Questo browser rifiuta l'integrazione dell'IA: il web va esplorato, scegliamo gli uomini rispetto all'hype
Vivaldi prende posizione contro la crescente integrazione dell'IA nei browser, rifiutando chatbot e riassunti automatici. Per l'azienda, navigare significa esplorare attivamente e non consumare contenuti passivamente.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Agosto 2025, alle 09:05 nel canale SoftwareVivaldi
In un settore in cui i principali browser stanno integrando funzioni di intelligenza artificiale generativa, Vivaldi sceglie una strada diversa. L'azienda norvegese guidata da Jon von Tetzchner ha annunciato di non voler trasformare l'esperienza di navigazione in un processo guidato da chatbot, riassunti automatici o suggerimenti predittivi.
Secondo von Tetzchner, l'attuale corsa all'IA rischia di impoverire la rete, trasformando l'utente da esploratore attivo a semplice spettatore. "Senza esplorazione, il web diventa meno interessante, la curiosità perde ossigeno e la diversità muore", ha dichiarato il CEO.

Il tema non riguarda solo la filosofia d'uso, ma anche la sostenibilità dell'ecosistema digitale. Diversi studi - come quello di Pew Research - hanno evidenziato come gli utenti tendano a cliccare meno sui link quando è presente un riassunto generato dall'IA. Questo potrebbe tradursi in un calo di traffico per editori, creatori e comunità online, con un impatto significativo sulla vitalità del web.
Al contrario, Vivaldi promette di restare un "rifugio per le menti curiose": un browser che mette al centro autonomia, controllo e rispetto della privacy. L'azienda non esclude del tutto l'uso dell'IA, ma solo in forme che non compromettano la proprietà intellettuale, la trasparenza o la libertà di scelta degli utenti.
Il posizionamento di Vivaldi si colloca in netta controtendenza rispetto a Chrome ed Edge, che stanno già integrando rispettivamente Gemini e Copilot per fornire riassunti, navigazione assistita e funzioni predittive. Allo stesso tempo, emergono nuovi browser "AI-native" come Perplexity Comet, Dia e GenSpark, progettati per gestire in autonomia attività complesse.
Von Tetzchner riassume così la posta in gioco: "La prossima fase della guerra dei browser non riguarda più la velocità delle schede, ma chi controlla i percorsi dell'informazione, chi beneficia dell'attenzione e chi monetizza gli utenti".










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47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGli altri browser non stanno togliendo niente alla navigazione, non e' che un utente non possa navigare esattamente come si fa con Vivaldi. Semplicemente, si da una possibilita' in piu' che una in meno. Vivaldi piu' che altro cosi' facendo sta "limitando" l'utente, forzandolo a fare delle cose invece che altre.
Oh, non sto dicendo che IA e' tutta rose e fiori eh, ma allo stato attuale non mi sembra una mossa molto furba per un browser rinnegare questa realta' oggettiva.
Prima di fare certe affermazioni dovresti informarti meglio, sempre da sito che hai postato https://privacytests.org/vivaldi
[I]"Vivaldi non supera i test di blocco dei cookie e dei contenuti di tracciamento perché la funzione di blocco dei tracker di Vivaldi è disattivata per impostazione predefinita. In effetti, se si attiva manualmente il blocco dei tracker, Vivaldi supera la maggior parte dei test in queste due sezioni. Ma PrivacyTests.org esamina il comportamento predefinito dei browser: questo perché ritengo che gli utenti meritino una privacy predefinita, basandomi sull'osservazione che molti utenti non modificano le impostazioni del proprio browser. Vivaldi potrebbe facilmente superare questi test abilitando il blocco dei tracker per impostazione predefinita."[/I]
Quindi il "sia uno dei peggiori" è parecchio discutibile.
Quando installi Vivaldi al primo avvio ti fa scegliere quali funzioni abilitare tra cui il blocco degli annunci e dei traccianti, quindi provarlo con la funzione disabilita perché predefinita, secondo me, non è del tutto corretto.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Per quanto riguarda la notizia mi sembra una saggia decisione.
[I]"Vivaldi non supera i test di blocco dei cookie e dei contenuti di tracciamento perché la funzione di blocco dei tracker di Vivaldi è disattivata per impostazione predefinita. In effetti, se si attiva manualmente il blocco dei tracker, Vivaldi supera la maggior parte dei test in queste due sezioni. Ma PrivacyTests.org esamina il comportamento predefinito dei browser: questo perché ritengo che gli utenti meritino una privacy predefinita, basandomi sull'osservazione che molti utenti non modificano le impostazioni del proprio browser. Vivaldi potrebbe facilmente superare questi test abilitando il blocco dei tracker per impostazione predefinita."[/I]
Quindi il "sia uno dei peggiori" è parecchio discutibile.
Quando installi Vivaldi al primo avvio ti fa scegliere quali funzioni abilitare tra cui il blocco degli annunci e dei traccianti, quindi provarlo con la funzione disabilita perché predefinita, secondo me, non è del tutto corretto.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Per quanto riguarda la notizia mi sembra una saggia decisione.
Tranquillo sono informato, purtroppo il 90-95% degli utenti non cambia le impostazioni di default.
Anche opera ha un adblocker integrato, ma spento, lo stesso vale per safari con l'anti tracciamento avanzato e in parte per firefox.
Dal tuo link:
If that's the case, how is it that Safari, Firefox, and Brave pass most of the partitioning tests on PrivacyTests.org, including those for localStorage and cookies? Are they causing "many legitimate websites to break"? No. In fact, these browsers still support localStorage and cookies, while adding restrictions that prevent these APIs from being abused to track users between websites.
It's important to note that Chrome has indicated that they will be introducing protections that prevent cross-site tracking by partitioning storage, with a planned launch in 2023. I hope that Vivaldi will take advantage of this work in Chrome to enable partitioning protections by default in their own browser.
La risposta è del 5 ottobre 2022, avrebbero potuto fare meglio in circa 3 anni nei test del partizionamento dei dati (brave, duckduckgo, ungoogled chromium hanno lo stesso codice base).
What about screen dimensions? Already, Tor Browser, LibreWolf, and Mull Browser have stopped leaking a user's screen width and height to any website that asks. While this protection remains more cutting-edge, I'm not aware of any website that breaks if browsers don't reveal the true screen dimensions. I would be very interested if anyone has examples.
Il sito ha rimosso, forse momentaneamente, i test sul fingerprinting (la forma più subdola di tracciamento), anche in questi vivaldi lascia/lasciava a desiderare, almeno fino al 25 febbraio 2025.
Concordo, firefox invece ci si è lanciata a capofitto, anche brave.
Ci pensa già Google a fare questa cosa, il browser non ha nulla da aggiungere (e non deve, è e deve rimanere uno strumento passivo, non sostituire il cervello dell'utente).
Gli altri browser non stanno togliendo niente alla navigazione, non e' che un utente non possa navigare esattamente come si fa con Vivaldi. Semplicemente, si da una possibilita' in piu' che una in meno. Vivaldi piu' che altro cosi' facendo sta "limitando" l'utente, forzandolo a fare delle cose invece che altre.
Oh, non sto dicendo che IA e' tutta rose e fiori eh, ma allo stato attuale non mi sembra una mossa molto furba per un browser rinnegare questa realta' oggettiva.
Chi installa Vivaldi non è il solito utonto che si limita a pigiare su link di facebook o fa ricerche e non è in grado di trovare nell'elenco di link quello giusto. Per usarlo al meglio serve anche una minima dose di configurazione manuale.
Quindi bene che non assecondi sprecando risorse economiche per loro e sul mio PC per questo tipo di utenza che può trovare in altri browser il suo strumento preferito.
Anche opera ha un adblocker integrato, ma spento, lo stesso vale per safari con l'anti tracciamento avanzato e in parte per firefox.
Non che serva una laurea a pigiare sull'iconcina dello scudo vicino al sito e mettere "Block trackers and ads".
Sarà che il 95% degli utenti non cambia le impostazioni di default, ma tutti quelli un minimo evoluti attivano almeno l'ad-block perché stanchi di avere fastidiosi pop-up continui e video che partono da soli.
Per l'altro 95% che va su faccialibro/tiktok/instagram anche se lasciano tracce non è un problema perché manco sanno cosa stanno lasciando e non sono ossessionate dalla privacy estrema (addirittura non dare la dimensione dello schermo! Che dato importantissimo da tenere nascosto!).
Sarà che il 95% degli utenti non cambia le impostazioni di default, ma tutti quelli un minimo evoluti attivano almeno l'ad-block perché stanchi di avere fastidiosi pop-up continui e video che partono da soli.
Per l'altro 95% che va su faccialibro/tiktok/instagram anche se lasciano tracce non è un problema perché manco sanno cosa stanno lasciando e non sono ossessionate dalla privacy estrema (addirittura non dare la dimensione dello schermo! Che dato importantissimo da tenere nascosto!).
Vero, ma purtroppo le impostazioni di default sono fondamentali. Inoltre, vivaldi non effettua un partizionamento dei dati come gli altri (brave, duckduckgo, ungoogled chromium basati su chromium, perché?) e nemmeno fornisce protezione contro il fingerprinting (il futuro del tracciamento una volta che i cookies di terze parti saranno eliminati).
Forse perché, finito l'effetto wow iniziale, non serve realmente a nulla? Non ci può fidare del risultato di un LLM poiché non ha alcuna consapevolezza e alcun senso di realtà, è solo un generatore di parole su base statistica (c'è chi lo definisce generatore di stronzate chatGPT is bullshit o DK 7x10 Stronzate Artificiali).
Anche opera ha un adblocker integrato, ma spento, lo stesso vale per safari con l'anti tracciamento avanzato e in parte per firefox.
Dal tuo link:
If that's the case, how is it that Safari, Firefox, and Brave pass most of the partitioning tests on PrivacyTests.org, including those for localStorage and cookies? Are they causing "many legitimate websites to break"? No. In fact, these browsers still support localStorage and cookies, while adding restrictions that prevent these APIs from being abused to track users between websites.
It's important to note that Chrome has indicated that they will be introducing protections that prevent cross-site tracking by partitioning storage, with a planned launch in 2023. I hope that Vivaldi will take advantage of this work in Chrome to enable partitioning protections by default in their own browser.
La risposta è del 5 ottobre 2022, avrebbero potuto fare meglio in circa 3 anni nei test del partizionamento dei dati (brave, duckduckgo, ungoogled chromium hanno lo stesso codice base).
What about screen dimensions? Already, Tor Browser, LibreWolf, and Mull Browser have stopped leaking a user's screen width and height to any website that asks. While this protection remains more cutting-edge, I'm not aware of any website that breaks if browsers don't reveal the true screen dimensions. I would be very interested if anyone has examples.
Il sito ha rimosso, forse momentaneamente, i test sul fingerprinting (la forma più subdola di tracciamento), anche in questi vivaldi lascia/lasciava a desiderare, almeno fino al 25 febbraio 2025.
Concordo, firefox invece ci si è lanciata a capofitto, anche brave.
Come detto dal team di Vivaldi, sempre riportato in quel link, il metodo di test secondo loro è poco realistico e casualmente enfatizza le implementazioni di Brave, e che comunque alcune cose le vorrebbero migliorare.
La scusa che il blocco traccianti e annunci non è abilitato di default mi sembra banale, se sei su internet per scoprire quale browser rispetta di più la privacy non sei già un utente qualsiasi, non uso gli altri browser e quindi non ho approfondito le loro implementazioni ma se in fase di installazione appaio scremate che ti indicano cosa fare se vuoi aumentare la tua privacy e non lo fai è probabile che non ti interessi molto.
A prescindere da questo, secondo me, se si fa un test per verificare quanta privacy fornisce un browser andrebbe fatto con tutte le implementazioni che dispone per questo scopo, perché se ne sei interessato sarà nel tuo interesse cercare di impostarlo nel miglior modo per aumentare la tua sicurezza.
Poi se proprio si vuole, all'inizio della pagina così si legge subito, si può indicare i browser che non abilitano di default tutte o una parte di funzioni e che quindi i risultati dei test sono validi solo con tutte le funzioni che l'utente deve attivare.
Andando a memoria anche sul forum di Vivaldi se ne era parlato anche con lo sviluppatore di questo test, mi sembra 2/3 anni fa, ed erano emersi punti interessanti.
Questo non è per far credere che Vivaldi sia il migliore, ma non è certo uno dei peggiori come sembra apparire da quei test.
Di solito, chi disprezza uno strumento è chi non lo sa usare.
A me, che lo uso poco, ha già fatto risparmiare ore di ricerche su internet...
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