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Old 16-11-2007, 07:07   #1
radiovoice
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[3d uniti] E Fini disse finalmente a Berlsconi: "Ora basta! La misura è colma!"

ROMA - La misura è colma, stamattina ho chiamato Berlusconi e gliel'ho detto in faccia". Gianfranco Fini lo ha spiegato chiaramente agli uomini dell'ufficio politico (Alemanno, Gasparri, Matteoli, La Russa e Ronchi) riuniti ieri mattina a via della Scrofa per raccogliere il lungo sfogo del capo contro il Cavaliere e l'annuncio che "da oggi An perseguirà in maniera autonoma la strada della riforma elettorale". Perché non è soltanto la mancata spallata ad aver guastato i rapporti tra il leader di An e Silvio Berlusconi, questa volta c'è anche una "ferita personale", profonda.

"È venuta meno la fiducia, a Berlusconi l'ho anche scritto per lettera - ha annunciato Fini ai suoi -, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza".

Ad avvelenare l'atmosfera, raccontano a via della Scrofa, ha molto contribuito la galassia mediatica berlusconiana: i ripetuti servizi di Striscia, gli articoli graffianti del Foglio e del Giornale sulla nuova compagna di Fini e l'imminente nascita della bambina, l'intervista di Panorama a Daniela Santanché, in cui la pasionaria della Destra minaccia sfracelli contro il capo di An.

Tutti indizi che, letti da Fini, portano a un unico mandante: il Cavaliere. Ma il leader di An è un animale a sangue freddo, fosse stato solo questa "aggressione personale" forse la cosa sarebbe finita lì, con una telefonata di Ronchi a Mediaset. Il fatto è che sabato scorso Berlusconi ha presenziato con tutti gli onori alla nascita della Destra di Storace all'Eur ed è esattamente questa operazione ad aver fatto saltare la diga. "Noi - ha ricordato Fini ai suoi - siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di governo e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a Casini. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una storia chiusa".

L'arrabbiatura è talmente forte che un amico, qualche giorno fa, si è sentito fare dal leader di An un discorso che lo ha lasciato basito: "Vedi - gli ha detto Fini - alla fine io sono sicuro che Berlusconi riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv".


Al di là del rancore personale, c'è comunque la politica. E la strada è quella dell'accordo con il centrosinistra sulla nuova legge elettorale. "Non siamo disponibili ad allungare artificialmente la vita del governo con un finto dialogo - spiega il portavoce Andrea Ronchi - ma ormai è chiaro che senza una nuova legge elettorale non si va a votare". E dunque è questa la nuova strategia di Fini, stanco di aspettare una crisi di governo che non arriva mai. "Fare subito la legge elettorale e poi andare al voto".

E basta parlare solo di elezioni: "Sono quasi due anni che stiamo all'opposizione inseguendo il mito della spallata e non abbiamo costruito niente, almeno dall'altra parte hanno fatto il partito democratico". L'ex ministro degli Esteri guarda quasi con invidia all'operazione di semplificazione politica riuscita nel campo avverso. E non nasconde, in privato, "attenzione e rispetto" per quanto sta facendo Veltroni. Il centrodestra, al confronto, "sembra una foresta pietrificata" e a poco serve lo sforzo delle fondazioni Farefuturo, Liberal e Craxi che l'11 dicembre presenteranno lo statuto del chimerico "partito delle libertà". Allora, tanto vale riprendersi i propri spazi politici e di partito, mandando definitivamente in soffitta "la leggenda del delfino".

Questo è anche il senso della conferenza programmatica convocata ieri da Fini per i primi di febbraio a Milano, un'alternativa all'Officina di Tremonti "che non ha mai iniziato a funzionare".
"Se non si vota - chiarisce Italo Bocchino, responsabile riforme di An e relatore alla Camera sul pacchetto Violante - è chiaro che da parte nostra c'è la disponibilità a non buttare via un anno di tempo. Fare le riforme di cui il Paese ha bisogno non significa inciuciare". Un discorso che ha portato al riavvicinamento politico tra Fini e Pier Ferdinando Casini. I due ormai si sentono ogni giorno e procedono uniti come ai tempi del famoso "subgoverno", quando si trattava di bilanciare a palazzo Chigi l'asse tra Berlusconi e Umberto Bossi.

Non a caso oggi Casini presenzierà una tavola rotonda sulla riforma elettorale organizzata da Italianieuropei, la fondazione di D'Alema ed Amato. Sul merito, certo, le distanze di An con il centrosinistra restano ancora tutte sul tavolo. La bozza Vassallo, per dire, secondo Fini è ancora troppo tedesca e troppo poco spagnola. "È tagliata su misura di un Pd - osserva Bocchino - che sarà libero di scegliere dopo il voto se allearsi con la sinistra radicale o con il futuro polo di centro". Ma un accordo non è affatto escluso: "Veltroni vuole il bipolarismo ma anche, come direbbe Crozza, la fine del bipolarismo. Se toglie quel ma anche ci chiudiamo in una stanza e la legge elettorale la scriviamo in tre ore".

Forza Italia intanto guarda con preoccupazione a questa sollevazione degli alleati. Berlusconi è ancora deciso ad andare dritto per la sua strada, che è quella del rapporto diretto con gli elettori: "Il governo dal Senato ne esce a pezzi, la partita è ancora aperta". E comunque, se si dovesse davvero aprire un tavolo sulle riforme, vuole essere lui a dare le carte. "Sulla legge elettorale - sintetizza Fabrizio Cicchitto - non è possibile fare a meno di Forza Italia".

Repubblica.it
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Old 16-11-2007, 10:28   #2
SquallSed
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e risposta...

ROMA - "Ieri l'implosione c'è stata". Silvio Berlusconi, ospite della trasmissione "Panorama del giorno" su canale 5, vede così l'approvazione della Finanziaria da parte del governo. Tornando a negare di aver mai parlato di "spallata" all'esecutivo, il Cavaliere parla, invece, di "implosione del centrosinistra", riferendosi a quei senatori della maggioranza "che si sentono a disagio in una coalizione che subisce i diktat dell'estrema sinistra".

Poi l'attenzione del Cavaliere si sposta sulle questioni interne alla Cdl. A quel Gianfranco Fini chiede a gran voce una svolta. Secca la replica: "Nel centrodestra non cambia nulla. Se ci sono delle nuove idee che finora non ci sono state io sono aperto ad interpretare la volontà degli italiani. L'unico che si sia dato da fare nella direzione indicata dagli italiani sono stato io".

Chiusa la parentesi interna, Berlusconi torna a parlare del governo. O meglio della fine del governo. Citando i sondaggi ("solo un italiano su 5 ha ancora fiducia nel governo Prodi mentre la Cdl e' vicina al 60%) e accantonando prudentemente il termine "spallata". Ma perseverando nel prevedere la caduta in tempi brevi: "La prossima volta che un provvedimento del governo passera' al voto del Senato non ci sarà la maggioranza che lo approverà e quindi il governo cadrà". E se questo accadrà, prevede il leader di Forza Italia, Prodi darà le dimissioni e si aprirà un periodo "in cui noi cercheremo di ritornare alle urne per ridare agli italiani la possibilità di farsi governare da un governo che abbia la fiducia degli italiani". E che nessuno parli di governo istituzionale: "Sarebbe soltanto un espediente per rinviare il giudizio degli elettori''. Che, taglia corto, Berlusconi "deve essere nel 2008". Con una sola modifica dell'attuale legge elettorale: quella che riguarda l'attribuzione del premio di maggioranza da regionale a nazionale. Più possibilisti, invece, i toni della Lega. "Noi siamo interessati alla legge
elettorale, la vogliamo fare a tutti i costi e siamo disposti a dialogare" dice Roberto Maroni.

E a Fini replica con durezza Francesco Storace. L'ex portavoce del leader di An, adesso leader de "La Destra" accusa il vicepremier di essere "in astinenza da potere", parla di "ricatto più isterico che razionale".

(16 novembre 2007)
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Old 16-11-2007, 10:31   #3
*sasha ITALIA*
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Berlusconi va isolato e portato psicologicamente all'idea di ritirarsi in pensione. Fini ha fatto benissimo, un pò di palle perdio!
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Old 16-11-2007, 10:38   #4
Tefnut
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Quote:
Originariamente inviato da *sasha ITALIA* Guarda i messaggi
Berlusconi va isolato e portato psicologicamente all'idea di ritirarsi in pensione. Fini ha fatto benissimo, un pò di palle perdio!
un po' tardi... meglio tardi che mai, ma aspetto i fatti
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Concluso con: Boso - Fallen Angel - tcianca - sycret_area - carver - serbring - emax81 - Cluk
Si chiude una porta.. si apre un portone
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Old 16-11-2007, 10:45   #5
Cfranco
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Quote:
Originariamente inviato da Fini
Berlusconi [...] è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale.
Per una volta che ne dice una di giusta mi tocca quotarlo ...
Se la destra si rendesse finalmente conto che a renderla debole e incapace a fare qualsiasi cosa è proprio la presenza di un tale uomo così ingombrante e dagli appetiti così enormi da bloccare qualsiasi ipotesi di riforma ...
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
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Old 16-11-2007, 10:46   #6
shambler1
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Tempistica geniale! Hai visto mai che si riesca a far cadere il governo e vincere le elezioni! Ci vuole il teatrino per scongiurare una simile calamità
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Old 16-11-2007, 10:55   #7
fracarro
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Quote:
Originariamente inviato da Cfranco Guarda i messaggi
Per una volta che ne dice una di giusta mi tocca quotarlo ...
Se la destra si rendesse finalmente conto che a renderla debole e incapace a fare qualsiasi cosa è proprio la presenza di un tale uomo così ingombrante e dagli appetiti così enormi da bloccare qualsiasi ipotesi di riforma ...
E ti pareva è sempre colpa di Berlusconi. Ora addirittura anche da AN questi ignobili attacchi. Son diventati comunisti?

A parte gli scherzi, esprimo la mia personalissima opinione a riguardo. Probabilmente Fini comincia a rendersi conto dei danni che gli sta portando l'alleanza con Berlusconi (a partire dal dopo elezioni del 2006, ovviamente). In questo Casini è stato molto lungimirante nel "allontanarsi" dalla CDL per riassumere una propria identità e progetto. Fini invece con la speranza di prendere il posto di Berlusconi gli è rimasto fedele con quale risultato? AN sta facendo la fine della Lega che dopo l'alleanza con Berlusconi ha perso in visibilità e voti e adesso è costretta a restargli appiccicata per contare qualcosa. Dopo le storielle sulla brambilla, la scissione con Storace e qualche altro pezzo, AN si sta indebolendo e Fini si è reso conto che o si rimette subito in carreggiata per conto suo oppure chiude i battenti.

Interessantissimo questo passaggio:

Quote:
L'arrabbiatura è talmente forte che un amico, qualche giorno fa, si è sentito fare dal leader di An un discorso che lo ha lasciato basito: "Vedi - gli ha detto Fini - alla fine io sono sicuro che Berlusconi riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv".
Io pensavo che tutte le leggi ad personam erano fatte per il bene del paese non per il suo bene personale.
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Old 16-11-2007, 11:01   #8
matteo10
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Secondo me è una bufala.
Non è una intervista e sono tutti dei "Fini avrebbe detto" ergo Repubblica vuol mettere un pò di pepe al culo a FI e vuol far vedere di avere una uscita di valore almeno pari alla lettera che Fini ha indirizzato a Berlusconi pubblicata oggi in prima sul Corriere.

Basta leggere questa lettera per capire che i toni sono di tutt'altro tipo.

Se poi vogliamo parlare del perchè tutti quelli che vogliono scrivere al berlusca finiscono sulla prima del Corriere possiamo aprire un altro 3D...
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Ultima modifica di matteo10 : 16-11-2007 alle 11:03.
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Old 16-11-2007, 11:09   #9
Fil9998
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oddio che teatrino marcio la politica italiana ...




signori: qua fuori c'è un paese reale di 70MLN di abitanti che sta andando a madri ignote...

SVEGLIAAAAAAAAAAAA !!!!!!!
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare
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Old 16-11-2007, 11:11   #10
radiovoice
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Quote:
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oddio che teatrino marcio la politica italiana ...




signori: qua fuori c'è un paese reale di 70MLN di abitanti che sta andando a madri ignote...

SVEGLIAAAAAAAAAAAA !!!!!!!
D'accordo. Quindi?
Io trovo che l'allontanamento di Fini e Casini da Berlusconi sia per la dx un fatto solamente positivo.
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Old 16-11-2007, 11:26   #11
Feric Jaggar
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E' tutto talmente semplice da essere quasi banale. Anche perchè in passato si è già visto.

Dunque, da molti mesi il Cavaliere non riesce ad essere al centro della scena politica e mediatica. O, meglio, quando la scena c'è, non è lui la prima donna.

Non riesce a trovare un tema su cui graffiare ed essere protagonista.

Il tema più forte, ovvero la sicurezza, gli è stato letteralmente scippato dalla "sinistra", con un'azione fulminea e disciplinata; gli stessi sindaci che avevano riempito le metropoli di campi nomadi, spacciandoli per "tappa dell'integrazione", adesso si sono messi alla guida delle ruspe. A costo di rompere le storiche alleanze locali con i rifondaroli (il che sta contribuendo non poco all'eclisse del fenomeno centri sociali, che, già in crisi verticale di suo, soffre particolarmente gli sgomberi e il taglio delle utenze).

Ma questi sono problemi della "sinistra"; torniamo a bomba alla "destra".

Dunque, il Cavaliere vede appannarsi velocemente la sua immagine, a vantaggio dell'astro emergente Fini, che non avendo mai avuto responsabilità pesanti negli esecutivi di Berlusconi può presentarsi all'elettorato come vergine da insuccessi, è un parlatore pacato, è il leader ideale per tutti quelli che al giorno da leone preferiscono i cento anni da pecora.

Tanto da far dire a molti - troppi - che se si votasse fra due anni, il leader naturale della coalizione sarebbe lui.

Ecco allora che il Cavaliere, vero maestro nella costruzione e nella manipolazione politica, si lancia in un'operazione ai danni dell'avversario, un'operazione già sperimentata senza successo nel 1976: la scissione demonazionale.

Questa volta però ad orchestrare il tutto non c'è una DC dal passo del bradipo stanco, ma l'apparato bellico del berlusconismo.

Dunque, anzitutto si individuano nel partito dell'avversario le teste più calde, ovvero i trombati eccellenti, personaggi possibilmente verbosi, sguaiati e populisti che riescano bene sul 26 pollici. Ecco allora che nel giro di una notte l'ex governatore ed ex ministro Storace rompe il sodalizio di corrente con Alemanno, e fonda un proprio partito, "La Destra", dal cui pulpito accusa l'ex compagno di merende Fini di bramosia di potere, di illegalità statutarie, etc. etc. le solite cose che si fanno in tutti i partiti.

Il nuovo partito si lancia subito in conventions, aperture di sedi, spese pubblicitarie, sovraesposizione mediatica su Mediaset, tutte cose di cui ringraziare il Cavaliere; ringraziamento che arriva puntuale come un treno "di quella volta": dal pulpito Storace chiarisce subito che il perno della formazione è la devozione claustrale al Cavaliere.

Poi il bouquet viene subito arricchito dall'indispensabile pasionaria nera, personaggio che non può mancare per esigenze televisive; la scelta cade sulla Santanchè.

Ovviamente, a questi navigatori della politica è già stato promesso un collegio sicuro nelle liste di Forza Italia per le prossime elezioni, com'è già avvenuto per Rotondi e Cutrufo della DCA, mentre i nuovi arrivati dovranno cercare di volare con le loro ali con la lista de La Destra.

Ma l'operazione non si ferma qui; Storace ha anche il mandato a rastrellare la granaglia alla sua destra, ovvero i micro-partitini da prefisso telefonico, che dovranno essere irreggimentati al servizio del berlusconismo. La cifra non dovrebbe essere molto impegnativa; la Fiamma Tricolore è una vita che cerca di vendersi, solo che non trova un compratore, Rauti è lì che aspetta un'offerta, poi ci sono il Fronte Nazionale, Saja e tante altre siglette che hanno solo la targa sulla porta. Probabilmente alla fine potrebbe restare fuori solo Forza Nuova, che ha una organizzazione diffusa e mezzi sufficienti per restare autonoma.

Riuscirà, questa operazione demonazionale? Direi di si. Ormai siamo ben oltre il calciomercato, siamo al discount della politica, siamo ai partiti fantoccio.
__________________
Se c'è rimedio, perché ti disperi? Se non c'è rimedio, perché ti disperi?
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Old 16-11-2007, 11:35   #12
radiovoice
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E' tutto talmente semplice da essere quasi banale. Anche perchè in passato si è già visto.

Dunque, da molti mesi il Cavaliere non riesce ad essere al centro della scena politica e mediatica. O, meglio, quando la scena c'è, non è lui la prima donna.

Non riesce a trovare un tema su cui graffiare ed essere protagonista.

Il tema più forte, ovvero la sicurezza, gli è stato letteralmente scippato dalla "sinistra", con un'azione fulminea e disciplinata; gli stessi sindaci che avevano riempito le metropoli di campi nomadi, spacciandoli per "tappa dell'integrazione", adesso si sono messi alla guida delle ruspe. A costo di rompere le storiche alleanze locali con i rifondaroli (il che sta contribuendo non poco all'eclisse del fenomeno centri sociali, che, già in crisi verticale di suo, soffre particolarmente gli sgomberi e il taglio delle utenze).

Ma questi sono problemi della "sinistra"; torniamo a bomba alla "destra".

Dunque, il Cavaliere vede appannarsi velocemente la sua immagine, a vantaggio dell'astro emergente Fini, che non avendo mai avuto responsabilità pesanti negli esecutivi di Berlusconi può presentarsi all'elettorato come vergine da insuccessi, è un parlatore pacato, è il leader ideale per tutti quelli che al giorno da leone preferiscono i cento anni da pecora.

Tanto da far dire a molti - troppi - che se si votasse fra due anni, il leader naturale della coalizione sarebbe lui.

Ecco allora che il Cavaliere, vero maestro nella costruzione e nella manipolazione politica, si lancia in un'operazione ai danni dell'avversario, un'operazione già sperimentata senza successo nel 1976: la scissione demonazionale.

Questa volta però ad orchestrare il tutto non c'è una DC dal passo del bradipo stanco, ma l'apparato bellico del berlusconismo.

Dunque, anzitutto si individuano nel partito dell'avversario le teste più calde, ovvero i trombati eccellenti, personaggi possibilmente verbosi, sguaiati e populisti che riescano bene sul 26 pollici. Ecco allora che nel giro di una notte l'ex governatore ed ex ministro Storace rompe il sodalizio di corrente con Alemanno, e fonda un proprio partito, "La Destra", dal cui pulpito accusa l'ex compagno di merende Fini di bramosia di potere, di illegalità statutarie, etc. etc. le solite cose che si fanno in tutti i partiti.

Il nuovo partito si lancia subito in conventions, aperture di sedi, spese pubblicitarie, sovraesposizione mediatica su Mediaset, tutte cose di cui ringraziare il Cavaliere; ringraziamento che arriva puntuale come un treno "di quella volta": dal pulpito Storace chiarisce subito che il perno della formazione è la devozione claustrale al Cavaliere.

Poi il bouquet viene subito arricchito dall'indispensabile pasionaria nera, personaggio che non può mancare per esigenze televisive; la scelta cade sulla Santanchè.

Ovviamente, a questi navigatori della politica è già stato promesso un collegio sicuro nelle liste di Forza Italia per le prossime elezioni, com'è già avvenuto per Rotondi e Cutrufo della DCA, mentre i nuovi arrivati dovranno cercare di volare con le loro ali con la lista de La Destra.

Ma l'operazione non si ferma qui; Storace ha anche il mandato a rastrellare la granaglia alla sua destra, ovvero i micro-partitini da prefisso telefonico, che dovranno essere irreggimentati al servizio del berlusconismo. La cifra non dovrebbe essere molto impegnativa; la Fiamma Tricolore è una vita che cerca di vendersi, solo che non trova un compratore, Rauti è lì che aspetta un'offerta, poi ci sono il Fronte Nazionale, Saja e tante altre siglette che hanno solo la targa sulla porta. Probabilmente alla fine potrebbe restare fuori solo Forza Nuova, che ha una organizzazione diffusa e mezzi sufficienti per restare autonoma.

Riuscirà, questa operazione demonazionale? Direi di si. Ormai siamo ben oltre il calciomercato, siamo al discount della politica, siamo ai partiti fantoccio.
Molto lucido, bravo!
E anche riguardo ai cotenuti mi trovi in buonissima parte d'accordo.
Io però sono dell'idea che Berlusconi, persa la carta della caduta del governo che gli avrebbe permesso di presentarsi come Leader della coalizione, lascerà lentamente affossare FI insime a Bondi, Schifani e compagnaccia.
Il tutto a vantaggio della Brambilla. Carta da poter spendere con lo slogan del rinnovamento e che soprattutto lo vedrebbe sempre dietro a tirare le fila del gioco.
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Old 16-11-2007, 11:36   #13
ennys
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Originariamente inviato da *sasha ITALIA* Guarda i messaggi
Berlusconi va isolato e portato psicologicamente all'idea di ritirarsi in pensione. Fini ha fatto benissimo, un pò di palle perdio!
Secondo me quello che andrebbe isolato è Fini.

Da Fiuggi in poi non ne ha azzeccata una.

Memorabile, in tale senso, l'imbarazzante flop dell'alleanza dell'Elefantino.

AN ha perso e continua a perdere pezzi grazie proprio alla "lungimiranza" di Fini.


Se ambisce alla leadership della coalizione si vada a vedere i suoi risultati elettorali e quelli di FI così vede che non c'è proprio storia nè futuro a meno che non lo decida esplicitamente Berlusconi per lui.

Senza Berlusconi, Fini non esisterebbe e sarebbe già sparito da un pezzo dalla scena politica di vertice.



Poi è chiaro che chi vede Berlusconi come fumo negli occhi gli preferisce chiunque fosse anche il più incapace ed inadeguato.
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Old 16-11-2007, 11:52   #14
Marilson
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Messaggi: 342
no dai, berlusconi ha capito.. la pensione è vicina.. ecco le parole che silvio riserva a fini per il suo addio alla politica

''Direi che nel centrodestra non deve cambiare niente: l'unita' della coalizione e' necessaria e credo che tutte le forze del centrodestra siano impegnate in questo. Se ci sono delle nuove idee che finora sono mancate io sono pronto a prenderle in considerazione: mi sono impegnato a cercare di fare implodere questa maggioranza e credo di esserci riuscito, e finora l'unico che si e' mobilitato per dare voce alla volonta' degli italiani sono proprio io''
ansa.it

parole di addio commosse e sentite
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Old 16-11-2007, 12:05   #15
sander4
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Può sbraitare quanto vuole Fini, e anche Casini.

Senza i voti di FI e quindi di Berlusconi, e senza il sostegno delle sue tv per la campagna elettorale, non potranno mai governare il paese.

Le parole sono parole poi, i fatti sono altra cosa.

Torneranno all'ovile giusto prima delle elezioni, sicuramente Fini forse Casini (perchè i voti dell'UDC con il vantaggio che c'è ora nemmeno servirebbero).
__________________
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Old 16-11-2007, 13:44   #16
matteo10
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Originariamente inviato da Feric Jaggar Guarda i messaggi
E' tutto talmente semplice da essere quasi banale. Anche perchè in passato si è già visto.

Dunque, da molti mesi il Cavaliere non riesce ad essere al centro della scena politica e mediatica. O, meglio, quando la scena c'è, non è lui la prima donna.

Non riesce a trovare un tema su cui graffiare ed essere protagonista.

Il tema più forte, ovvero la sicurezza, gli è stato letteralmente scippato dalla "sinistra", con un'azione fulminea e disciplinata; gli stessi sindaci che avevano riempito le metropoli di campi nomadi, spacciandoli per "tappa dell'integrazione", adesso si sono messi alla guida delle ruspe. A costo di rompere le storiche alleanze locali con i rifondaroli (il che sta contribuendo non poco all'eclisse del fenomeno centri sociali, che, già in crisi verticale di suo, soffre particolarmente gli sgomberi e il taglio delle utenze).

Ma questi sono problemi della "sinistra"; torniamo a bomba alla "destra".

Dunque, il Cavaliere vede appannarsi velocemente la sua immagine, a vantaggio dell'astro emergente Fini, che non avendo mai avuto responsabilità pesanti negli esecutivi di Berlusconi può presentarsi all'elettorato come vergine da insuccessi, è un parlatore pacato, è il leader ideale per tutti quelli che al giorno da leone preferiscono i cento anni da pecora. ...
Bellissimo!!!
Quando esce il sequel lo compro sicuro, voglio essere uno dei primi a leggerlo!!!
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E' ora di fare di tutta l'erba un fascio.
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Old 16-11-2007, 13:49   #17
Fil9998
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Originariamente inviato da Feric Jaggar Guarda i messaggi
E' tutto talmente semplice da essere quasi banale. Anche perchè in passato si è già visto.

Dunque, da molti mesi il Cavaliere non riesce ad essere al centro della scena politica e mediatica. O, meglio, quando la scena c'è, non è lui la prima donna.

Non riesce a trovare un tema su cui graffiare ed essere protagonista.

Il tema più forte, ovvero la sicurezza, gli è stato letteralmente scippato dalla "sinistra", con un'azione fulminea e disciplinata; gli stessi sindaci che avevano riempito le metropoli di campi nomadi, spacciandoli per "tappa dell'integrazione", adesso si sono messi alla guida delle ruspe. A costo di rompere le storiche alleanze locali con i rifondaroli (il che sta contribuendo non poco all'eclisse del fenomeno centri sociali, che, già in crisi verticale di suo, soffre particolarmente gli sgomberi e il taglio delle utenze).

Ma questi sono problemi della "sinistra"; torniamo a bomba alla "destra".

Dunque, il Cavaliere vede appannarsi velocemente la sua immagine, a vantaggio dell'astro emergente Fini, che non avendo mai avuto responsabilità pesanti negli esecutivi di Berlusconi può presentarsi all'elettorato come vergine da insuccessi, è un parlatore pacato, è il leader ideale per tutti quelli che al giorno da leone preferiscono i cento anni da pecora.

Tanto da far dire a molti - troppi - che se si votasse fra due anni, il leader naturale della coalizione sarebbe lui.

Ecco allora che il Cavaliere, vero maestro nella costruzione e nella manipolazione politica, si lancia in un'operazione ai danni dell'avversario, un'operazione già sperimentata senza successo nel 1976: la scissione demonazionale.

Questa volta però ad orchestrare il tutto non c'è una DC dal passo del bradipo stanco, ma l'apparato bellico del berlusconismo.

Dunque, anzitutto si individuano nel partito dell'avversario le teste più calde, ovvero i trombati eccellenti, personaggi possibilmente verbosi, sguaiati e populisti che riescano bene sul 26 pollici. Ecco allora che nel giro di una notte l'ex governatore ed ex ministro Storace rompe il sodalizio di corrente con Alemanno, e fonda un proprio partito, "La Destra", dal cui pulpito accusa l'ex compagno di merende Fini di bramosia di potere, di illegalità statutarie, etc. etc. le solite cose che si fanno in tutti i partiti.

Il nuovo partito si lancia subito in conventions, aperture di sedi, spese pubblicitarie, sovraesposizione mediatica su Mediaset, tutte cose di cui ringraziare il Cavaliere; ringraziamento che arriva puntuale come un treno "di quella volta": dal pulpito Storace chiarisce subito che il perno della formazione è la devozione claustrale al Cavaliere.

Poi il bouquet viene subito arricchito dall'indispensabile pasionaria nera, personaggio che non può mancare per esigenze televisive; la scelta cade sulla Santanchè.

Ovviamente, a questi navigatori della politica è già stato promesso un collegio sicuro nelle liste di Forza Italia per le prossime elezioni, com'è già avvenuto per Rotondi e Cutrufo della DCA, mentre i nuovi arrivati dovranno cercare di volare con le loro ali con la lista de La Destra.

Ma l'operazione non si ferma qui; Storace ha anche il mandato a rastrellare la granaglia alla sua destra, ovvero i micro-partitini da prefisso telefonico, che dovranno essere irreggimentati al servizio del berlusconismo. La cifra non dovrebbe essere molto impegnativa; la Fiamma Tricolore è una vita che cerca di vendersi, solo che non trova un compratore, Rauti è lì che aspetta un'offerta, poi ci sono il Fronte Nazionale, Saja e tante altre siglette che hanno solo la targa sulla porta. Probabilmente alla fine potrebbe restare fuori solo Forza Nuova, che ha una organizzazione diffusa e mezzi sufficienti per restare autonoma.

Riuscirà, questa operazione demonazionale? Direi di si. Ormai siamo ben oltre il calciomercato, siamo al discount della politica, siamo ai partiti fantoccio.
xredo tu c'abbia azzeccato...
e pure bene esposto.
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Fil9998 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 16-11-2007, 20:27   #18
greasedman
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Originariamente inviato da radiovoice Guarda i messaggi
ROMA - La misura è colma, stamattina ho chiamato Berlusconi e gliel'ho detto in faccia"
AHAHAHAHAHAHAHAH, me lo immagino proprio, come no!!!

Ma secondo lui ci crediamo veramente?
Fini ha spalleggiato la strategia perdente di berluconi fino all'ultimo minuto, ora ha il coraggio di chiamarsene fuori?
Ricorda quando Berlusconi, non potendo più continuare a difendere l'opportuità dell'intervento armato in iraq, "rivelò" che in realtà lui era sempre stato contrario...


Fa parte della solita strategia del "tuttoeilcontrarioditutto": ogni leader della coalizione recita una parte, in modo da coprire tutti i "buchi" elettorali.
greasedman è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 16-11-2007, 20:32   #19
Onisem
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Messaggi: 821
Quote:
Originariamente inviato da *sasha ITALIA* Guarda i messaggi
Berlusconi va isolato e portato psicologicamente all'idea di ritirarsi in pensione. Fini ha fatto benissimo, un pò di palle perdio!
Staremo a vedere, siccome in Italia coerenza rules...
__________________
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
"Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?"
Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia.
Onisem è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 17-11-2007, 22:32   #20
ELISAMAC1
Member
 
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Udine
Messaggi: 147
Ma dove vuole andare fini senza BERLUSCONI.
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