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Ryzen Threadripper 9980X e 9970X alla prova: AMD Zen 5 al massimo livello
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Old 28-10-2008, 12:14   #1
Maverick18
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Energia del mare, il progetto italiano parte tra Scilla e Cariddi

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L'idea arriva dalla cima dello Stivale, più precisamente da Bolzano. La ricerca è stata sviluppata dall'università Federico II di Napoli. Il primo prototipo è stato messo nelle acque tra Scilla e Cariddi lunedì 27 ottobre, con grande soddisfazione dei politici locali che vogliono fare di quel tratto di mare «un laboratorio a cielo aperto». La nuova tecnologia per produrre energia elettrica sfruttando le correnti marine attraversa tutta Italia e promette di valicarne i confini nazionali. «Quella di oggi è la prima sperimentazione - spiega Josef Gostner, presidente di Fri-El Seapower, controllata di Fri-El Green Power, azienda di Bolzano attiva nelle rinnovabili (idroelettrico, eolico e biomasse) da quindici anni - entro fine novembre installeremo nelle acque dello Stretto di Messina il primo impianto connesso dalla rete con una potenza di 20 kw. L'estate prossima arriveremo a 500 kw».

La potenza del mare. La ricerca - durata due anni e mezzo - è stata realizzata dal team di Domenico Coiro, ingegnere e coordinatore del gruppo di ricerca Adag del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale dell'Università «Federico II» di Napoli che non è nuovo ad attività del genere. Già dal 2001 ha lavorato al progetto Kobold, la prima turbina marina installata nello Stretto (attualmente in uso) che ora ha ricevuto commissioni nelle Filippine e Indonesia. «L'energia del mare ha potenzialità enormi - spiega Coiro - soltanto in Europa può arrivare a 50 Twh e fornire corrente a 12 milioni di case». Per adesso le applicazioni di questo tipo di fonte rinnovabile sono ancora a cavallo tra ricerca, prototipo e applicazione commerciale: poche settimane fa, con un ritardo di un anno causato da problemi tecnici, è stato avviato un grosso progetto a cinque chilometri dalle coste di Aguçadoura, nel nord del Portogallo. Ne esistono anche in Scozia e in Galles.

La tecnologia di Fri-El Seapower. Vista dalla superficie la struttura assomiglia ad una piccola imbarcazione che si porta dietro una miriade di boe. Vista da sotto il pelo dell'acqua l'architettura tecnologica è più evidente: le "boe", ovvero una serie di tubi orizzontali snodabili e modulari disposti a intervalli regolari, servono per sostenere alcune turbine. Le turbine, mosse dal passaggio dell'acqua o dalle maree, sono collegate ad un unico albero motore. La fila di tubi orizzontali è collegata in modo da trasmettere la potenza ai generatori elettrici situati sulla struttura galleggiante. Tutte le componenti elettriche sono sopra il pelo dell'acqua e permettono al sistema di allinearsi a seconda di come si muovono le correnti. L'energia elettrica prodotta arriva al sistema elettrico del Paese grazie a un cavo elettrico sottomarino. L'impianto che verrà installata nelle acque dello Stretto di Messina l'estate prossima è un prototipo da 500 kW, costituito da una nave e da 4 filari allineati, ognuno dei quali avrà 5 turbine dal diametro di 4 metri per un totale di 20 turbine. La corrente, in quel punto, raggiunge punte di 2,5 metri al secondo. Ecco perché sotto l'imbarcazione è presente un'altra turbina, di dimensioni maggiori, in grado di sfruttare meglio l'energia cinetica. «Il Mediterraneo è un banco di prova – continua Gostner – la parte più rilevante del nostro progetto troverà espressione nelle acque dell'Oceano, che permettono una maggiore produzione energetica». I contatti con diversi partner stranieri sono già in corso.

Il futuro è a idrogeno. Qui il progetto è decisamente ambizioso (e per il momento lontano dall'applicazione). Nel caso in cui la struttura sia disposta fino a un massimo di 300 chilometri da riva, vale il sistema appena descritto. Oltre quella distanza il passaggio di corrente dal mare alla terraferma non è così semplice. Visto in prospettiva il progetto è di dislocare un gran numero di strutture galleggianti in mare aperto, e utilizzarne l'energia per la produzione di idrogeno, quando la tecnologia sarà matura. Ogni singola nave, secondo lo scenario previsto dall'azienda, sarà dotata di un impianto per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi. L'idrogeno non è una fonte energetica, bensì un vettore: non esiste da solo in natura, va estratto dall'acqua, dagli idrocarburi o da altri elementi. Solo che per farlo serve una grande quantità di energia. «La corrente del Golfo sviluppa una potenza pari a tre milioni di centrali nucleari – azzarda Gostner - quindi può assolvere questo compito». L'idrogeno, in uno scenario futuro, verrebbe dunque utilizzato per immagazzinare l'energia e prelevato regolarmente da navi cisterna che raccolgono le quantità prodotte dalle singole navi e la trasportano in porto per lo stoccaggio e la distribuzione.

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Bisognerebbe spingere di più su questo tipo di progetti anzichè tornare al nucleare.
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Old 28-10-2008, 12:53   #2
entanglement
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salterà fuori qualche assessore dei verdi a dire che c'è un vincolo ambientale-paesaggistico-storico-letterario e vorrà la sua fettina di torta per chiudere un occhio...

non mi faccio illusioni


p.s. ma 500 kw vista la situazione non sono un po' pochini ? con molto meno si fanno centrali da megawatt !
certo è che se questo progetto pilota funziona, la grecia potrebbe passare totalmente al rinnovabile
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Ultima modifica di entanglement : 28-10-2008 alle 12:56.
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Old 28-10-2008, 19:40   #3
marchigiano
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Bisognerebbe spingere di più su questo tipo di progetti anzichè tornare al nucleare.
e certo... poi quando avremo fermato le correnti voglio vedere che succede...
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Old 29-10-2008, 02:14   #4
MaxArt
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«Entro fine novembre installeremo nelle acque dello Stretto di Messina il primo impianto connesso dalla rete con una potenza di 20 kw. L'estate prossima arriveremo a 500 kw»
500 kW? Buuuu, loffio!
Speravo davvero in qualcosa di meglio. Con 500 kW non ci illumini neanche la strada litorale di Messina. Voglio dire, è la potenza che sviluppano 10 motori di 5oo

Quote:
«L'energia del mare ha potenzialità enormi - spiega Coiro - soltanto in Europa può arrivare a 50 Twh e fornire corrente a 12 milioni di case»
Spero che sia un refuso. Se è corretto, è un dato di gran lunga più deludente del precedente...
E spero al limite che si riferisca alla tecnologia attuale.

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Visto in prospettiva il progetto è di dislocare un gran numero di strutture galleggianti in mare aperto, e utilizzarne l'energia per la produzione di idrogeno, quando la tecnologia sarà matura. Ogni singola nave, secondo lo scenario previsto dall'azienda, sarà dotata di un impianto per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi.
Ancora con 'sto idrogeno? Vabbé, s'è capito, vuole farsi pubblicità.
L'idrogeno avrebbe un senso (e neanche tanto, visto quanto costa produrlo con l'elettrolisi) se ci fosse un idrogenodotto dalla stazione a terra ferma, ma se una nave deve fare la spola di continuo allora è di gran lunga preferibile che gli faccia caricare dei grossi condensatori.

Quote:
«La corrente del Golfo sviluppa una potenza pari a tre milioni di centrali nucleari – azzarda Gostner - quindi può assolvere questo compito»
Bum! E bravo! E sulla Terra arrivano 173 PW di energia dal Sole, quanto 173 milioni di centrali nucleari. E sticazzi? Pigliali, tutti questi watt!

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Bisognerebbe spingere di più su questo tipo di progetti anzichè tornare al nucleare.
Ma per favore, va'... Se queste sono le cifre, stiamo freschi...
È da decenni che si pensa di sfruttare il moto delle correnti marine. Come le maree ed il moto delle onde. Questa è una tecnologia ancora embrionale e passeranno decenni prima che si possa fare qualcosa di decente.
E manca un dato un "pelo" importante: i costi...
Sia di costruzione, sia di mantenzione, sia di operatività. Ho idea che siano tutt'altro che trascurabili.

Quote:
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certo è che se questo progetto pilota funziona, la grecia potrebbe passare totalmente al rinnovabile
Non credo proprio. Questo Gostner parla di 50 TWh producibili in tutta Europa sfruttando le correnti (non dice in che arco di tempo, ma se parla di 12 milioni di abitazioni suppongo che sia un anno).
Non so quanto sia il fabbisogno elettrico della Grecia, ma quello dell'Italia nel 2007 è stato di 339.9 TWh, cioè quasi 7 volte di più...
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Old 29-10-2008, 08:36   #5
Doraneko
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salterà fuori qualche assessore dei verdi a dire che c'è un vincolo ambientale-paesaggistico-storico-letterario e vorrà la sua fettina di torta per chiudere un occhio...

non mi faccio illusioni
Quoto questa parte...

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p.s. ma 500 kw vista la situazione non sono un po' pochini ? con molto meno si fanno centrali da megawatt !
certo è che se questo progetto pilota funziona, la grecia potrebbe passare totalmente al rinnovabile
Si parla di "prototipo"!!Vuol dire che e' un modellino in scala,tipo quando metti l'aeroplanino di carta masticata nella galleria del vento.
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Old 29-10-2008, 08:50   #6
Doraneko
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500 kW? Buuuu, loffio!
Speravo davvero in qualcosa di meglio. Con 500 kW non ci illumini neanche la strada litorale di Messina. Voglio dire, è la potenza che sviluppano 10 motori di 5oo
Si parla di prototipo,di cosa fatta cosi' per vedere come va

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Ancora con 'sto idrogeno? Vabbé, s'è capito, vuole farsi pubblicità.
L'idrogeno avrebbe un senso (e neanche tanto, visto quanto costa produrlo con l'elettrolisi) se ci fosse un idrogenodotto dalla stazione a terra ferma, ma se una nave deve fare la spola di continuo allora è di gran lunga preferibile che gli faccia caricare dei grossi condensatori.
L'idrogeno si userebbe perche' puo' essere portato dove serve e puo' essere conservato,cosa che con l'elettricita' non puoi fare.Anche se comunque anche l'H ha i suoi problemi eh!


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Ma per favore, va'... Se queste sono le cifre, stiamo freschi...
È da decenni che si pensa di sfruttare il moto delle correnti marine. Come le maree ed il moto delle onde. Questa è una tecnologia ancora embrionale e passeranno decenni prima che si possa fare qualcosa di decente.
E manca un dato un "pelo" importante: i costi...
Sia di costruzione, sia di mantenzione, sia di operatività. Ho idea che siano tutt'altro che trascurabili.

Non credo proprio. Questo Gostner parla di 50 TWh producibili in tutta Europa sfruttando le correnti (non dice in che arco di tempo, ma se parla di 12 milioni di abitazioni suppongo che sia un anno).
Non so quanto sia il fabbisogno elettrico della Grecia, ma quello dell'Italia nel 2007 è stato di 339.9 TWh, cioè quasi 7 volte di più...
Sanno loro meglio di te che non sara' tutto rose e fiori e che non costera' poco,infatti stanno facendo delle prove.
Meglio comunque che si spendano soldi per mettere nello stretto di Messina sti generatori piuttosto che vengano spesi per metterci un ponte...
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Old 29-10-2008, 13:00   #7
marchigiano
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a e vero... così i siciliani potranno venire sul continente saltando da una boa all'altra... comodisssssimo
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Old 29-10-2008, 13:21   #8
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L'idrogeno si userebbe perche' puo' essere portato dove serve e puo' essere conservato,cosa che con l'elettricita' non puoi fare.Anche se comunque anche l'H ha i suoi problemi eh!




Il problema dell'H è che l'efficenza dell'elettrolisi è bassa. Inoltre se l'idrogeno lo bruci perdi ancora energia, ci vorrebbe una cella a combustibile di proporzioni assurde per farlo.
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Old 29-10-2008, 16:07   #9
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le centrali si?
i ponti no?
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Old 29-10-2008, 17:40   #10
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Si parla di "prototipo"!!Vuol dire che e' un modellino in scala,tipo quando metti l'aeroplanino di carta masticata nella galleria del vento.
oltre al moto ondoso c'è anche l'eolico, il fotovoltaico, le biomasse...

diversificando un po e razionalizzando i consumi secondo me si possono tirare fuori dei bei numeri
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Old 29-10-2008, 17:44   #11
hibone
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oltre al moto ondoso c'è anche l'eolico, il fotovoltaico, le biomasse...

diversificando un po e razionalizzando i consumi secondo me si possono tirare fuori dei bei numeri
c'è anche la differenza di temperatura tra acque profonde e acque superficiali...

a cuba ci hanno fatto una centrale così...
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Old 29-10-2008, 17:50   #12
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e col geotermico in islanda ci potrebbero far crescere le banane
http://en.wikipedia.org/wiki/Economy..._and_resources
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Old 29-10-2008, 19:07   #13
marchigiano
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le centrali si?
i ponti no?
mah...
e certo il ponte è di berlusca sei matto? ciofeca a prescindere

invece col traghetto generi onde e correnti che poi recuperi con la centrale in pratica ti ripaghi il gasolio dei traghetti... forse forse ti avanza qualcosa solo i surfisti si incavoleranno perchè spariranno le onde
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Old 29-10-2008, 19:28   #14
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e certo il ponte è di berlusca sei matto? ciofeca a prescindere

invece col traghetto generi onde e correnti che poi recuperi con la centrale in pratica ti ripaghi il gasolio dei traghetti... forse forse ti avanza qualcosa solo i surfisti si incavoleranno perchè spariranno le onde
possono sempre fare il traghetto elettrico...
col cavo di alimentazione come l'aspirapolvere...
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Old 29-10-2008, 19:39   #15
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hai ragione come quello che aveva comprato la punto elettrica, 200.000 euro, di cui 30.000 per la punto e 170.000 per la prolunga
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Old 29-10-2008, 23:44   #16
MaxArt
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oltre al moto ondoso c'è anche l'eolico, il fotovoltaico, le biomasse...

diversificando un po e razionalizzando i consumi secondo me si possono tirare fuori dei bei numeri
Allora consideriamoli pure, questi numeri. Ma non credo che si possa raggiungere il 100% del fabbisogno elettrico della Grecia, anche se c'è qualcuno che aveva pensato di farlo per la Germania ed addirittura per gli Stati Uniti.
Quanto al moto delle correnti, il Mediterraneo è certamente tra i mari meno adatti. Ce ne sono di forti nello Stretto di Messina perché è uno stretto tra due mari piuttosto vasti. Ce ne sono anche nelle Bocche di Bonifacio, tra la Sardegna e la Corsica. In Grecia non c'è niente del genere, magari qualcosa tra Creta ed il Peloponneso.
Ma, ripeto, ho i miei dubbi che questa tecnologia possa portare un contributo significativo.

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e col geotermico in islanda ci potrebbero far crescere le banane
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Non "potrebbero", ci FANNO crescere le banane. Ma, a detta di Ziosilvio, a costi esorbitanti nonostante il calore venga dal sottosuolo.

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Si parla di "prototipo"!!Vuol dire che e' un modellino in scala,tipo quando metti l'aeroplanino di carta masticata nella galleria del vento.
Ok, ovviamente. Infatti manco ho commentato l'impianto da 20 kW. Quello da 500 kW invece prevede addirittura una nave (non si sa per cosa), e mi fa storcere il naso, ma possiamo dire che è ancora un nanoimpianto anche quello.
Però poi Gostner parla di 50 TWh ricavabili ogni anno da tutt'Europa: questa è un dato che si può ottenere solo da considerazioni in grande, su larga scala, e lascia che te lo dica: è poco. Il consumo totale di elettricità dell'Unione Europea (a 25) è stato di 2820 TWh nel 2004: 50 TWh sono neanche il 2%.

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L'idrogeno si userebbe perche' puo' essere portato dove serve e puo' essere conservato,cosa che con l'elettricita' non puoi fare.Anche se comunque anche l'H ha i suoi problemi eh!
Certo. Il primo è che non può essere conservato.
O almeno, al giorno d'oggi non sappiamo come farlo in maniera duratura. La mia idea dei condensatori era per evitare la soluzione più ragionevole, cioè l'elettrodotto sottomarino.
L'idrogeno costa "tantissimo" in termini energetici da produrre con l'elettrolisi, ma per i numeri precisi ci vorrebbe, tipo, un chimico... (Lurkezio dove sei? ) ma, per dirla tutta, che cacchio ce ne faremmo? Accumularla, e per cosa?
Come combustibile per autotrazione, preferisco usare allora motori elettrici.

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Old 30-10-2008, 07:44   #17
Doraneko
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e certo il ponte è di berlusca sei matto? ciofeca a prescindere
No,e' che il problema energetico e' un pelino piu' pressante della costruzione del ponte
Oltre a cio',i siciliani hanno gia' altri problemi che andrebbero risolti,altro che ponte...
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Old 30-10-2008, 07:58   #18
Doraneko
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Ok, ovviamente. Infatti manco ho commentato l'impianto da 20 kW. Quello da 500 kW invece prevede addirittura una nave (non si sa per cosa), e mi fa storcere il naso, ma possiamo dire che è ancora un nanoimpianto anche quello.
Però poi Gostner parla di 50 TWh ricavabili ogni anno da tutt'Europa: questa è un dato che si può ottenere solo da considerazioni in grande, su larga scala, e lascia che te lo dica: è poco. Il consumo totale di elettricità dell'Unione Europea (a 25) è stato di 2820 TWh nel 2004: 50 TWh sono neanche il 2%.
Se e' una tecnologia che puo' produrre energia a prezzi vantaggiosi,va sfruttata.Al giorno d'oggi non si va da nessuna parte con le cose troppo in grande scala.Non ha senso produrre corrente nello stretto di Messina e fare un elettrodotto per consumarla troppo distante.La chiave per risolvere il problema energetico e quella di sfruttare fonti diverse, a seconda dei vantaggi che un luogo offre:da una parte il geotermico, da un'altra l'idroelettrico, da un'altra l'eolico,ecc...
Finche' non arriveranno le fantomatiche centrali a fusione,ogni contributo e' buono.

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Si possono unire le due cose: agganci l'impianto ai piloni del ponte...
Si,mi immagino gia' il ponte che crolla per una cazzata e cadendo si fotte tutto,impianto compreso
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Old 30-10-2008, 08:56   #19
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Allora consideriamoli pure, questi numeri. Ma non credo che si possa raggiungere il 100% del fabbisogno elettrico della Grecia, anche se c'è qualcuno che aveva pensato di farlo per la Germania ed addirittura per gli Stati Uniti.
Quanto al moto delle correnti, il Mediterraneo è certamente tra i mari meno adatti. Ce ne sono di forti nello Stretto di Messina perché è uno stretto tra due mari piuttosto vasti. Ce ne sono anche nelle Bocche di Bonifacio, tra la Sardegna e la Corsica. In Grecia non c'è niente del genere, magari qualcosa tra Creta ed il Peloponneso.
Ma, ripeto, ho i miei dubbi che questa tecnologia possa portare un contributo significativo.
ti cito wiki : http://en.wikipedia.org/wiki/Wind_power_in_Denmark

è CHIARO che si stanno facendo tentativi embrionali per ora ma i numeri cominciano ad esserci. più si investe in ricerca più miglioreranno !
il 20% dell'energia consumata in danimarca proviene dalla SOLA fonte eolica
e noi di coste ne abbiamo ben di più, e abbiamo anche più sole, ed ancora di più ne ha la grecia
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Old 30-10-2008, 10:58   #20
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L'idrogeno si userebbe perche' puo' essere portato dove serve e puo' essere conservato,cosa che con l'elettricita' non puoi fare.Anche se comunque anche l'H ha i suoi problemi eh!
Scusa ma su questa non sono proprio d'accordo! L'H è l'atomo più piccolo che esista, quindi difficilissimo da chiudere e stoccare da qualsiasi parte, oltre ad occupare grandi volumi allo stato gassoso. Inoltre infragilisce qualsiasi materiale e in caso di fiamma è invisibile e quindi molto pericolosa. Ok si può liquefare ma solo consumando energia...
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