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#1 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Dove sono Loro?
Premessa: Il grande fisico italiano Enrico Fermi durante un congresso nel 1950 al Los Alamos National Laboratory pose la domanda "Dove sono Loro?" ai suoi colleghi scienziati. La domanda si riferiva al fatto che gli sembrava strano che non ricevessimo alcuna trasmissione extraterrestre dallo spazio. Se è vero che li fuori ci sono milioni di pianeti simili al nostro e se almeno una piccola percentuale di essi ha sviluppato vita intelligente perché non riceviamo nessuna trasmissione radio?
http://www.futurology.it/Articolo%20...ono%20loro.htm Un articolo che pone della basi ben ragionate sull'esistenza di civiltà extraterrestri. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4089
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Articolo interessante, mi sembra tuttavia scritto da una mano abituata più a sfogliare libri di fantascienza che non a scrivere pezzi di astrobiologia.
La visione dell'autore secondo me è un filo troppo antropocentrica, nel senso che dà per scontato che gli eventuali extraterrestri abbiano le nostre esigenze e il nostro modo di ragionare. Perchè noi vogliamo esplorare lo spazio?Perchè siamo curiosi e sperperiamo le risorse del nostro pianeta al punto da volerne colonizzare degli altri.Se una civiltà aliena fosse meno lunatica e più efficiente di noi, sono sicuro che il suo pianeta d'origine sarebbe più che sufficiente per le sue esigenze e di provare a visitare pianeti inospitali non ne sentirebbe minimamente il bisogno. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
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magari la trasmissione radio non è distinguibile dal rumore di fondo...
magari gli extraterrestri, se esistono, non sono in grado di giungere fino a noi per via delle distanze. magari non hanno nessuna voglia di mettersi in contatto con individui che si scannano continuamente... |
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#4 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Quote:
E' un controsenso pensare ad una civiltà progredita che non voglia esplorare e quindi sfruttare ogni possibilità realistica di espandersi, usando almeno il sistema di sonde di von neumann spiegato nell'articolo in cui le leggi della fisica non pongono ostacoli.
__________________
Bach (Polonaise)-Bach (Badinerie)-Bach (Bourrèe)-Bach BWV 147-Il tè nel deserto-Pachelbel Canon in D major fantastic version Ultima modifica di frankytop : 15-08-2014 alle 22:20. |
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#5 | |||
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Quote:
..... Ma molto più probabile, a mio avviso, è una colonizzazione per mezzo delle cosiddette sonde von Neumann, che prendono nome dallo scienziato ungherese prodigio John von Neumann, a cui molti matematici e scienziati attribuiscono il concetto di "costruttore universale", subordinato o autonomo, relativo a macchine auto-replicanti. Una sonda von Neumann si presenta come una sonda spaziale automatica senza pilota, controllata interamente da una Intelligenza Artificiale e in grado di eseguire viaggi interstellari. Una di queste sonde può atterrare su un pianeta (o un asteroide o una luna), dove sfruttando miniere di materie prime locali sarebbe in grado di ricostruire molte copie di se stessa, magari utilizzando forme avanzate di nanotecnologia. In uno scenario proposto da Frank Tipler nel 1981, le sonde replicate sarebbero poi lanciate in varie direzioni, in modo da realizzare ondate successive di colonizzazione. La nostra galassia è estesa per circa 100.000 anni-luce in tutto. Se una di queste sonde fosse in grado di viaggiare a un decimo della velocità della luce, ogni pianeta nella galassia potrebbe quindi essere colonizzata entro un paio di milioni di anni (un po’ di tempo extra è da considerare per permettere ad ogni sonda che atterra su un sito di risorse per creare le infrastrutture necessarie a produrre sonde figlie). Se la velocità del viaggio fosse limitata all’uno per cento della velocità della luce, la colonizzazione potrebbe richiedere 20 milioni di anni. Il numero esatto, comunque, non importa molto, perché questi tempi sono in ogni caso molto brevi rispetto a quelli astronomici nei (NDT: 3.5 miliardi di anni) quali quelli in cui l'evoluzione della vita intelligente si verifica. Quote:
Ma in questo caso è meglio se se ne stanno alla larga. ![]() Direi che noi siamo già "bastevoli" per lo scannamento. ![]() |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: BOLZANO/BOZEN
Messaggi: 14871
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ma soprattutto, e se usassero altri sistemi di comunicazione? Se comunicassero per telepatia o altri sistemi a noi ignoti?
E se fossero troppo lontani per poter essere ascoltati da noi ancora per molto tempo? |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
Messaggi: 6948
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Beh infatti si tengono conto di diversi fattori, in quella che viene definita Equazione di Drake e derivati.
Semplicemente non è detto che la vita sia così semplice da produrre e sviluppare ed il dubbio è perfettamente lecito, in quanto noi scandagliamo nel cielo ogni possibile frequenza e-m alla ricerca di ogni possibile fenomeno a noi comprensibile (perfino "neutrini sterili" ). quindi risulta difficile credere che un essere vivente evouto di cui noi possiamo avere concezione possa sfuggire al nostro scandagliare, sempre se sia alla nostra portata e sempre evitasse consciamente di farsi individuare.
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4089
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Quote:
Il nostro cervello è uno strumento niente male ma ha dei difetti, primo su tutti una propensione all'individualismo che crea inevitabilmente problemi sotto vari punti di vista. Immagina un pianeta in cui la forma di vita più evoluta e complessa sia organizzata come le formiche terrestri.Non avresti alcuno stimolo particolare che spinga quegli esseri ad osare (come dici tu) o a fregarsene di quello che avviene in zone che sono al di fuori della loro portata.Le formiche si fanno i fatti loro e non ti considerano minimamente, finchè tu non rompi loro le scatole.E' vero che hanno degli elementi che esplorano in cerca di risorse ma fin là. Una civiltà del genere probabilmente se ne fregherebbe anche di un eventuale segnale radio terrestre che dovesse captare per caso. Tra l'altro personalmente non sparerei mai segnali o sonde nello spazio così a caso come facciamo noi, perchè non sai mai che ti può rispondere.Sarebbe come se nell'anno 1000 DC un azteco o un maya fosse approdato sulle coste inglesi: si sarebbero chiesti da dove veniva e si sarebbe anticipato di 500 anni il disastro fatto poi dai conquistadores. Immagina che un nostro segnale radio fosse captato da una civiltà evolutissima che avesse la nostra presunzione di sapere tutto, verrebbe qua e vedrebbe i disastri che facciamo noi quotidianamente, per non parlare di tutte le altre cose ridicole, soprattutto dal punto di vista organizzativo e politico.Pur non avendo intenzioni bellicose, dopo averci studiati un minimo, probabilmente cercherebbero di inculcarci con la forza tutti i loro modi di fare, ecc...(un po' come i robot del film "io robot") pensando di fare del bene...e in poco tempo sarebbe scontro totale, ovviamente loro essendo più evoluti potrebbero, potenzialmente, schiacciarci. Ci sono nella storia comunque molti esempi di popoli che si sono evoluti in modo sorprendentemente diverso, nonostante la base comune dell'essere umani.Immagina tra civiltà di pianeti diversi! |
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#9 |
Member
Iscritto dal: Mar 2011
Messaggi: 287
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Pensate ai boschimani, agli aborigeni e agli eschimesi: quante civiltà di esseri senzienti ci dovrebbero essere là fuori affinché UNA di esse si evolva a tal punto da inventare la stampa a caratteri mobili? E se fosse successo due miliardi di anni fa?
Che ci siano pianeti "simili" al nostro è sicuro, "uguali" è quasi impossibile. Che ci sia vita è probabile, che ci sano civiltà simili alla nostra è molto difficile, che ce ne sia una evoluta come la nostra è qualsi impossibile, e se anche ci fosse il tempo necessario anche solo per rimandare indietro una risposta al loro messaggio renderebbe ogni forma di comunicazione praticamente impossibile. Concordo; per essere un segnale chiaro dovrebbe arrivare fino a noi passando attraverso un specie di corridoio intergalattico dove è tutto tranquillo per tutto il tempo necessario alla traversata; dovrà evitare gli oggetti supermassicci (v. lenti gravitazionali), le esplosioni di supernove etc. Quel corridoio poi dovrà rimanere aperto anche per il nostro messaggio di rirorno.
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SPIDR: aggregatore di notizie Ultima modifica di FuzzyL : 16-08-2014 alle 15:55. |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2009
Messaggi: 6754
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Dico la mia...
l'evoluzione della vita ha compiuto un passo fondamentale quando la complessità intellettiva di una specie si è evoluta a tal punto da permettergli di creare le prime civiltà e poi col tempo diventare tecnologica. Questo passo è avvenuto DA POCHISSIMO... il metodo scientifico che in 300 anni ci ha portato dai cavalli alle astronavi, in confronto ai tempi evolutivi sono frazioni infinitesimali di tempo!!! Ci troviamo in un momento di transizione brevissimo, provate ad immaginare cosa saremo fra "solo" un milioncino d'anni... forse al confronto d'oggi quasi delle divinità con potenzialità enormi. E una specie che con la tecnologia si rende tanto potente potrebbe durare anche miliardi di anni o per l'eternità, avendo i mezzi per prevenire qualsiasi causa di estinzione. QUINDI... a livello di probabilità se esiste una civiltà la fuori è di molto avanti a noi tecnologicamente, ha già avuto contatti con altre civiltà e sa quando è il momento giusto per effettuarli. Ebbene, cosa succederebbe sulla terra se si scoprisse che esiste una civiltà milioni di volte piu evoluta e potente della nostra, al cui confronto siamo un granello di sabbia? Il panico... se solo ci spaventiamo di una persona con la pelle di diverso colore, potete immaginare. Penso che per un contatto del genere non sia affatto il momento in termini di "maturità", e se la fuori loro ci sono, secondo me lo sanno benissimo...
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Trattato positivamente con: jhon16, orso232, JacopoSr, cirano76, enrikinter, firestorm90, giulio81 Ultima modifica di sbudellaman : 16-08-2014 alle 16:27. |
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#11 | ||
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Per cui, se una forma di vita raggiunge una certa soglia di intelligenza che le permette di intraprendere un cammino di conoscenza e di costruire una civiltà, non c'è nessun motivo per cui ad un certo punto dica...."no oltre questo traguardo non andiamo perchè non c'abbiamo voglia". Non può essere. Ovvio che altre forme di intelligenza che non hanno raggiunto una soglia e caratteristiche fondamentali sono escluse. Quote:
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2364
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Da quel che avevo letto sul SETI, le comunicazioni radio a distanze così lunghe sono tutt'altro che semplici. si pongono milioni di variabili, ci sono troppe cose che interferiscono, rumore, potenza del segnale, direzione del segnale in primis, per cui le probabilità di ricevere un segnale extraterrestre sono veramente minime.
Poi c'è anche il problema di riconoscere eventuali schemi nei segnali ricevuti per riuscire a distinguerli da un fondo casuale... La mia opinione è che sicuramente esistono altre forme di vita, ma le probabilità che ci siano forme di vita con un intelligenza simile alla nostra sono molto più basse, e diminuiscono ancora le probabilità che una specie simile alla nostra abbia deciso di lanciare segnali. oltre tutto, se proviamo a vedere la questione sotto un punto di vista "alieno", neanche noi lanciamo segnali, perché ritenuto inutile o rischioso. quindi se un'altra specie intelligente avesse avuto la nostra stessa idea e si comportasse allo stesso modo, non ci sarebbe comunicazione ![]() Da quel che so l'unico messaggio radio ad-hoc che abbiamo lanciato nello spazio risale a qualche decina di anni fa e non fu ben visto |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Tra la mia amata Trento e Curitiba
Messaggi: 19419
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Quote:
Fuori può esserci di tutto, potremmo fare la fine degli indios sudamericani incontrando gli "avanzatissimi, intelligentissimi e sapientosissimi" spagnoli del caso.....
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4089
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Quote:
Immagina che una specie aliena volesse del metallo a basso costo, è un attimo fregandosi i nostri ponti, binari ferroviari, edifici, ecc...stessa cosa per moltissime altre cose, un conto è estrarle, un altro è averle già pronte. Il parallellismo con i conquistadores e i nativi americani comunque è per dare un'idea e non regge in un punto piuttosto fondamentale: i nativi americani erano dei beoti dal punto di vista del fare la guerra, nonostante avessero il metallo, non lo usavano per fare armi e non erano molto portati in tal senso. Non so come siamo rispetto ad un'eventuale civiltà extraterrestre, ma noi umani abbiamo la guerra nel sangue, fin da piccoli certi comportamenti (soprattutto nei maschietti) sono piutosto evidenti, l'emulare le armi da fuoco con qualsiasi oggetto, il voler prevalere anche con la forza, ecc...oltre a ciò spendiamo molte risorse in tal senso.Perciò potrebbe essere benissimo che un'eventuale specie aliena si presenti a noi con un "veniamo in pace" e noi tiriamo giù la loro baracca volate in stile iMac G4 con una scarica di missili ![]() Forse non sarebbe il migliore degli approcci alla cosa, tuttavia noi umani siam fatti così ![]() |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Tra la mia amata Trento e Curitiba
Messaggi: 19419
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Non faremo mai una cosa del genere.... strategicamente sarebbe da idioti; tirar giù una navetta? E se poi si presentano in assetto da guerra non sarebbe bello scoprire che hanno tecnologie straordinarie.....
E poi sono convinto che se una specie aliena si presenti qua sulla Terra significa che è parecchio avanti a noi, parecchio parecchio, quindi il fatto che abbiano di come difendersi o di come offenderci adeguatamente ne è una conseguenza. Ovviamente qualunque alieno idiota si preparerebbe ad ogni evenienza: 5 minuti di un qualsiasi TG e capirebbe al volo che sia una razza niente buona....
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#16 |
Bannato
Iscritto dal: Nov 2000
Messaggi: 15500
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a parte quello che dice devil1616, che tra l'altro era speigato bene in un documentario che avevo visto su Discovery qualche mese fa che in sostanza prendeva in esame tutti i possibili modi (noti) che una civilta aliena avrebbe per raggiungerci e li analizzava..
il problema principale penso sia che rispetto ai "tempi" cosmici la nostra finestra di osservazione e' incredibilmente piccola, o meglio breve, per trarre qualsiasi conclusione ma non ce ne rendiamo conto, questo perche' anche se siamo in grado di calcolare praticamente qualsiasi distanza, quale essere umano capisce veramente quanto sia anche solo 1 anno-luce? secondo me la percezione che abbiamo dell'universo e' miliardi di miliardi volte inferiore alla sua vera ampiezza.. e per finire, considerando che almeno 4.5 miliardi su di persone vivono ancora con una mentalita medioevale (se non peggio), se un giorno ci svegliamo con le astronavi sopra le citta in stile 'Independence Day' .. non avranno nessun bisogno di spararci, gli bastera' aspettare qualche giorno ![]() |
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4089
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4089
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2011
Messaggi: 967
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Noi esseri umani siamo presuntuosi di natura...l'intera esistenza umana rapportata all'età dell'universo, non è che una semplice frazione di secondo.
Come si può avere la presunzione di costruire antenne per ascoltare messaggi radio che magari sono passati o passeranno tra decine di migliaia d'anni, se non milioni d'anni? Io credo che ci siano innumerevoli civiltà lassù (o laggiù ![]() ![]() Apprezzo comunque il tentativo del SETI, ma non troveranno nulla per generazioni. Al massimo potrebbero trovare qualche civiltà che ascolta Radio Maria, dato che prende ovunque ![]() Oltretutto chi farebbe viaggi così lunghi, complessi e dispendiosi solo per venirci a trovare per farsi conoscere? Gli esseri viventi sulla terra consumano energia solo per poterne ricavare della nuova, altrimenti non esisterebbero predatori. Noi stiamo facendo la stessa cosa su Marte ad esempio, mandiamo sonde, studiamo tutto lo studiabile, consumiamo energia sperando di poterne ricavare qualcosa da lì un giorno. Siamo predatori/colonizzatori. Quindi sinceramente non muoio dalla curiosità di vedere altri tipetti che viaggiano per milioni di anni pur di conoscerci...
__________________
Ho concluso con: Liquid_Cooling, francesco.sol, PanzoManII, daniele1974, oispob, Stermy57, luca976, iacopo84, znial, Roland74Fun, ronald0 Ultima modifica di Phobos84 : 24-08-2014 alle 11:54. |
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1242
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Al di là di tutte le disquisizioni filosofiche fatte, credo che il motivo per cui non stiamo ricevendo comunicazioni possa essere collegato alle seguenti premesse:
1) Siamo in grado di intercettare tali comunicazioni solo da pochi decenni. La comparsa dell'uomo sulla terra è di per sé un evento recentissimo in termini di tempi geologici e quindi la nostra fase di civiltà è un evento super-recentissimo. 2) La vita stessa del nostro pianeta e poca cosa rispetto alla vita dell'universo. Una civiltà in grado di comunicare con noi potrebbe essersi sviluppata un miliardo di anni fa in un pianeta di un'altra stella ed essersi estinta prima ancora che sulla terra comparissero i batteri. 3) Per la stessa ragione una civiltà in grado di cumunicare con noi magari nascerà su un pianeta di un'altra stella quando il nostro sistema solare sarà alla sua fine. In pratica vedo un problema di sincronizzazione, come se due persone, una in europa e una in america, che non sanno l'una dell'esistenza dell'altra, avessero ognuno una radio che gli permette di comunicare ma che funziona solo per un giorno. Ora è alquanto improbabile che le due persone nella loro vita scelgano proprio lo stesso giorno per accendere la radio. Del resto, anche senza tirare in ballo l'universo, anche nel nostro sistema solare esiste la possibilità che ad esempio su Marte sia esistita in passato, e intendo veramente tanto tempo nel passato, la vita e magari pure vita intelligente. Nessuno può escludere che un giorno scavando su Marte si trovino sepolti sotto 100 metri di terra i resti una civilta vissuta su un pianeta Marte ben diverso da quello che vediamo noi oggi. Anche sulla terra si sono trovati resti di civiltà di millenni fa scavando. E anche la terra un miliardo di anni fa era ben diversa da oggi. Pure circa 300 milioni di anni fa era ben diversa e ci vivevano i dinosauri, e ancora non esistevano le piante con fiori. Quanto all'idea che una eventuale civiltà del passato dovrebbe essere in grado oggi di comunicare con noi o di venire a trovarci, come pure l'idea che un giorno del futuro anche l'umanità sarà in grado di andare a spasso nell'universo, si tratta solo di disquisizioni teoretiche. Non esiste nessun fatto che dimostri che una civilà sia destinata a progredire all'infinito e che possa esplorare l'universo. Questa è al momento pura fantascienza. E' possibile, se non probabile, che la storia dell'umanità si fermerà con lo spegnimento della nostra stella, se non prima per esaurimento delle risorse stesse del nostro pianeta o per una sua devastazione a causa di eventi naturali (collisione con asteroide, etc...). L'idea che ciò non accadrà e che l'umanità un giorno sarà sparsa nell'universo grazie al motore a curvatura è solo fantasy. Ad oggi, e già siamo al punto di collasso delle risorse, anche solo costruire una stazione spaziale che consenta la vita autonoma di poche migliaia di persone costerebbe probabilmente come il PIL del mondo. Quello che voglio dire è che probabilmente nell'universo sono già nate civiltà come la nostra che si sono estinte con la morte del loro pianeta e/o della loro stella e che probabilmente anche alla nostra civiltà toccherà la stessa sorte. Ma altre ne nasceranno nel corso della vita dell'universo, da qualche parte. |
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