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Old 26-02-2005, 09:21   #1
zuper
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Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
DOVE SONO quelli che SHARON...

http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../telaviv.shtml


strano non vedo nessuno tra i soliti noti...

tutti ancora a dormire???

zuper è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 11:47   #2
Onisem
Senior Member
 
L'Avatar di Onisem
 
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
Thread come questo dovrebbero essere lasciati morire senza alcuna risposta.
__________________
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
"Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?"
Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia.
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Old 26-02-2005, 11:50   #3
Amu_rg550
Senior Member
 
L'Avatar di Amu_rg550
 
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da Proteus
Dormiranno ancora per un bel pezzo o fingeranno di farlo, questo evento è la negazione di quanto hanno sempre sostenuto e di coraggio per ritornare sui propri passi ne ho sempre visto ben poco tra gli appartenenti alla specie umana ed ancor più tra quelli coinvolti nella faziosità politica.

Ciao
io son sveglio da un bel pezzo.
ma sto ancora tentando di capire il perchè sia così difficile realizzare che esser contrari alla politica di sharon significhi automaticamente esser dalla parte dei terroristi.
il titolo è eloquente: o è bianco o è nero.
cos'è, adesso che c'è stato un attentato sharon passa automaticamente dalla parte del bene?
abu mazen sta facendo bene: ha la legittimità popolare, ha dichiarato senza se e senza ma di voler la pace tra i 2 popoli, ha schierato la polizia palestinese per prevenire e bloccare gli attentatori ed ha rimosso alcune teste responsabili di non esser riuscite a fermare attacchi contro le colonie ebree.
ora, quale persona di buon senso può immaginare che tutto si risolva da un giorno all'altro? chi può pretendere che non ci sia la necessità di tempo (mesi, anche anni) per arrivare ad una stabilizzazione della zona ed un isolamento reale delle falangi terroristiche all'interno della società palestinese?
mi pare utopistico avere tutto e subito: anche israele d'altronde, deve metabolizzare bene il passaggio, alcuni coloni ed oltranzisti favorevoli alla vecchia politica di sharon isolazionistica non hanno digerito bene questo passaggio.

io son uno di quelli a cui si riferisce il titolo: sono stato, son tuttora e sarò sempre contrario alla politica unilaterale che sharon ha praticato sino a poco fa.
risultati? zero o giù di lì.

così come ho sempre condannnato ogni ricorso alla violenza nei confronti dei civili israeliani (non credo sia necessario sottolinearlo, ma tant'è...).

si son seduti, hanno discusso, e stanno tentando di uscire da decenni di guerre ed odio: pretendere che tutti apprezzino il cambiamento subito mi pare eccessivo, o meglio, irreale ahimè.
non ho nessun problema ad affermare che la svolta di sharon e della sua politica gli valga un mio plauso sincero: non vedo perchè negarlo, nè perchè creder che non ci sia gente che la pensi come me.

ciao e buon weekend

dimenticavo: chiediti il perchè uno voglia o debba rispondere ad un thread così intrinso di odor di flame nel modo in cui è stato presentato.
come detto, sa di bianco o nero.
cui prodest rispondere a tali condizioni ? a me no di sicuro.
__________________
Maurizio | There is no dark side in the moon, really. Matter of fact it's all dark. The only thing that makes it look light is the sun.
Amu_rg550 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 12:10   #4
Korn
Senior Member
 
L'Avatar di Korn
 
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6713
Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da zuper
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../telaviv.shtml


strano non vedo nessuno tra i soliti noti...

tutti ancora a dormire???

in effetti l'unica soluzione, ormai, è il genocidio del popolo palestinese
Korn è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 12:45   #5
zuper
Senior Member
 
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da Korn
in effetti l'unica soluzione, ormai, è il genocidio del popolo palestinese

ahahaha simpatico!!!
zuper è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 12:46   #6
zuper
Senior Member
 
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da Amu_rg550

non ho nessun problema ad affermare che la svolta di sharon e della sua politica gli valga un mio plauso sincero: non vedo perchè negarlo, nè perchè creder che non ci sia gente che la pensi come me.

ciao e buon weekend

dimenticavo: chiediti il perchè uno voglia o debba rispondere ad un thread così intrinso di odor di flame nel modo in cui è stato presentato.
come detto, sa di bianco o nero.
cui prodest rispondere a tali condizioni ? a me no di sicuro.
ce ne sono tanti che non la pensano come te...

zuper è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 12:52   #7
FastFreddy
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Iscritto dal: Aug 2000
Città: Roma
Messaggi: 1785
Re: Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da zuper
ce ne sono tanti che non la pensano come te...

E tu sei uno di quelli!
__________________
La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31
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Old 26-02-2005, 12:56   #8
SaMu
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Messaggi: 991
Amu_rg, parli di politica di Sharon fino a poco fa, dimentichi che fino a poco fa c'era Arafat a capo dei palestinesi.

Che non faceva nulla di quello che Abu Mazen sta facendo ora.

Come la mettiamo? Era Sharon cattivo o era Arafat che tollerava se non supportava attivamente i terroristi? Aveva ragione chi appoggiava Israele sostenendo che i palestinesi dovevano bloccare i terroristi, o che difendeva Arafat, i suoi miliardi sui conti stranieri, la corruzione nelle autorità palestinesi, il nulla di fatto per fermare i terroristi, gli accordi mandati all'aria (che Abu Mazen avrebbe firmato)?


A mio avviso Sharon e Abu Mazen riusciranno a portare in porto una pace storica, se questa non è una dimostrazione che la causa originale di tutto era Arafat e che quella israeliana era una reazione alla causa non la causa, non so di cosa sia.
SaMu è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 13:38   #9
jumpermax
Senior Member
 
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Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da Amu_rg550
io son sveglio da un bel pezzo.
ma sto ancora tentando di capire il perchè sia così difficile realizzare che esser contrari alla politica di sharon significhi automaticamente esser dalla parte dei terroristi.
il titolo è eloquente: o è bianco o è nero.
cos'è, adesso che c'è stato un attentato sharon passa automaticamente dalla parte del bene?
abu mazen sta facendo bene: ha la legittimità popolare, ha dichiarato senza se e senza ma di voler la pace tra i 2 popoli, ha schierato la polizia palestinese per prevenire e bloccare gli attentatori ed ha rimosso alcune teste responsabili di non esser riuscite a fermare attacchi contro le colonie ebree.
ora, quale persona di buon senso può immaginare che tutto si risolva da un giorno all'altro? chi può pretendere che non ci sia la necessità di tempo (mesi, anche anni) per arrivare ad una stabilizzazione della zona ed un isolamento reale delle falangi terroristiche all'interno della società palestinese?
mi pare utopistico avere tutto e subito: anche israele d'altronde, deve metabolizzare bene il passaggio, alcuni coloni ed oltranzisti favorevoli alla vecchia politica di sharon isolazionistica non hanno digerito bene questo passaggio.

io son uno di quelli a cui si riferisce il titolo: sono stato, son tuttora e sarò sempre contrario alla politica unilaterale che sharon ha praticato sino a poco fa.
risultati? zero o giù di lì.

così come ho sempre condannnato ogni ricorso alla violenza nei confronti dei civili israeliani (non credo sia necessario sottolinearlo, ma tant'è...).

si son seduti, hanno discusso, e stanno tentando di uscire da decenni di guerre ed odio: pretendere che tutti apprezzino il cambiamento subito mi pare eccessivo, o meglio, irreale ahimè.
non ho nessun problema ad affermare che la svolta di sharon e della sua politica gli valga un mio plauso sincero: non vedo perchè negarlo, nè perchè creder che non ci sia gente che la pensi come me.

ciao e buon weekend

dimenticavo: chiediti il perchè uno voglia o debba rispondere ad un thread così intrinso di odor di flame nel modo in cui è stato presentato.
come detto, sa di bianco o nero.
cui prodest rispondere a tali condizioni ? a me no di sicuro.
Si hai ragione il thread è partito in modo troppo polemico (Zuper ) ma mi fa piacere che tu abbia risposto seriamente. Condivido buona parte del tuo discorso, ma non capisco ancora come si possa oggi essere contrari alla politica Sharon. A conti fatti mi sembra che abbia avuto ragione: che in assenza di un interlocutore credibile di fronte (Arafat NON lo era, Abu Mazen lo è) l'unica cosa che Israele poteva fare era procedere unilateralmente. Di fronte ad un 'ondata di attacchi e di violenze il muro era l'unica risposta possibile. Quello che critico della sinistra è sempre una mancanza più totale di senso pratico: in situazioni così gravi non esistono belle soluzioni ma solo pessimi rimedi. Gli attacchi violenti contro Sharon di questi ultimi anni sono stati in buona parte ingiustificati, alla fine è lui l'unico che può portare Israele fuori da questa guerra. Con buona pace di chi lo metteva sullo stesso piano di Arafat...
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 14:07   #10
Amu_rg550
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L'Avatar di Amu_rg550
 
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Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Amu_rg, parli di politica di Sharon fino a poco fa, dimentichi che fino a poco fa c'era Arafat a capo dei palestinesi.

Che non faceva nulla di quello che Abu Mazen sta facendo ora.


Come la mettiamo? Era Sharon cattivo o era Arafat che tollerava se non supportava attivamente i terroristi? Aveva ragione chi appoggiava Israele sostenendo che i palestinesi dovevano bloccare i terroristi, o che difendeva Arafat, i suoi miliardi sui conti stranieri, la corruzione nelle autorità palestinesi, il nulla di fatto per fermare i terroristi, gli accordi mandati all'aria (che Abu Mazen avrebbe firmato)?

A mio avviso Sharon e Abu Mazen riusciranno a portare in porto una pace storica, se questa non è una dimostrazione che la causa originale di tutto era Arafat e che quella israeliana era una reazione alla causa non la causa, non so di cosa sia.
mai apprezzato arafat come uomo o detto che lui fosse l'unica soluzione.
ma a camp david c'era lui, e la pace non sembrava un'utopia.
che abbia fatto grossi errori a non accettare il 90% di quanto chiedeva è un conto, ma la passeggiata sulla spianata delle moschee che portò alla seconda intifada e all'interuzione di ogni rapporto bilaterale, ti ricordi chi la fece? arafat forse?
quel che sostengo, ed ho sempre sostenuto qui, e che le colpe non siano prerogativa di una parte e basta.
certo, se solo arafat fosse sempre esistito dalla creazione dello stato di israele ti darei pure ragione.
ma siccome salì alla guida dei palestinesi alla fine degli anni 60, mi spieghi a cosa reagì israele prima?
mi spieghi perchè non ha mai voluto riconoscere lo stato che la stessa risoluzione che sancì la nascita di israele nel novembre 47 aveva deciso di creare?
dici che arafat fu la causa?
mi pare storicamente falso e miope.
vediamo un pò:

David Ben Gurion
Primo Ministro d’Israele, 1949 - 1954, 1955 - 1963

“Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti.”
David Ben Gurion
1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press, 1985.

”Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”.
David Ben-Gurion
Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.

"Tra di noi non possiamo ignorare la verità ... politicamente noi siamo gli aggressori e loro si difendono … Il paese è loro, perché essi lo abitavano, dato che noi siamo voluti venire e stabilirci qui, e dal loro punto di vista gli vogliamo cacciare dal loro paese.”
David Ben Gurion
riportato a pp 91-2 di Fateful Triangle di Chomsky, che apparve in "Zionism and the Palestinians pp 141-2 di Simha Flapan che citava un discorso del 1938

Golda Meir
Primo Ministro d’Israele, 1969 - 1974

"Non esiste una cosa come il popolo palestinese … Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono.”
Golda Meir
dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969.

"Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.”
Golda Meir
8 marzo 1969.


e qui siamo solo a prima che arafat si impose come rappresentante dei palestinesi.
il suo successo fu determinato dal totale menefreghismo del mondo su chi ci fosse prima in quelle terre, e che altrettanto legittimamante chiedeva diritti.
su sharon, la svolta è di questi mesi, prima non chiedeva certo solo che i palestinesi fermassero i terroristi.
o è questo che chiese sulla spianata della moschee?

Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 2001 – ad oggi

"E’ dovere dei dirigenti d’Israele spiegare all’opinione pubblica, chiaramente e coraggiosamente, un certo numero di fatti che col tempo sono stati dimenticati. Il primo di questi è che non c’è sionismo, colonizzazione, o Stato Ebraico senza lo sradicamento degli arabi e l’espropriazione delle loro terre.”
Ariel Sharon
Ministro degli esteri d’Israele, parlando ad una riunione di militanti del partito di estrema destra Tsomet, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.

"Tutti devono muoversi, correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile in modo da allargare gli insediamenti (ebraici) perché tutto quello che prenderemo ora sarà nostro... Tutto quello che non prenderemo andrà a loro.”
Ariel Sharon
Ministro degli esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet Party, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.

“Ogni volta che facciamo qualcosa tu mi dici che l’America farà questo o quello…devo dirti qualcosa molto chiaramente: Non preoccuparti della pressione americana su Israele. Noi , il popolo ebraico, controlliamo l’America, e gli americani lo sanno.”
Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres, come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.

"Israele può avere il diritto di mettere altri sotto processo, ma certamente nessuno ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato d’Israele.”
Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 25 marzo 2001 citato dalla BBC News Ondine.


ti paiono dichiarazioni di chi vuole solo la cessazione degli attentati?
non facciamo di lui il politico che non è mai stato.

arafat spalleggiò il terrorismo e se ne servì per plagiare la folla (incredibile dictu vero?).
ma prima di lui non c'era la folla.
non c'era uno stato, non c'era nessuno a cui interessasse il destino di quei nomadi a cui era stata strappata la terra.
lui usò l'unico modo che conosceva, la forza.
e certo allora non era animato da sentimenti di pace e fratellanza veso israele: usava l'unico modo per ottenere visibilità dentro e fuori la palestina.

non è mai stato un uomo di pace, ne gli è mai interessato il destino di israele.
ha fatto gli interessi del suoi popolo (e pure i suoi ovviamente).
ma quando i suoi mezzi son giunti alla fine, quando l'uso della forza non era più necessaria, quando ha dovuto cambiare modus operandi non l'ha fatto.
ecco il limite di arafat, ecco dove la sua politica si è rivelata fallace.
non è mai stato un uomo di pace, ma uno che ha lottato contro quelli che riteneva soprusi verso il suo popolo.
tu cosa avresti fatto al suo posto?
ti faccio un'altra citazione:

"Sarei entrato in un’organizzazione terroristica.”
risposta di Ehud Barak a Gideon Levy
giornalista del quotidiano Ha'aretz, quando chiese a Barak che cosa avrebbe fatto se fosse nato palestinese.


ora, che arafat sia il peccato originale è falso.
così come è falso che la ragione stia da una parte, che non sia quella dei civili e degli innocenti.
direi piuttosto che abbiamo assistito ad una lotta tra muli, i cui danni son stati pagati dai civili.
__________________
Maurizio | There is no dark side in the moon, really. Matter of fact it's all dark. The only thing that makes it look light is the sun.
Amu_rg550 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 14:23   #11
Amu_rg550
Senior Member
 
L'Avatar di Amu_rg550
 
Iscritto dal: Nov 2003
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Re: Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

Quote:
Originariamente inviato da jumpermax
Si hai ragione il thread è partito in modo troppo polemico (Zuper ) ma mi fa piacere che tu abbia risposto seriamente. Condivido buona parte del tuo discorso, ma non capisco ancora come si possa oggi essere contrari alla politica Sharon. A conti fatti mi sembra che abbia avuto ragione: che in assenza di un interlocutore credibile di fronte (Arafat NON lo era, Abu Mazen lo è) l'unica cosa che Israele poteva fare era procedere unilateralmente. Di fronte ad un 'ondata di attacchi e di violenze il muro era l'unica risposta possibile. Quello che critico della sinistra è sempre una mancanza più totale di senso pratico: in situazioni così gravi non esistono belle soluzioni ma solo pessimi rimedi. Gli attacchi violenti contro Sharon di questi ultimi anni sono stati in buona parte ingiustificati, alla fine è lui l'unico che può portare Israele fuori da questa guerra. Con buona pace di chi lo metteva sullo stesso piano di Arafat...

obiezione sensata la tua, ma opinabile a mio modo di vedere.
come scritto sopra (se hai il coraggio d leggere ) non mi pare che sharon si sia mai imposto come interlocutore o come fautore di una politica volta al dialogo.
è stato eletto grazie alle sue promesse di pugno di ferro, di intransigenza, di tolleranza zero nel concedere parte dei territori cosiddetti occupati.
è stato eletto per la sua immagine di falco, creatasi nel 67 come generale e come ministro poi.
i coloni lo hanno votato non perchè cercasse un interlocutore, ma perchè non cedesse un millimetro di terra.
certo, le occasioni per arrivare ad un dialogo non è che gli siano state servite su di un piatto d'argento.
ma, è mia personale idea, che avrebbe potuto cercare il dialogo e la pace in maniera diversa: cosa avresti pensato se avesse offerto le alture del golan vinte nel 67 alla siria in cambio di pace?
ottenere una riappacificazione nella zona sarebbe stato un colpo pesante per l'anp.
ma le alture del golan danno 1/5 del fabbisogno idrico do cui israele ha bisogno, quindi nisba.
cercare di riallacciare rapporti con la lega araba, egitto e giordania sarebbe stato un gran colpo.
certo, doveva fare il primo passo.
ma almeno avrebbe isolato i palestinesi più di qualsiasi muro, costringendo a trattare.

invece si è chiusa a riccio, si è data ad una politica isolazionistica che imho ha fatto più danni che altro.
anche perchè anche lui ha le sue colpe in quanto ad attacchi e violenza, non solo arafat.
quasto è quanto "contesto" al politico sharon, oltre al fatto, opinione mia per carità, che gli interessino i palestinesi tanto quanto ad arafat gli israeliani..
poi se adesso cambia rotta, come detto, tanto di cappello.
e senza alcun problema.
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Amu_rg550 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-02-2005, 15:15   #12
von Clausewitz
Bannato
 
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
Quote:
Originariamente inviato da Amu_rg550
mai apprezzato arafat come uomo o detto che lui fosse l'unica soluzione.
ma a camp david c'era lui, e la pace non sembrava un'utopia.
che abbia fatto grossi errori a non accettare il 90% di quanto chiedeva è un conto, ma la passeggiata sulla spianata delle moschee che portò alla seconda intifada e all'interuzione di ogni rapporto bilaterale, ti ricordi chi la fece? arafat forse?
quel che sostengo, ed ho sempre sostenuto qui, e che le colpe non siano prerogativa di una parte e basta.
certo, se solo arafat fosse sempre esistito dalla creazione dello stato di israele ti darei pure ragione.
ma siccome salì alla guida dei palestinesi alla fine degli anni 60, mi spieghi a cosa reagì israele prima?
mi spieghi perchè non ha mai voluto riconoscere lo stato che la stessa risoluzione che sancì la nascita di israele nel novembre 47 aveva deciso di creare?
dici che arafat fu la causa?
mi pare storicamente falso e miope.
vediamo un pò:

David Ben Gurion
Primo Ministro d’Israele, 1949 - 1954, 1955 - 1963

“Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti.”
David Ben Gurion
1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press, 1985.

”Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”.
David Ben-Gurion
Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.

"Tra di noi non possiamo ignorare la verità ... politicamente noi siamo gli aggressori e loro si difendono … Il paese è loro, perché essi lo abitavano, dato che noi siamo voluti venire e stabilirci qui, e dal loro punto di vista gli vogliamo cacciare dal loro paese.”
David Ben Gurion
riportato a pp 91-2 di Fateful Triangle di Chomsky, che apparve in "Zionism and the Palestinians pp 141-2 di Simha Flapan che citava un discorso del 1938

Golda Meir
Primo Ministro d’Israele, 1969 - 1974

"Non esiste una cosa come il popolo palestinese … Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono.”
Golda Meir
dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969.

"Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.”
Golda Meir
8 marzo 1969.


e qui siamo solo a prima che arafat si impose come rappresentante dei palestinesi.
il suo successo fu determinato dal totale menefreghismo del mondo su chi ci fosse prima in quelle terre, e che altrettanto legittimamante chiedeva diritti.
su sharon, la svolta è di questi mesi, prima non chiedeva certo solo che i palestinesi fermassero i terroristi.
o è questo che chiese sulla spianata della moschee?

Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 2001 – ad oggi

"E’ dovere dei dirigenti d’Israele spiegare all’opinione pubblica, chiaramente e coraggiosamente, un certo numero di fatti che col tempo sono stati dimenticati. Il primo di questi è che non c’è sionismo, colonizzazione, o Stato Ebraico senza lo sradicamento degli arabi e l’espropriazione delle loro terre.”
Ariel Sharon
Ministro degli esteri d’Israele, parlando ad una riunione di militanti del partito di estrema destra Tsomet, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.

"Tutti devono muoversi, correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile in modo da allargare gli insediamenti (ebraici) perché tutto quello che prenderemo ora sarà nostro... Tutto quello che non prenderemo andrà a loro.”
Ariel Sharon
Ministro degli esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet Party, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.

“Ogni volta che facciamo qualcosa tu mi dici che l’America farà questo o quello…devo dirti qualcosa molto chiaramente: Non preoccuparti della pressione americana su Israele. Noi , il popolo ebraico, controlliamo l’America, e gli americani lo sanno.”
Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres, come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.

"Israele può avere il diritto di mettere altri sotto processo, ma certamente nessuno ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato d’Israele.”
Ariel Sharon
Primo Ministro d’Israele, 25 marzo 2001 citato dalla BBC News Ondine.


ti paiono dichiarazioni di chi vuole solo la cessazione degli attentati?
non facciamo di lui il politico che non è mai stato.

arafat spalleggiò il terrorismo e se ne servì per plagiare la folla (incredibile dictu vero?).
ma prima di lui non c'era la folla.
non c'era uno stato, non c'era nessuno a cui interessasse il destino di quei nomadi a cui era stata strappata la terra.
lui usò l'unico modo che conosceva, la forza.
e certo allora non era animato da sentimenti di pace e fratellanza veso israele: usava l'unico modo per ottenere visibilità dentro e fuori la palestina.

non è mai stato un uomo di pace, ne gli è mai interessato il destino di israele.
ha fatto gli interessi del suoi popolo (e pure i suoi ovviamente).
ma quando i suoi mezzi son giunti alla fine, quando l'uso della forza non era più necessaria, quando ha dovuto cambiare modus operandi non l'ha fatto.
ecco il limite di arafat, ecco dove la sua politica si è rivelata fallace.
non è mai stato un uomo di pace, ma uno che ha lottato contro quelli che riteneva soprusi verso il suo popolo.
tu cosa avresti fatto al suo posto?
ti faccio un'altra citazione:

"Sarei entrato in un’organizzazione terroristica.”
risposta di Ehud Barak a Gideon Levy
giornalista del quotidiano Ha'aretz, quando chiese a Barak che cosa avrebbe fatto se fosse nato palestinese.


ora, che arafat sia il peccato originale è falso.
così come è falso che la ragione stia da una parte, che non sia quella dei civili e degli innocenti.
direi piuttosto che abbiamo assistito ad una lotta tra muli, i cui danni son stati pagati dai civili.
semplicemente perchè sino alla guerra dei 6 giorni del 1967 uno stato palestinese non è mai esistito e nessuno ne parlava concretamente con la reale intenzione di farlo
la cisgiordania faceva parte del regno di giordania, mentre gaza era controllata dagli egiziani
di uno stato palestinese si comincerà a parlare per i palestinesi e gli altri arabi negi anni 70, quando quei terrirtori erano occupati da israele
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Old 26-02-2005, 16:09   #13
Amu_rg550
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Re: Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

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Vedi è facile "essere contrari" alla politica di chichessia ma altro paio di maniche è accusare una sola parte come molti hanno sempre fatto ignorando che il più grande ostacolo alla pace ed il peggior nemico dei Palestinesi più che Sharon era lo stesso Arafat. Forse Sharon desiderava, non ne posso esser certo perchè non conosco i suoi pensieri, da diverso tempo operare questo cambio di rotta ma forse la presenza di Arafat lo impediva, ed allora perchè certi personaggi lo definivano, senza sapere, io ho sempre censurato i suoi atti ma con estrema prudenza perchè non ero, come non lo sono ora, a conoscenza di tutto, come il male in persona ?. Forse non rocordi i miei posts nei quali dichiaravo che IMHO, vivo Arafat la pace in palestina sarebbe rimasta solo una parola vuota.

Amico mio il tuo plauso è cosa meritoria ma perchè non lo hai esternato, come per la disapprovazione precedente, in tua autonomia senza sollecitazioni esterne ?. Questo, consentimelo senza voler maliziare, indurrebbe a dubitare della tua reale imparzialità o sincerità riguardo questo argomento. Non offenderti perchè non è un'insinuazione velenosa ma solo un tentativo di mostrarti un'altra sfaccettatura del problema senza intento polemico.

Ciao

P.S. Ammetto una certa sorpresa per l'atteggiamento di Sharon, devo dire che speravo in un simile cambio di rotta ma non ci contavo.

io di sharon ho sempre avuto una cattiva opinione.
leggi quanto scritto sopra a jumper: è stato eletto dagli israeliani non per dialogare ma per esser difesi.
come si suol dire,per loro l'uomo giusto al posto giusto.
anch'io non avrei mai creduto in tal inversione di rotta, e la mia esternazione viene fuori ora perchè mai e poi mai avrei pensato che accadessero 2 fatti ben precisi: libere elezioni e non anarchia o lotte di potere dopo la morte di arafat in palestina, e capacità di sedersi e dialogare da parte di un falco che storicamente ha poco o nulla concesso alla causa palestinese.
il cambiamento di rotta è recentissimo, io stesso ho dovuto ricredermi come te: prima non ho avuto alcun motivo di pensare una cosa simile, e ciò mi fa ben sperare.
su arafat, ricordo un dialogo tra noi a tal proposito, e la mia posizione è sempre stata quella scritta sopra a samu:
non è un santo, è uno che ha fatto conoscere il dramma del suo popolo con gli unici mezzi a sua disposizione: era un guerigliero dopotutto, non un abile statista.
ha lottato tanto, ma il tempo delle lotte è finito da un pezzo.
come ho scritto infatti, la sua "politica" è morta quando, parafrasando un suo celebre discorso all'onu, la mano che reggeva il ramo d'ulivo doveva esser più salda di quella che reggeva il mitra.
non ha avuto il coraggio o la volontà di stare al passo con la storia, che esigeva dialogo.

ciao
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Maurizio | There is no dark side in the moon, really. Matter of fact it's all dark. The only thing that makes it look light is the sun.
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Old 26-02-2005, 16:16   #14
Amu_rg550
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ciao casteddaio
io lo so, ma lo dovresti spiegare a samu che considera arafat come la causa originale di tutto e quello di israele solo una reazione.
credo che ridurre 50 anni di storia a questo sia limitante.
come se la pace di israele sia stata messa in pericolo da arafat in poi...
l'origine del male forse può esser spiegata in quella risoluzione così voluta da alcuni e criticata da altri, ma credo sia un discorso tanticchio lungo.

cià
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Old 26-02-2005, 16:34   #15
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: DOVE SONO quelli che SHARON...

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Ultima modifica di Amu_rg550 : 26-02-2005 alle 20:10.
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Old 26-02-2005, 23:28   #16
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chissa cosa ne pensano quei nazisti che l'altro giorno volevano impedire di parlare all'ambasciatore israeliano (ah quanta democrazia, commovente..) all'Università di Firenze..
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Old 26-02-2005, 23:35   #17
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Old 26-02-2005, 23:48   #18
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Old 27-02-2005, 00:04   #19
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semplicemente perchè sino alla guerra dei 6 giorni del 1967 uno stato palestinese non è mai esistito e nessuno ne parlava concretamente con la reale intenzione di farlo
la cisgiordania faceva parte del regno di giordania, mentre gaza era controllata dagli egiziani
di uno stato palestinese si comincerà a parlare per i palestinesi e gli altri arabi negi anni 70, quando quei terrirtori erano occupati da israele
Questo non è vero,è dal 1937(peel report) che si propone come soluzione la divisione della Palestina in 2 parti autonome,una palstinese ed una israeliana. Inoltre dire che uno stato palestinese non sia mai esistito è vero,ma detto così è fuorviante! Sino alla fine della seconda guerra mondiale la Palestina era sotto il controllo dell' impero Ottomano, poi diventò protettorato inglese. Insomma non è mai stato uno stato autonomo,ma quella regione era abitata dai palestinesi. In Palestina nel 1917 c' erano 85000 ebrei,il 9% della popolazione.

Ultima modifica di schaudy : 27-02-2005 alle 00:09.
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Old 27-02-2005, 11:08   #20
majino
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chissa cosa ne pensano quei nazisti che l'altro giorno volevano impedire di parlare all'ambasciatore israeliano (ah quanta democrazia, commovente..) all'Università di Firenze..
è stato davvero uno sketch brutto... ricche teste di cazzo in effetti, ma del resto erano una nettissima minoranza rispetto a tutti gli altri... e hanno preso anche un sacco di mazzate...
__________________
...affidavano nello stesso istante il medesimo sgomento per il sapore aspro della fine e la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode. (Oceano Mare - A.Baricco) ..:: ¿ÄØ Group ::..
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