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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Notebook ed e-commerce
Potrebbe sembrare off topic, ma non lo è assolutamente.
Non so quanti di voi comprano on-line, io lo faccio spesso, ma quelo che ho visto per i notebook è singolare. Facciamo un passo indeitro peò : perchè comprare su internet ? A ben vedere i motivi possono essere diversi, sintetizziamoli in : 1. trovo qualcosa di "introvabile" 2. un prezzo più vantaggioso 3. me lo portano a casa (espressione generica che sintetizza l'eliminazione della fase "sbattimento"....) Ora però se io giro , trovo molti siti, con prezzi molto variabili (es. SONY VAIO FR215 da 1170 a 1380Euro) ma tutti con una sola caratteristica : lavorano sul venduto. In poche parole non hanno la merce disponibile (o in pronta consegna), ma dispongono di un magazzino (cetamente non loro) che fa si che compilato un ordine, la spedizione avvnga non prma di 2-3 giorni. Insomma : se pagate con Carta o con Bonigico appena sono certi del pagamento preparano il pacco e ve lo mendano. In contrassegno applicano tariffe da ladrocinio (e non ditemi di no, perchè 60euro lo sono...) e vi telefonano per essere certi, scoraggiandovi i ogni caso con questa forma di pagamento con sovraprezzi. Bello, hanno rivoluzionato l'e-commerce !! E dire che io ho acquistato beni ben più costosi di un notebook (es: un ampli valvolare , una chitarra ecc. Tutti disponibili.Ho fatto un vaglia postale, spedito copia dello stesso e il negoziante, uno molto famoso di Bologna ha spedito la mattina stessa. Mi è arrivato il mattina dopo!!!!! E pensare che io sono della prov. di L'AQUILA, una zona certo non molto assistita dai corrieri con puntualità) Sono profondamente deluso : oggi è mercoledì e dovunque ordini, sicuramente la merce non arriverà in settimana. A queste condizioni magari lo apro pure io un negozio..... Scusate per lo sfogo. Ciao BRuno |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: - Multiverso -
Messaggi: 652
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Rilancio e sottoscrivo... Bell'e-commerce!
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|Mp3Style? Assente ingiustificato!| |
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#3 |
Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 248
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Ma.. Non sono d'accordo.
Come può oggi una azienda di e-commerce di prodotti informatici a tenersi in casa dei prodotti del genere e fare magazzino?? Ci sono dei margini bassissimi, e poi i prezzi sono in discesa libera... Facciamo un esempio: - il rivenditore acquista a 1000 - diciamo che il prezzo di listino è 1200, e lui espone il proprio prezzo a 1100 - il mese dopo non l'ha ancora venduto, e la casa decide di abbassare il prezzo di listino a 1100 A questo punto cosa può fare il rivenditore? O tiene il prezzo vecchio, e non è più concorrenziale. O aggiorna al prezzo nuovo, e vende in perdita.. Che alternative vedi tu???
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Io capisco i mille problemi dell'imprednditore.
Capisco pure che un'attività imprenditoriale comporti il c.d. RISCHIO IMPRENDITORIALE. Qui sono invece tutti bravi a lavorare sul venduto. E se io compro oggi, pago e la merce me la mandano lunedi. Mi arriva dicimo per mercoledì. Poi magari lunedì girò e vedo che il prezzo è di 100E in meno. Il rischio, come fanno loro, è solo il nostro. Altro che e-commerce, questo è medioevo..... |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Inter
Messaggi: 10239
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Concordo con i-mo.
In questo periodo stiamo assistendo al boom commerciale dei notebook e di conseguenza al loro calo di prezzo, senza tralasciare il fatto che ogni 2 mesi i vari modelli di notebook vengono sostituiti direttamente dalle case produttrici con modelli più attuali e competitivi. Io in genere mi affido a siti di e-commerce che hanno anche negozi reali o punti pck&pay, dato che ho la fortuna di abitare vicinissimo a Milano. Purtroppo la realtà è che per i motivi descritti da i-mo i negozi di informatica non possono fare magazzino di prodotti il cui prezzo cala sensibilmente nel giro di settimane (vedi notebook) e non possono nenche permettersi di tenere prodotti rari, dato che ne venderebbero pochissimi. Io non sono assolutamente contrario all'e-commerce, dato che, grazie ad esso, posso trovare periferiche di ogni tipo e accessori a prezzi decenti che dovrei sbattermi a cercare in tutta italia, senza nenche avere la certezza di trovarli.
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https://instagram.com/teod |
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#6 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Romagna
Messaggi: 190
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Io capisco la necessità delle imprese di e-commerce di utilizzare un metodo di gestione degli ordini del tipo just-in-time;
quello che invece considero una vera vergogna, e non dipende dalla assenza di magazzini, sono i tempi di consegna, soprattutto la disparità di trattamento riservata a chi acquista con contrassegno piuttosto che con carta di credito. Suvvia, siamo nel 21mo secolo, non mi dite che servono davvero tanti giorni per consegnare un prodotto: un esempio su tutti, quello personale citato da Bruno del Monaco! Bye |
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#7 |
Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 248
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Chi ha aperto un negozio di e-commerce è proceduto per ragionamenti, e per logica.
Il ragionamento lo ha portato a dire che la caratteristica fondamentale del suo negozio doveva essere: il prezzo! Se il prezzo è più alto di quello del negozio sotto casa, quanti comprano in e-commerce e quanti nel negozio sotto casa che magari fornisce pure assistenza, è un amico, eccetera eccetera...? Quindi, primo principio dell'e-commerce, prezzi bassissimi, sennò non si vende. Di conseguenza, il negozio di e-commerce ha capito che per avere prezzi bassi non può fare magazzino, perchè 3Com, Acer, HP, IBM, Toshiba, USRobotics, Zyxel e tutte le altre, ogni mese abbassano i prezzi!! E torniamo al punto dell'altro post, in un mese andiamo fuori mercato... Poi sono arrivati gli altri siti di e-commerce, che hanno dovuto tenere i prezzi bassi, e cercare di abbassarli di più dell'altro sito di e-commerce. E' partita la lotta tra di loro. Se già prima si lavorava quasi esclusivamente sulla quantità, a questo punto si lavora esclusivamente sulla quantità, con margini singoli incredibilmente bassi! Stiamo parlando si e no di 50 euro su un notebook da 2000 euro!!! Ancora per ragionamenti, è vero che non ci vogliono tutti quei giorni per spedire un prodotto, ma è altrettanto vero che il trasporto costa a tutti, compreso il negozio di e-commerce. E il negozio di e-commerce ha capito, sempre nel suo ragionamento logico, che se chiede il trasporto di 3 notebook separatamente gli costa 30, se li chiede tutti insieme gli costa 15, o 20.... Alla fine dei conti, però, l'e-commerce ha portato enormi vantaggi a mio avviso. Il primo, come diceva Teod, la possibilità di trovare rapidamente e quasi sicuramente cose che se cercate "a mano", beh... campa cavallo che l'erba cresce! La seconda, scusate se è poco, la possibilità di comprare quel notebook, il vostro notebook dei sogni, ad un prezzo di pochissimo superiore rispetto al prezzo di costo!
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#8 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Monza
Messaggi: 62
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Re: Notebook ed e-commerce
Quote:
Fermo restando il rischio d'impresa e quanto altro credo sia a discrezione personale (l'imprenditore rischia per qualcosa che vale, non certo laddove la probabilità di perdita sia molto consistente a fronte di possibili margini non soddisfacenti), atteniamoci ai fatti e vediamo di analizzare le tue parole. Obiettivamente scinderei il discorso in 2 macroaree: a)metodo di approvigionamento merce b) pagamento e spedizione Per il primo punto, ogni e-commerce sorge come metodo per ampliare il parco clienti fornendo la possibilità di minimizzare i costi fissi. La catena di rifornimento per la vendita al dettaglio prevede solitamente Importatore/distributore->Rivenditore->e di qui subito End User o Negoziante (che maggiora ulteriormente il costo del prodotto). Solitamente il ricarico rivenditore-end user si aggira su un 10% medio sul transato. E' impensabile, a livello economico, garantire una disponibilità di merce elevata senza avere una struttura distributiva più che rodata e ampia: pertanto la decisione di lavorare sul venduto è sicuramente quella più soddisfacente. Così facendo, si evita il rischio di svalutazione merce in magazzino (vedi acer tm 803lci che gode attualmente di forti sconti presso i distributori che vogliono eliminarne le giacenze) ed eventuali perdite come descritto in un post qui sopra. A questo punto però entra in gioco la correttezza commerciale, che sta nel segnalare prontamente lo stato della merce (disponibile SE è realmente disponibile o Su ordinazione ad esempio): certo è che se l'utente decide di acquistare un pezzo in ordinazione saprà cosa l'aspetta e non avrà ragione di lamentarsi. Il secondo punto invece è alquanto spinoso, attualmente i pagamenti sono sostanzialmente 3: - contrassegno - bonifico anticipato - carta di credito (lasciamo fuori omnipay e altri servizi similari) Per il venditore, ovviamente carta di credito e bonifico anticipato sono i metodi di pagamento più sicuri che spesso si incentivano con promozioni o sconti sulla merce/s.s. perché permettono di "vedere" subito il contante. Nel caso del contrassegno entra in gioco il corriere che è preposto a ritirarre il pagamento. Partendo dal presupposto che: - possono circolare denaro/assegni falsi (anche circolari) - la % di commissione è pari al 2/3% sul valore del transato Potrai capire velocemente come su un portatile di 2000€ il margine si riduca e nel contempo vi sia la componente rischio decisamente incidente per un controvalore "così alto". Come se non bastasse, vi sono le note problematiche con i corriere anche se devo dire che personalmente le mie consegne avvengono nel giro di 24 ore, a merce ovviamente disponibile. Rispetto alla Francia, siamo ancora indietro con tecnologia e organizzazione, spero vivamente però che l'utenza cresca esponenzialmente perché, a volte, dietro a questi web c'è gente che investe quotidianamente professionalità, tempo denaro e sacrifici per garantire una customer satisfaction e non è giusto che per colpa di poche realtà commerciali scorrette si marchi tutto il settore. Saluti |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Re: Notebook ed e-commerce
Quote:
Capisco benissimo la passione, la difficoltà con i corrieri ed il rispetto dei tempi, capisco il problema del Just-in-time e delle scorte di magazzino. Questo però, non giutifica il fatto che molti negozianti hanno letteralemnte invertito la logica imprenditoriale ! Sarà banale ma oggi gli unici a rischiare siamo noi consumatori. Se quando mi arriva il notebook ha vuto un ribasso di 100euro chi ci ha rimesso ? Ceto non il venditore che si è limitato a "comprare" dal magazzino fornitore solo quando Io ho cacciato i mie soldi. E' questo che non mi piace. Sei tu imprenditore che devi rischiare , è sempre stato così ,è l'essenza dell'attività imprenditoriale. Io penso che questo non sia e-commerce, questa è pure e banale intermediazione . E non parlatemi di prezzi bassisimi o quasi prezzi di costo, perchè tra spese di trasposrto, operazioni bancarie e/o carta e tempi di attesa i famigerati 100 - 150 Euro in meno (mi sembra questo il risparmio negli acquisti on line vs gli acquisti dai negozianti) se ne vanno. Se poi un prodotto è difettoso......lasciamo perdere...... |
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#10 |
Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Monza
Messaggi: 62
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Beh mi sembra esagerato su...
A meno che non caschi a cavallo del cambio mensilità (e così la fregatura ci potrebbe anche essere per il rivenditore), solitamente il prodotto ordinato arriva all'utente in non più di 3 giorni lavorativi. Altro discorso invece SE si ritarda volutamente la consegna della macchina per attendere condizioni di acquisto più vantaggiose, ma qui sorge un comportamento fraudolento. Attenzione inoltre ai contratti di acquisto presso i vari store online, spesso nascondono clausole volte a tutelare il venditore sotto vari aspetti. ![]() Per quanto riguarda il concetto rivendita/intermediazione...tecnicamente la rivendita è una forma di intermediazione a cui occorrerebbe aggiungere un "surplus" (il valore aggiunto) che spesso e volentieri latita, sono concorde con te su questo punto. Edit: Attenzione che questo "valore aggiunto" lo paghi. ![]() |
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#11 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Romagna
Messaggi: 190
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X Sigfrido
Sigfrido, ti posso fare una domanda? Visto che lavori nel campo imprenditoriale e specialmente nel campo dell'e-commerce, hai mai letto nulla di Richard Normann ?
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Guarda se fossi di Roma, Milano o qualche grande citta non avrei problemi a ritenere quanto scritto esagerato.
Ma ti assicuro che dove vio io grandi negozi nn ci sono e dal momento dell'ordine (non del pagamento!) alla consegna passano pure 7-8 giorni.... |
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#13 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Monza
Messaggi: 62
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Re: X Sigfrido
Quote:
Già sentito parlare, ritengo di essere disposto al suo stesso modo per quel che riguarda l'uso delle tecnologie, e infatti mi sto adoperando per la creazione di un polo informatico innovativo..ma qui entriamo nell'ambito del mktg e nel management. ![]() |
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#14 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Monza
Messaggi: 62
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#15 | |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Romagna
Messaggi: 190
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Re: X Sigfrido
Quote:
Si mi riferivo proprio a "Ridisegnare l'impresa": va bè, a parte l'e-commerce , Normann parla di molte cose che troverebero sicuramente una loro applicazione anche nelle realtà di vendita on-line: peccato che siano concetti forse troppo innovativi. Il mio auspicio è che ad ogni modo, concetti come la "co-produzione", "la diffusione delle conoscenze" e il cliente visto "come co-produttore" e non più solo come terminale passivo o fonte possano finalmente arrivare fino alle realtà di e-commerce: non solo per avere una maggior soddisfazione del cliente ma anche una più corretta gestione delle imprese di e-commerce stesse. Scusatemi, sono andato forse off-topic, ad ogni modo l'e-commerce necessita di un'evoluzione sostanziale: i margini di miglioramento sono notevoli! ![]() |
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#16 |
Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Monza
Messaggi: 62
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Non ho letto il libro, ma è una cosa che mi riprometto di fare entro breve.
Tieni presente che, per quello che ci riguarda, puntiamo fortemente sull'innovazione. ![]() |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Infatti, così come è ora la situazione, citando Carl Shapiro" Stanno semplicemnte duplicando risorse e quindi bruciandole".
Io sono perfettamente d'accordo... |
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#18 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Romagna
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Bhè infatti la duplicazione in mercati già saturi, come l'e-commerce, significa solo distruzione e non creazione di valore aggiunto: o si sfrutta l'outsourcing oppure si reinventano le regole del gioco!
...scusate prometto che è l'ultima volta che posto certe esternazioni,,,,,, ![]() |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1172
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Cmq alla fine sai chi non ha ancira preso il note ??
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#20 |
Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Romagna
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TU????
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