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Old 05-01-2008, 14:20   #1
fabio80
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fotovoltaico

dunque, in preda al delirio delle bollette mi è piombato il genitore in stanza con il mandato di esplorare il fantastico mondo degli incentivi al fotovoltaico, millantando favolosi contributi a fondo perso sul 100% del costo di impianto.

premettendo che io sono assolutamente contrario per un punto di vista strettamente economico, non ho trovato niente in giro se non il famoso conto energia con la relativa tabella contributi per kWh

mi sono perso qualcosa? al di là della coscienza ecologica (la mia è sopita per svariati motivi, grazie al sistema italia) economicamente può convenire? e di quanto?

di certo so che ci vorrebbero 11/12 k€ allo startup di impianto per avere 2 kW di potenza (teorica) installata....
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Old 05-01-2008, 14:24   #2
Marilson
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stesso mandato lo ebbi da mio padre . In pratica arrivammo alla conclusione che il gioco non vale la candela, le celle costano tanto e per rientrare nell'investimento occorrono almeno 10 anni.

E' più conveniente invece instalallare dei pannelli NON fotovoltaici per il riscaldamento dell'acqua, per ridurre al minimo i consumi di gas (o di corrente in caso di scaldabagno).
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Old 05-01-2008, 14:27   #3
fabio80
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stesso mandato lo ebbi da mio padre . In pratica arrivammo alla conclusione che il gioco non vale la candela, le celle costano tanto e per rientrare nell'investimento occorrono almeno 10 anni.

E' più conveniente invece instalallare dei pannelli NON fotovoltaici per il riscaldamento dell'acqua, per ridurre al minimo i consumi di gas (o di corrente in caso di scaldabagno).
il termico già lo abbiamo

e difatti quel che subodoro è che conviene solo a chi ha soldi in banca pronto uso e una forte propensione al verde, visto che il ROI mi pare da barzelletta, e si riduce persino di più se devi finanziare il tutto con banca...
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Old 05-01-2008, 15:07   #4
fabio80
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oltretutto vedo che le tariffe non sono aggiornate in base all'inflazione ma addirittura decrescono e sono soggette ad approvazione biennale di decreto. insomma, un giorno qualche ministro si sveglia male e il tuo investimento salta per aria

te credo che poi nessuno monta il fotovoltaico
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Old 06-01-2008, 18:40   #5
GUSTAV]<
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dunque, in preda al delirio delle bollette mi è piombato il genitore in stanza con il mandato di esplorare il fantastico mondo degli incentivi al fotovoltaico, millantando favolosi contributi a fondo perso sul 100% del costo di impianto.

premettendo che io sono assolutamente contrario per un punto di vista strettamente economico, non ho trovato niente in giro se non il famoso conto energia con la relativa tabella contributi per kWh

mi sono perso qualcosa? al di là della coscienza ecologica (la mia è sopita per svariati motivi, grazie al sistema italia) economicamente può convenire? e di quanto?

di certo so che ci vorrebbero 11/12 k€ allo startup di impianto per avere 2 kW di potenza (teorica) installata....
spillare 12.ooo €uri per un impianto fotovoltaico significa scaricare gli oneri
sulla popolazione da parte dell' enel.
Ma facessero LORO STESSI delle centrali fotovoltaiche e poi riducessero
i costi x i clienti !
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Old 06-01-2008, 19:30   #6
fabio80
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Con una crescita media del costo dell'energia del 4.5% annuo di media, destinato inevitabilmente a non diminuire, non direi che è un investimento proprio sbagliato.
Tra parentesi adottando lo scambio sul posto oltre che gli incentivi del conto energia l'impianto si ripaga in circa 9 ani. Installando poi un impianto a terra con inseguitore si può avere la stessa produzione con un costo inferiore del 20-25%.
Non vengono pagati i picchi di produzione, ma i Kwh prodotti.
P.s. aggiungo che la vita di un pannello è tutt'altro che corta al Euratom di Ispra sono in funzione pannelli da ben 28 anni con una produzione (attuale) che corrisponde all'80% della produzione al momento dell'installazione.

azzo, assai doloroso come investimento

orifizi a parte, 10 anni come payback mi paiono un pò troppi. insomma la convenienza è piuttosto bassa
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Old 06-01-2008, 19:38   #7
fabio80
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Originariamente inviato da W4rfoX Guarda i messaggi
Dipende... se calcoli che la vita di un impianto supera tranquillamente i 30 ANNI ( ), vuol dire che per i successivi vent'anni hai la possibilità di usufruire di corrente gratis o quasi. E' ovvio che un discorso di questo tipo vada fatto esclusivamente su case di proprietà. Teniamo inoltre conto che la dipendenza dell'italia dal petrolio è pressochè totale e temo che con l'aumento della pressione dei paesi emergenti e il progressivo esaurirsi dei pozzi l'energia la pagheremo mooooooooolto cara in un futuro nemmeno tanto lontano.
a tal proposito, sai qualcosa della microcogenerazione?
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Old 06-01-2008, 21:08   #8
killercode
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Come stanno i pannelli solari sotto una bella grandinata?
Resistono o si rompono?
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Old 06-01-2008, 21:57   #9
killercode
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Originariamente inviato da W4rfoX Guarda i messaggi
Termici o fotovoltaici? In ogni caso resistono entrambi. Ovviamente se viene giù una palla da baseball qualche problemino potresti averlo..
Penso termici, ma non sono sicuro, erano tubi di vetro soffiato sottovuoto che garantivano le migliori prestazioni possibili, però mi sembravano anche moooolto fragili
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Old 20-01-2008, 21:39   #10
mark41176
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L'Avatar di mark41176
 
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ah! finalmente si parla di fotovoltaico in conto energia! era ora!

ieri ho fatto il mio primo sopralluogo ed ho già un'infinità di dubbi!
non è la mia attività principale, collaboro nel weekend con uno studio di ingegneri che da pochissimo si stanno buttando anche sul fotovoltaico, mi han chiesto di dargli una mano essendo il mio indirizzo di studi (almeno in linea teorica ) di tipo energetico.....

sono 2 mesi che mi sto documentando, ho comprato un testo con un software che mi permette di fare un progetto preliminare per lo studio di fattibilità con i relativi allegati da presentare all'ente distributore ed eventualmente (a lavori conclusi) al GSE............
eppure ogni volta che mi ci metto ho un'infinità di dubbi che pare non trovino risposta!

ieri ad esempio il "potenziale" cliente, proprietario di un piccolo hotel di montagna, dopo un iniziale interesse ha cominciato a ripensarci ed io mi sono trovato in difficoltà, soprattutto perchè non ho esperienza pratica a riguardo (ma prima o poi dovevo cominciare!)...
lui ha un contratto da 15kWp ma la potenza di picco gli serve per lo spunto dell'ascensore per intenderci..... credeva di poter fare un impianto fotovoltaico da 15kWp per poter "rivendere" l'energia elettrica all'Enel perchè il suo consumo non è così elevato da assorbire sempre tanta potenza

ed io lì a cercare di spiegargli che l'impianto fotovoltaico invece va dimensionato rispetto al reale consumo (in base alle bollette precedenti degli ultimi 2 anni) per poter usufruire del conto energia! era convinto di fare l'affare rivendendo per 0,42€/kWh (impianto parzialmente integrato).... non aveva nemmeno ben chiaro in che cosa consiste il "guadagno"...... ed io lì a spiegare che nessuno mai (l'Enel) gli metterà soldi "reali" sul suo conto in banca e che l'incentivo lo sia solamente ad impianto finito (e tra l'altro pure collaudato con tanto di rilevazione delle prestazioni per completare la documentazione da mandare al GSE)........

per farla breve, mi rendo conto che non è facile convincere le persone dei vantaggi "futuri" che indubbiamente si hanno con questo tipo di incentivo! si spaventano per gli alti costi e per i tempi di ammortamento non certo immediati!

sinceramente anch'io ho i miei dubbi (come il calzolaio che diffida delle proprie scarpe )...... nel senso che se una persona deve investire di tasca sua tra i 30k-50k € (sto considerando impianti da oltre 5kW ma meno di 20kW.. quindi "scambio sul posto") prima che l'ente predisposto (GSE) approvi di fatto l'idoneità dell'impianto.... probabilmente non incentiva poi più di tanto il richiedente (oh! c'è il rischio che non venga approvato, magari per qualche cavillo o per colpa del progettista o addirittura dell'installatore)........

il signore di ieri si credeva che l'impianto gli veniva in parte finanziato prima dell'inizio dei lavori (in pratica già in fase di progetto esecutivo) e invece non è così! o sbaglio?

.... l'iter burocratico prevede che una prima richiesta vada fatta inviando il progetto preliminare (e relativo allegato) corredato di schema unifilare all'Enel e dopo la risposta dell'Enel si fa la DIA (dichiarazione inizio attività), si procede con il prgetto esecutivo dettagliato e la ditta installatrice provvede alla realizzazione, dopo la chiusura dei lavori e l'entrata in funzione dell'impianto si hanno 60 giorni di tempo per inviare tutta la documentazione completa al GSE (compresa di collaudo e dati tecnici sulle prestazioni) per richiedere appunto di la possibilità di usufruire degli incentivi del conto energia.
giusto?

P.S. domanda....... un impianto fotovoltaico deve essere chiaramente definito... cioè "non integrato", "parzialmente integrato" o "architettonicamente integrato"... perchè in base a questo ci sono tariffe incentivanti diverse........... ebbene: quando un impianto è costituito da una parte di moduli fotovoltaici "parzialmente integrati" e una parte invece "non integrata" risulterebbe essere misto.... e allora? come lo si definisce?

ieri ad esempio il tetto dell'edificio era tale che una parte volgeva verso sud (inclinazione di circa 30°) mentre l'altra verso nord (pendenza quindi opposta)............. quando il software mi chiede di immettere i parametri lo fa considerando che l'impianto abbia un'unica configurazione e quindi mi fa l'analisi energetica e il dimensionamento (scegliendo determinati modelli di moduli fotovoltaici e relativi inverter) rispetto ad una sola configurazione ........ cioè tutti i moduli hanno la stessa direzione, magari suddivisi in stringhe, ma con un'unica inclinazione e stesso tipo di struttura su cui vengono montati!
a sto punto non potrei aiutarmi con il software per fare almeno il progetto preliminare!

e poi mi chiedevo, se i moduli vengono installati direttamente sulle tegole del tetto (quindi senza i supporti di alluminio) dove va collocato il quadro di campo? e l'inverter dove conviene allocarlo? e infine.... quando scegliare più inverter di taglia più piccola e quando invece uno (o pochi) di taglia più grande?

P.S. marche e modelli più frequentemente usati? Fronius, Conergy....?
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"Non tutti i mali vengono per nuocere"
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