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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7038
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Batteria al magnesio.
Batteria al magnesio.
Diversi anni fà due ricercatori di ingegneria dell'Università di Padova hanno deposto un brevetto sulle batterie ricaricabili al magnesio. Alcune sintetiche indicazioni. In sostanza viene detto che potrebbero rappresentare una soluzione economica ed a basso impatto ambientale per apparecchiature che non richiedono alte densità di energia. Questa innovazione che fine ha fatto? ![]() Ciao Ale ![]()
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Padova
Messaggi: 397
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Me lo stavo proprio chiedendo anch'io! Avevo sentito la notiza anni fà nel tg3 regionale, ma poi basta.... Buio totale (tanto per cambiare).
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Rovereto (TN)
Messaggi: 583
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Il mio ex professore di elettrotecnica
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7038
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Nonostante a livello di potenzialità massima non possano competere con quelle al litio presenta potenzialità notevoli nonché possibilità d'uso in diverse applicazioni, si tratta di ricerche dimenticate? Scarsamente finanziate? Oppure cosa?
![]() Ciao Ale
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#5 |
Member
Iscritto dal: Aug 2000
Città: Padova
Messaggi: 59
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Il brevetto a suo tempo fu depositato a nome dell'Università di Padova nel 1999 (o forse 1998?), e qualche anno fa (più o meno nel 2002 credo) uscì sul giornale la notizia che era stato venduto ad un consorzio di aziende che si doveva occupare dello sviluppo industriale dell'"invenzione". Quindi bisognerebbe chiederlo a loro che fine ha fatto la cosa, ma attenti, chi compra una "sola" poi non ama sentirsi chiedere se funziona bene
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Rovereto (TN)
Messaggi: 583
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Il problema è sempre lo stesso, sono stati spesi troppi soldi per sviluppare la tecnologia al litio, non è economicamente vantaggioso sviluppare un altra tecnologia anche se alla lunga potrebbe costare/inquinare di meno.
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7038
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Forse l'errore, se così si può dire, e nel cercare un unica soluzione valida in ogni circostanza anziché un'insieme di soluzioni integrate capaci di soddisfare certi requisiti in modo integrato.
Si dice che questa tecnologia è a basso impatto ambientale, proprio per i materiali di cui è composta, non si tratterebbe di tempi lunghi. Le batterie al litio, nonostante i notevoli investimenti, continuano ad essere care, senza considerare i casi di batterie al litio "taroccate" potenzialmente pericolose (questo nonostante si utilizzi ioni di litio proprio per ridurne la pericolosità). Ciao Ale ![]()
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#8 |
Bannato
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 6246
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pile al magnesio le trovi anche nei supermercati, ma sono pile primarie (non ricaricabili);
sono quelle da 3V, e di solito sono nella misura 1/2AA (usate nelle macchinette fotografiche a pellicola). le pile primarie al magnesio si trovano spesso nelle protesi acustiche, dato il loro bassissimo peso/compatibilita'. quelle secondarie sono anche disponibili, ma generalmente costose, e meno prestazionali rispetto alle litio. si usano pero' in ambiti dove le litio "tirano le cuoia", in quanto sopportano meglio il calore. teoria e pratica non sono sempre coincidenti, e comunque, quando si annuncia una nuova tecnologia, si e' sempre prodighi nel promuoverne i benefici. ad esempio rimasi di stucco quando sentii che le pile AL/aria avevano una carica specifica di 4KW/Kg! questo valore e' teorico, ossia e' il valore che risulta se tutto l'alluminio in una pila primaria si ossida, e s'intende come sviluppo di energia (compreso il calore), non come quantita' di energia elettrica. gia' in una pila primaria AL/aria e' difficile tirare fuori 1/10 di quell'energia, in una secondaria si sta' molto, ma molto sotto. comunque le magnesio promettevano bene.. chissa' se lo sviluppo portera' a significativi benefici. |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Rovereto (TN)
Messaggi: 583
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Quote:
Cercando la pila ad alluminio/aria (che non ho trovato) ho scovato la pila perpetua http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Zamboni |
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#10 |
Bannato
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 6246
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interessante la pila Zamboni, comunque la voce piu' dettagliata da cercare e' questa
le pile primarie sono quei generatori di elettricita' tramite reazione chimica in cui non puoi ricostituire i componenti iniziali restituendo semplicemente energia elettrica al sistema; il loro equilibrio e' totalmente spostato verso i prodotti di reazione, e l'energia necessaria ad attivare la reazione e' praticamente nulla, quindi spontanea; difatti nella pila AL/aria, come la pila Zn/aria, i metalli si ossidano naturalmente; e' il controllo che si fa' della reazione a garantire un flusso di elettroni (per l'alluminio si passa da uno stato di ossidazione 0 a un +3), ed in assenza di questo si sviluppa un forte calore, essendo una reazione altamente esotermica. in una pila secondaria solitamente si usano piu' dei soli due componenti che interagiscono nella reazione, e la restituzione dell'energia elettrica rende possibile la rigenerazione del componente primario; nella secondaria percio' intervengono 2 distinte reazioni, una di ossidazione una di riduzione, di 2 distinti elementi, con un equilibrio spostato verso i prodotti, dove pero' si puo' spostare adducendo energia sotto forma di rettamente di elettroni. nelle Li e nelle N-HM/Ni-Cd la trasformazione avviene da un cristallo puro o da un sale, ad un'altro sale; spostare l'equilibrio verso i reagenti diventa facilmente possibile, quindi si puo' ricaricare. per una secondaria in alluminio la questione e' molto piu' complicata, in quanto si dovrebbe ricostruire il legame metallico.. non e' impossibile, comunque fare una pila secondaria di questo genere (in questo momento ci sta' studiando un'universita' giapponese).. la cosa buona della pila Al/aria e' che: uno dei due reagenti e' sempre disponibile (l'ossigeno), sempre che si stia a condizioni normali, e quindi non dev'essere incluso nell'involucro; l'alluminio e' rigenerabile al 99.9%, e comunque l'idrossido d'alluminio e' facilmente separabile; quindi e' facile poter recuperare il prodotto e ricostitiure il reagente a parte. in effetti non sono affatto male come batterie per autotrazione, evitando i tempi di ricarica con la semplice sostituzione, ma comportano degli impianti di sostituzione rapida e di ricondizionamento capillari sul territorio... qualche settimana fa' ho fatto degli esperimenti in laboratorio per aumentarne in modo esponenziale la potenza specifica (la generazione di energia per unita' di peso) utilizzando un ossidante liquido invece che l'aria (acqua ossigenata); risultati molto molto affascinanti... Ultima modifica di lucusta : 29-07-2007 alle 12:20. |
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