'Gli elettroni sono il nuovo petrolio': OpenAI lancia l'allarme energia per l'AI
OpenAI ha esortato gli Stati Uniti a investire massicciamente in nuova capacità energetica per restare avanti alla Cina nello sviluppo dell'AI. La società chiede la costruzione di 100 gigawatt l'anno, denunciando un "gap elettronico" tra i due Paesi. "Gli elettroni sono il nuovo petrolio", sostiene l'azienda.
di Francesco Messina pubblicata il 28 Ottobre 2025, alle 11:21 nel canale WebOpenAI
OpenAI ha lanciato un forte appello al governo degli Stati Uniti, invitandoli ad aumentare drasticamente gli investimenti nella produzione di energia per sostenere la crescita dell'intelligenza artificiale. In un documento di 11 pagine inviato all'Office of Science and Technology Policy della Casa Bianca, l'azienda guidata da Sam Altman sostiene che l'espansione dell'infrastruttura energetica è fondamentale per mantenere la leadership americana nel settore.
Secondo OpenAI, gli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi a costruire almeno 100 gigawatt di nuova capacità energetica ogni anno. Per dare un'idea della portata, 10 gigawatt equivalgono al consumo annuale di circa 8 milioni di famiglie statunitensi.
Attualmente, la differenza tra Stati Uniti e Cina è enorme: Pechino ha aggiunto 429 gigawatt di nuova capacità nel 2024, mentre Washington si è fermata a 51 gigawatt. Questo squilibrio, secondo la società, sta creando un vero e proprio "gap elettronico" che minaccia la competitività americana.

OpenAI: la posizione su energia ed elettricità
"L'elettricità non è semplicemente un servizio pubblico", ha dichiarato OpenAI. "È una risorsa strategica, essenziale per costruire l'infrastruttura AI che garantirà la nostra leadership nella tecnologia più importante dai tempi dell'elettricità stessa".
L'appello arriva in un momento in cui l'azienda sta realizzando ambiziosi progetti infrastrutturali che richiederanno enormi quantità di energia. Tra questi, lo Stargate AI Data Center di Abilene, Texas una collaborazione tra OpenAI, Oracle e SoftBank, con il supporto promozionale del presidente Donald Trump. Sono stati inoltre siglati accordi di grande rilevanza con NVIDIA e AMD.
Queste strutture all'avanguardia, dedicate allo sviluppo di modelli AI sempre più potenti, potrebbero mettere ulteriormente sotto pressione una rete elettrica già fortemente sollecitata. OpenAI ha sintetizzato la questione in una frase destinata a diventare iconica: "Gli elettroni sono il nuovo petrolio" Per l'azienda, il futuro della supremazia tecnologica globale non dipenderà solo dal progresso dell'intelligenza artificiale, ma anche dalla capacità di alimentarla in modo sostenibile, massiccio e strategico.










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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAzz, poca roba, vediamo COME li aggiungono, perchè SOLO a rinnovabili la vedo difficile
come dimostrato da altri nel'AI vedi Cina ed altri, anche per l'AI cambiando prospettiva di funzionamento o altro puoi ridurre di molto i consumi, ricercare l'energia infinita e dare la colpa agli altri non sembra una buona soluzione, conviene visto che ora dominano, in parallelo prendere esempio da altri e ridurre il consumo di tutta la loro IA che il problema e' il consumo, non che non c'e' energia, quella manca perche' le richieste sono troppo alte.
Non sto dicendo che sia facile, ne' che io lo saprei fare, magari pure la stessa Loro IA e se glielo chiedi li puo' aiutare.
come dimostrato da altri nel'AI vedi Cina ed altri, anche per l'AI cambiando prospettiva di funzionamento o altro puoi ridurre di molto i consumi, ricercare l'energia infinita e dare la colpa agli altri non sembra una buona soluzione, conviene visto che ora dominano, in parallelo prendere esempio da altri e ridurre il consumo di tutta la loro IA che il problema e' il consumo, non che non c'e' energia, quella manca perche' le richieste sono troppo alte.
Non sto dicendo che sia facile, ne' che io lo saprei fare, magari pure la stessa Loro IA e se glielo chiedi li puo' aiutare.
Il problema e' che rendere l'utilizzo di una risorsa piu' efficiente non vuol dire automaticamente diminuirne il consumo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Jevons
Se aumenti l'efficienza, aumenti la redditivita' di un certo processo e di conseguenza anche la possibilita' di utilizzarlo anche in campi per cui prima sarebbe stato troppo costosa l'applicazione.
Infatti al giorno d'oggi il mondo, aumento della popolazione a parte, consuma molto di piu' rispetto ad un secolo fa nonostante l'efficienza di aerei, automobili, processi industriali e dell'elettronica sia incrementata incredibilmente.
https://www.world-nuclear-news.org/...e-collaboration
In US hanno talmente fame di energia che c'e' la possibilita' che riprendano a costruire i due AP1000 mai terminati del sito di VC Summer
https://www.world-nuclear-news.org/...ke-on-vc-summer
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