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Sistemi operativi universali, smartphone e tablet modulari come un PC desktop
Mi continuo a chiedere perché negli smartphone e nei tablet non è possibile installare sistemi operativi Android se prima questi non passino dalle misteriose mani dei produttori.
Su una macchina con processore Intel o AMD ci installi sopra Windows o Linux: due processori, due sistemi operativi. Mi chiedo cos'hanno di diverso gli smartphone. A me sembrano anch'essi delle macchine con dei processori piuttosto standard. La comunità reagisce all'assenza di sistemi operativi "universali" cucinando i sorgenti di Android per ottenere autonomamente delle rom, "adattate", "ottimizzate" per i diversi dispositivi. È proprio questa ottimizzazione che non mi è chiara. Cosa c'è da ottimizzare? Windows gira bene sia su processori Intel che su processori AMD, sia che installi un monitor da 19 pollici che uno da 24. Non è fattibile un sistema operativo "base" che si installi tramite PC e micro USB su qualsiasi dispositivo con processori ARM ed Exynos ad esempio? In ambiente pc esistono i driver per i vari hardware particolari, per farli funzionare con quel determinato sistema operativo, ma intanto le schede madri vanno! I processori pure. Per periferiche standard quali mouse e tastiere, Windows ha già i driver. Perché in ambito Android e mobile in generale questo non avviene? È così bizzarro un ecosistema in cui ti compri uno smartphone con un sistema operativo qualunque e poi ti scarichi dai siti ufficiali Android o Windows l'immagine di un sistema operativo da installare tramite PC via micro USB? Cosa mi sfugge? ![]() In ambito hardware, ASUS col suo Padfone Station sembra aver capito che la strada sia tornare alla meravigliosa modularità di un sacrosanto pc desktop, nel quale scegli i componenti che vuoi, sostituisci la memoria non volatile e incrementi quella volatile, cambi il processore con uno più performante, e la scheda madre solo quando i produttori di processori hanno deciso che i nuovi necessitano di una nuova architettura di socket, ma il case ti dura anni, il mouse ne compri uno e te ne dimentichi, la tastiera la stessa cosa. Sostituire tutto un dispositivo così costoso come uno smartphone o un tablet solo perché si necessita di più memoria, o solo perché usandolo ci si accorge di aver effettuato un incauto acquisto in termini di memoria, per restare sempre nello stesso ambito, tutto questo non è sostenibile, specialmente in un'epoca come questa in cui il caos toglie stabilità in tutto e quindi anche al lavoro, e comprare un telefono da 700 euro l'anno, e un tablet da altrettanti, sembra la normalità. Sembra che da parte di Motorola, vecchia assente nella telefonia, ci siano in corso progetti per scendere nuovamente in campo con telefoni dai componenti modulari (link). Quindi modularità, in ambito hardware senza cambiare un telefono solo perché serve memoria, e in ambito software installando il sistema operativo aggiornato che vuoi, senza cambiare tutto l'hardware. E magari senza per forza installare una nuova versione di Windows ogni anno come ormai è la tendenza. Windows XP, dove sei? Gira voce che il tuo giovane figlio Seven sia già vecchio. Ultima modifica di Pahadimas : 04-12-2013 alle 01:54. |
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