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Iscritto dal: Apr 2003
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Tavole più povere, come cambia il carrello della spesa
IL POLSO DEI CONSUMI
Tavole più povere, come cambia il carrello della spesa di Monica Rubino Meno pane, vino, carne bovina e olio d'oliva. Secondo la Confederazione italiana agricoltori, nel 2009 il 40% delle famiglie italiane ha dovuto alleggerire gli acquisti alimentari. Boom per i discount La crisi economica, il calo del potere d'acquisto e il minore reddito disponibile hanno costretto nel 2009 il 40% delle famiglie a tagliare il carrello della spesa alimentare, con meno pane, vino, carne bovina e olio d'oliva. E mentre il 60% ha dovuto cambiare il menù, optando nel 35% dei casi per prodotti di qualità inferiore, si è accentuata la rincorsa alle promozioni, con un vero e proprio 'boom' degli acquisti negli hard-discount, dove le vendite sono cresciute in un anno di oltre il 15%. "I discount - spiega Carlo Pileri, presidente dell'associazione dei consumatori Adoc - sono gli unici a dare la possibilità alle famiglie di soddisfare le proprie esigenze alimentari senza rimetterci lo stipendio. Circa una famiglia su tre, anche della media borghesia, fa oggi spesa in questi esercizi". A tracciare il quadro degli acquisti alimentari degli italiani è la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sulla base dei dati Istat sul reddito e il risparmio delle famiglie, sottolineando come i consumi a tavola registrino una nuova contrazione e in volume (-1,8%) e in valore (-1,3%). Quanto ai tagli al carrello, secondo la Cia, il 42% delle famiglie ha ridotto gli acquisti di carne, in particolare quella bovina, il 38% di pane, il 36% di olio d'oliva e il 35% di vino. Secondo l'indicatore Icc di Confcommercio, dalla spesa quotidiana escono anche surgelati, cibi già pronti, bevande e prodotti per la cura della persona. Insomma, quando i soldi sono pochi, la lasagna pronta in cinque minuti di microonde perde fascino e utilità. Segno che il ritorno a livelli pre-crisi, di cui l'ultima parte dello scorso anno sembrava averci mostrato l'inizio, non è affatto consolidato. Un consumatore, come rileva anche l'Ismea, che cerca di far quadrare il più possibile i conti anche davanti a prezzi che non hanno subito rincari. Il supermercato resta, comunque, il luogo di acquisto prevalente (68,1%) soprattutto nel Centro-Nord; segue il negozio tradizionale (63,7%), in particolare nel Mezzogiorno e per l'acquisto di pane (59,4%). Il 17,2% delle famiglie acquista presso ipermercati, con punte del 22% nel Nord; al mercato si reca circa il 22% delle famiglie del Centro-Nord contro il 33,1% del Mezzogiorno. (11 Aprile 2010) Fonte: http://canali.kataweb.it/kataweb-con.../?ref=rephpsp3 |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 1571
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C'è anche questo, ma i risultati mi sembrano alquanto discutibili!!!
LA RICERCA Il cervello sottostima la spesa, sorprese alla cassa Uno studio americano dimostra che più si tenta di fare conti precisi su ciò che mettiamo nel carrello e più si sbaglia: al momento di pagare il conto è molto più salato del previsto In tempi di crisi e ristrettezze neanche il nostro cervello è dalla nostra parte: invece di stare attento e controllare in modo certosino ciò che infiliamo dentro il carrello della spesa, e farci arrivare alla cassa con un'idea più o meno precisa di quanto dovremo sborsare, fa male il conto e stima sempre al ribasso il totale dello scontrino. Risultato? Spendiamo più del previsto e alla fine usciamo stressati e insoddisfatti. Non solo, oltre il danno la beffa perchè, secondo uno studio che sarà pubblicato sul Journal of Marketing, più ci si mette di impegno a fare i conti precisi mentre ci aggiriamo tra gli scaffali e mettiamo ciascun prodotto nel carrello, maggiore è l'errore sul conto mentale eseguito, e la sorpresa sarà più salata ancora alla cassa. Condotta da Brian Wansink della Cornell University di Ithaca, la ricerca ha coinvolto 300 persone che dovevano stimare il costo della propria spesa al supermarket. E' emerso che oltre metà delle persone fanno i conti a mente e spesso sottostimano la spesa effettuata. Ormai è dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, che la crisi economica orienta e modifica i nostri consumi, anche quelli alimentari. Per esempio un recentissimo studio pubblicato sugli Archives of Internal Medicine da Kiyah Duffey dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill ha dimostrato che via via che sono saliti i prezzi di bibite e pizza, il consumo di questi cibi si è ridotto a beneficio della linea, magra consolazione per chi deve tollerare il carovita. Il team di Wansink ora sembra avvertirci di un problema non indifferente se i soldi sono pochi: il cervello non si adegua alla crisi stando più attento ai conti, ma anzi ci fa sbagliare e spendere più di quanto preventivato, e forse oltre il budget realmente disponibile. Infatti l'esperto ha intervistato 300 persone e osservato il loro comportamento al supermercato. E' emerso in primis che oltre la metà di loro, ed è plausibile visto che è già difficile girare al supermarket con il foglietto della lista in mano, fa, o tenta di fare, i conti a mente, senza usare alcun ausilio per non sbagliare. Wansink ha osservato che c'è una tendenza a sottostimare il costo finale della spesa, così quando arriviamo in cassa ci accorgiamo, con grande disappunto, di aver speso più del previsto. E non è tutto, la scoperta più snervante è che proprio coloro che sembrano i più precisi, cioè che si mettono a fare i conti al centesimo per ogni articolo che mettono nel carrello, sono quelli che commettono l'errore maggiore sul conto finale. Cosa fare dunque se il cervello non partecipa all'obiettivo risparmio anti-crisi? Wansink consiglia: fare conti per approssimazione moltiplicando una cifra media per il numero di articoli finiti nel carrello. (12 Marzo 2010) Fonte: http://canali.kataweb.it/kataweb-con...se-alla-cassa/ |
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#3 | |
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Iscritto dal: Oct 2006
Città: T.A. (NA)
Messaggi: 187
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
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Ma anche no.
Capisco che i vegeto-terroristi fanno i salti di gioia quando diminuisce il consumo di carne, ma una cosa è che la gente decida di smettere di mangiare carne e simili ed un altra è che la gente sia costretta a farne a meno.
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A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 3015
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A parte che bisognerebbe capire su quale campione è stata effettuata la stima (famiglia composta da quanti elementi, situazione finanziaria, stile di vita). Magari esce fuori che si mangia di meno (dato anche positivo) per soddisfare la fame del SUV (dato negativo)
Byezzzzzzzzzzzzzzzzzz |
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#6 | ||
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Iscritto dal: Oct 2006
Città: T.A. (NA)
Messaggi: 187
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Consumi eccessivi di pane/olio/vino fanno male e almeno dalle mie parti di solo pane se ne consuma anche 1kg al giorno per una famiglia di 4, senza contare i piattoni di pasta superconditi. Il vino poi dubito che venga acquistato solo per farsene un bicchierino al giorno, e meno alcol c'è in giro meglio è. Inoltre Quote:
Magari la gente imparerà a nutrirsi meglio grazie alla crisi |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Ancona
Messaggi: 4331
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
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La carne è un jolly che permette di soddisfare facilmente i bisogni dell'organismo. Se la riduci oltremodo e non sai come controbilanciarne il mancato apporto (non tutti sono dietisti) rischi di provocare seri problemi nel medio termine. Ed intanto le TV anziché fare trasmissioni serie in cui si spiegano le vitamine, le proteine e gli apporti energetici trasmettono i consigli in cucina.
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A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
Ultima modifica di ConteZero : 12-04-2010 alle 08:32. |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 967
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1 Kg di pane in 4 non è una dose così eccessiva, per la pasta e l'olio d'accordissimo, spesso e volentieri se ne abusa
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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qua da noi se comperi frutta e verdura al supermercato la paghi il DOPPIO che da fruttivendoli e la qualità dal fruttivendolo è doppia!
ci son diversi fruttivendoli che giocano sulla grossissima quanttà venduta e tengono seppur la qualità ottima prezzi MOLTO bassi. per il pollame chi può lo alleva in casa e rivende da produttore a consumatore. costa di più che al supermercato, ma la differenza in qualità è ABISSALE. in generale nell'ultimo anno i prodtti "a basso contenuto di KM" si stanno imponendo alla grandissima. OTTIMO. la grossa distribuzione imho può crepare, danneggia il coltivatore-agricoltore affamandolo, privilegia i furbi che producono MERDA e chiede prezzi 3-4 superiori al pagato alla cassa alla clientela. CREPINO.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare |
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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in quanto alla carne: imho se ne consuma TROPPA,
da "mediterranei" dovremmo campae a legumi e pesce soprattutto. farebbe bene ala portafogli, all'ambiente e alla salute di tutti.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare Ultima modifica di Fil9998 : 12-04-2010 alle 10:51. |
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#12 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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io ho la netta impressione che la carne sia, tra i generi alimentari, uno di quelli che in assoluto è rincarata di meno.
a meno che ci sia una sorta di (assai distorto) effetto giffen... |
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#13 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Città: Wursteland
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Se tu hai il vicino che fa la ricotta buona e te la vende a poco, sei fortunato ma 3 milioni di milanesi e 5 milioni di romani non possono comprarla dal ricottaro di fiducia
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Nintendo WIII 4d Turbo Intercooler - Sestium X 666 99,312 GHz - 6.984 Ram Σ(9999) MHz - HDD SATA 97e^(10) bytes 93³ rpm - ATI biberon X900z ∞Mb - Win Eight SP (1 > yours) 16 Valve |
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Città: Wursteland
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 967
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In media sicuramente, ma una persona un po' attiva (stimando un fabbisogno sui 2500 Kcal) 200/250g di pane al giorno li può mangiare tranquillamente... sono 600 Kcal scarse
Ultima modifica di balint : 12-04-2010 alle 10:01. |
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#17 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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vabbuò... a quel punto però ti sei giocato quasi tutta la dose di carboidrati quotidiana...
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 967
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Ok non sto dicendo che tutti dovrebbero mangiare 250g di pane, però 1 kg in 4 non è una quantità da "disordine alimentare", le cattive abitudini alimentari sono ben altre... questo volevo dire
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 1624
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In questo periodo di crisi potrebbe tornare di moda........ ...ah no, mi ero dimenticato che ora il pane costa più della carne le generazioni future si sentiranno dire che il pane va mangiato con la carne
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#20 | ||
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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che poi in effetti dipende anche da che tipo di pane. 1 chilo di rosette vuote è un boato di pane; 1 chilo di toscano o pugliese già "sembra meno"... Quote:
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le generazioni future si sentiranno dire che il pane va mangiato con la carne








