Asus ROG Spatha, un mouse da 169 Euro

Abbiamo provato questo mouse con cui Asus cerca di offrire il massimo delle prestazioni e tutte le funzionalità che i giocatori più impegnati amano, il tutto in un'unica periferica ampiamente personalizzabile. Una soluzione che, però, costa ben 169 Euro, vediamo insieme perché.
di Dorin Gega , Rosario Grasso pubblicato il 16 Maggio 2016 nel canale PerifericheASUSROG
Due set di switch
ASUS ROG Spatha è un mouse molto interessante dedicato ai videogiocatori più esigenti. Include, infatti, una serie di caratteristiche che vanno esaminate dettagliatamente, volte a garantire la precisione nei movimenti e che ogni tipo di input del giocatore venga effettivamente riprodotto in-game. Al cuore troviamo un sensore laser capace di garantire una sensibilità di 8200 DPI con la possibilità di passare al volo tra due impostazioni di sensibilità tramite l'apposito tasto collocato sulla superficie della periferica.
Si intuisce subito che è una periferica differente rispetto ad altre soluzioni che partono da queste premesse. Offre una serie di possibilità di personalizzazione sia sul piano fisico che su quello del software. Se solitamente trattiamo i mouse da gioco in maniera più veloce, Spatha ci dà invece l'opportunità di approfondire con un articolo e di chiarire alcune funzionalità dei sistemi di interfacciamento espressamente dedicate ai giocatori. Naturalmente tutto questo fa lievitare il prezzo, il che rende Spatha non certo alla portata di tutte le tasche.
Fondamentalmente si tratta di una periferica pesante, studiata in modo da rimanere saldamente ancorata sulla superficie di appoggio e che gode di un ottimo fattore di scorrevolezza grazie alle supefici in teflon collocate sulla faccia che si mantiene a ridosso della superficie. La periferica non solo scorre senza incontrare attriti fastidiosi ma tende ad accelerare se lasciata minimamente in libertà, permettendo al giocatore di compiere manovre in grande agilità. È studiata principalmente per l'impugnatura di tipo palm, imponendo al giocatore di adattarsi alle caratteristiche del mouse da questo punto di vista. Anche il peso, infatti, non è regolabile.
Per altri versi, invece, Spatha è ampiamente personalizzabile. Il giocatore può decidere se utilizzarlo in configurazione wireless o wired, e può anche aprire il dispositivo per sostituire gli switch Omron che si trovano al suo interno. Questa operazione si rivela semplicissima e alla portata di tutti, eseguibile peraltro con il piccolo attrezzo per la rimozione delle viti che si trova all'interno della confezione. Una volta aperto è poi altrettanto semplice sfilare gli switch di default e installare l'altra coppia.
Questo consente ai giocatori di allestire vari tipi di configurazione, ad esempio se desiderano modalità di interazione che prevedano maggiore resistenza nella pressione di un tasto rispetto all'altro. Si potrebbe desiderare quindi associare al tasto destro l'ironsight dell'arma in uno sparatutto e rendere questo switch più difficile da premere in modo da evitare pressioni accidentali durante le farraginose fasi di un match multiplayer. Al contrario, si potrebbe gradire un tipo di pressione più netta per il tasto sinistro, convenzionalmente associato al fuoco.
Le due coppie di switch differiscono per caratteristiche e forniscono tipi di feedback differenti, il che porta l'utente può scafato a sperimentare vari tipi di combinazioni che possono produrre vantaggi anche sensibili nel gaming. Di default sono installati gli switch di colore bianco, che sono più morbidi e richiedono meno forza affinché la pressione venga registrata. Ma si possono sostituire con gli switch grigi inclusi nella confezione, di produzione giapponese e più resistenti alla pressione.
Come vedremo, possibilità di questo tipo, unitamente al potenziale messo a disposizione dal software, permettono di configurare la periferica in maniera tale da ottenere vantaggi competitivi in-game. Si possono impostare, infatti, due profili di sensibilità e passare dall'uno all'altro rapidamente durante la partita. Una luce posta subito sotto il pulsante per il cambio di profilo segnala quale dei due è abilitato. Il software permette di configurare separatamente le due sensibilità in funzione degli assi x e y.
Questo vuol dire che durante la partita si può passare da un profilo con sensibilità minore, ideale per le fasi in cui occorre prendere la mira con le armi tradizionali; a quello con sensibilità decisamente superiore (la massima è 8200 DPI). In un titolo della serie Battlefield, ad esempio, questa funzionalità può essere utile nei casi in cui si deve guidare un missile TV, il quale richiede un tipo di interazione con maggiore velocità in modo da essere guidato in maniera efficace e precisa verso il bersaglio. A tutto questo dovete aggiungere la possibilità di regolare accelerazione e decelerazione, ad esempio per avere maggiore precisione nella parte terminale del movimento, ma vedremo tutto con maggiore dovizia di dettagli quando ci occuperemo nello specifico del software.