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Old 07-07-2007, 13:38   #1
drakend
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Economia basata sull'idrogeno

E' da un po' di tempo che penso che per risolvere i problemi energetici e di inquinamento insieme, cioè prendere due piccioni con una fava, bisognerebbe effettuare un cambiamento di tecnologia totale e passare da un'economia basata sul petrolio ad una basata sull'idrogeno. Casualmente, leggendo una notizia su ecoblog.it, mi sono imbattuto in questo post che rispecchia praticamente tutte le mie idee, tranne alcuni dettagli che puntualizzo dopo.
Quote:
Salve,
ho scritto un intervento solo che il sito è andato giù per qualche motivo e si è perso nei meandri digitali della Rete! La sostanza del mio precedente intervento era: ma basta con questi motori a benzina!!!
E' tecnologia vecchia ed inquinante, è ora di cambiare pagina una volta per tutte!
Le alternative ci sono e sono realizzabili immediatamente (non dall'oggi al domani, ovviamente, però nell'arco di cinque anni si può fare, se c'è una reale volontà politica). L'obiettivo finale NON DEVE ESSERE una mera riduzione dell'uso dei combustibili fossili, ma un cambiamento tecnologico TOTALE determinando un passaggio dall'economia basata sul petrolio a quella basata sull'idrogeno. Ovviamente il discorso non è così semplice perché l'idrogeno non esiste libero in natura e deve essere estratto da qualche parte e per farlo ci serve energia, che deve essere data da qualche altra fonte. A quanto so l'idrogeno è estraibile in due modi differenti:
1) dagli idrocarburi.
2) dall'acqua mediante elettrolisi.

La fonte 1) è da scartare a priori se vogliamo davvero ottenere un cambiamento tecnologico totale, altrimenti è solo una presa per il culo.
La fonte 2) è invece molto più interessante, solo che ci serve energia elettrica per determinare l'elettrolisi: la fonte più adeguata per generarla è ovviamente quella solare ed in particolare con la tecnologia solare termica a concentrazione. In questo modo avremmo idrogeno in quantità praticamente illimitata senza immettere un solo grammo di anidride carbonica nell'atmosfera.

Questo idrogeno, una volta prodotto, dovrà pur essere trasportato nelle varie destinazioni del mondo: questo potrebbe essere fatto abbastanza agilmente tramite "idrogenodotti" e "idrogenoliere". Tutti i motori che funzionano con combustibili fossili dovrebbero essere eliminati e riciclati, o riadattati (ma non so se sia tecnicamente possibile e/o economicamente conveniente) e ogni nuovo motore dovrebbe usare l'idrogeno. Così il nuovo combustibile farebbe muovere la Panda della casalinga di Voghera, l'aereo intercontinentale, la crociera di lusso (e quindi anche le idrogenoliere stesse).
Quindi per quanto riguarda i motori a combustibile il problema sarebbe completamente sistemato.
(Non ho pensato ad una produzione locale dell'idrogeno perché la corrente richiesta per produrlo deve essere davvero tanta e quindi mi sa che è più economico produrlo in centrali solari termiche a concentrazione che sono site in zone vicine all'Equatore e poi trasportarlo).

Per i motori elettrici (fra cui hanno particolare importanza gli impianti industriali e gli elettrodomestici) non ha molto senso produrre l'idrogeno chissà dove, trasportarlo qua, bruciarlo e produrre la relativa corrente elettrica. Le energie rinnovabili varie possono coprire l'intera domanda, fra cui la parte del leone dovrebbe farla, ancora una volta, il solare termico a concentrazione. Tutte le centrali che funzionano con fonti non rinnovabili dovrebbero essere chiuse, a partire da quelle a carbone e da quelle nucleari.

Lo sforzo necessario per fare quello che dico, a livello mondiale, è enorme però avrebbe notevoli effetti positivi sull'economia stessa dal momento che si movimenterebbero quantità colossali di capitali e quando c'è una forte movimentazione di denaro l'economia va bene e tutti ne giovano. In questo caso anche l'ambiente!!!
http://www.ecoblog.it/post/3863/gree...t-500/1#797347

L'unica differenza è che porrei le centrali solari termiche destinate alla produzione di idrogeno anche negli stessi Paesi consumatori, per evitare di invadere il globo con idrogenodotti e idrogenoliere. Si tratta comunque di una differenza secondaria, ma il principio generale espresso da questo post resta valido ed è, quello che conta di più, perfettamente realizzabile con tecnologie già esistenti. Che ne pensate voi?

Che cosa dovrebbe succedere a progetti "futuristici" come il reattore a fusione nucleare ITER? Niente dovrebbero andare avanti normalmente secondo me: a parte che è sempre meglio avere una fonte di energia pulita in più che in meno ma, meno banalmente, io vedo bene i reattori a fusione nelle missioni spaziali di lunga durata e/o nelle future basi spaziali, specie sulla Luna e su Marte. C'è però molto ancora da fare prima di arrivare a quelle possibilità, ma almeno ChristinaEmiliana non rimarrà disoccupata!
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Old 07-07-2007, 13:57   #2
lowenz
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L'idrogeno è solo un vettore energetico nelle celle a combustibile, l'unica reazione in cui produce energia utile è quella della fusione, ma la produce indirettamente passando ancora per la classica sequenza di una centrale termolettrica a vapor d'acqua.

Quindi prima venga la fusione, poi si vedrà

Ultima modifica di lowenz : 07-07-2007 alle 14:03.
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Old 07-07-2007, 14:04   #3
DarKilleR
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si infatti, si potrebbe tappezzare tutti i tetti d'europa e tutto il sahara con celle fotovoltaiche senza riuscire ad avere tutta l'energia necessaria per mandare avanti il mondo...

Ok dobbiamo cambiare il vettore energetico l'idrogeno che oltretutto può essere riutilizzato infinite volte, ma anche ridurre drasticamente i consumi di tutto quello che facciamo, e per fare questo servono avanzamenti tecnologici sotto ogni punto di vista...

Inutile continuare ad avere lampadine da 200 Watt anche se abbiamo l'idrogeno...dobbiamo massimizzare sempre e comunque l'efficenza di tutto ciò che facciamo, e coadiuvando questo a quello che dici te, si si può cambiare il mondo.


Per la FUSIONE NUCLEARE, per me metterei subito una centrale nel giardino di casa mia
Ma a fusione, non a fissione!!!!, la Fusione ora come ora è solamente la nostra unica salvezza per produrre grandissima quantità di energia come ci serve a noi...e naturalmente sfruttare il più possibile, eolico, solare, idrico etc etc...

p.S. ho letto che l'idrogeno si può produrre anche con una reazione chimica prodotta da alcuni tipi di batteri...e sentivo che hanno un'efficenza mostruosa... però l'ho letto ma non sono riuscito a trovare altre notizie in merito.
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Old 07-07-2007, 14:06   #4
drakend
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L'idrogeno è solo un vettore energetico nelle celle a combustibile, l'unica reazione in cui produce energia utile è quella della fusione, ma la produce indirettamente passando ancora per la classica sequenza di una centrale termolettrica a vapor d'acqua.

Quindi prima venga la fusione, poi si vedrà
Guarda che l'idrogeno si può usare come combustibile direttamente, anche perché non credo che le macchine ad idrogeno abbiano all'interno un reattore nucleare a fusione. Dire che l'idrogeno è un combustibile non vuol dire che è una fonte energetica: non lo è perché lo devi estrarre altrove ed è per questo che ci servono le centrali solari termiche a concentrazione per produrre l'elettricità necessaria in modo pulito.
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Old 07-07-2007, 14:07   #5
drakend
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si infatti, si potrebbe tappezzare tutti i tetti d'europa e tutto il sahara con celle fotovoltaiche senza riuscire ad avere tutta l'energia necessaria per mandare avanti il mondo...
Ho parlato di fotovoltaico?
Se volevo parlare di fotovoltaico scrivevo centrali solari fotovoltaiche.
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Old 07-07-2007, 14:08   #6
lowenz
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Guarda che l'idrogeno si può usare come combustibile direttamente, anche perché non credo che le macchine ad idrogeno abbiano all'interno un reattore nucleare a fusione. Dire che l'idrogeno è un combustibile non vuol dire che è una fonte energetica: non lo è perché lo devi estrarre altrove ed è per questo che ci servono le centrali solari termiche a concentrazione per produrre l'elettricità necessaria in modo pulito.

Credo tu non sappia cosa sono le celle a combustibile e come funzionano

http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_combustibile
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Old 07-07-2007, 14:16   #7
drakend
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Ah giusto per integrare quanto detto prima questo link è utile:
http://en.wikipedia.org/wiki/Nevada_Solar_One

Quote:
Using thermal energy storage systems, solar thermal operating periods can even be extended to meet base load needs.[5] Given Nevada's land and sun resources the state has the ability to produce more than 600GW using solar thermal concentrators like those used by Nevada Solar One.
Cioè uno staterello piccolo come il Nevada, riempito di centrali solari del genere, produrrebbe quasi 11 volte la richiesta di picco dell'Italia (attualmente attorno ai 55GW).
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Old 07-07-2007, 14:16   #8
gabi.2437
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Credo tu non sappia cosa sono le celle a combustibile e come funzionano

http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_combustibile
Ma non era quella che ci vuole platino e membrane di polimeri costosissimi?
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Old 07-07-2007, 14:19   #9
DarKilleR
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Ho parlato di fotovoltaico?
Se volevo parlare di fotovoltaico scrivevo centrali solari fotovoltaiche.
Guarda che io ho fatto un semplice esempio...e cmq con le centrali solari termiche a concentrazione, lo stesso ci potresti ricoprire tutto il sahara e tutta europa senza ottenere comunque tutta l'energia necessaria per produrre tutto l'idrogeno che serve...

Cmq per il resto sono d'accordo con te, è solo questione di volonta POLITICA e sbattere in culo tutti i potentati che comandano la nostra economia ed il mondo..

Però a livello tecnico, passare all'idrogeno invece di benzina/nafta non risolve un bel niente, dobbiamo aumentare l'efficenza di tutto quello che usiamo, motori, condizionatori, lampadine e chi più ne ha più ne metta, cambiare in parte il nostro stile di vita etc etc...

E poi trovare il modo di produrre energia nel modo più pilito possibile, quindi sfurttare al 100 % dove è possibile, pannelli solari termici ,fotovoltaici, eolico, idrico, geotermico e tutto quello che vi pare...ed assieme a questo serve la FUSIONE NUCLEARE.....altrimenti addio al sogno di cambiare il mondo.


Per produrre idrogeno, server elettricità che produciamo con il carbone e petrolio...in grandissima parte, quindi, si avremo meno inquinamento nelle città ma più concentrato dove ci sono le centrali etc etc...quindi siamo di punto e da capo.


TRADOTTO: la soluzione è:

-aumentare l'efficienza energetica e ridurre al minomo gli spreci di risorse
-innovare innovare ed innovare con nuove soluzioni tecniche e puntare tantissimo nella ricerca, dove la ricerca non deve essere per i soldi della multinazionale, ma per l'interesse del mondo e di tutto (si è utopico lo so :P ^^ )
-usare l'idrogeno come vettore energetico in tutte le sue alternative possibile
-trovare il modo di produrre energia pulita per i nostri consumi elettrici etc etc e per produrre idrogeno. (e qui ci si arriva solo con la ricerca )
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Old 07-07-2007, 14:20   #10
drakend
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Credo tu non sappia cosa sono le celle a combustibile e come funzionano

http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_combustibile
So benissimo cosa sono, ma non cambiano di una virgola la mia affermazione che "l'idrogeno può essere usato direttamente come combustibile".
http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno#Applicazioni
fra cui cito:
Quote:
L'idrogeno può essere bruciato in motori a combustione interna, utilizzati su alcuni prototipi di auto. Le pile a combustibile sono un modo per ottenere elettricità dall'ossidazione dell'idrogeno senza passare dalla combustione diretta, e ottenere quindi maggiore efficienza in un futuro in cui la produzione di idrogeno avverrà utilizzando fonti rinnovabili e non più combustibili fossili.
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Old 07-07-2007, 14:28   #11
DarKilleR
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si infatti la BMW serie 7 ad idrogeno che oltretutto è in commercio, usa un motore a combustione interna ed è il loro propulsore a benzina da 6500 cc di cilindrata ovviamente con qualche modifica etc etc...ma comunque riesce a sprigionare sui 320 cv di potenza...


Però comunque utilizzare l'idrogeno come combustibile per i motori a combustione interna, può essere una fase di transizione, e non una soluzione, perchè come ci insegna la termodinamica, l'efficenza di un motore a combustione è bassa, molto bassa....

Invece i motori elettrici se ben fatti hanno un'efficenza da far impallidire i motori a combustione, con efficenze attorno al 90%...
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Old 07-07-2007, 14:29   #12
lowenz
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Cmq l'idrogeno sarebbe meglio chiamarlo "vettore energetico" perchè combustibile è un termine molto infelice, dato che comunemente con quella parola si intende un reagente in una reazione esotermica.

Se vogliamo essere precisi poi sulla combustione esotermica dell'H2 ("idrogeno bruciato"):

http://www.micro-vett.it/H2/ita/H2.html

L'idrogeno viene percepito ancora come un gas molto pericoloso, data la sua alta probabilità di incendiarsi. Molto spesso però viene trascurato il fatto che altri gas normalmente utilizzati a bordo di veicoli, come metano, gpl o anche la stessa benzina (più precisamente i vapori di benzina) hanno caratteristiche analoghe, se non addirittura meno sicure dell'idrogeno.
Un esempio è costituito dai limiti di infiammabilità della miscela combustibile-aria. Il limite inferiore di infiammabilità indica la percentuale di gas, rispetto alla miscela gas-aria, al di sotto della quale non c'è abbastanza combustibile per consentire il procedere di una combustione. Viceversa, al di sopra del limite superiore di infiammabilità, non c'è abbastanza aria per consentire il procedere della combustione. All'interno di questo intervallo, è possibile, previo innesco, la combustione del gas.
Come si vede, l'idrogeno è infiammabile quando è presente nella miscela in concentrazioni dal 4% al 75%. Il metano ha un range inferiore che va dal 5.3 al 15 %, mentre la benzina va dall'1% al 7.6% e il gasolio addirittura dall0 0,6% al 5,5%.
Apparentemente, quindi l'idrogeno sembra avere le caratteristiche più sfavorevoli, ma, come si vede, la benzina e il gasolio (o meglio i loro vapori) iniziano a bruciare molto prima, già con concentrazioni inferiori all'1%, risultando quindi molto più pericolosi da questo punto di vista.
Inoltre, come si può vedere dai grafici in alto, l'idrogeno ha una densità molto più bassa degli altri combustibili, per cui tende ad essere trasportato verso l'alto molto velocemente, ed è estremamente improbabile che, potendo defluire, raggiunga le percentuali di innesco. Al contrario, i vapori di benzina hanno una densità addirittura maggiore di quella dell'aria, per cui in caso di fuga tendono ad accumularsi verso il basso formando sacche altamente infiammabili, potendo rapidamente raggiungere il limite inferiore di infiammabilità.
Altri pericoli derivanti dall'uso dell'idrogeno sono correlati con la sua scarsa conducibilità elettrica, per cui possono accumulasi cariche elettrostatiche al suo interno, che possono dar luogo a scintille in grado di innescare (con la giusta concentrazione) la combustione. Un altro problema è che l'idrogeno brucia con una fiamma pressochè invisibile in luce diurna, e questo può rendere non immediatamente identificabile un incendio.
Inoltre l'idrogeno ha l'effetto di infragilire i materiali con cui viene in contatto, se questi non sono scelti con cura. Il fenomeno è noto in metallurgia con il termine "Embrittlement".

Di contro, quando l'idrogeno brucia, si consuma molto più velocemente degli altri combustibili, proprio in virtù del suo alto contenuto energetico. Inoltre la fiamma tende a dirigersi verso l'alto, data l'estrema leggerezza dell'idrogeno. In effetti la zona di infiammabilità si trova sempre molto vicino al foro di uscita dell'idrogeno. Infatti si è visto che ad una distanza inferiore a 5 volte il diametro del foro c'è ancora una concentrazione di idrogeno troppo alta per bruciare; viceversa ad una distanza variabile tra le 500 e le 1000 volte il diametro del foro la concentrazione di idrogeno è pressochè nulla. Ne deriva che per un foro del diametro, ad esempio di 1/10 di mm la zona di infiammabilità dell'idrogeno che fuoriesce si trova in uno spazio tra 0,5 mm e 10 cm di distanza dal foro.
In conclusione, da quanto visto si può dedurre che l'idrogeno diventa pericoloso, in caso di fughe, soltanto se si verifica un accumulo circoscritto di gas, che può portare a superare la concentrazione critica per cui la miscela diventa infiammabile. Anche in questo caso, perchè si verifichi una combustione è necessario un innesco. Qualora poi la miscela si incendi, la fiamma ha caratteristiche tali da risultare, per certi aspetti, meno pericolosa di altri tipi di fiamma.
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Old 07-07-2007, 14:32   #13
drakend
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Guarda che io ho fatto un semplice esempio...e cmq con le centrali solari termiche a concentrazione, lo stesso ci potresti ricoprire tutto il sahara e tutta europa senza ottenere comunque tutta l'energia necessaria per produrre tutto l'idrogeno che serve...
Non mi ricordo la fonte però ho letto da qualche parte che, secondo le stime di un tecnico NASA, basterebbe ricoprire dello 0,5% della superficie del pianeta di centrali termiche a concentrazione per soddisfare il fabbisogno elettrico mondiale. Mettiamo anche che non sia lo 0,5% ma il 10%, cambia qualcosa? No perché:
- di deserti che non servono ad un cazzo ce ne sono in abbondanza e penso siano ben più del 10% della superficie del pianeta. Nulla vieta di fare piattaforme off-shore comunque...
- c'è sempre l'eolico, che può essere fatto off-shore.
- fra batteri e alghe varie si potrà estrarre l'idrogeno anche senza elettricità.

Lo spazio non è un problema direi.

Quote:
Però a livello tecnico, passare all'idrogeno invece di benzina/nafta non risolve un bel niente, dobbiamo aumentare l'efficenza di tutto quello che usiamo, motori, condizionatori, lampadine e chi più ne ha più ne metta, cambiare in parte il nostro stile di vita etc etc...
Il discorso dell'efficenza è completamente diverso da quello del combustibile che usiamo. E' un discorso valido che va perseguito con la massima determinazione, ovviamente, però passare all'idrogeno prodotto tramite fonti rinnovabili è una svolta epocale eccome, altro che non cambia niente.


Quote:
E poi trovare il modo di produrre energia nel modo più pilito possibile, quindi sfurttare al 100 % dove è possibile, pannelli solari termici ,fotovoltaici, eolico, idrico, geotermico e tutto quello che vi pare...ed assieme a questo serve la FUSIONE NUCLEARE.....altrimenti addio al sogno di cambiare il mondo.
Come ho già detto le centrali termiche a concentrazioni sono il futuro, altro che fissione, fusione, carbone e cazzi e mazzi!
Come ho già detto prima la ricerca sulla fusione deve comunque andare avanti perché nello spazio il solare lascia il tempo che trova e ci serve una fonte diversa.

Quote:
Per produrre idrogeno, server elettricità che produciamo con il carbone e petrolio...in grandissima parte, quindi, si avremo meno inquinamento nelle città ma più concentrato dove ci sono le centrali etc etc...quindi siamo di punto e da capo.
Chi ha detto di produrlo col carbone e il petrolio? Per carità, anzi secondo me dovrebbero fare qualche trattato internazionale per far chiudere quelle porcherie!

Quote:
-aumentare l'efficienza energetica e ridurre al minomo gli spreci di risorse
Giusto, ma si tratta di un problema diverso.

Quote:
-innovare innovare ed innovare con nuove soluzioni tecniche e puntare tantissimo nella ricerca, dove la ricerca non deve essere per i soldi della multinazionale, ma per l'interesse del mondo e di tutto (si è utopico lo so :P ^^ )
Ma guarda le sette sorelle se proprio non si vogliono levare dalle palle possono sempre darsi alla produzione di energia solare e/o di idrogeno... a loro importano i soldi, non da dove vengono.

Quote:
-usare l'idrogeno come vettore energetico in tutte le sue alternative possibile
-trovare il modo di produrre energia pulita per i nostri consumi elettrici etc etc e per produrre idrogeno. (e qui ci si arriva solo con la ricerca )
Guarda che non c'è bisogno di ricercare niente: il cuore di tutto, le centrali solari a concentrazione, esistono già... si tratta solo di realizzarle. Certo in futuro si potrà aumentarne l'efficenza catturando magari più energia termica dal sole e via dicendo, ma quelle di oggi vanno comunque già bene. La rivoluzione potrebbe già partire da oggi ed essere completata in qualche decade, ma per farlo ci vogliono statisti con le palle, non un Prodi o un Berlusconi.

Ultima modifica di drakend : 07-07-2007 alle 14:46.
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Old 07-07-2007, 14:36   #14
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Sull'embrittlement, giusto per completezza:

http://en.wikipedia.org/wiki/Hydrogen_embrittlement
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Old 07-07-2007, 14:45   #15
drakend
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Però comunque utilizzare l'idrogeno come combustibile per i motori a combustione interna, può essere una fase di transizione, e non una soluzione, perchè come ci insegna la termodinamica, l'efficenza di un motore a combustione è bassa, molto bassa....
Per quanto riguarda l'efficenza le celle a combustibile risolvono molto questo problema, ma comunque è diverso rispetto al discorso su come estrarre l'idrogeno. Se poi l'idrogeno lo estrai dall'acqua tramite elettrolisi (con elettricità proveniente da CSTC) o tramite alghe e/o batteri il discorso dell'efficenza diventa secondario perché ne hai quanto ne vuoi e non inquini comunque.

Quote:
Invece i motori elettrici se ben fatti hanno un'efficenza da far impallidire i motori a combustione, con efficenze attorno al 90%...
Sì è vero, ma comunque non cambia la considerazione che il mondo dovrebbe avere lo zoccolo duro della sua produzione elettrica nelle centrali CSTC. Poi che il motore sia ad idrogeno o elettrico è successivo: l'idrogeno lo puoi trasportare ovunque ed è in qualche modo più facile da gestire rispetto alla corrente, che deve essere sempre legata alla presenza di un cavo che la porta e l'accumulo di energia elettrica è notoriamente dispendioso e le batterie sono tutto fuorché ecologiche.
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Old 07-07-2007, 15:48   #16
DarKilleR
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Una domanda...perchè forse sono io che non ho capito cosa intendi con le tue centrali solari termiche a concentrazione, sono quelle che hanno creato per prime in spagna, a cui sta collaborando il nostro premio nobel Rubbia??

Quelle che hanno una pilone nel mezzo contenente acqua che viene riscaldata per produrre energia elettrica tramite una serie di "specchi" solari messi a cerchio intorno fatti a mo di parabola che concentrano i raggi che riflettono dove è contenuta l'acqua??

Se si...ok sono una ottima alternativa per produrre energia elettrica, ma non mi sembrano così miracolose come dici...

Tempo fa vidi uno speciale in TV (cmq da ricordare che queste lavorano solo di giorno e la notte non producono quasi niente o poco se non con il calore accumolato durante il giorno...e come potenza erogata sono inferiori ad una centrale a carbone...usando circa 20 ettari di terreno di specchi...e cmq si arriva attorno ad un MWatt

esempio per coprire mettiamo i picchi di corrente italiana che sono sui 56 Gigawatt, servirebbero teoricamente 56.000 X 20.000 Mq = 1120 Km^2 di specchi solo per l'Italia...

Poi si può parlare di cose diverse...e sono io ignorante che non ho ancora capito cosa intendi...
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Ultima modifica di DarKilleR : 07-07-2007 alle 15:54.
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Old 07-07-2007, 15:57   #17
drakend
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Una domanda...perchè forse sono io che non ho capito cosa intendi con le tue centrali solari termiche a concentrazione, sono quelle che hanno creato per prime in spagna, a cui sta collaborando il nostro premio nobel Rubbia??
Sì quelle, ma ne esistono tante varianti nel mondo. In merito mi auto-quoto:
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Originariamente inviato da drakend Guarda i messaggi
Ah giusto per integrare quanto detto prima questo link è utile:
http://en.wikipedia.org/wiki/Nevada_Solar_One
Quote:
Using thermal energy storage systems, solar thermal operating periods can even be extended to meet base load needs.[5] Given Nevada's land and sun resources the state has the ability to produce more than 600GW using solar thermal concentrators like those used by Nevada Solar One.
Cioè uno staterello piccolo come il Nevada, riempito di centrali solari del genere, produrrebbe quasi 11 volte la richiesta di picco dell'Italia (attualmente attorno ai 55GW).
Di superfici che non servono a niente (deserti, mare aperto) ce ne sono in abbondanza, per altro, quindi problemi di spazio proprio non ce ne sono.

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Se si...ok sono una ottima alternativa per produrre energia elettrica, ma non mi sembrano così miracolose come dici...

Tempo fa vidi uno speciale in TV (cmq da ricordare che queste lavorano solo di giorno e la notte non producono quasi niente o poco se non con il calore accumolato durante il giorno...e come potenza erogata sono inferiori ad una centrale a carbone...usando circa 20 ettari di terreno di specchi...e cmq si arriva attorno ad un MWatt


Poi si può parlare di cose diverse...
Quelle sono centrali fotovoltaiche mi sa: il fotovoltaico occupa tanto e rende poco in confronto al solare termico. In Nevada hanno realizzato una centrale da 67 MW, in Italia in Sicilia (mi pare) una da 5 MW (va beh siamo ridicoli come al solito). So che le centrali solari termiche a concentrazione (CSTC per brevità) accumulano il calore solare nei sali contenuti nell'acqua che attraversa i tubi e rimane intrappolato in essi per diverse ore anche dopo la scomparsa del sole in modo tale da permettere una produzione costante di corrente elettrica sia di giorno che di notte. Insomma le centrali CSTC non sono miracolose, ma sono adatte a quasi la totalità degli ambienti terrestri, poli esclusi.
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Old 07-07-2007, 16:01   #18
DarKilleR
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si si è quello che intendevo io....bhe se devo essere sincero credevo avessere un'efficenza un po' più bassa, 67 MWatt non è male, avevo sentito anche di quella in sicilia che è piccolina, ma mi ricordavo qualcosa attorno ai 1.5/2 MWatt...

Per il resto la gente spera di produrre con una centrale a Fusione roba di qualche Gigawatt...ma IMHO di strada da fare c'è sempre tanta...


Via vado a studiare Analisi 3 altrimenti lunedì il prof mi bastona
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Old 07-07-2007, 16:22   #19
drakend
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In merito al Nevada Solar One ho trovato questo interessante articolo:
http://www.solartoday.org/2007/mar_a..._solar_one.htm

In particolare si dice:
Quote:
The 300-acre facility is slated for completion in April. A workforce averaging 400 and peaking at 850 people put in 1.5 million work-hours to accomplish this task in such short period. The greatest claim of this landmark installation, however, may be its implications for utility-scale solar energy.
Dunque una delle CSTC più rilevante al momento è di 64 MW su un'area di 300 acri, cioè 64 MW su un'area di 120 ettari. Ora DarKilleR nominava una centrale solare, probabilmente fotovoltaica, che produceva 1 MW ed aveva un'estensione di 20 ettari. Il rendimento MW/ettaro per la CSTC è di 64/120=0,53 MW/ettaro mentre per la centrale fotovoltaica è di 1/20=0,05 MW/ettaro. Conclusioni: una centrale CSTC produce dieci volte di più rispetto ad una fotovoltaica tradizionale per ogni ettaro. Non c'è molto da dire.
Ad ogni modo il rapporto MW/ettaro varia continuamente in meglio grazie ai continui progressi tecnologici sia per le centrali fotovoltaiche che per quelle termiche a concentrazione. Ad esempio questa centrale fotovoltaica:
http://en.wikipedia.org/wiki/Solar_p...on_in_Victoria
è sicuramente molto più efficente rispetto a quella citata da DarKilleR.
Infatti è una centrale da 154 MW su una superficie di 800 ettari, per cui il MW/ettaro è di 0,1925, molto meglio dello schifoso 0,05 della nostra centrale solare, ma comunque lontano, e di molto, da quello della CSTC in Nevada. Per dare un'idea costruendo una CSTC su 800 ettari si avrebbe una CSTC da 0,53*800=424 MW!!!

PS Le centrali fotovoltaiche hanno peraltro grossi problemi di funzionamento durante la notte!
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Old 07-07-2007, 16:43   #20
DarKilleR
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no no....dicevo il tipo di centrali che dicevi te...ma evidentemente i miei dati/conoscenze erano un po' più datate almeno di un annetto e quindi hanno fatto grossi miglioramenti a livello di efficenza...
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