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Old 19-08-2007, 15:26   #81
drakend
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Originariamente inviato da RS7000 Guarda i messaggi
Se la loro testa funziona benissimo non sarebbero pedofili.
Ora dimmi chi sono questi intellettuali che sono stati pedofili, sono proprio curioso...
In merito agli intellettuali pedofili è vero a metà: era consentita la pederastia (i cui limiti sconfinano con ciò che noi consideriamo pedofilia).
Leggi questo pezzo ad es:
Quote:
1. La cultura della pedofilia: la storia
1.1. La pedofilia nella Grecia classica

La pedofilia ebbe la massima diffusione tra il vi e il iv secolo a.C. a Sparta e Atene. Essa consisteva in una relazione sessuale tra adulti maschi e adolescenti, spesso all'interno di un'esperienza spirituale e pedagogica attraverso la quale l'amante adulto trasmetteva le virtù del cittadino. Il coinvolgimento di molti maestri del tempo, tra cui Socrate e Platone, così come la poesia di Alceo e Anacreonte rendono possibile un'ingente quantità di documenti sulla pederastia - intesa come relazione sessuale di un adulto e un minore in età compresa tra i dodici e i diciotto anni -, considerata lecita e riconosciuta come forma pedagogico-educativa; a differenza della concezione della pedofilia, intesa invece come relazione sessuale con minore di dodici anni, illegale e socialmente riprovevole (5).

Platone aveva indicato come presupposto filosofico dell'insegnamento l'eros, che è nello stesso tempo desiderio, piacere e amore. L'eros avrebbe permesso di tenere a bada il piacere legato al potere a vantaggio del piacere legato al dono (6). In realtà, la mancata elaborazione del rischio seduttivo insito in ogni relazione didattica può aprire le porte alla concretizzazione sessuale dell'eros, come sostiene Weitbrecht:

Tra l'eros paedagogos (cioè l'amore psichico e spirituale dell'adulto verso il giovane discepolo da lui educato e formato) e il graduale scivolamento verso la pedofilia sensuale il passo è breve (7).

L'erastes era l'amante, colui che prendeva l'iniziativa e organizzava il corteggiamento, che si fondava su una serie di diritti, come il godimento di un piacere rapido e rapinoso e di obblighi, quali la protezione e, talvolta, il sostentamento economico del ragazzo. L'eromenion era invece l'amato, il corteggiato, che non doveva essere troppo arrendevole, da non provare direttamente il piacere sessuale, ma godere del piacere procurato all'altro. Il ruolo dell'amato era passivo, si trattava di un contenitore amorfo che avrebbe potuto prendere forma solo attraverso la relazione pederastica con l'erastes.

Per le pratiche amorose esisteva un tempo ben individuato nella vita del ragazzo che doveva essere pubere (i rapporti sessuali con bambini impuberi dovevano essere severamente puniti dalla legge), l'età degli eromenoi, degli amati non doveva essere inferiore a 12 anni. Proteggere l'infanzia, distinguendo la pederastia dalla pedofilia, era costante preoccupazione degli Atenesi, il cui ordinamento prevedeva una complessa normativa per i reati di violenza sessuale sui paides:

* se il minore non aveva raggiunto i dodici anni ti età, colui che intratteneva con lui rapporti sessuali di qualunque tipo, commetteva sempre un illecito. Erano previste pene severissime per gli adulti che girovagavano all'interno o presso gli edifici riservati ai minori;
* se il paìs aveva un'età compresa tra i dodici e i quattordici anni, il rapporto era consentito, ma solo all'interno di un legame affettivo duraturo e soprattutto mirato ad insegnare al paìs amato le virtù del futuro cittadino; si rientra quindi nel concetto di pederastia (8);
* tra i quindici e i diciotto anni, ormai prossimi alla maturità e consapevoli delle loro scelte, i paides potevano scegliere i propri amanti liberamente, ma la società vigilava affinchè essi non fossero tentati di assumere prematuramente un ruolo virile, deleterio per una crescita armoniosa della personalità e per la stessa società. (9) Plutarco però, afferma che nonostante le norme, le violenze sessuali su bambini di età inferiore ai 12 anni da parte di pedagoghi e insegnanti dovevano avvenire regolarmente.

Inoltre, nonostante fosse considerato infame intrattenere relazioni con bambini piccoli, per quanto è dato di conoscere nessuna sanzione penale ha trovato mai applicazione, nonostante i ripetuti abusi su bambini con meno di dodici anni. (10)

Analizzando i testi più attentamente però, possiamo notare che la legittimazione della pratica pederastica è oggetto di opinioni conflittuali: da un lato sembra che essa fosse valorizzata da grandi Opinion Makers, che ne celebravano l'accettazione culturale e sociale, l'eccellenza intellettuale e l'estrema necessità nell'educazione di ogni ragazzo; dall'altra sembra esserci regioni, come la Jonia, dove tale pratica veniva combattuta, un'affermazione questa, desumibile dalla virulenza con cui Platone, nel Simposio, si oppose a tale divieto: "Dove si è decretato che è vergognoso concedersi agli amanti, ciò viene stabilito per la bassezza dei legislatori, per l'arroganza dei dominatori, per la viltà dei sudditi" (11).

A un'apparente accettazione sociale, si accompagnavano atteggiamenti assai diversi quali il disprezzo per i giovani troppo facili o troppo interessati e la disistima degli uomini effeminati. Inoltre, veniva punita l'omosessualità a carattere pornografico o mercenario.

La pratica pederastica, sebbene diffusa, appare attraversata da un intricato gioco di valorizzazioni e svalorizzazioni, tali da rendere difficilmente decifrabile sia la morale che la regola. Se da un lato è incoraggiata, dall'altro, però, si vede la cura che mettono i padri nel proteggere i figli dalle tresche o nell'esigere dai pedagoghi che le impediscano e si sentono i coetanei e i compagni biasimarsi fra loro "se vedono accadere qualcosa di simile" (12). Da una serie di particolari presenti nell'opera di Platone più volte citata, emerge, seppur a fatica, una vigorosa ostilità rispetto alle pratiche pedofile, che, se da un lato vengono idealizzate come viatico formativo alla sapienza e alla cultura, dall'altro vengono temute come fonte di sopraffazione, anche se spesso ammantata di sapere e cultura. Come sostiene Calasso:

L'intreccio tra un corpo da conquistare come una fortezza e il volo metafisico è, per Platone, l'immagine stessa dell'eros. Infatti l'amato si concederà perché desidera educazione e sapienza di ogni specie (13).

L'introiezione del sapere passa anche attraverso l'annullamento fisico, la passività, lo scambio tra sapere e piacere. L'amato esiste soltanto in funzione dell'amante, non ha una sua psicologia, una sua autonomia, ma si connota soltanto come fonte e oggetto di piacere, pronto a ripagare con il suo corpo l'offerta di sapienza e cultura che gli viene porta dal maestro o dal comandante militare (14).

In una nota aggiunta nel 1909 ai Tre saggi sulla teoria sessuale, Freud scrive:

La differenza più incisiva tra la vita amorosa del mondo antico e quella nostra risiede nel fatto che l'antichità sottolineava la pulsione, noi invece sottolineiamo il suo oggetto. Gli antichi esaltavano la pulsione ed erano disposti a nobilitare con essa anche un oggetto inferiore, mentre noi stimiamo poco l'attività pulsionale di per sé e la giustifichiamo soltanto per le qualità eminenti dell'oggetto (15).

Le parole di Freud sull'evoluzione culturale legata anche alla capacità di stabilire relazioni oggettuali possono essere sottoscritte ancora oggi ed esprimono una critica a pratiche in cui sono evidenti l'asimmetria di potere e la totale assenza di considerazione del mondo emotivo del ragazzo nobilitato e valorizzato non per le proprie qualità, ma dalla pulsione sessuale dell'adulto. Un aspetto interessante della questione è rappresentata dal fatto che la relazione omosessuale del tempo, non era a senso unico, naturalmente con motivazioni molto diverse nell'approccio amoroso. (16) Saffo ci parla delle pene severissime previste per gli adulti che venivano sorpresi all'interno delle scuole e che non fossero genitori o parenti stretti degli alunni. (17) Saffo, che era a capo di una comunità di giovanette, oltre ad essere maestra all'interno dell'intelletto, lo era anche del corpo; alla sua scuola, aperta al fascino della bellezza e del sesso, le ragazze si amavano intensamente ed in modo appassionato. Questa dimestichezza tra donne adulte e fanciulle assumeva a Sparta, Lesbo e Mitilene, tutti gli aspetti di una preparazione al matrimonio che si qualificava con tutti i caratteri della pedofilia. (18) A Sparta, Lesbo e Mitilene e in altre zone della Grecia, donne adulte usavano avere delle amanti tra le adolescenti, ed era costume unirsi alle ragazze prima del matrimonio, nello stesso modo in cui questi riti iniziatici venivano fatti con i ragazzi da parte di adulti maschi. Per le minori, il legame omoerotico era di esclusivo uso prematrimoniale. Nell'antica Grecia assumeva quindi rilevanza una relazione che oggi potremmo definire pedofilia.
http://www.altrodiritto.unifi.it/dev...rfaro/cap3.htm
drakend è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 19-08-2007, 15:30   #82
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Pedophile's Quest I: Eager to Challenge the System. Pedophile's Quest is a 3rd-person 2D adventure game that stars a pedophile who is trying to affect children.

hanno tradotto 3rd person come 3D
ma ke scarpari
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Old 19-08-2007, 15:46   #83
elleby
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Sono il primo a dire che se compi delle azioni in gioco di qualsivoglia genere non necessariamente le faresti anche in realta', se no sarei un satanista.
Bisogna vedere pero' le motivazioni di chi lo ha creato.
Che so, in Soldier of Fortune puoi mutilare gli altri ed e' bello staccargli gli arti, pero' l'intento dei programmatori e' di dare qualcosa che con la violenza possa dare sfogo allo stress e all'aggressivita' dei giocatori.
In questo caso e' chiaro il tentativo da parte di quell'idiota olandese di creare un qualcosa atto a supportare le sue idee politiche e per me non accettabili. D'altronde il consenso ad un argomento come la pedofilia lo costruisci anche cercando di farlo passare come una cosa normale, e sicuramente avere un tot di persone che lo fa tramite un gioco e' un buon inizio. L'unica distinzione con gli hentai pedo giapponesi, sono che i giapponesi non hanno avuto per fortuna l'ardire di ergersi a ente politico, ma sono deprecabili comunque, per lo stesso motivo di fondo: visto cosa propugnano (io sono convito che un bimbo di 10 anni non e' capace di intendere e volere, per cui farci sesso e' sempre e comunque violenza, prendere foto pedopornagrafiche e' supportare la violenza, dare il voto a chi vuole abbassare il limite legale sempre di piu' e supportare la violenza sui minori) vanno anch'essi limitati.

Per quanto riguarda la controversia legale, in Italia a quanto ho capito non c'e' stato niente a carico dei provider nel senso che questi limitandosi a fare da veicolo, senza filtro attivo del traffico come impone la legge non possono essere attaccati: se un utente scambia con un'altro un file tramite un programma p2p giustamente il provider non puo' venire a ficcanasare cosa ti stai scambiando, sola le forze dell'ordine possono farlo perche' e' una comunicazione privata. Diversamente, se il provider accetta di hostare un sito con materiale illegale, allora la visione del suddetto e' libera per cui il provider ha il dovere di essere lui stesso a controllare l'eventuale abuso dei suoi servizi.
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Old 19-08-2007, 15:48   #84
^TiGeRShArK^
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I bambini sono sempre innocenti, mentre gli adulti ....
strano...
non mi pare la stessa idea che era venuta fuori dal thread che parlava degli zingarelli fuori dalla stazione di milano
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Old 19-08-2007, 15:52   #85
drakend
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Originariamente inviato da elleby Guarda i messaggi
L'unica distinzione con gli hentai pedo giapponesi, sono che i giapponesi non hanno avuto per fortuna l'ardire di ergersi a ente politico, ma sono deprecabili comunque, per lo stesso motivo di fondo: visto cosa propugnano (io sono convito che un bimbo di 10 anni non e' capace di intendere e volere, per cui farci sesso e' sempre e comunque violenza, prendere foto pedopornagrafiche e' supportare la violenza, dare il voto a chi vuole abbassare il limite legale sempre di piu' e supportare la violenza sui minori) vanno anch'essi limitati.
Per fortuna, la pur severissima legge italiana, è di avviso diverso:
Quote:
Le relazioni - 27

Pedopornografia via internet: i minori "apparenti" o "virtuali"
di Daniele Minotti* - 08.06.05

Quando, proprio quasi dieci anni fa, venne promulgata la legge 3 agosto 1998, n. 269 "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù" gli internettiani italiani della prima ora storsero non poco il naso.

Non certo perché, finalmente, la piaga della pedofilia veniva presa seriamente in considerazione dal legislatore, quanto per "superflui" riferimenti alla Rete (l'"anche per via telematica" dell'art. 3), oggettivamente e incomprensibilmente criminalizzata - e con essa tutti gli utenti, allora considerati soggetti quanto meno "originali".
Per non parlare, poi, della previsione di attività di contrasto (art. 14 l. 269/98), 14, caso unico nel nostro ordinamento per l'ampia "libertà di azione" accordata agli inquirenti - in un chiaro atteggiamento machiavelliano - e che non ha mancato di far sorgere interrogativi sulla morale dello Stato, di recente anche a fronte di applicazioni concrete non sempre conformi alla legge.

Molte sono state le indagini svolte dopo l'entrata in vigore della legge, concentrate soprattutto negli ultimi anni. Anche in grande stile e con grossi numeri. Peccato che, dopo le conferenze stampa della prima ora non siano giunte costanti notizie sul prosieguo e sugli esiti finali: in certi casi i cittadini (o contribuenti, se vogliamo spostare l'attenzione sull'uso del danaro pubblico) ne avrebbero sentite delle belle. Come per l'operazione "Game Over" (circa 1.500 indagati) fondata su un azzardato "incrocio" di dati numerici relativi transazioni effettuate con carte di credito, passata per numerosi sequestri di materiali informatici e terminata (nelle sedi conosciute a chi scrive) con una percentuale impressionante di archiviazioni.

Ma, è noto, "il fine giustifica i mezzi" ancora oggi ed ecco che, a quasi dieci anni di distanza, dal primo intervento legislativo, la pedopornografia è tornata prepotentemente all'attenzione del legislatore, evidentemente non soddisfatto dei risultati ottenuti dalla citate indagini.
Presentato all'inizio del 2004 e subito accompagnato dalle prime critiche, il DLL C4599, unito ad altri progetti concorrenti, è giunto all'esame dell'Aula proprio in queste ultime settimane, peraltro dopo un passaggio critico in commissione Giustizia. E il titolo è subito emblematico: "Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo INTERNET" (il maiuscolo compare nel testo ufficiale).

Al di là di alcuni ritocchi peggiorativi delle pene (ad esempio, per i fatti di mera detenzione e di cessione o addirittura mera offerta gratuite in riferimento ai quali multa e reclusione saranno congiunte e non più alternative) tra l'altro, in parte, particolarmente pesanti se si pensa alla più blande indicazioni sovranazionali, i punti critici del disegno di legge sembrano essere principalmente tre:
- la pedopornografia "apparente";
- la pedopornografia "virtuale";
- il ruolo dei provider con i riflessi sulla libertà telematica.

Nella primo testo del disegno di legge era, infatti, prevista la rilevanza penale delle condotte contemplate dagli artt. 600-ter e 600-quater c.p. "anche se il materiale pornografico è prodotto utilizzando persone che, per le loro caratteristiche fisiche, hanno le sembianze di minori degli anni diciotto". Con tutti gli imbarazzi del caso circa l'introduzione di un'inversione dell'onere della prova circa la dimostrazione dell'età del soggetto (unica possibilità, ma soltanto per il produttore di materiale illecito, di evitare la sanzione), l'impossibilità di tracciare confini definiti quando ci si esprime in termini di "apparenza" e i dubbi in merito al fine realmente perseguito dal legislatore, ufficialmente l'integrità psico-fisica dei minori, ovviamente esistenti (e non anche "apparenti").

Forse, proprio a causa di questi aspetti problematici e delle critiche conseguenti, la previsione è stata, però, soppressa durante il passaggio in Commissione. Non così è stato per le regole sulla pedopornografia "virtuale" vale a dire quella costituita da "immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali" e che molti hanno inteso diretta alla repressione del fenomeno "hentai" (fumetti di origine giapponese, manga e anime erotici con contenuti spesso sessualmente espliciti, talvolta aventi con personaggi chiaramente minorenni).

Come anticipato, la previsione della punibilità della pedopornografia "virtuale" è passata all'Aula, ma è bene chiarire che, come si può agevolmente desumere dalla definizione di cui sopra, essa non coincide con i fumetti veri e propri. Per la legge è pur sempre necessario l'utilizzo di immagini o porzioni di esse ritraenti un minore e successivamente elaborate in modo realistico; e i fumetti, per quanto possano essere sofisticati, sono pur sempre disegni.


Particolarmente critica, infine, è risultata essere la posizione dei provider. Il testo originario prevedeva, anzitutto, l'inserimento, nel codice penale, dell'art. 528-bis con rinvio all'art. 528 c.p. (relativo alle pubblicazioni oscene), di fatto rendendo i provider lunga mano della giustizia. Secondo detta disposizione, infatti, era contemplata la punibilità del provider che non avesse ottemperato all'ordine dell'autorità di impedire la trasmissione di materiali illeciti. Disposizione superflua, attesa l'esistenza di principi generali sufficientemente chiari, e, come tale, di breve vita.

Cancellata questa regola, ne sono, però, rimaste altre parimenti vincolanti (anche perché correlate a sanzioni di una certa gravità) per i tutti i "fornitori dei servizi della società dell'informazione resi attraverso reti di comunicazione elettronica":
- in primis, l'obbligo di segnalazione, ad un apposito Centro regolato dallo stesso DDL, sia degli utenti che distribuiscono materiale illecito che delle informazioni contrattuali agli stessi relative; disciplina, a ben vedere, analoga a quella introdotta con il già molto discusso DLgs 70/2003;
- in secondo luogo, l'obbligo di predisposizione di filtri atti ad impedire l'uso delle fonti illecite individuate con decreto ministeriale redatto secondo le segnalazioni giunte al citato Centro, misure, peraltro, affini a quanto contemplato dal "Codice di autoregolamentazione Internet@Minori" (sottoscritto soltanto da una minoranza di provider italiani e, comunque, scarsamente efficace, non godendo di forza di legge).

Il cammino del disegno di legge, malgrado le prime correzioni sulla pedopornografia "apparente" e il ruolo dei provider, si annuncia, in ogni caso, ancora pieno di ostacoli proprio perché relativo ad un argomento assai delicato, con le sue implicazioni morali ed i suoi equilibri (specie riguardo la telematica) assai delicati.
Di certo, alcuni affinamenti della legge già vigente sarebbero stati forse più auspicabili. Nell'interesse di tutti: degli inquirenti che necessitano di regole più chiare e dei cittadini che, comprensibilmente, non vogliono trovarsi indagati (per reati tanto infamanti) per il solo fatto, ad esempio, di aver visitato, per errore, un sito dai contenuti illeciti.

D'altro canto, in luogo di specificazioni spesso inutili, superflue e dannose per la certezza del diritto e di scelte punitive non sempre comprensibili e condivisibili, sarebbe stato più opportuno potenziare effettivamente la collaborazione internazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, ancora troppo indietro rispetto al dettato della Convezione di Budapest sul cybercrime (datata novembre 2001.).

In questo campo, è chiaro che la diplomazia è ancora politicamente - e colpevolmente - inerte nei confronti di quei Paesi che sui turpi traffici basano larga parte della propria economia. Come dire: fate pure quello che volete a casa vostra, noi colpiremo gli ultimi anelli della catena e questo ci salverà la coscienza. Auguriamoci, invece, che si capisca definitivamente che la priorità è la salvaguardia dei bambini e non tanto la mera punizione, "a cose fatte", di chi traffica materiali la cui carica criminale si è già, in larga parte, tragicamente stemperata con la produzione.
http://www.interlex.it/forum10/relazioni/27minotti.htm
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Old 19-08-2007, 16:27   #86
Wolfgang Grimmer
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Come al solito imposti il discorso secondo la posizione che ti fa più comodo.
Se un bambino appare nudo in pubblicità, lo si fa in maniera tale che non sia un nudo offensivo.
Nudo offensivo? Il nudo è offensivo solo per una certa morale, che non è la mia. Per quanto mi riguarda potrebbero andare in giro tutti nudi, o madre natura ci ha fatti offensivi?

Quote:
Ah si? Fai le foto nude di tua figlia e le condividi? Ti ricordo che è capitato un fatto di cronaca simile e il "padre" in questione è stato spedito in carcere.
E ti pare giusto? A me no. Mia mamma ha sempre fatto vedere le mia foto nudo (da piccolo) agli altri, stanno negli album delle fotografie, per fortuna non l'hanno sbattuta dentro.

Quote:
Olandesi, giapponesi..... azzo qui siamo in italia bello mio, se ti è scomoda preparati armi e bagagli e vai ad abitare in quei posti.
Se potessi ci sarei già andato, magari in futuro. Ma sono liberissimo di criticare le leggi del nostro paese che ritengo stupide ed elogiare quelle di altri paesi che ritengo sensate.

Quote:
Se siamo in un paese civile, il limite lo stabilisce la legge.
Se fossimo in un paese civile ci sarebbe la massima libertà di espressione, cosa che in italia non è.

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Non hai capito il discorso. L'immaginazione ce l'abbiamo tutti, ma l'eccitazione sessuale in un uomo è più di tipo visiva che immaginativa. Il pedofilo prima o poi avrà bisogno di guardare foto o di compiere atti sessuali. Questi comportamenti, in entrambi i casi sono condannabili, in quanto sono reati.
Certo poi ci sono poi gli etero schizzati che si mettono a struprare. Non sto mica dicendo che siamo tutti dei santi, per carità.
Guardare foto di bambine non è reato. Come ho detto tantissime persone hanno visto me da piccolo nudo, le vado a denunciare?

Quote:
Se la loro testa funziona benissimo non sarebbero pedofili.
Ora dimmi chi sono questi intellettuali che sono stati pedofili, sono proprio curioso...
Se fossero malati completamente non avrebbero certi diritti.
Pedofili intellettuali?
Nel frattempo beccati sta lista di pederasti
http://en.wikipedia.org/wiki/Histori...rastic_couples
tra cui c'è anche Da Vinci. Se non è intellettuale lui io sono un fantasma.
Poi le idee proposte dal partito pedofilo non sono certo nuove, un gruppo di intellettuali francesi propose le stesse cose ben prima
http://en.wikipedia.org/wiki/French_...f_consent_laws
ecco a te
ed ecco la versione italiana
http://it.wikipedia.org/wiki/Et%C3%A...0_del_consenso
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Ultima modifica di Wolfgang Grimmer : 19-08-2007 alle 16:30.
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Old 19-08-2007, 16:34   #87
Wolfgang Grimmer
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Sono il primo a dire che se compi delle azioni in gioco di qualsivoglia genere non necessariamente le faresti anche in realta', se no sarei un satanista.
Bisogna vedere pero' le motivazioni di chi lo ha creato.
Che so, in Soldier of Fortune puoi mutilare gli altri ed e' bello staccargli gli arti, pero' l'intento dei programmatori e' di dare qualcosa che con la violenza possa dare sfogo allo stress e all'aggressivita' dei giocatori.
In questo caso e' chiaro il tentativo da parte di quell'idiota olandese di creare un qualcosa atto a supportare le sue idee politiche e per me non accettabili. D'altronde il consenso ad un argomento come la pedofilia lo costruisci anche cercando di farlo passare come una cosa normale, e sicuramente avere un tot di persone che lo fa tramite un gioco e' un buon inizio. L'unica distinzione con gli hentai pedo giapponesi, sono che i giapponesi non hanno avuto per fortuna l'ardire di ergersi a ente politico, ma sono deprecabili comunque, per lo stesso motivo di fondo: visto cosa propugnano (io sono convito che un bimbo di 10 anni non e' capace di intendere e volere, per cui farci sesso e' sempre e comunque violenza, prendere foto pedopornagrafiche e' supportare la violenza, dare il voto a chi vuole abbassare il limite legale sempre di piu' e supportare la violenza sui minori) vanno anch'essi limitati.
Chiaro tentativo? Ma l'hai visto il gioco? Non c'è nulla di filosofico che possa far riflettere su certe tematiche, è un giochino cazzone fatto male e senza nemmeno immagini dove devi arrivare a fare certe cose.
Limitare la libertà altrui? Ma cos'è questo, un forum di novelli Stalin?
Saranno fatti miei se voglio votare un partito che vuole abolire l'età del consenso o no? O anche tu sei uno di quelli che "viva la libertà di opinione, ma solo per quello che dico io"? Il partito dei pedofili per ora vuole solo abbassare l'età a 12 comunque, e solo in un futuro, ipoteticamente, abolirla.
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Old 19-08-2007, 19:01   #88
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Nudo offensivo? Il nudo è offensivo solo per una certa morale, che non è la mia. Per quanto mi riguarda potrebbero andare in giro tutti nudi, o madre natura ci ha fatti offensivi?
Intanto facendo parte di questa società ci sono delle regole da rispettare e una di queste è proprio la moralità. E' così, che ti piaccia o meno. Facessimo tutti come la pensi te, saremmo tutti nudi per strada. E' evidente che non si può fare.
Quote:
E ti pare giusto? A me no. Mia mamma ha sempre fatto vedere le mia foto nudo (da piccolo) agli altri, stanno negli album delle fotografie, per fortuna non l'hanno sbattuta dentro.
Va bene, un contro è mostrarle ai parenti un conto è condividerle via internet. E' ben diverso.
Quote:
Se potessi ci sarei già andato, magari in futuro. Ma sono liberissimo di criticare le leggi del nostro paese che ritengo stupide ed elogiare quelle di altri paesi che ritengo sensate.
Inizia vivere di persona in quei paesi e solo dopo potrai stabilire se le leggi italiane sono stupide. Per la serie, l'erba del vicino è sempre verde, giusto?
Quote:
Se fossimo in un paese civile ci sarebbe la massima libertà di espressione, cosa che in italia non è.
Non lo condivido questo pensiero. Al contrario, qui in italia c'è sin troppa clemenza.
Quote:
Guardare foto di bambine non è reato. Come ho detto tantissime persone hanno visto me da piccolo nudo, le vado a denunciare?
Non mi va di ripetermi. Se non vuoi capire è perchè non vuoi capire
Quote:
Se fossero malati completamente non avrebbero certi diritti.
Pedofili intellettuali?
Nel frattempo beccati sta lista di pederasti
http://en.wikipedia.org/wiki/Histori...rastic_couples
tra cui c'è anche Da Vinci. Se non è intellettuale lui io sono un fantasma.
Poi le idee proposte dal partito pedofilo non sono certo nuove, un gruppo di intellettuali francesi propose le stesse cose ben prima
http://en.wikipedia.org/wiki/French_...f_consent_laws
ecco a te
ed ecco la versione italiana
http://it.wikipedia.org/wiki/Et%C3%A...0_del_consenso
E a tempi di oggi? Trovami un'intellettuale che si dichiara pedofilo, è qui che voglio arrivare.
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Old 19-08-2007, 19:39   #89
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tracciare cosa? scaricare un gioco gratuito e tracciare tutti quelli che lo fanno perché "potenziali pedofili" è assurdo. Allora perché non tracciamo tutti quelli che giocano a GTA per vedere se in casa hanno armi o auto rubate.
Io direi anche di tracciare quelli che giocano alle simulazioni aeree di guerra, magari hanno qualche bombardiere nascosto nel garage.
e gli hentai? nella maggior parte degli hentai si parla si abusi (anche se negli hentai le ragazze godono a farsi stuprare ), perché non tracciare quelli che li scaricano, magari sono stupratori.
No perchè la questione è ben diversa e lo sai!

Per quanto moralmente discutibile sia un gioco di guerra e per quanto tu abbia in parte ragione a farne il paragone di violenza, l'utenza di un comune videogioco "sparatutto" è alquanto vasta ed eterogenea e nella sua quasi totalità non rientra certo nel profilo del serial Killer.

Chi scarica un gioco del genere (spero una minoranza) a mio modo di vedere invece deve avere un'affinità MOLTO maggiore col tema trattato.
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Old 19-08-2007, 19:43   #90
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mmmm ... finchè resta un gioco on line con personaggi digitali simulati non penso sia un reato .
I pedofili devono essere considerati dei malati e se quel gioco può servire a sfogare gli impulsi sessuali senza che si mettano ad applicali veramente nella realtà allora ben venga.
Nessuno ha detto che è reato, cazzo hanno pure il segretario di partito figuriamoci ... ALLUCINANTE!

Il discorso era puramente etico, e comunque a me la cosa fa paura, non bisogna abbassare la guardia solo perchè "formalmente non hanno commesso alcun reato".

Questo, ben inteso, senza intenti di giustizialismo sommario.
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Old 19-08-2007, 22:42   #91
Senza Fili
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Imho l'articolo è una stronzata, secondo certe teorie allora tutti coloro che hanno giocato a giochi sparatutto, oppure a giochi in cui lo scopo era investire gente con la macchina, adesso dovrebbero essere diventati tutti assassini...per non parlare poi degli appassionati di film horror...
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Old 20-08-2007, 00:59   #92
Wolfgang Grimmer
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E a tempi di oggi? Trovami un'intellettuale che si dichiara pedofilo, è qui che voglio arrivare.
Il problema è che ai tempi d'oggi dichiarare di essere attratti da bambini è un po' come scavarsi la fossa da soli. Anche tu li condanneresti a prescindere, indipendentemente da ciò che hanno fatto.
Se non ci fosse questo clima da caccia alle streghe ce ne sarebbero molti dichiarati apertamente, imho.
In giappone ci sono idol che partono dagli 8 anni (e fanno già photobook e video, non porno ovviamente), penso che puntino proprio al mercato pedo. Di certo non sono per nonne che desidererebbero avere nipotini così.
Per il resto non rispondo perché sai già come la penso, e stiamo continuando a ripeterci, così finiamo a 30 pagine a dire sempre le stesse cose. Tu hai la tua opinione di pedofilia e abuso, io la mia.
edit: ultima cosa, noto ora che tra gli intellettuali francesi firmatari di quella cosa molti sono ancora vivi


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No perchè la questione è ben diversa e lo sai!

Per quanto moralmente discutibile sia un gioco di guerra e per quanto tu abbia in parte ragione a farne il paragone di violenza, l'utenza di un comune videogioco "sparatutto" è alquanto vasta ed eterogenea e nella sua quasi totalità non rientra certo nel profilo del serial Killer.

Chi scarica un gioco del genere (spero una minoranza) a mio modo di vedere invece deve avere un'affinità MOLTO maggiore col tema trattato.
Come no? Ci sono un sacco di persone che vanno in giro a dire che determinati giochi sono solo per sadici e potenziali killer repressi. Mentre pure per il sito ibld si è arrivato a dire che che solo i pedofili lo visitavano quindi era giusto oscurarlo (e sottolineo oscurarlo, visto che buttarlo giù sarebbe stato impossibile legalmente, e anche l'oscuramento penso sia perseguibile penalmente visto che sul sito non c'era nulla di illegale, nemmeno per la legge italiana).
Anche se i giocatori di quel gioco fossero tutti pedofili (cosa che non credo proprio) sarei ugualmente contrario a censurarlo, perché nessun bambino o essere fisico viene abusato realmente, al massimo nelle fantasie erotiche dei pedofili. Ma le fantasie erotiche non sono punibili.
Se vai su board come 4chan (famosissima, c'è anche l'articolo su wikipedia) troverai un sacco di immagini loli di bambine piccolissime (ben al di sotto dei 10 anni, almeno esteticamente) che magari vengono penetrate da vecchi bavosi o mostri tentacolosi. Ma appunto, sono immagini finte, finzione, e a nessun essere fisico viene fatto del male.
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Ultima modifica di Wolfgang Grimmer : 20-08-2007 alle 01:03.
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Old 20-08-2007, 01:02   #93
Wolfgang Grimmer
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Nessuno ha detto che è reato, cazzo hanno pure il segretario di partito figuriamoci ... ALLUCINANTE!

Il discorso era puramente etico, e comunque a me la cosa fa paura, non bisogna abbassare la guardia solo perchè "formalmente non hanno commesso alcun reato".

Questo, ben inteso, senza intenti di giustizialismo sommario.
non andare a censurare tutto quello che non ci piace o moralmente deprecabile non significa abbassare la guardia, solo stare dalla parte della libertà di espressione.
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Old 20-08-2007, 09:08   #94
drakend
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Se vai su board come 4chan (famosissima, c'è anche l'articolo su wikipedia) troverai un sacco di immagini loli di bambine piccolissime (ben al di sotto dei 10 anni, almeno esteticamente) che magari vengono penetrate da vecchi bavosi o mostri tentacolosi. Ma appunto, sono immagini finte, finzione, e a nessun essere fisico viene fatto del male.
Riguardo alla pornografia virtuale l'approfondimento di Mantellini che ho postato poco sopra è molto chiaro: per pornografia virtuale si intendono immagini di minori, o porzioni di esse, elaborate in modo da apparire in scenari del tutto o in parte reali con una qualità tale da essere confusi per filmati veri. I disegni, e tutto ciò da cui ne discende, tutto sono tranne che reali quindi non ricadono decisamente nella "pornografia virtuale" vietata dalla nostra legge.
Per cui hentai, lolicon e compagnia bella non sono vietati: anche se sono eticamente molto discutibili (soprattutto i lolicon). Ma l'etica è individuale ed ognuno adotta quella che più ritiene adatta alle sue opinioni, la legge invece è collettiva e la devi rispettare a prescindere dalle tue opinioni.
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Old 20-08-2007, 09:12   #95
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Intanto facendo parte di questa società ci sono delle regole da rispettare e una di queste è proprio la moralità. E' così, che ti piaccia o meno. Facessimo tutti come la pensi te, saremmo tutti nudi per strada. E' evidente che non si può fare.
Va bene, un contro è mostrarle ai parenti un conto è condividerle via internet. E' ben diverso.
Inizia vivere di persona in quei paesi e solo dopo potrai stabilire se le leggi italiane sono stupide. Per la serie, l'erba del vicino è sempre verde, giusto?
Non lo condivido questo pensiero. Al contrario, qui in italia c'è sin troppa clemenza.
Non mi va di ripetermi. Se non vuoi capire è perchè non vuoi capire
E a tempi di oggi? Trovami un'intellettuale che si dichiara pedofilo, è qui che voglio arrivare.
Direi che ci sarebbe da analizzare un po' più razionalmente il problema.....:

- Non posso essere punito se in spiaggia guardo una bambina di 5 anni senza costume
- Non posso essere punito se guardo dei FUMETTI, ovviamente in questi fumetti può succedere di tutto
- Non posso essere punito se uso un videogioco (stessa storia dei fumetti)
- Non dovrei neanche essere punito se guardo siti pedopornografici residenti all'estero (sono cazzi di quel paese)

Questo è quello che è e che sarebbe logico, poi i pedofili possono farci schifo quanto vogliamo.....
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Old 20-08-2007, 09:21   #96
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- Non dovrei neanche essere punito se guardo siti pedopornografici residenti all'estero (sono cazzi di quel paese)
Quoto tutto ciò che dici tranne questo: se il diritto internazionale fosse regolato secondo quanto dici allora se un dissidente cinese in esilio pubblica notizie scomode al regime cinese allora bisognerebbe estradarlo in Cina. Oppure se uno condivide qualche film della MPAA sul P2P andrebbe estradato negli USA e via dicendo...
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Old 20-08-2007, 09:24   #97
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Quoto tutto ciò che dici tranne questo: se il diritto internazionale fosse regolato secondo quanto dici allora se un dissidente cinese in esilio pubblica notizie scomode al regime cinese allora bisognerebbe estradarlo in Cina. Oppure se uno condivide qualche film della MPAA sul P2P andrebbe estradato negli USA e via dicendo...
No... sto solo dicendo che se esistesse uno stato in cui la pedofilia è legale, io accedendo ad un sito di questo stato non dovrei essere punito....
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Old 20-08-2007, 09:25   #98
drakend
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No... sto solo dicendo che se esistesse uno stato in cui la pedofilia è legale, io accedendo ad un sito di questo stato non dovrei essere punito....
Allora a questo punto non si dovrebbe nemmeno punire il turismo sessuale secondo il tuo ragionamento...
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Old 20-08-2007, 09:27   #99
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Allora a questo punto non si dovrebbe nemmeno punire il turismo sessuale secondo il tuo ragionamento...
Esatto..... esiste l'estradizione per questo.....
Farci carico noi dei problemi degli altri paesi mi sembra assurdo....

Sappiamo tutti che in quei paesi la pedofilia è tollerata perchè porta soldi....
Se non importa a loro, non vedo perchè dovrebbe importare a noi....
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Old 20-08-2007, 12:27   #100
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Sono parecchio perplesso da alcuni commenti che in qualche modo creano degli alibi sulla pedofilia in generale. Complimenti vivissimi agli autori di questi post.
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