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Old 20-09-2009, 14:07   #1
_Claudio
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[IT] Mercato del lavoro,competenze e università

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Originariamente inviato da tomminno Guarda i messaggi
Devi considerare che in Italia l'informatica come ramo di studio è arrivato a metà degli anni 80. Tutti quelli laureati prima (praticamente tutti i professori) erano al massimo Ingegneri Elettronici.

Sta di fatto che se ti accontenti solo di scrivere righe di codice anche nel migliore dei modi, una volta entrato nel mercato del lavoro italiano, scoprirai una realtà disarmante: sarai circondato da colleghi che non capiscono una cippa di programmazione, che scrivono (quando va bene) metodi (ehm funzioni) di 500 righe replicando il codice tutte le volte, senza alcuna strutturazione, che credono di conoscere la programmazione ad oggetti solo perchè programmano in C# o Java, e te non avrai modo di distinguerti perchè tanto il programma funziona lo stesso e a chi ti paga non gli importa niente che il software sia stato scritto da cani o impiegando design patterns.
L'unico modo per sottrarsi a questo sistema è aspirare a qualcosa di meglio, per lo meno ad una posizione che ti consenta di cazziare quelli che scrivono merdate, ma ormai che sono scritte nessuno ha il tempo di riscriverle. E quando arrivi a quel livello smetti già di scrivere codice, per lo meno si guadagna meglio.

Si perchè il programmatore è nel mondo informatico l'equivalente del meccanico dell'officina nel mondo automobilistico, praticamente l'ultima ruota del carro.

Oddio per quello che vale meglio evitarlo dal principio, per lo meno si parte già con motori relazionali migliori.

Se credi che gli argomenti teorici siano inutili, forse non hai capito il senso dell'università.
L'università deve fornire nozioni teoriche.
Se ti fornisse solo concetti pratici saresti obsoleto nel giro di un paio d'anni e non avresti acquisito la capacità mentale di adattarti ai cambiamenti.
Che è quello che dovrebbe distinguere un laureato da un semplice diplomato.
Altrimenti tanto vale che uscito dalle superiori tu vada a prenderti le certificazioni Microsoft o Sun. Che possono certificare che sai a memoria la libreria Java o .NET ma che in definitiva niente dicono del fatto che tu sia comunque un bravo programmatore.



Guarda che insegnare è un mestiere difficile.
Ci sono persone competentissime nella loro materia che però non saprebbero comunicare ad altri il senso del proprio lavoro ed altri invece sono degli ottimi divulgatori.
Pochissimi sanno fare entrambe le cose.
Quote:
Originariamente inviato da Ikon O'Cluster Guarda i messaggi
Secondo me in Italia l'"informatica", ma per meglio dire gli investimenti nelle IT, sono limitati dal fatto che le PMI non hanno una grandezza ed una complessità organizzativa tali da avere necessità reale di investimenti nel settore. A questo si aggiunge la scarsa cultura media della popolazione che in parte è refrattaria alle IT (ricordo che pochi giorni fa ho letto che solo il 50% degli italiani usa internet). Inoltre non bisogna dimenticare che è prevalente il settore secondario rispetto al terziario, quindi è l'industri (seppure in declino) che traina il paese (o meglio la baracca). In questo scenario chi si specializza, spesso ottenendo competenze di altissimo livello anche in un mercato internazionale, non riesce a collocarsi sul mercato del lavoro in maniera adeguata. Principalmente per via di quanto detto prima, ma non è da trascurare che in Italia l'ordinamento non definisce precisamente la figura dell'informatico e dell'Ingegnere informatico. E' completamente insufficiente è anche la linea di demarcazione che dovrebbe fissare i ruoli di ing. informati ed informatici. Non a caso i secondi possono fregiarsi del titolo di Ing. successivamente all'esame di stato, malgrado non abbiano mai messo piede ad ingegneria (non discuto sulle loro capacità, ma il titolo di Ing. presuppone un certo tipo di attitudini che perdonatemi non vengono inculcate nella testa degli studenti di Scienze). Questa tendenza a fare "carne di porco" e a buttare sia di informatici che di Ing. informatici in un unico calderone, giustifica le aziende. Queste ignoranti delle loro reali necessità (perchè di piccole-medie dimensioni, perchè appartenenti al secondario, perchè quindi non necessitano di un supporto informatico specializzato, ecc...) pubblicano offerte di lavoro esilaranti in cui si accettano per una data mansione in modo del tutto indifferente sia Ing. Informatici, sia Ing. delle telecomunicazioni, sia Ing. Elettronici, Informatici, sia Matematici, sia Fisici.

Questa gente che ha soldi/potere in mano e che tanto si riempie la bocca della propria posizione è la prima che ignora le reali esigenze della propria azienda o delle istituzioni o del paese intero. Facendo ciò contribuisce a sminuire la figura professionale che è l'unica attualmente a poter contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo del settore terziario e quindi alla crescita economica. Solo attraverso l'eliminazione di inefficienze per mezzo di investimenti nelle IT le aziende italiane possono ritrovare competitività a livello internazione. Non è certo la tanto decantata qualità del Made in Italy a poter fare miracoli... soprattutto quando un paio di scarpe (completamente) italiano da 60 euro si scuce al 2° giorno a tutto vantaggio del professionalissimo bambino cambogiano che confeziona scarpe immortali!!!
Riprendendo due post di un altro 3D sarebbe interessante confrontarsi sull'argomento.

Le mie considerazioni sono che:
-per progettare software e quindi "aspirare a qualcosa di migliore" bisogna sapere bene ciò che verrà realizzato in pratica e quindi sporcarsi le mani col codice non è così male. Un ing. meccanico che lavora in Ferrari deve sapere bene perchè la sua auto non funziona se succede. Così come un ing. informatico che si occupa di computazione distribuita può permettersi di non conoscere i dettagli dei tipi generici o di Lvalue e Rvalue ma deve essersi sporcato le mani con apparati di rete, throughput, Availability ecc...

-Che MySQL sia un prodotto scadente non esula un professore universitario dal non capirne le diciture e quindi non sapere usare il manager visuale alla prima cliccata.

-Arrivato al quinto anno di università con buoni voti penso di avere competenza critica sufficiente per capire quali concetti teorici mi sono utili e quali no. (es. ottimizzazione dei join in ambito distribuito al posto dei linguaggi di interrogazione su xml e relativa pappardella algebrico-logica sulle basi di conoscenza).

Riguardo il mercato IT in Italia quoto Ikon e aggiungo che non è un caso se all'estero si hanno costi di produzione nettamente inferiori mentre in Italia ci si affida con la stessa disinvoltura ad un praticone "ma con 20 anni di esperienza" o ad un ing. informatico "con appena 5 anni di esperienza" e magari si preferisce il praticone perchè chiede di meno e sono 20 anni che combina cazzate convinto di avere la soluzione migliore nel taschino.
Salvo poi accorgersi che il sistema non funzionerà mai, i soldi sono stati spesi, ne vengono spesi altri per la "riparazione e manutenzione" (leggi: farlo funzionare) dati sempre al solito smanettone.

Mentre nelle nazioni "evolute" l'IT è un investimento per ridurre i costi, in Italia è un costo che riduce gli investimenti e ho detto tutto.

Ultima modifica di _Claudio : 20-09-2009 alle 14:09.
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Old 20-09-2009, 14:23   #2
cdimauro
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Ecco cosa ne penso.
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Old 20-09-2009, 14:45   #3
tomminno
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Originariamente inviato da _Claudio Guarda i messaggi
Le mie considerazioni sono che:
-per progettare software e quindi "aspirare a qualcosa di migliore" bisogna sapere bene ciò che verrà realizzato in pratica e quindi sporcarsi le mani col codice non è così male.
Indubbiamente, solo che per sporcarsi le mani con il codice e imparare bene a programmare occorrono anni, anni di lavoro e se finisci a sviluppare in ambiente web, non sei certo bravo a lavorare con il 3D e viceversa.
E chi nel frattempo acquisisce una visione d'insieme di un progetto, che non include esclusivamente la realizzazione spicciola del software?
Poi è ovvio che uno comincia la gavetta come programmatore perchè è divertente.
Poi però ci si sveglia e ci si rende conto che essere bravi o capre non fa differenza e allora si cerca di tirarsene fuori, perchè se un progetto porta soldi all'azienda che il codice sia stato scritto tutto nel Main oppure applicando pattern, nessuno verrà a dartene merito.

Programmare è divertente ma si è l'ultima ruota del carro, dei meri esecutori di quello che è già stato deciso prima, ecco personalmente mi sono spostato su quello che avviene prima e sinceramente di conoscere i pattern per quello che faccio non è certamente fondamentale.

Quote:
Un ing. meccanico che lavora in Ferrari deve sapere bene perchè la sua auto non funziona se succede. Così come un ing. informatico che si occupa di computazione distribuita può permettersi di non conoscere i dettagli dei tipi generici o di Lvalue e Rvalue ma deve essersi sporcato le mani con apparati di rete, throughput, Availability ecc...
Secondo te l'ingegnere della Ferrari in quanto ingegnere deve saper usare una pinza dinamometrica per regolarsi le valvole, oppure sapersi smontare il motore per cambiare la cinghia di distribuzione?

Quote:
-Che MySQL sia un prodotto scadente non esula un professore universitario dal non capirne le diciture e quindi non sapere usare il manager visuale alla prima cliccata.
Se lo insegna dovrebbe per lo meno conoscerlo, chiaramente questi sono i casi di professori "vecchi" (non strettamente in senso anagrafico) che non si aggiornano e neanche ne hanno l'interesse perchè ormai hanno la poltrona e nessuno li può schiodare di lì.

Quote:
-Arrivato al quinto anno di università con buoni voti penso di avere competenza critica sufficiente per capire quali concetti teorici mi sono utili e quali no. (es. ottimizzazione dei join in ambito distribuito al posto dei linguaggi di interrogazione su xml e relativa pappardella algebrico-logica sulle basi di conoscenza).
Perchè basi tutto sulla logica dell'immediata applicabilità della consocenza, logica sbagliatissima in un ambiente scolastico.
A questo punto a che ti è servito studiare l'italiano alle superiori?
A che ti è servito studiare analisi?
E sei sicuro che possa servirti l'ottimizzazione di join in ambito distribuito o solo che è qualcosa che ti interessa di più delle nozioni algebriche?
Che poi le nozioni algebriche sono quelle che tengono in piedi la teoria e la pratica dei database relazionali.
tomminno è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-09-2009, 14:51   #4
javaboy
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ecco come la penso io:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2045108


Più che una argomentazione, è uno sfogo disperato e scritto con i piedi.

Ultima modifica di javaboy : 20-09-2009 alle 15:03.
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Old 20-09-2009, 15:55   #5
cdimauro
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Hai aperto il thread 8 ore dopo la pubblicazione del mio articolo. E' soltanto una coincidenza?
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Old 20-09-2009, 16:02   #6
javaboy
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Originariamente inviato da cdimauro Guarda i messaggi
Hai aperto il thread 8 ore dopo la pubblicazione del mio articolo. E' soltanto una coincidenza?
Ah ah no! Ti ho pure rubato il famoso detto "sui programmatori che non dovrebbero essere pagati".
javaboy è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-09-2009, 17:03   #7
Ikon O'Cluster
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Copio dall'altro 3d perchè è pertinente...

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Originariamente inviato da khelidan1980 Guarda i messaggi
Poi mi piacerebbe capire cosa mai si faccia di fantasmagorico a ingegneria informatica rispetto ad informatica tale per cui tutti gli ingegneri debbano partire minimo da project manager mentri gli informatici sono ideali per fare lavori da officina
Non è che l'informatico lavora in officina. Lo svilluppo è una fase successiva alla progettazione. Non mi sembra che gli architetti lavorino nell'officina degli ingegneri edili... Quindi onore agli architetti quanto agli ing. edili. Ma l'architetto non è un ingegnere e quando ci prova i risultati sono discutubili... almeno quanto è discutibile che un informatico possa fregiarsi del titolo di ingegnere malgrado l'"ingegno" (intendo con questa parola la particolare attitudine alla progettazione e alla risoluzione sistematica di problemi tipica di colui che è ingegnere) non sia la sua specialità.
Ikon O'Cluster è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-09-2009, 17:08   #8
khelidan1980
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Originariamente inviato da Ikon O'Cluster Guarda i messaggi
Copio dall'altro 3d perchè è pertinente...



Non è che l'informatico lavora in officina. Lo svilluppo è una fase successiva alla progettazione. Non mi sembra che gli architetti lavorino nell'officina degli ingegneri edili... Quindi onore agli architetti quanto agli ing. edili. Ma l'architetto non è un ingegnere e quando ci prova i risultati sono discutubili... almeno quanto è discutibile che un informatico possa fregiarsi del titolo di ingegnere malgrado l'"ingegno" (intendo con questa parola la particolare attitudine alla progettazione e alla risoluzione sistematica di problemi tipica di colui che è ingegnere) non sia la sua specialità.
il paragone con l'officina non lo fatto io,e comunque il punto non era quello,a sentire certi commenti uno basta che ha fatto ingeneria e dovrebbe partire come minimo da project manager senza aver mai visto il mondo del lavoro,senza minimamente sapere quali problematiche possano insorgere in ambienti di produzione etc...
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Khelidan
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Old 20-09-2009, 17:11   #9
Ikon O'Cluster
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Messaggi: 300
DA http://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria_informatica:

L'ingegneria informatica è la branca dell'ingegneria che si occupa dell'analisi, dello sviluppo e del progetto dei sistemi per l'elaborazione dell'informazione.

Un ingegnere informatico è quel professionista in grado di svolgere attività nella pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione e esercizio di sistemi e infrastrutture per la rappresentazione, la trasmissione e l'elaborazione delle informazioni.

È un esperto delle applicazioni teoriche e organizzative legate all'informatica, con conoscenza di programmazione nei principali linguaggi.

Il DPR 328/2001 art. 46 stabilisce che le attività professionali che formano l’oggetto della professione dell’Ingegnere dell’Informazione sono:

* attività di progettazione, direzione lavori, stima e collaudo di impianti e di sistemi elettronici, di automazioni e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni;
* i rilievi diretti e strumentali di parametri tecnici afferenti impianti e sistemi elettronici;
* le attività che implicano l'uso di metodologie standardizzate, quali la progettazione, direzione lavori e collaudo di singoli organi o componenti di impianti e di sistemi elettronici, di automazione e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni, nonché di sistemi e processi di tipologia semplice o ripetitiva.


Gli ingegneri, oltre allo studio teorico dell'informatica in quanto scienza, si avvalgono e contribuiscono a sviluppare la tecnologia necessaria ai fini su menzionati, coniugando solide conoscenze di base di tipo metodologico, tecnico e scientifico con specifiche competenze professionalizzanti.

Un tipico curriculum in ingegneria informatica copre, oltre alle discipline di base quali la matematica e la fisica e ai temi specifici dell'Informatica stessa, lo studio di fondamenti di materie affini quali i sistemi di controllo automatico, i sistemi per le telecomunicazioni, studi di elettronica analogica e digitale nonché di economia e fisica.

DA http://it.wikipedia.org/wiki/Informatico
Di seguito sono tratteggiate le figure professionali riconoscibili nell'informatica.
Va detto che per quasi ciascuna di queste esiste la distinzione tra junior e senior, ad indicare il livello di esperienza raggiunto. Va anche detto che questa distinzione, utilizzata soprattutto dalle case produttrici di software e dalle società di consulenza e di servizi informatici, ha uno scopo squisitamente commerciale per la impostazione delle tariffe da applicare per i clienti, e che a volte non ha alcuna attinenza con le reali capacità ed esperienza della persona.
É molto importante ricordare che le funzioni illustrate per le varie figure professionali sono quelle più significative, e che in realtà aziendali molto strutturate, soprattutto case produttrici di software e società di consulenza, esistono diversificazioni spesso marcate, dovute soprattutto alla parcellizzazione del lavoro di analisi, sviluppo e collaudo.
Le denominazione sono quelle di uso comune, a volte in italiano, a volte in inglese.

Tecnico hardware
Cura l'assemblaggio di hardware, periferiche e reti locali e ne assicura la manutenzione.
Figura tipica delle società che vendono computer, e dei grandi centri elaborazione dati. Spesso assume anche il ruolo di tecnico software.
Tecnico software
Cura l'installazione di sistemi operativi ed applicazioni, prevalentemente su personal computer, all'interno di strutture con un parco macchine di grandi dimensioni. In queste stesse organizzazioni assicura anche l'assistenza agli utenti, su chiamata.
É coadiuvato dal tecnico hardware e a volte ne fa le veci.
Operatore
Cura l'attrezzaggio delle unità periferiche e ne controlla costantemente il funzionamento
Cura i flussi dell'elaborazione di tipo batch
Esegue i salvataggi periodici dei dati
Mantiene aggiornata la documentazione di sala macchine
Risolve o collabora a risolvere malfunzionamenti ed anomalie
Programmatore
Realizza programmi sulla base delle specifiche dell'analista e con il rispetto di standard condivisi
Cura la manutenzione e l'aggiornamento dei programmi per nuove esigenze
Stende la documentazione tecnica dei programmi realizzati
Predispone istruzioni operative per gli utenti e, ove applicabile, ne cura l'addestramento
Analista
Collabora con il Capoprogetto alla definizione degli obiettivi tecnici
Sviluppa l'analisi delle procedure studiando con l'utente le caratteristiche richieste
Progetta la struttura della base dati necessaria
Sviluppa l'analisi di dettaglio e le specifiche per il programmatore
Contribuisce al collaudo e all'avviamento delle nuove procedure in stretta collaborazione con l'utente finale
Capoprogetto o project manager
Stende il piano di sviluppo del progetto, assegnando risorse e definendo, insieme all'utente finale, i tempi di realizzazione
Mantiene una visione costantemente aggiornata dello stato avanzamento del progetto
Studia e risolve ritardi, incidenti di percorso, assenze, malfunzionamenti
Dirime eventuali possibili discordanze tra il team di sviluppo e l'utente finale
Softwarista
Data base administrator
Cura, in collaborazione con il team di sviluppo, la progettazione fisica del Data Base e delle funzioni dirette di gestione
Segue, in monitoraggio costante, l'evoluzione del Data Base, in termini di volumi, accessi, tempi di risposta, malfunzioni
Organizza ed esegue le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e le procedure di sicurezza, come i backup ordinari e straordinari e gli eventuali ripristini a seguito di malfunzionamenti
Sistemista
Assicura il monitoraggio dell'evoluzione tecnologica dei sistemi, la loro ottimizzazione ed il costante aggiornamento
Fornisce assistenza ai team di sviluppo sull'utilizzo ottimale del software di base
In molte realtà assicura anche funzioni di sistemista di rete e system integrator
System integrator
Cura l'armonizzazione di funzionamento e di servizio di sottosistemi di diversa natura e/o di diversi fornitori
La natura delle inetegrazioni è la più varia: va dal software applicativo, ai data base, alla gestione delle reti
Riassume in sé capacità ed esperienze tipiche di analisti, programmatori, sistemisti ed amministratori di base dati
Sistemista di rete
IT Architect

Disegna e definisce la struttura dei sistemi informativi. Figura orientata alla fornitura di soluzioni.
Specialista
Tecnico operativo
Tecnico assistenza utenti
Controllo qualità
Web architect
Web designer
Webmaster
Tecnico commerciale

La figura del "commerciale" ha l’obiettivo di generare parte del fatturato aziendale veicolando l’offerta di prodotti/servizi dell’azienda in linea con quanto stabilito dal piano commerciale programmatico, all’interno del mercato e/o dei clienti a lui assegnati.
Promuove le attività commerciali atte al raggiungimento degli obiettivi di vendita prefissati e gestisce l’intero processo di vendita (dalla predisposizione dell’offerta all’acquisizione del ordine/contratto).
EDP Manager o Responsabile dei Sistemi Informativi o Chief information officer


SECONDO ME:
Obiettivamente ho capito cosa fa un ingegnere informatico, ma non ho capito cosa fa un informatico! Penso che il primo abbia un suo ruolo ben definito, che in Italia però non è necessario vista l'immaturità del settore. Mentre il secondo abbia conoscenze tecniche molto approfondite e spettro ridottissimo su quella che è la sua disciplina. Sebbene l'informatico sia un esperto nel suo settore, la sua formazione lo "imprigiona nel suo mondo". Un ing. informatico ha conoscenze ad ampio spettro anche in altre discipline, è una figura che nasce e muore nella cooperazione in team, dove le conoscenze dei soggetti devono sovrapporsi per rendere possibile il dialogo tra le varie discipline. Nell'ambito della progettazione, il progetto è un derivato che è intrinsecamente multidisciplinare. La figura dell'ingegnere è obbligatoria in questo ambito data la sua inclinazione alla risoluzione sistematica di problemi e dato l'ampio spettro delle sue conoscenze che è l'elemento fondamentale per il dialogo interdisciplinare (per capire cosa dice chi si occupa di telecomunicazioni, elettronica, automazione, ecc...). L'informatico, invece, deve preoccuparsi dello "sviluppo": non le necessarie conoscenze per trattare questioni oltre il proprio ambito. Ad esempio non capisce abbastanza di telecomunicazioni e non potrà mai sapere cosa esiste nel livello PHY, la sua visione termina nel MAC e nell'interfaccia astratta che il PHY gli offre perchè qualcuno più su ha fatto le cose per bene). Io sono ing. informatico, non schifo come fanno in tanti gli informatici in sè per sè. Schifo gli informatici che si credono capaci di fare cose oltre le loro competenze ed ancor di più schifo chi nell'ordinamento gli permette legalmente di fare un lavoro per il quale non sono stati formati. Schifo d'altro canto gli ing. informatici che dicono di saperne più degli informatici in campo informatico e soprattutto nell'ambito della programmazione. L'ing. informatico è un discreto programmatore, ne conosce le basi, ne conosce le tecniche, le convenzioni e i principi di buona programmazione. Questo lo aiuta a dialogare con l'informatico e a portare le argomentazioni tecniche di quest'ultimo nell'ambito della progettazione. Il lavoro tra le due figure è sinergico e mai in contrapposizione... nessun architetto firmerà mai un progetto perchè l'architetto non progetta anche se sa come si fa per progettare. Così dovrebbe essere anche nell'informatica... ma purtroppo non è!

Ultima modifica di Ikon O'Cluster : 20-09-2009 alle 17:29.
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Old 20-09-2009, 17:28   #10
khelidan1980
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DA http://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria_informatica:

L'ingegneria informatica è la branca dell'ingegneria che si occupa dell'analisi, dello sviluppo e del progetto dei sistemi per l'elaborazione dell'informazione.

Un ingegnere informatico è quel professionista in grado di svolgere attività nella pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione e esercizio di sistemi e infrastrutture per la rappresentazione, la trasmissione e l'elaborazione delle informazioni.
quindi un ingegnere neolaureato dovrebbe partire con il fare questo al lavoro?
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Old 20-09-2009, 17:31   #11
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quindi un ingegnere neolaureato dovrebbe partire con il fare questo al lavoro?
Ti avevo già risposto:

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Un ing. informatico ha conoscenze ad ampio spettro anche in altre discipline, è una figura che nasce e muore nella cooperazione in team, dove le conoscenze dei soggetti devono sovrapporsi per rendere possibile il dialogo tra le varie discipline. Nell'ambito della progettazione, il progetto è un derivato che è intrinsecamente multidisciplinare. La figura dell'ingegnere è obbligatoria in questo ambito data la sua inclinazione alla risoluzione sistematica di problemi e dato l'ampio spettro delle sue conoscenze che è l'elemento fondamentale per il dialogo interdisciplinare (per capire cosa dice chi si occupa di telecomunicazioni, elettronica, automazione, ecc...). L'informatico, invece, deve preoccuparsi dello "sviluppo": non le necessarie conoscenze per trattare questioni oltre il proprio ambito. Ad esempio non capisce abbastanza di telecomunicazioni e non potrà mai sapere cosa esiste nel livello PHY, la sua visione termina nel MAC e nell'interfaccia astratta che il PHY gli offre perchè qualcuno più su ha fatto le cose per bene). L'ing. informatico è un discreto programmatore, ne conosce le basi, ne conosce le tecniche, le convenzioni e i principi di buona programmazione. Questo lo aiuta a dialogare con l'informatico e a portare le argomentazioni tecniche di quest'ultimo nell'ambito della progettazione. Il lavoro tra le due figure è sinergico e mai in contrapposizione... nessun architetto firmerà mai un progetto perchè l'architetto non progetta anche se sa come si fa per progettare. Così dovrebbe essere anche nell'informatica... ma purtroppo non è!
Sottolineo che con il termine "qualcuno più su dell'informatico" non intendo il CAPO, ma intendo più su nella catena della produzione: prima c'è la progettazione poi c'è lo sviluppo.
Ikon O'Cluster è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-09-2009, 17:41   #12
khelidan1980
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Ti avevo già risposto:



Sottolineo che con il termine "qualcuno più su dell'informatico" non intendo il CAPO, ma intendo più su nella catena della produzione: prima c'è la progettazione poi c'è lo sviluppo.
ah,a me sembrava una definizione quella,comunque la progettazione la fanno i project manager,non so il mio capo ha 10 anni di esperienza per fare quel lavoro,se tu (impersonale non mi riferisco direttamente a te si sa mai che la si butti sul personale ) da neolaurato ti senti avere quelle competenze e sopratutto di prenderti determinate responsabilità,buon per te,spero che tu trova un azienda disposta ad assumerti!

E comunque rimane sempre il problema dei numeri,il nostro gruppo conta dieci sviluppatori circa con 1 pm.....mi sa che o gli ingeneri si abbassano al livello dello sviluppatore o camperanno ad aria probabilmente
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Khelidan
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Old 20-09-2009, 17:54   #13
Ikon O'Cluster
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Io non penso di poter essere responsabile. Io sono cosciente che esiste un esame di stato che mi abilita ad esserlo e mi conferisce il titolo di Ingegnere. Perchè è come tale che ho studiato. Mi avvalgo di questo, poi i risvolti della mia carriera (e quella di un ingegnere informatico generico) sono cose che non c'entrano con il discorso. Io da neolaureato (anzi io da laureando a dicembre) rispetto ad un informatico con 20 anni di esperienza sono sicuro che parlerò molto più di lui rispetto a materie quali: automazione, telecomunicazioni, elettronica. Indipendentemente dall'esperienza certe cose o le hai studiate oppure non le sai. E se a te serve qualcuno che sappia di informatica ma anche di queste altre discipline è meglio un neolaureato che un informatico con 250 anni di esperienza, perchè saprà benissimo l'informatica (una roba da premio Turing dopo tutti quegli anni) ma le altre materie le deve andare a studiare all'università della trentesima età visto che avrà circa 275 anni! Che poi gli informatici firmino i progetti e abbiano la targhetta con la scritta "Ing. Pinco Pallino" è un paradosso italiano che ho già affermato essere la la rovina del settore in questo paese.
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Old 20-09-2009, 17:55   #14
Kralizek
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magari il tuo project manager può assumere un neo laureato tenerselo vicino e dargli compiti stupidi. All'inizio assisterà solo a riunioni, poi gli verrà assegnata una feature da integrare e così via.

In questo modo si crea una figura professionale senza per forza svilirla buttandola a fare qualcosa per cui non era supposta.
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Old 20-09-2009, 18:03   #15
khelidan1980
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magari il tuo project manager può assumere un neo laureato tenerselo vicino e dargli compiti stupidi. All'inizio assisterà solo a riunioni, poi gli verrà assegnata una feature da integrare e così via.

In questo modo si crea una figura professionale senza per forza svilirla buttandola a fare qualcosa per cui non era supposta.
dai parliamoci chiaro,tu che lavori da un po,ti sembra plausibile che uno svolga mansioni da project manager anche se non hai sviluppato?
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Old 20-09-2009, 18:07   #16
khelidan1980
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Io non penso di poter essere responsabile. Io sono cosciente che esiste un esame di stato che mi abilita ad esserlo e mi conferisce il titolo di Ingegnere. Perchè è come tale che ho studiato. Mi avvalgo di questo, poi i risvolti della mia carriera (e quella di un ingegnere informatico generico) sono cose che non c'entrano con il discorso. Io da neolaureato (anzi io da laureando a dicembre) rispetto ad un informatico con 20 anni di esperienza sono sicuro che parlerò molto più di lui rispetto a materie quali: automazione, telecomunicazioni, elettronica. Indipendentemente dall'esperienza certe cose o le hai studiate oppure non le sai. E se a te serve qualcuno che sappia di informatica ma anche di queste altre discipline è meglio un neolaureato che un informatico con 250 anni di esperienza, perchè saprà benissimo l'informatica (una roba da premio Turing dopo tutti quegli anni) ma le altre materie le deve andare a studiare all'università della trentesima età visto che avrà circa 275 anni! Che poi gli informatici firmino i progetti e abbiano la targhetta con la scritta "Ing. Pinco Pallino" è un paradosso italiano che ho già affermato essere la la rovina del settore in questo paese.
ti auguro di trovare posti dove serva avere competenze di automazione,elettronica....a noi informatici lasciate la programmazione web,visto che gli ingegneri schifano gli informatici che osano fare il loro lavoro mi sembra giusto che anche gli ingegneri non debbano saltare il recinto
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Old 20-09-2009, 18:12   #17
Kralizek
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dai parliamoci chiaro,tu che lavori da un po,ti sembra plausibile che uno svolga mansioni da project manager anche se non hai sviluppato?
magari con un approccio graduale non sarebbe così impensabile. E magari all'inizio fai sporcare le mani al ragazzo.

Sia chiaro, gli ufficiali delle FF AA studiano per guidare gli uomini in guerra. Ciò non vuol dire che gli si dia subito una brigata. Si inizia con un plotone e spesso vengono coadiuvati da un sergente che potrebbe essere loro padre.

Ma alla fine il Gen. Angioni gli Italiani in Libano ce li ha portati
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Old 20-09-2009, 18:23   #18
javaboy
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Io non penso di poter essere responsabile. Io sono cosciente che esiste un esame di stato che mi abilita ad esserlo e mi conferisce il titolo di Ingegnere. Perchè è come tale che ho studiato. Mi avvalgo di questo, poi i risvolti della mia carriera (e quella di un ingegnere informatico generico) sono cose che non c'entrano con il discorso. Io da neolaureato (anzi io da laureando a dicembre) rispetto ad un informatico con 20 anni di esperienza sono sicuro che parlerò molto più di lui rispetto a materie quali: automazione, telecomunicazioni, elettronica. Indipendentemente dall'esperienza certe cose o le hai studiate oppure non le sai. E se a te serve qualcuno che sappia di informatica ma anche di queste altre discipline è meglio un neolaureato che un informatico con 250 anni di esperienza, perchè saprà benissimo l'informatica (una roba da premio Turing dopo tutti quegli anni) ma le altre materie le deve andare a studiare all'università della trentesima età visto che avrà circa 275 anni! Che poi gli informatici firmino i progetti e abbiano la targhetta con la scritta "Ing. Pinco Pallino" è un paradosso italiano che ho già affermato essere la la rovina del settore in questo paese.
Tre cose sono infinite: l'universo, la stupidità umana e la spocchia degli ingegneri. Io lavoro nello sviluppo software e ti assicuro che le peggiori porcherie le ho viste fare a ing. informatici regolarmente iscritti all'albo.

Firmate progetti, progettate missili, robot, ma state lontani dal codice.
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Old 20-09-2009, 18:27   #19
Ikon O'Cluster
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visto che gli ingegneri schifano gli informatici che osano fare il loro lavoro mi sembra giusto che anche gli ingegneri non debbano saltare il recinto
Mi sembra la stessa cosa che avevo scritto io... Fermo restando che gli informatici fanno un esame di stato in maniera quantomeno moralmente abusiva.
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Old 20-09-2009, 18:31   #20
javaboy
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Mi sembra la stessa cosa che avevo scritto io... Fermo restando che gli informatici fanno un esame di stato in maniera quantomeno moralmente abusiva.
Conosco ing. informatici che stanno a rimestare nel codice javascript e prendono ordini da diplomati e tu ti lamenti dell'esame di stato?
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