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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10851
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Il Giappone ha ricominciato a riaprire le centrali nel 2015 e il primo ministro giapponese ha anche un programma per costruirne di nuovi. |
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#42 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2023
Messaggi: 619
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Non ho contato, ma penso che siano tutti o quasi. Sicuramente tutti quelli con popolazione/pil significativo. I microstati non so.
Ultima modifica di ZeroSievert : 19-10-2024 alle 19:14. |
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#43 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2021
Messaggi: 1030
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@Mendelevio
Quote:
Le centrali nucleari sono assolutamente sicure e sono al momento la vera soluzione dei problemi di approvvigionamento energetico correlati al problema di preservazione dell'ambiente. Se in passato si sono verificati dei gravi incidenti in specifiche centrali nucleari, questi sono per lo più dovuti alla negligenza di coloro che dovevano prestare la massima attenzione, il massimo controllo e il massimo scrupolo alla manutenzione dei relativi reattori ; tanto per fare un esempio, proprio al riguardo del disastro della centrale in Ucraina nella città di Cernobyl in seguito fù avviata una procedura penale a carico di alcuni operatori addetti appunto alla manutenzione dei reattori nucleari, tale procedura ebbe come epilogo la sentenza di condanna definitiva passata in giudicato. Occore tuttavia tener in considerazione anche l'ipotesi che non è da escludere che certi interessi forti (probabilmente quelli che avevano in mano le redini del mercato mondiale dei prodotti petroliferi ...) si siano mossi in passato con sabotaggi per fini propagantistici contro il nucleare provocando disastri nucleari a cui l'umanità intera ha assistito e dei quali ne subisce ancora le conseguenze nefaste (incremento esponenziale del numero di casi di neoplasie ...). L'evoluzione delle tecnologie elettroniche soprattutto quelle di controllo automatico numerico a distanza di sicurezza aggiungono ancor più sicurezza agli attuali reattori nucleari intrinsecamente già sicuri di per se, semplicemente perché tolgono di mezzo il possibile errore umano (voluto o non voluto); addirittura l'evoluzione tecnologica ha permesso all'uomo la realizzazione della fusione nucleare, in termini più semplici la riproduzione in laboratorio di un una stella (come lo è il sole) in miniatura grazie al fatto che è riuscito ad isolare e contenere all'interno di un forte campo elettromagnetico il plasma prodotto dal fenomeno di fusione alla temperatura di miglia e migliaia di gradi centigradi. Con l'ultimo esperimento in Giappone con un reattore di fusione nucleare, l'uomo è riuscito per la prima volta a mantenere e controllare la reazione di fusione nucleare per un tempo sufficiente ad ottenere un quantitativo di energia ben superiore a quello speso per innescare la reazione a catena di fusione e di controllarla ed isolarla dentro un toro fle cui pareti non sono realizzate con qualche materiale speciale ma semplicemtne da un campo elettromagne d'intensità estrema. Questi eperimenti di fusione nucleare sono il primo passo verso la produzione in futuro di energia pulita e quasi illimitata come lo è quella solare. Come disse l'astronauta Neil Armstrong quando mise piede per la prima volta sul suolo lunare "Un piccolo passo per un singolo uomo ma un grande passo per l'umanità". Tuttavia al momento, come ho già scritto, l'unica soluzione di approvvigionamento energetico è la fissione nucleare tramite appunto le centrali nucleari; l'umanità è arrivata al capolinea da questo punto di vista e per il momento non gli è consentito avanzare oltre superando questo stallo facendo a meno delle centrali nucleari. A parte la diatriba centrali nucleari sicure si/no, nella comunità europea l'unica a non avere problemi di approvvigionamento energetico è la Francia che con le sue centrali nucleari non solo provvede al fabbisogno energetico di se stessa ma vende anche a paesi della comunità europea limitrofi l'energia che produce con le sue centrali nucleari (all'Italia vende il 30% dell'energia elettrica prodotta); ovviamente un eventuale disastro in Francia di una delle sue centrali nucleari sarebbe un serissimo problema anche per l'Italia oltre ad essere un problema per il mondo intero.... C'è poi da aggiungere che coloro che adirano contro le centrali nucleari non riflettono sul fatto che gli ordigni nucleari sganciati su Hiroshima e Nagasaki dall'aereo americano Enola Gay non è una vicenda conclusa e sepolta, da ex ufficiale dell'esercito (solo per assolvere all'obbligo di leva) che si è specializzato nella difesa NBC (Nucleare, Batteriologica, Chimica) posso garantire che ancora oggi il mondo intero subisce le conseguenze nefaste dell'esplosione dei predetti ordigni e il conseguente fall-out radioattivo. La specializzazione consisteva nello studio degli effetti sul corpo umano dell'esplosione di ordigni NBC, nell'istruzione al riguardo del riconoscimento dei sintomi delle malattie conseguenti e in che modo curarli o al limite attenuarli, nell'istruzione sulle procedure opportune per il rilevamento (chimico, radiologico) e la bonifica delle aree esposte ai livelli inaccettabili agli agenti NBC, a determinare la potenza degli ordigni NBC esplosi mediante rilevamenti topografici a distanza, la determinazione dell'estensione delle aree contaminate considerate altamente a rischio per gli umani al fine di farle evacuare e nel caso specifico di esplosione di ordigni nucleari anche la previsione di quali aree vengono maggiormente interessate dal conseguente fallout-out radioattivo in un periodo temporale successivo all'esplosione degli ordigni nucleari stessi (qualcosa di simile alle previsioni metereologiche). Con questo intendo sostenere che la presunta pericolosità delle centrali nucleari è di fatto oscurata dalla devastante azione degli ordigni nucleari ed è di quelli di cui la società si dovrebbe preoccupare considerando la loro abominevole capacità stragista che protrae i suoi effetti sterminatori di massa per anni ed anni fino a colpire anche le generazioni future Vogliamo parlare poi della sciagurata speculazione commerciale sugli studi e scoperte sulla radioattività della scienziata Marie Curie insignita per ben due volte del premio Nobel? Il commercio ai tempi di Madame Curie ci ha messo del suo nel seminare vittime per anni ed anni e ancora continua a seminarne ... infatti ai tempi di madame Curie non erano ben chiare le ragioni squisitamente scientifiche per le quale certi atomi come l'Uranio emettessero spontaneamente delle radiazioni (elettromagnetiche); era diffusa la convinzione che la radioattività fosse un fenomeno esoterico benefico ... di fatto la radioattività è sostanzialmente il tentativo di trasformazione di atomi da un tipo ad un altro più stabile, cosa che intuì la stessa Madame Curie; quindi la società di quei tempi correlava la radioattività alla pietra filosofale degli alchimisti medioevali che si riteneva esistere e capace di trasformare un qualsiasi materiale in oro. Fu proprio questo il punto cruciale che diede impulso alla speculazione commerciale che proponeva all'Elite mondiale, costose creme di bellezza, pomate medicamentose, profumi contenenti appunto l'Uranio radioattivo. Il culmine di questa sciagurata speculazione commerciale si raggiunse quando una ballerina, famosa a livello mondiale, in occasione di un evento mondano pretese il confezionamento del suo vestito con tessuti trattati con l'Uranio radioattivo (in pratica venivano sottoposti/esposti per lunghissimi periodo alla sua radiazione), si cominciarono così a produrre per l'Elite anche costosissimi indumenti, scarpe, borse e suppellettili vari trattati tutti con l'Uranio radioattivo. A quei tempi, fino alla prima decade degli anni del 900 nessuno immaginava l'estrema pericolosità nell'esporsi alla radiazione spontanea dell'Uranio, anche perché i suoi effetti si rivelano solo a distanza di anni, erano dunque tutti convinti che al contrario era benefica. Marie Curie morì a 67 anni, tutto sommato la sua è stata una vita longeva se confrontata con la durata media della vita di una donna del suo periodo, forse avrebbe vissuto ancora più anni se non fosse per la sua strana malattia che le tagliò il suo filo vitale come avrebbero fatto le Parche. Ben presto si intuì che la strana e incurabile malattia (oggi definita cancro, neoplasia, carcinoma ...) di Madame Curie era dovuta proprio alla radioattività a cui lei stessa inconsapevolmente si è esposta ogni giorno della sua vita da ricercatrice e per anni e anni. Purtroppo, come già ho accennato, le e conseguenze di intense esposizioni radioattive persistono per anni e colpiscono anche le generazioni future, ergo solo in parte i disastri delle centrali nucleari hanno contribuito alla crescita esponenziale di neoplasie durante la seconda metà del 900, crescita che persiste ancora in questi anni post 2000. L'umanità intera subisce ancora anche le gravissime conseguenze dovute alla speculazione economica sugli studi e scoperte di Marie Curie e allo sgancio degli ordigni atomici dall'aereo Enola gay sulle città di Hiroshima e Nagasaki. "Sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt" Per quanto riguarda la situazione italiana correlata all'energia nucleare, nel 1988 (se non ricordo male) fu posto in essere un referendum popolare abrogativo, nel quale furono proposti vari quesiti referendari tre dei quali chiedevano agli italiani l'abolizione di tutte le norme allora in vigore sulla realizzazione di nuove centrali nucleari e la manutenzione di quelle preesistenti ... gli Italiani unanimi con votazione quasi plebiscitaria, scelsero sostanzialmente il "no al nucleare" da una parte grazie ad una pressante campagna contro il nucleare messa in atto da alcuni partiti politici ma soprattutto per il fatto che sulla scelta del no al nucleare ha pesato non poco proprio il disastro di Cernobyl verificatosi qualche anno prima Comunque sia è scritto nella costituzione italiana, che l'esito di un referendum non è una cosa che va assecondata a discrezione del parlamento e dell'esecutivo, al contrario il parlamento e l'esecutivo sono obbligati a legiferare in modo che sia rispettata la volontà popolare espressa nel referendum stesso. L'addio definitivo da parte dell'Italia al nucleare ha richiesto parecchio tempo per poterlo porre in essere; tra i politici, le istituzioni regionali e quelle comunali è sorta una delicata e aspra controversia sulla questione di dove smaltire le scorie radioattive delle centrali nucleari da smantellare ... la questione di fondo di tale diatriba era che tutti le volevano smantellare ma tutti sostenevano "NO NEL GIARDINO DI CASA MIA" ... Oggi si sta ripresentando lo stesso teatrino al riguardo dell'eolico e del solare ... si ai pannelli fotovoltaici e alle pale eoliche ma no nel giardino di casa mia ma in quello del vicinato Insomma per farla breve, contrariamente a quanto si sostiene, il voto referendario del popolo italiano nel 1988 è stato determinante per porre fine alla produzione di energia elettrica tramite le centrali nucleari, se il popolo italiano avesse optato per la non abolizione ancora oggi avremmo gran parte dell'energia elettrica prodotta da centrali nucleari italiane Concludo l'articolo ribadendo che l'esito di un voto referendario in base alla costituzione italiana deve essere obbligatoriamente rispettato e il parlamento e l'esecutivo sono obbligati a legiferare affinché sia rispettata la volontà popolare. Se non fosse così noi italiani non potremmo attribuirci l'epiteto di stato sovrano democratico. Questo è il punto cruciale causa della dipendenza da forniture energetiche esterne dell'Italia. Ultima modifica di HW2021 : 20-10-2024 alle 01:36. |
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#44 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2023
Messaggi: 619
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Ma non ti preoccupare: gli ordini per centrali di grossa taglia da > 1GW (EPR, AP1000, APR) crescono di mese in mese, cosi' come il valore dei miei ETF su tecnologie nucleari ![]() |
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#45 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 5918
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L'Italia non era da meno (specialmente grazie alla "relazione speciale" tra Putin e Berlusconi, compagni di merende ed affari) ma almeno eravamo un pochino più diversificati. Ora stiamo comprando il metano dagli USA (e dal Qatar, ecc. ecc.) perchè abbiamo già l'infrastruttura e non abbiamo modo ri rimpiazzarla con altro sul breve-medio termine (senza contare che avrebbe senso mantenerla, il metano è un opzione più pulita di petrolio e carbone in attesa di alternative migliori). Gli SMR "fatti bene" sarebbero la soluzione migliore, sia per le auto elettriche che per l'industria (si ritornerebbe ad avere energia a basso costo e si annullerebbe il vantaggio in tal senso di India e Cina che importano idrocarburi sottocosto dalla Russia), ma servirebbe una gestione seria e con controlli estesi in modo da andare giù duri sui soliti furbetti che tenteranno di mangiarci sopra a scapito di sicurezza e norme ambientali; ma con la classe politica che ci ritroviamo e la loro incompetenza tecnico-scientifica la vedo dura. |
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#46 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 20688
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Aiea report: sulle tecnologie e sviluppi futuri delle decine di progetti di SMR.
https://www-pub.iaea.org/MTCD/Public...UB9062_web.pdf C'è un cenno sui prezzi basato su uno studio vecchio fatto in UK, che non hanno più rinnovato. Questa l'analisi costi che conducono ogni anno in Australia, ovviamente basata sui loro presupposti, ma almeno prendono in considerazione alcuni aspetti: La sintesi breve: https://www.nucnet.org/news/report-w...-smrs-5-4-2024 Il report completo con il confronto LCOE: https://www.csiro.au/-/media/Energy/...ve-summary.pdf Le faq su come aggiorano i dati ogni anno: https://www.csiro.au/en/research/tec...st/FAQ-GenCost
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Wer nicht lösungsorientiert handelt bleibt Bestandteil des Problem |
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2023
Messaggi: 619
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Aaah l'Australia. Un altro paese che ha investito miliardi a pacchi per cercare di andare a rinnovabili per finire ad usare carbonella a tutto spiano ed avere emissioni e costi altissimi.
https://app.electricitymaps.com/zone/AU?lang=it L'affidabilità del CSIRO australiano é pari a quella del Fraunhofer tedesco quando parla di nucleare: ovvero zero. E anche loro ammettono di aver usato ipotesi irrealistiche nelle loro FAQ. Come assumere un capacity factor del nucleare del 53% invece del 90% e una vita delle centrali di 30 anni invece che di 60-100. Giá solo questo quadruplica artificialmente il costo del nucleare. E, guarda caso, "si dimenticano" degli altissimi costi di trasmissione e immagazinamento delle VREN. https://x.com/QuixoticQuant/status/1811323084319936613 Try again.. Ultima modifica di ZeroSievert : 20-10-2024 alle 08:06. |
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#48 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: Prov Ragusa
Messaggi: 670
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Leggere taluni commenti in un sito di tecnologia è terrorizzante perchè si palesa quanti ostacoli mentali deve affrontare il progresso, spesso derivanti dal nulla assoluto. Dopo Gleno si smise di costruire dighe? Non mi pare... eppure vi furono successivamente anche altri importanti problemi tecnici ovunque nel mondo... tuttavia si continua a costruire dighe!
Oggi le centrali nucleari non hanno nulla a che vedere con quelle di (pochi) anni fa... e finitela di dire che esistono alternative "da quarant'anni a questa parte"... voglio proprio vedere come e dove saranno smaltite tutte le batterie, le pale eoliche, i pannelli solari... che per alcuni rappresentano una sorta di benedizione divina. E a chi chiedeva qualcosa del tipo "a te piacerebbe una centrale nucleare dietro casa tua"? ...perchè sicuramente a te piacerebbe avere una diga dietro casa, giusto? Ultima modifica di GuardaKeTipo : 20-10-2024 alle 09:50. |
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#49 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2015
Messaggi: 5191
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Voglio soltando farti presente un paradosso: Chernobyl progettazione anni 50. Costruzione anni 60 Incidente 1986. Dalla fase del progetto all'epilogo 36 anni e viene definita preistoria oggi invece prevedete di costruire centrali che durano almeno altri 60 anni. Non stiamo parlando per caso di dover mantenere centrali preistoriche ( e lo saranno da qui a 30 anni) per ulteriori 30 anni per poter rientrare e guadagnare dall'investimento? Sai quanti problemi di sicurezza saranno rilevati da qua a 30 anni con le attuali tecnologie? Sei sicuro che il resto del comparto energetico resterà immobile per permettere il rientro economico ad una centrale da oggi a 60 anni? Probabilmente da qui a 30 anni usciranno tecnologie ( nucleare o meno) con una roi molto più vantaggiosa degli smr rendento di fatto le centrali nucleari costruite oggi certamente antieconomi e fallimentari come investimento. Una centrale deve rientrare dagli investimenti totali ( incluso la dismissione) almeno nei primi 15/20 anni, per guadagnare nei successivi 10. Perchè stanno pur certo che da qua a 20 anni il loro costo di gestione ( gia alto oggi) diventerà estremamente alle altri fonti di produzione. Si parla di preistoria però si vuol far mantenere in vita un motore per 60 anni quando gia dopo 20 ci saranno motori più economici da produrre e con costi di gestione ed efficienza maggiore. Quale pazzo potrebbe sostenere economicamente quanto previsto? |
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#50 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
Messaggi: 21426
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Quote:
Se così fosse oggi la tua automobile costerebbe dieci euro, farebbe seimila Km con un litro di benzina ed andrebbe da zero a cento in 0,5 secondi. E ovviamente sarebbe invulnerabile, non ti faresti nulla anche con un frontale a 300 all'ora. ![]() Ti risulta sia così? Direi di no vero? EPPURE resta comunque il fatto che una odierna automobile è avantissimo rispetto ad una dei primi del 900. Tra trenta anni saranno meglio? CERTO. Ma saranno in proporzione tanto avanti rispetto a quelle di oggi? Ovviamente NO. Le centrali degli anni sessanta su progetti degli anni cinqunta SONO PREISTORIA. Erano i primissimi tentativi di relaizzare reattori nucleari con una tencnologia messa a punto pochissimi anni prima che sfruttava fenomeni fisici scopoerti (o meglio "padroneggiati") sempre pochissimi anni prima. Una centrale di oggi è radicalmente diffrente sotto ogni aspetto e di certo tra 30 anni non mi aspetto nulla di altrettanto rivoluzionario in questa tecnologia.
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DEMON77 La mia galleria su Deviant Art: http://aby77.deviantart.com/gallery/?catpath=/ |
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#51 |
Member
Iscritto dal: Jan 2020
Messaggi: 264
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Comunque ormai il "no nucleare" è fuffa
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#52 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2015
Messaggi: 5191
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Quello che non ti aspetti accade: Il tuo esempio del motore termiche? 30 anni fa i motori a benzina avevano costi realizzativi e di gestione molto superiori a quelli odierni. 30 anni fa un 2000 cc a benzina ti faceva nell'uso reale a stento 12 km/l su extraurbano ad oggi ne fanno il 33% in più ( e stiamo parlando si di una tecnologia il cui limite intrinsico è molto basso. Quello che ti fa sembrare un non progresso in realtà c'è stato. se 30/35 anni fa un 2000 benz pesava 1000/1050 kg oggi si va con il 30/40% di peso in più e nonostante tutto sono aumentate le prestazioni e diminuiti i consumi. Ci sono diverse tecnologie ancora in fase sperimentale ( sia per la produzione che per l'accumulo) nel settore energetico, ma tu parti gia con preconcetti tipo: sistemi di accumulo per le rinnovabili sono limitati alle batterie ( cosa falsa e con diverse tipologie molto promettenti in fase avanzata di ricerca e con i primo prodotti, poco più che prototipi, disponibili) Ricerche sul geotermico assenti La fusione controllata non sarà mai utilizzabile. La sintetizzazione di CO2 in etanolo non prenderà mai piede. L'idrogeno è una fuffa. Vedi ci sono un sacco di tecnologie in sviluppo ma tu sei certo che falliranno nonostante i costi per le centrali nucleari tendono sempre a sforare le previsioni. Il nucleare ad oggi è caro per poter farne un business e sperare che le centrali costruite oggi siano economicamente reddittizie per i prossimi 50 anni contraddice la storia intera dell'umanità dove il progresso ( in tutti i settori) ha uno sviluppo esponenziale ( e non lineare) Gia un disegno rivoluzionario dello scambiatore acqua/acqua ( acqua/sodio o quello che ti pare) di una centrale potrebbe permettere una resa maggiore non indifferente. Come gia la sostituzione dell'acqua con sodio ti dovrebbe far riflettere e capire che ogni progresso è solo il punto di partenza per il progresso successivo. |
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#53 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2023
Messaggi: 619
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Chernobyl lasciamolo stare. Non c'entra che fosse vecchio quanto che all'epoca il design fosse già un cesso a pedali fatto a risparmio rispetto agli standard occidentali. I problemi erano ben noti ai progettisti e in parte voluti per permettere la produzione di plutonio di grado militare. Solo che in una dittatura rivelare certe magagne ti costava la carriera o peggio. E anche li é stata necessaria l'incompetenza del personale, visto che gli altri reattori di Chernobyl hanno operato fino a fine anni 90 senza problemi. Adesso IAEA non permette di costruire centrali con design non sicuri (a meno di non voler diventare uno stato canaglia). Per il resto già adesso centrali di III/III+ gen sono garantite chiavi in mano per almeno 60/70 anni, mentre alcune centrali di II gen hanno già avuto estensioni fino a 80 anni. E questo grazie anche al progresso tecnologico e dei criteri di progettazione/verifica/certificazione. E si, visto che i costi operativi di una centrale nucleare sono estremamente bassi, difficilmente ci sarà qualcosa di meglio in 60 anni. Quindi IMHO il tuo commento lascia il tempo che trova. Ultima modifica di ZeroSievert : 20-10-2024 alle 12:40. |
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#54 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2009
Città: toscana
Messaggi: 50604
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L'unica cosa che mi turba nella fissione è che si decanta tanto il discorso energia pulita quando questo tipo di energia genera inquinamti altamente pericolosi impossibili da smaltire se non sotterrandoli dove nessuno vuole.
Boh a me sembra la solita corsa al quello che conviene a qualcuno è green.
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MY STEAM & MY PC "Story in a game is like story in a porn movie. It's expected to be there, but it's not that important." - John Carmack. |
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#55 | |
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Iscritto dal: Dec 2023
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#56 | |
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Iscritto dal: Jul 2015
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Emblematiche sono gli altissimi costi di gestione delle centrali francesi e l'enorme buco che le centrali nucleari USA di Toshiba che hanno quasi mandato in default un nei maggiori player del settore. |
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#57 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2023
Messaggi: 619
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I francesi hanno tra I costi piú bassi dell'elettricità in Europa, mentre si accumulano gli ordini per gli AP1000 statunitensi. Quindi direi che chi gestisce gli impianti non la pensa come te. |
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#58 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2009
Città: toscana
Messaggi: 50604
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Ma per curiosità quali vantaggi hai a vivere vicino ad una centrale nucleare? Al massimo lavorarci non vedo altro . Riguardo i rifiuti come vengono smaltiti se non sotterrandolo in posti non drenanti e non sismisci oltre che gettandoli in mare come il gisppone?
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#59 | |
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Messaggi: 50604
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![]() ![]() Ma anche questo mito andrebbe approfondito . Ho fatto un confronto tariffe fra facile ( e guardando non i più bassi ma operatori seri ) e francesi ( li ho preso i più bassi perche non li conosco Direi che qualquadra non cosa. Ho editato mettendo 2500 kw annuali per entrambe Il succo è che da noi l'energia costa un sacco meno che in Francia , ma abbiamo piu costi di gestione e tasse
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MY STEAM & MY PC "Story in a game is like story in a porn movie. It's expected to be there, but it's not that important." - John Carmack. Ultima modifica di fraussantin : 20-10-2024 alle 13:18. |
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#60 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2015
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Il prezzo dell'elettricità in Francia è politico e non economico ( cosa che tu sembri ignorare completamente). Difatti nonostante le tue asserzioni EDF perde soldi anno su anno a causa degli alti costi di gestione del nucleare e dai costi bassi dell'energia dettati dalla politica e non dal mercato. Vai a fare una bella ricerca per capire i costi extra e non programmati sulle centrali francesi dal 2021 ad oggi, e poi ne riparliamo. |
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