solito, sono stato frainteso. La frase «se non fossi già sposato ti sposerei subito» non era rivolta, come erroneamente riportato dalle penne rosse, alla signora Ajda Yespica, bensì a Sandro Bondi, ultimamente un po’ giù di morale. Il mio «con te andrei ovunque» si riferiva invece a Paolo Guzzanti, che vedo piuttosto depresso. Posso assicurarti che, fra me e la signora Yespica, non esiste null'altro che un rapporto meramente istituzionale: Ajda fa parte del gruppo di studio sui valori della famiglia tradizionale che stiamo mettendo in piedi con gli amici Adornato e Lele Mora, per contrastare l'offensiva anticristiana sui Pacs.

A questo proposito, sei tu che dovresti scusarti con me per aver ricordato agli italiani °© accennando al mio divorzio - che ho due famiglie: particolare che ero riuscito a far dimenticare persino al Vaticano, dove mi credono un cattolico modello. Come non bastasse quella storia di Cacciari (se proprio volevi, c'era il nostro Pera disponibile). Ora manca solo che tiri fuori dal mio cassetto il grembiule e il cappuccio, e sono fatto. Conoscendomi da 27 anni, sai bene quanto ampie siano le mie vedute e quanto illuminata sia la mia concezione della donna, che considero da sempre la miglior amica dell’ uomo. Ma non t'illudere che sia disposto ad accettare che tu possa liberamente pensare, o parlare, o peggio scrivere senza il mio permesso, distogliendo tempo ed energie alla missione di lavarmi e stirarmi le camicie, rammendarmi i calzini e buttar giù la pasta. C'è un limite a tutto.

Ma che figura ci faccio? Mia moglie che firma un articolo, per giunta critico, per giunta col mio cognome, per giunta su un giornale concorrente ai miei: se proprio ti scappava di esternare, potevi almeno farlo sul Giornale, su Panorama o sul Foglio che t'ho appositamente intestato, così facevamo l'esaurito e ci guadagnavo qualcosina anch'io. Ma la cosa che più mi ha ferito è stata quella citazione di tal Catherine Dunne, con cui ti sei definita «la metà di niente». Il niente, se ho capito bene la metafora, sarei io. Ora, che io sia una nullità me lo diceva già Vittorio Mangano: «nuddu ammiscato cu nenti», mi chiamava il nostro simpatico stalliere. Ma lui poteva. Tu no.

Insomma, cribbio: ci sono storici del Mulino Bianco che mi paragonano a De Gaulle e a Reagan, c'è Adornato che organizza un convegno di tre giorni per studiare il mio pensiero, e tu, proprio tu, la mia squaw, mi chiami niente? Ora, visto che mi conosci da 27 anni, tutti penseranno che hai ragione tu e ha torto Adornato. Non è bello, soprattutto ora. Confessa: te la fai con Gentiloni? Guarda che chiamo Catricalà, eh?! Non ci metto mica niente. E, se insisti, ti piazzo alle costole Dell'Utri, così ti passano certi grilli dalla testa. Mi spiace che Cesare è agli arresti domiciliari, se no te lo scioglievo nel parco di Macherio, senza catena nè museruola.

E poi, cribbiolina: chi ti ha dato il permesso di leggere questa Catherine Dunne? Anzi, chi ti ha dato il permesso di leggere? È vero che pubblichiamo libri, ma solo perché un giorno è arrivato Previti e m'ha regalato la Mondadori senza spiegare dove l'ha presa. Ma ciò non autorizza nessuno della famiglia a portare libri in casa. Certe letture fanno male alla salute, specie alle donne. Ho chiesto ad Ajda se conoscesse questa Dunne e m'ha detto che nell'album delle figurine di Lele Mora non c'è. E poi, dico io: sono cinquant'anni che ne combino di ogni, e tutti mi perdonano, mi amnistiano, mi indultano, mi prescrivono, mi assolvono, la sinistra mi scambia per un liberale, m'invita a fare una bicamerale al mese e ora mi mette pure il segreto di Stato su Pollari, e proprio tu mi vieni a fare la schizzinosa?

Ora devo salutarti: il gruppo di studio sui valori della famiglia mi attende. Volevi le scuse? Eccole. Sc... ehm... Sc... Scherzetto! Niente scuse. Se proprio ci tieni, ci vediamo sabato sera su Canale5, dalla Maria, a “C'è posta per te”. Così facciamo share e Pierdudu e Fedele son contenti. Come diceva quel tale (anch'io so fare le citazioni colte), «uniamo l'utile al dilettante».

Ciao, bella gnocca.
Tuo Silvio


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Massimo Gramellini, Buongiorno su La Stampa del 27 gennaio 2007

Il delfino delle liberta'

«Pronto Formigoni? Che voce offesa! Non avrai creduto alla balla di Fini mio successore? Ho dovuto dirla. Insisteva. Sai come sono, questi fascistoni. Tignosi. Però anche ingenui, eh. Si accontentano di una dichiarazione. Ma noi faremo le primarie e le vincerai tu. Fini lo mandiamo alle secondarie, a ripetere l’anno con Tremonti e Casini. Ti lascio, ho una chiamata in attesa... Pronto? Il mio Tremontino preferito! Dimmi la verità: ci sei cascato. Aha aha! Figurati se penso di scaldare il posto a quel burocrate di partito che non ha mai vinto neanche una Champions League. Uno statalista che va matto per le tasse e sarebbe capace di nazionalizzarmi pure le tv. Tranquillo, Giulio, nel mio cuore e nell’anima c’è un solo prato verde e sei tuuuu. E’ di Battisti, ma te l’ho personalizzata. Saluti, mio erede!... Chi parla? Pierferdinando, lo sapevo che non ci avresti creduto. Mica t’hanno fatto democristiano per niente. Ti pare che lascio i moderati in mano a faccetta nera bella abissina: aspetta e spera! Hai sentito no, cosa ho detto ai giornalisti? “Fini è il candidato più autorevole a succedermi alla guida del futuro partito unico”. E dato che il partito unico non si farà mai, eccolo, il futuro di Fini: Finirà. Scusa un attimo... Pronto? Gianfrancone! Guarda che non mi devi ringraziare. Te lo meriti. E poi ho detto una cosa ovvia. Chi altri, se non tu? Perdonami, ho Confalonieri sull’altra linea... Fedele, ma quanto sono tonti questi politici! Mi conoscono da una vita e ancora non hanno capito che non lascerò mai niente di mio a uno che non si chiami Berlusconi».