NVIDIA: due clienti valgono il 39% dei ricavi trimestrali. L'identità rimane top secret
NVIDIA ha rivelato che due clienti hanno generato il 39% dei suoi ricavi nel secondo trimestre fiscale 2025. L'azienda non ha svelato l'identità dei partner, alimentando speculazioni. La concentrazione dei ricavi solleva interrogativi sulla sostenibilità della crescita, mentre la domanda di soluzioni AI resta elevata.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Agosto 2025, alle 09:24 nel canale MercatoNVIDIA
Nel secondo trimestre fiscale chiuso a luglio, NVIDIA ha reso noto che due soli clienti hanno rappresentato complessivamente il 39% dei ricavi trimestrali. Secondo il documento depositato presso la SEC, segnalato dalla CNBC, il cosiddetto "Customer A" ha contribuito per il 23%, mentre il "Customer B" per il 16%. Si tratta di una quota in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando i due principali clienti insieme non superavano il 25% delle vendite.
Il dato ha riacceso il dibattito sulla concentrazione del business NVIDIA: la crescita esplosiva degli ultimi trimestri sembra trainata da pochi attori, in particolare tra i grandi fornitori di servizi cloud come Amazon, Google, Microsoft o Oracle. Tuttavia, NVIDIA non ha confermato che i due clienti in questione appartengano a questa categoria, rifiutandosi di rivelarne l'identità.

La distinzione tra "clienti diretti" e "indiretti" complica ulteriormente l'analisi. I primi acquistano chip da NVIDIA per integrarli in sistemi o schede destinate a data center, cloud provider o imprese: rientrano in questa categoria OEM, ODM e integratori come Dell, Quanta o Foxconn. I secondi, invece, sono gli effettivi utilizzatori finali, tra cui hyperscaler, aziende internet e governi. La società ha aggiunto che due clienti indiretti hanno ciascuno contribuito a oltre il 10% del fatturato, ma tramite i canali di Customer A e B.
La dipendenza da pochi grandi partner è stata riconosciuta anche dal management: "Abbiamo sperimentato periodi in cui una parte significativa dei nostri ricavi derivava da un numero limitato di clienti, e questa tendenza potrebbe continuare", si legge nel documento depositato. Colette Kress, CFO di NVIDIA, ha precisato che i provider cloud hanno inciso per circa il 50% sul giro d'affari datacenter, che a sua volta ha rappresentato l'88% dei ricavi complessivi.
Nonostante l'attenzione degli analisti sui rischi legati alla concentrazione, NVIDIA continua a puntare su una domanda che rimane forte e diversificata. Oltre ai cloud provider, l'azienda cita imprese tradizionali, nuovi operatori "neocloud" focalizzati sull'AI, governi stranieri e società di ricerca come motori della crescita. Per quest'anno NVIDIA prevede di registrare circa 20 miliardi di dollari di entrate nel segmento "sovereign AI".
Durante la conference call con gli investitori, Jensen Huang ha inoltre aggiornato le stime di lungo periodo: secondo il CEO, entro la fine del decennio gli investimenti globali in infrastrutture AI potrebbero raggiungere i 3-4 trilioni di dollari, con NVIDIA in grado di incidere per circa il 70% del costo di un datacenter specializzato da 50 miliardi. Huang ha sottolineato come la spesa dei principali hyperscaler sia raddoppiata negli ultimi due anni, confermando una tendenza che, a suo avviso, continuerà anche grazie all'ingresso di nuovi clienti aziendali e internazionali.










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11 Commenti
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Sarei curioso di vedere come reagiranno allo scoppio della bolla.
"*sckroookkk*" "non ti preoccupare ragazzo, va' pure avanti, dopo la crosta c'è il pus"
disse la vecchia al ragazzo
Sarei curioso di vedere come reagiranno allo scoppio della bolla.
l'Ai è il futoro non una bolla tutto va verso qurella direzione, al limite ci sara un rallentametnto perche tutto ha un limite ma bolla no se la pensi cosi vuol dire che non hai compreso cosa sia l'ai e cosa sara in futuro conl'ai generale che sara la vera rivoluzione che rendera le attuali ai dei giocattoli
Questo non vuol dire che molte aziende falliranno e gia stanno fallendo oggi ma non lo faranno per colpa dell ai ma per colpa loro che non hanno creato un mercato sostenibile e regdditizio.
google (gemini) e openai (chatgpt)
AI e LLM sono due cose diverse
l' AI sarà il futuro ? può essere ma quella degli LLM è una bolla che scoppierà
l' AI sarà il futuro ? può essere ma quella degli LLM è una bolla che scoppierà
Nessuno sa cosa sia l'IA poiché nessuno sa definire oggettivamente e quindi in modo misurabile cosa sia l'intelligenza.
Una delle migliori definizioni che conosco Systematic Approaches to Learning Algorithms and Machine Inferences (SALAMI).
Gli LLM sono un modello di deep learning che non ha niente di intelligente, come del resto tutti gli altri. Tuttavia, ci hanno investito talmente tanto che non sanno come rientrare, ma concordo con te che la bolla prima o poi scoppierà, lo dicono i numeri.
Will data centers crash the economy?
Speriamo di non dover salvare l'economia (ieri le banche private o le big tech e altro) come avvenuto per la crisi del 2007-2008, io questa volta non pagherò nulla.
google (gemini) e openai (chatgpt)
Ma pure Amazon e Microsoft...
Sarei curioso di vedere come reagiranno allo scoppio della bolla.
google (gemini) e openai (chatgpt)
'zzo gente, c'è pure scritto nell'articolo: i clienti diretti sono gli integratori.
Quindi probabilmente sono HPE e Foxxconn. Questo tipo di clienti non sono un problema di sostenibilità nel lungo periodo. Non sono loro ad avere bisogno dei prodotti Nvidia, sono i clienti indiretti ad averlo. Loro sono solo un tramite per l'installazione fisica dei prodotti.
Quindi finché ci sono clienti indiretti (i cui più grandi hanno un peso relativo molto inferiore rispetto a quelli diretti) a Nvidia frega nulla che sia HPE, Dell, Foxxconn o pincopalla a installarli e come si ripartiscono il mercato, fosse anche che uno di loro fa il 99% del mercato.
Questo non vuol dire che molte aziende falliranno e gia stanno fallendo oggi ma non lo faranno per colpa dell ai ma per colpa loro che non hanno creato un mercato sostenibile e regdditizio.
L'AGI?
Ma se non sai nemmeno cosa è un LLM, vieni a parlare di AGI?
Già oggi, senza tirare in ballo modelli o nuovi sviluppi che dovranno essere presi se si vuole veramente evolvere l'AI che di "I" oggi non ha proprio niente, i costi superano abbondantemente i profitti.
E stiamo parlando della preistoria dell'AI se il punto finale è l'AGI. Come dire, abbiamo inviato lo Sputnik quando il target è colonizzare Alpha Centauri.
Già ora dopo quasi 3000 miliardi di investimenti il ricavo è pressocché nullo, mentre i costi operativi non scendono, anzi. Nuove apparecchiature, nuovi costi, stessi servizi (inutili) che al massimo migliorano di 1 punto percentuale la risposta giusta che è sempre creata con l'algoritmo primitivo di "miglior somiglianza a ciò che è già stato scritto/disegnato/registrato".
E il tutto ovviamente a sbafo rispetto a chi i contenuti originali li ha sviluppati altrimenti altro che 3000 miliardi di investimenti per avere generatori di gattini azzurri e pappagalli di codice altrui.
La bolla scoppierà perché ad un certo punto tutte queste migliaia di miliardi qualcuno li vorrà indietro. E va bene che i colossi hanno le spalle larghe, ma hanno fatto anche investimenti enormi sul cercare di creare servizi che in verità all'utente finale non servono a un bel niente e ci si accontenta di avere come risposta il sunto di un articolo GRATIS, perché nessuno sano di mente paga perché un motore di ricerca faccia un sunto dei risultati su cui basta fare un click per leggerli e sapere chi ha scritto la notizia, chi è la fonte, quando è stata scritta e se veramente è relativa a ciò che vogliamo conoscere, cosa che l'AI quando fa il sunto non ci fa assolutamente sapere e dobbiamo fidarci che non ha fatto confusione, e spesso la fa perché prende dati da argomenti simili e li mischia facendo un gran casino.
E non bastano i 20 euro al mese di abbonamento per coprire i costi se l'uso dell'AI è solo costante, non dico intensivo.
Sì, anche la tua Microsoft se non trova l'uovo di colombo facendo pagare all'utente finale gli enormi costi dell'uso dell'AI che gli propone ogni 2 secondi per qualche servizio mai richiesto alla fine prenderà un bel calcio nel cu|o finanziariamente che dovrà rivedere pesantemente le sue priorità.
Questo non vuol dire che molte aziende falliranno e gia stanno fallendo oggi ma non lo faranno per colpa dell ai ma per colpa loro che non hanno creato un mercato sostenibile e regdditizio.
Quello che creerà l'AI è molta più % di povertà in molti e molta più % di richezza a pochi.
Almeno una delle società menzionate stanno già forzando i dipendenti ad insegnare all'AI il proprio lavoro, chissà perchè.
Il futuro è solo per pochi, gli altri saranno schiavi di questi pochi o morti, L'AI non è una bolla è una bara per molti, perchè in mano agli essere umani è un arma troppo potente.
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