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#21 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 6848
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Altro esempio causale: prendi il cinepanettone, che a me personalmente fa schifo. Una persona appassionata di cinepanettoni però, che ne vede uno ogni anno e quindi li conosce bene, potrebbe essere in grado di apprezzarli meglio, magari perché trova dei riferimenti che io non sono in grado di cogliere: magari Boldi fa una battuta simile ad un'altra che ha fatto l'anno scorso, oppure qualcosa è una parodia di qualcos'altro che è già accaduto, e questo è causa di ilarità. Questo significa forse che non posso giudicarlo se non ho tutti gli elementi, oppure che a me piacerebbe, se ce li avessi? (Inutile dire che la risposta è NO categorico).
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Ἀξύνετοι ἀκούσαντες κωφοῖσιν ἐοίκασι ̇φάτις αὐτοῖσιν μαθτυρεῖ παρεόντας ἀπεῖναι. Ὕες γοῦν βορβόρῳ ἥδονται μᾶλλον ἢ καθαρῷ ὕδατι. |
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 540
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Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo |
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#23 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 714
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L'unico scandalo che vedo è che questo sito ha pubblicato le foto originali/taroccate non sulla stessa pagina ma in due pagine separate impedendone un confronto
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6704
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bah, sono abbastanza deluso andai ad una sua esposizione e ne rimasi affascinato, chiedendomi come potesse aver fatto certe foto... btw io le foto le ritocco, mdc filtrini vari, crop, ma arrivare a clonar via parti importanti della foto... tralasciando il fatto che un team di fotoritoccatori che c'è di suo in una foto?
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
Messaggi: 21722
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Ma riprendendo il tuo esempio del quadro, mettiamo il caso di un importante quadro di Picasso: Se lo guarda uno che non ha nessuna conoscenza di arte a primo impatto potrebbe dire "che schifo" oppure "bello" ma sarebbe comunque un giudizio di getto basato sul suo gusto, per lui impossibile andare oltre. Se invece si conosce anche l'artista ed il suo percorso di ricerca che lo ha portato a fare quell'opera allora il metro di guidizio cambia molto e si apprezzano tutta una serie di elementi che altrimenti sarebbero "invisibili". Nel ben o nel male questo è comunque un fattore molto importante.
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DEMON77 La mia galleria su Deviant Art: http://aby77.deviantart.com/gallery/?catpath=/ |
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#26 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
Messaggi: 21722
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Se sei un artista che vuole raggiungere un determinato status di un'opera per poter esprimere ciò che davvero cerca (che sia dipinto, foto, scultura o altro) è logico che faccia tutti i tentativi possibili per raggiungere lo status che lui cerca. Non mi pare, in questo specifico caso, corretto valutare la sua opera sulla base di quanti scatti ha fatto ed ha scartato. non è mica una gara di abilità in questo senso. Anche un pittore butta via decine di bozzetti che non lo soddisfano, ed un regista gira scene decine di volte per raggiungere quella che lo soddisfa. Non per questo il risultato finale ha minore valore.
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DEMON77 La mia galleria su Deviant Art: http://aby77.deviantart.com/gallery/?catpath=/ |
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#27 | ||||||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 4816
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credi che i "grandi" fotografi scattino una sola foto perfetta alla settimana?? certo alcune particolari occasioni obbligano a dover/saper "cogliere l'attimo" ma se non sappiamo in che contesto McCurry stava lavorando non possiamo esprimere delle opinioni...magari era il lavoro che stava facendo per valentino, decine/centinaia di scatti li fai anche per un banale ritratto, guarda i tutorial di peter hurley ( uno che si fa pagare un migliaio di dollari solo per un primo piano con sfondo bianco ) figuriamo per una campagna pubblicitaria internazionale ...anche la postproduzione delegata ai collaboratori è una prassi comune, anche per semplici problemi legati al tempo, o fai una cosa o fai un'altra...e per molti fotografi scattare è molto meglio che clikkare ![]() riguardo al "merito" se vuoi andiamo da renzo piano a dirgli che lui non conta nulla perchè sono i muratori a fare tutto il lavoro, sono curioso di sapere cosa ti direbbe Quote:
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#28 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6704
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si va bene, è normale che che Steve McCurry sia diventato un marchio, dove stuoli di persone fotoritoccano e magari scattano foto, il buon steve si metterà li ad approvare gli scatti che più avvicinano al mccurry style e via di fattura al committente, buon per lui che farà una marea di soldi. A me par abbastanza triste, poi ci sono i Fotografi come lui http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...ificiali.shtml
Ultima modifica di Korn : 02-06-2016 alle 10:53. |
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 6848
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Da quel momento ho cominciato a farlo anch'io ![]()
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#30 | |||||
Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Parma
Messaggi: 2579
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Secondo me questo è uno di quei temi che può rischiare di essere giudicato in maniera molto sottile e ambivalente, quando in realtà il punto che fa storcere il naso è un altro ed ha ben poco a che fare col relativismo d'opinione...
Il punto nodale che esprime la gente è il seguente: Quote:
Origina direttamente i maniaci del fotoritocco straperfetto quanto altrettanto superfluo, origina anche i duri e puri che reclamano la previsualizzazione divina al momento dello scatto senza il minimo errore, origina i dipendenti dall'ultimo strumento che alletta di poterti far fare meglio che mai (per la felicità dei produttori di ottiche) e dall'altra parte perfino i nostalgici delle imperfezioni e degli stili delle pellicole! ![]() Quote:
![]() Facciamo un parallelo, mi pare assodato che la mente umana interpreti la realtà che risulta quindi una rappresentazione relativa e non una registrazione assoluta dei sensi. Tuttavia per quanto sia sottile la definitezza che puoi avere del ricordo di un istante, sarebbe ben diverso se qualcuno quel ricordo te lo cambiasse... perfino se tu stesso abbellissi un tuo ricordo aggiungendo particolari che non c'erano, saresti un minimo consapevole di mentire! Tutto questo resta valido a prescindere dal relativismo del ricordo, cioè dal fatto che tu possa sopravvalutare la vividezza del giallo di una banana, perché per il tuo cervello associa un "pregiudizio" sull'intensità del colore a quel frutto. Stiamo parlando di due cose sottilmente diverse ma ben chiaramente diverse: se così non fosse non sarebbe riconoscibile una ben chiara ipocrisia morale! Quote:
![]() Poniamo che come ben spiegato in questo articolo, che IO, in una mia certa sfumatura più o meno attuale e consapevole, voglia essere un narratore visuale.. benissimo: lo dico a tutti quanti! Signori, guardate che questa foto ha un incredibile lavoro dietro: ore di preparazione, luci multiple, attori e anche un pochino di fotoritocco per rifinire quello che era scappato.. se avrò raccontato bene la gente saprà apprezzarlo anche dopo questa contestualizzazione dell'opera. Invece qua mi pare che si abbia paura a svelare certe cose e che la punizione per il collaboratore non sottointendesse tanto il lavoro malfatto quanto piuttosto l'essersi lasciato scappare che il re era nudo! Non me ne vorrà certo chi ama McCurry se lo prendo ad esempio generale, io quasi amo certe sue opere e le apprezzerei anche se fossi consapevole avessero poco attimo dietro, ma il punto come ha sicuramente ben chiaro lui stesso è che lui deve vendersi e la storia del narratore visuale consente perfettamente tutto questo. Quello che mi pare un po' ambiguo è che qualcuno arrivi a pensare che certe cose si possano sopravvalutare fino alla genialità, quando in realtà tutto è molto più sfaccettato e pratico.. Quote:
![]() Tanto che io la concepisco come arte grafica e non c'è niente di male in questo è comunque espressione della creatività umana... e mi pare altresì giusto informare lo spettatore di ciò per evitare l'equivoco, invece io vedo molto spesso la già citata ipocrisia e ambiguità figlia della competizione già citata per apparire migliori. Tu dici togliere un difetto che ostacola il mio intento, ma io ti chiedo se il mio intento era buono, allora veramente una piccola imperfezione mi toglierà qualcosa o piuttosto non ribadirà più genuinamente l'imperfezione delle cose? Perché a quel punto le cose sono due o l'intento non funzionava già prima e l'ho dovuto sistemare oppure sarò sempre perseguitato da una perfezione insensata e imposta da qualcun altro.. in entrambi i casi per me si è ASSOLUTAMENTE nell'errore. Quote:
![]() Ovviamente costui da bravo naturalista quale si reputa, sta giorni e giorni cercando di produrre la fotografia giusta, non nel capanno come pensi, ma a ritoccare maniacalmente ogni filo d'erba dopo che ha eliminato qualche grosso soggetto che gli può rovinare la scena! ![]() Non so voi ma io spesso mi trovo sfondi di bing palesemente (per me che intuisco facilmente cosa tecnicamente si può o non può fare) innaturali e lo stesso si potrebbe dire facendosi un giro su instagram, blog di fotografia, ecc. trovando moltissima roba ritoccata con un gusto del troppo che stroppia, sicuramente ad un pubblico generalista e dall'occhio inesperto possono sembrare bellissime foto, ma a me tutto ciò pare una codarda forzatura che esaspera il gusto comune, proprio esattamente come le modelle "ripulite dalla loro umanità" creano complessi di falsa bellezza in chi non si rende conto dell'ambiguità dell'apparenza. Ultima modifica di Chelidon : 02-06-2016 alle 13:37. |
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#31 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 4816
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Ultima modifica di zyrquel : 02-06-2016 alle 15:41. |
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#32 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 11241
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Ma se questo lo consideriamo un parametro irrinunciabile...credo che di opera artistiche nella storia dell'umanità ne rimarrebbero ben poche. A cominciare dalle statue di Prassitele, passando per i ritratti di Tiziano, le nature morte della pittura olandese, per arrivare all'iperrealismo. Ma la realtà non esiste...esistono idee di realtà che sono quelle che gli artisti cercano di raffigurare nelle loro opere superando il mero aspetto percettivo. La perfezione "tecnica" ha poco a che vedere con l'arte ma più con l'ingegneria. Ritrarre la realtà con la giusta tecnica con i mezzi attuali in sè è un fatto talmente banale da essere meccanico e che richiede anche meno perizia tecnica, e quindi meno soggettività da parte del fotografo, di quanto ce ne volesse con macchine analogiche. Ultima modifica di azi_muth : 02-06-2016 alle 16:55. |
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 540
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Nel caso in questione era stato pagato per fare una mostra sull'Umbria e lui ha dato il meglio di sè per rappresentare una realtà esteticamente appagante oppure che attirasse l'attenzione, ma non ha documentato la realtà, nè in senso giornalistico (diretto) nè in senso artistico (metaforico). Di fatti l'Umbria delle sue foto è semplicemente falsa a mio avviso, in quanto descritta con scene del tutto stereotipate o forzate oppure, nei casi migliori, semplicemente banali e scenografiche. Ha semplicemente piegato la fotografia al veicolamento di messaggi che piacevano al committente, altro che narratore, questo lavoro si chiama "pubblicitario" |
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#34 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 540
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Per me il problema non è il Photoshop. Il problema è quando usi la tecnica non per trasmettere un contenuto che TU ARTISTA hai percepito, ma per trasmettere un contenuto che compiace la committenza e che distorce la realtà. Quello è il lavoro del pubblicitario, non dell'artista. Certo, da sempre nell'arte l'artista ha dovuto leccare il culo alla committenza ma qui siamo ad un livello per cui lui può rifiutarsi di farlo. Guarda questo filmato https://www.youtube.com/watch?time_c...&v=tUM9UGeuFFk Chi sarebbe quella che cammina? Che vestiti indossa? Chi li ha mai visti in Umbria quei vestiti? Quelle greggi dove stanno, sono praticamente inesistenti in quella dimensione in questo territorio, mica stiamo in scozia. Quello era uno spot. E difatti il lavoro di chi fa spot non si chiama "artista" ma "pubblicitario". Steve McCurry è un pubblicitario che si spaccia per "narratore" (o meglio, narra quello che chi paga vuole sentirsi dire) |
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#35 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
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In effetti pubblicitari ed artista hanno molto in comune. Ancora prima della pubblicità l'arte è stata sempre dai potenti come mezzo di comunicazione...buona parte delle opere medievali, rinascimentali, barocche sono degli "spot" politici o religiosi e seguivano di sicuro il denaro. La lista di artisti che hanno lavorato in pubblicità è lunghissima pensa solo a Toulouse-Lautrec, Dudovich, Mucha, Depero... la ragione è evidente un artista è capace di evocare significati nelle immagini ed il fatto di seguire i desideri del committente non lo sminuisce di certo anzi è una sfida in più. Quindi per me non c'è nessuno scandalo. 2) Quello non è un documentario di Piero Angela non deve essere "vero" ma lo scopo è quello di suscitare un'emozione mostrandoti delle "atmosfere" e delle visioni dell'Umbria. 3) Per promuovere l'Umbria vengono suggeriti sette itinerari che vengono "narrati" da McCurry: http://www.sensationalumbria.eu/it/s...mccurry_5.html Quel costume e quel gran pezzo di figliola sono stati utilizzati già da McCurry per il manifesto del festival delle Gaite di Bevagna: un modo per riscoprire l'umbria sottolineando il legame dell' Umbria con il suo antico retaggio medievale e con i suoi antichi mestieri. L'obiettivo è di promuovere l'umbria nel mondo tramite la visione che ne ha McCurry imho ci riesce anche bene. Il fatto di essere pagati e di seguire i desideri della committenza non è praticamente stato mai un elemento sufficiente per distinguere un artista o valutare un opera. Ultima modifica di azi_muth : 06-06-2016 alle 12:07. |
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#36 | |
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Però il fatto che lui abbia fatto un lavoro per accontentare le esigenze del committente mi pare più che sensato.. Chiaro poi che se il committente ha bisogno di immagini "da cartolina" lui quelle immagini gli da. Non puoi mica dare la colpa a lui.. se avesse fatto un reportage in stile goirnalistico fatto di immagini vere e dirette sarebbe stata un'altra cosa.. ed il committente sarebbe stato insoddisfatto.
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DEMON77 La mia galleria su Deviant Art: http://aby77.deviantart.com/gallery/?catpath=/ |
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#37 | |
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Per me Steve McCurry è un bravissimo pubblicitario. E basta. Dopotutto anche quando vedo la pubblicità della nuova berlina BMW le immagini cercano di trasmettermi emozioni per invogliarmi all'acquisto. Così come il suo "reportage" sull'umbria doveva invogliare a visitare l'umbria. Ma in entrambi i casi le belle sono ricercate apparenze al solo scopo di vendita Lui stesso ha ragione a definirsi un narratore. Infatti i pubblicitari sono ottimi narratori dovendo trasmettere un messaggio in una frazione di secondo o un'immagine. Che poi il messaggio sia vero o falso poco importa. Siamo nel 2016, non possiamo più definire, dopo gente come i dadaisti o Manzoni, artista colui che fa immagini artistica per soddisfare una committenza. Questo approccio all'arte è non solo antiquato ma sostanzialmente ormai privo di significato. L'arte è altra cosa secondo me. |
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#38 | |
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![]() Altrimenti Dalì, Manzu, Wharol, Basquiat, Burri, Picasso secondo questo ragionamento non sarebbero artisti e le loro opere sono senza significato perchè nel corso delle loro vite vita hanno accettato opere da mercanti d'arte o mecenati vari. Una delle ultime opere di Wharol "Last Supper" fu commissionata dal credito Valtellinese per celebrare Leonardo, Dalì lavorò a delle illustrazioni della Divina Commedia per il Governo Italiano, Manzù per padre Agostino Gemelli, Burri per Gardini, A Picasso fu commissionato una delle sue opere più famose Guernica... persino Bansky si dice abbia lavorato per commissione per un album di Blur!!! Insomma... Non è certo la commissione che cambia il valore di un opera...anzi l'incontro ( e lo scontro) tra committenti ci hanno regalato la maggior parte del nostro patrimonio artistico. Anche se il committente da un tema poi è comunque l'artista a doverlo interpretare con la propria capacità personale e la propria "visione" d'altro canto è per questo che il committente vuole un'opera... Magari sarebbe meglio valutare un opera senza una visione ideologica e stereotipata (quella dell'artista beohemienne). Il genio se c'è emerge comunque... Ultima modifica di azi_muth : 07-06-2016 alle 11:14. |
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#39 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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sei tu che affermi che NON può essere definito artista se deve soddisfare una committenza...noi diciamo solo che non ce ne frega nulla se una data opera è stata fatta per sfizio dell'autore o per far contento il presidente di una casa automibilistica, quello che conta è solo l'opera in se
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#40 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1180
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Risposta paraculen di un grande personaggio.
La verità è che è stato beccato con le mani nel sacco e ogni cosa detta a sua discolpa non regge. Lui stesso ha dichiarato di seguire personalmente lo sviluppo delle sue foto ma evidentemente non può farlo per ogni mostra e viene delegato ad altri. Non entro neanche nella discussione PP si PP no, la post produzione è imprescindibile ed è fatta dalla macchina fotografica stessa. Le sue immagini sono emozionanti non si può dire altro ma scoprire che mancano persone o sono stati spostati oggetti fa riflettere.
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