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Ahmadinejad invia gesti distensivi: difesa ad Ahmad Vahidi gli est
E' un mito quest'uomo.
Chi è Ahmad Vahidi? Ahmad Vahidi (Afp) WASHINGTON – Al presidente iraniano Ahmadinejad piacciono le provocazioni e gli uomini a lui fedeli. Per questo ha scelto Ahmad Vahidi quale ministro della Difesa. Un personaggio ben conosciuto nel mondo dell’intelligence in quanto ha guidato l’Armata Qods, l’apparato clandestino dei pasdaran. Ed è per questo che è finito nel mirino della magistratura argentina che lo ritiene coinvolto nell’attentato contro la sede dell’associazione ebraica Amia. Un attacco organizzato, sembra, dai servizi iraniani e dall’Hezbollah. CASO - È chiaro che ogni visita di Vahidi all’estero rischia di trasformarsi in un caso internazionale. Le autorità del Paese che lo riceve dovrebbero attenersi alla richiesta d’arresto emessa dall’Interpol e dunque far scattare le manette ai polsi del ministro. Oppure potrebbero scegliere di ignorare il mandato di cattura per la strage in Argentina, ma questo aprirebbe un altro fronte diplomatico imbarazzante. È già accaduto che un alto dirigente iraniano, sospettato di aver avuto un ruolo nel complotto dell’Amia e in visita in una capitale europea, ha potuto lasciare lo Stato indisturbato. Le polemiche su Vahidi si intrecciano con quelle sull’indagine della polizia argentina sul massacro. Un’inchiesta segnata da errori, testimoni comprati, manovre e intrighi. Teheran e i suoi 007 sono i principali accusati, ma i molti passi falsi degli investigatori hanno spesso compromesso il castello dell’accusa. Guido Olimpio 21 agosto 2009
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#2 |
Senior Member
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E' accusato del coinvolgimento nell'esplosione di un'autobomba nel 1994
L'Argentina vuole fare arrestare un neo ministro di Ahmadinejad Ahmad Vahidi, numero uno della Difesa in Iran, ricercato dall'Interpol su mandato dei giudici di Buenos Aires MILANO - Il neo ministro della Difesa iraniano, Ahmad Vahidi , appena designato dal presidente Mahmoud Ahmadinejad, è ricercato dall'Interpol su mandato di cattura internazionale della magistratura argentina per un'attentato terroristico a Buenos Aires. Un'autobomba esplose il 18 luglio 1994 contro un centro di assistenza ebraico (Amia) che causò 85 morti e circa duecento feriti di feriti e secondo il procuratore argentino Alberto Nisman il neoministro di Teheran ne sarebbe in qualche modo coinvolto in quanto ex capo del gruppo Al Quds. Resta ora da capire se la nomina a ministro verrà confermata e come questa sarà gestita sul fronte diplomatico in virtù del mandato di cattura. LA PROTESTA EBRAICA - «Vahidi - ha sottolineato Nisman - non è solo oggetto di un mandato di arresto da parte della giustizia argentina, ma anche una di quelle persone la cui cattura è considerata di massima priorità in forza di una deliberazione approvata dall'Interpol con un voto a maggioranza dei suoi membri nell'assemblea generale svoltasi in Marocco nel 2007». Il nome di Vahidi era inserito in un quintetto di dirigenti iraniani, a cui era stato aggiunto un libanese, tutti accusati di avere avuto un ruolo nell'esplosione contro l'Amia che secondo l'accusa sarebbe stata decisa dal Consiglio dei Guardiani iraniano in combutta con il gruppo Hezbollah. La designazione a ministro decisa da Ahmadinejad deve ora essere vagliata dal parlamento iraniano che si esprimerà con un voto di fiducia. La comunità ebraica argentina, che con 300 mila membri è la più vasta dell'America latina, ha già condannato duramente la designazione ministeriale di Vahidi, parlando di «insulto inqualificabile alle vittime del massacro e ai loro famigliari». fonte: corsera
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