Elon Musk voleva comprare OpenAI con Mark Zuckerberg: cosa è successo davvero

Elon Musk voleva comprare OpenAI con Mark Zuckerberg: cosa è successo davvero

Elon Musk ha provato a reclutare Mark Zuckerberg in una gigantesca offerta per acquisire OpenAI. L’iniziativa, sostenuta da investitori di rilievo, non ha avuto seguito. La vicenda si inserisce nella battaglia tra i colossi della tecnologia sull’intelligenza artificiale

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Mercato
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Secondo quanto emerge da documenti depositati in tribunale, all’inizio di quest'anno Elon Musk avrebbe cercato di coinvolgere Mark Zuckerberg nella proposta da 97,4 miliardi di dollari per cercare di assumere il controllo di OpenAI. A rivelarlo sono emersi dettagli durante un procedimento legale in corso, che descrivono come il fondatore di Tesla e SpaceX avesse comunicato direttamente con l’amministratore delegato di Meta per capire se fosse disposto a finanziare, insieme ad altri, l’offerta miliardaria.

Dai documenti si evince che né Zuckerberg né Meta abbiano firmato alcuna lettera di intenti, e la collaborazione non si sia dunque concretizzata. Risulterebbe perciò un’iniziativa rimasta senza seguito e tra l'altro in contrasto con la rivalità tra i due imprenditori, arrivata a proporre persino un incontro di “cage fight” nel 2023 dopo il lancio della piattaforma Threads, diretta concorrente di X, l’ex Twitter controllato da Musk.

La notizia giunge in un momento in cui Musk, Zuckerberg e il CEO di OpenAI Sam Altman sono coinvolti in una serrata competizione per assicurarsi i migliori talenti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, con reciproci tentativi di attrarre i ricercatori più qualificati. Meta è stata citata negli atti legali come una realtà che sta spendendo massicciamente per rafforzare le proprie competenze nel settore, arrivando a proporre pacchetti retributivi da oltre 100 milioni di dollari ai ricercatori di punta.

Musk, cofondatore di OpenAI, aveva lasciato il consiglio di amministrazione nel 2018, dopo aver investito decine di milioni nella start-up. Successivamente, nel 2023 ha fondato la rivale xAI per spingere lo sviluppo di sistemi avanzati di intelligenza artificiale. Nel febbraio dell'anno in corso l’imprenditore ha presentato un’offerta per acquisire OpenAI: inizialmente ha tentato di forzare un’asta della parte non profit che detiene il controllo sulla società, per poi proporre direttamente l’acquisto totale. L’operazione godeva del supporto di investitori storicamente vicini a Musk, come Valor Equity Partners, Baron Capital, Atreides Management, Vy Capital, 8VC e dell’imprenditore dei media Ari Emanuel, oltre alla sua stessa xAI. OpenAI ha però respinto immediatamente l’offerta, giudicata da fonti interne come una trovata pubblicitaria.

Musk ha da tempo criticato la trasformazione di OpenAI in una struttura a scopo di lucro, accusando l’organizzazione di aver tradito la missione originaria. Nel 2023 ha avviato una causa legale per bloccare questa evoluzione. In risposta, OpenAI ha parzialmente ridimensionato i propri piani, mantenendo il controllo da parte dell’ente non profit su una sussidiaria commerciale. Nel contesto di questo contenzioso, OpenAI ha chiesto al tribunale di obbligare Meta a consegnare documenti riguardanti i contatti intercorsi con Musk. L’azienda californiana ha però replicato, invitando il giudice a respingere la richiesta, evidenziando come non abbia mai aderito alla proposta avanzata dal patron di Tesla e SpaceX.

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