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#1 |
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Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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costante cosmologica
la costante cosmologica introdotta da einstein dovrebbe essere una forza repulsiva che impedisca all'universo di collassare su ste stesso per effetto della gravità giusto? einstein definirà questa costante l'errore più grave della sua vita, ma al giorno d'oggi sembra che non sia proprio un errore...qualcuno può spiegarmi se è stata accettata come reale, se è stata misurata, se è solo ipotetica ecc?
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La conservazione della quantità di moto non è garantita nei parcheggi incustoditi Un corpo che viaggia di moto rettilineo uniforme nel vuoto assoluto, dopo un paio d'ore comincia a scassars u'cazz |
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#2 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Quote:
Ci sono essenzialmente due prove: - dati delle distanze delle galassie ricavate dalla luminosità delle supernove 1a. Poichè l'andamento di luminosità di questi oggetti è molto regolare, si può dedurre la loro luminosità reale (assoluta) e dedurne la distanza (in gergo si diche che sono candele standard). Mettendo in relazione la distanza con il redshift, i cosmologi si aspettavano di osservare un rallentamento dell'espansione dell'universo nel tempo, effetto dell'attrazione gravitazionale. Invece hanno osservato addirittura un'accelerazione. L'accelerazione è stata confermata dai dati successivi (ormai sono state osservate circa 1000 supernove). - osservazione della radiazione cosmica di fondo. Dai dati di WMAP si è visto che l'universo è essenzialmente piatto, ma mediante altre considerazioni si vede che la materia ordinaria (barionica) e la materia oscura (non barionica) possono contribuire per non più del 30% alla curvatura; il problema si risolve supponendo che il restante 70% sia effetto della costante cosmologica. Per inciso questo valore è in ottimo accordo con i dati delle supernove. Una terza prova viene dalle simulazioni della formazione delle strutture dell'universo (galassie, ammassie superammassi): si ottengono dati statisticamente simili a quelli osservati solo se si tiene in considerazione la costante cosmologica. Quelle che seguono sono le simulazioni con sola materia e con materia e costante cosmologica rispettivamente: ![]() e questa la distribuzione delle galassie intorno a noi nel raggio di 300 milioni di anni luce:
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry Ultima modifica di Banus : 30-12-2005 alle 13:23. |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Brindisi
Messaggi: 874
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Si può dire che per adesso ha ancora ragione Hubble.
Infatti secondo la sua legge, il redshift di una galassia (i dati sperimentali da cui si è ottenuta la legge si riferiscono a galassie relativamente lontane, visto che, ad esempio, alcune galassie del gruppo locale hanno un blue shift) è proporzionale alla distanza (dalla Nostra Galassia) In poche parole più le galassie sono lontane più si allontanano velocemente. Di questa costante cosmologica non ne avevo quasi mai sentito parlare (ho saltato proprio il corso di cosmologia ma credo che se è stata dedotta da supposizioni giuste è possibile che Eistein avesse ragione. Attualmente però c'è una netta controtendenza |
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