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Iscritto dal: Jun 2005
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IL MUSULMANO MODERATO “È PURA INVENZIONE”,
IL MUSULMANO MODERATO “È PURA INVENZIONE”,
Così un prof di sinistra smaschera il multiculturalismo di Blair e Prodi [B]Il musulmano moderato è pura invenzione, che scaturisce dalla pura ignoranza della storia islamica,[/b] dalla pura mancanza di conoscenza e comprensione dell’attuale storia dei musulmani arabi dal 1973 a oggi, e dall’ignoranza colposa che i politici e alcuni magistrati hanno dell’islam contemporaneo. Ci sono giudici che resistono di fronte ai fatti, piuttosto che imparare per poi difendere la sicurezza dei cittadini italiani. Il fatto più grave è che gli italiani si trovano a essere difesi dalla Lega. La Lega dichiara che i musulmani moderati non esistono e che sono solo uno schermo. Tale affermazione della Lega è frutto del suo istinto politico. La tragedia è che il cosidetto centrosinistra – che pretende di essere l’élite culturale del paese e quindi dovrebbe conoscere la storia islamica sulla quale si base l’affermazione d’istinto della Lega – si è dimostrato di un’ignoranza abissale e ha evidenziato di non avere spessore culturale e politico. Senza questo spessore è normale che non abbia idee per governare il paese, e tanto meno per capire cosa avviene nel ventunesimo secolo.Lo scrivente, per ragioni culturali e geografiche, non può essere della Lega e trova il razzismo dei leghisti insopportabile e aberrante. Non è razzismo riconoscere la dura realtà della dichiarazione di guerra contro gli infedeli che l’islam ha deciso di riprendere. E’ guardare in faccia la storia e la realtà con coraggio e con prontezza, per difendere la vita e il futuro dell’Italia e dell’Europa. La guerra dichiarata contro l’occidente ha una base coranica e i quattro metodi usati sono: “Concealment, dissimulation, intimitidation, assassination by raids, beheading and any strategem”. Occultamento, dissimulazione, intimidazione, incursioni omicide, decapitazione e ogni altro stratagemma. Ogni pio musulmano sa quale di questi metodi usare al momento opportuno: questi sono un continuo e sono parte dell’essere musulmano nei confronti dell’occidente. E’ un fatto che bisogna non ignorare. Non va via insultando i musulmani. Un cancro non va via imprecandogli contro. Si deve avere il coraggio di prendere atto della dichiarazione di guerra ed elaborare un strategia per lottare e sconfiggere questo mortale e astutissimo nemico. La politica dello struzzo o la fuga in pura fantasia, creando la favola dei musulmani moderati, non funziona, né funziona trattare “bene” i musulmani. Basta pensare al somalo Omar a Londra, che era stato accolto con la sorella, a dodici anni, affamato e povero e aiutato in tutti modi dagli inglesi. E’ pura illusione la politica di cambiare “the hearts and minds” dei musulmani, che per definizione si ritengono superiori a ogni altro essere umano. Il problema non era Hitler. Hitler era Hitler. Il problema e il pericolo per l’Inghilterra erano rappresentati dallo stupido capo del governo inglese che non aveva capito la natura del nazismo e di Hitler. E’ vitale riconoscere il fatto che il nemico mortale dell’occidente ha deciso per ragioni sue di dichiare guerra all’occidente stesso. Ha pensato che la prima fase – la penetrazione nella terra degli infedeli tramite l’emigrazione – fosse a uno stato adeguato, e soprattutto che l’occidente (il nemico di sempre) fosse completamente indebolito dall’ideologia del neo stalinismo che si è autoimposto negli ultimi 25 anni: il neo stalinismo che va sotto il nome di “correttezza politica”. Il nemico mortale ha sferrato i suoi colpi precisi (dal 1993) e la risposta è stata, come i leader del nuovo jihad si aspettavano, politicamente corretta: il nemico è ora libero, dopo 4 anni, di continuare la sua guerra santa e di infierire con più di 2.000 attentati dall’11 settembre 2001 a oggi. Dopo quattro anni, uno dei suoi maggiori leader – bin Laden – continua a stare al sicuro e l’Arabia Saudita, il centro “ideologico” e finanziario della guerra, rimane intoccabile. I sauditi hanno intensificato l’uso del “concealment”. Gli esempi sono ovvi, e solo gli stupidi e i leader in mala fede fanno finta di non riconoscerli. Basti pensare che il 61 per cento dei “suicide bombers” in Iraq è di origine saudita. I loro discorsi contro il terrorismo sono soltanto “public relations”. E le moschee europee finanziate dall’Arabia Saudita continuano a rinforzare il messaggio islamico: “Emigrazione senza integrazione, senza assimilazione”. In questo momento, dopo Londra, gli altri musulmani europei usano i metodi di “concealment” e “dissimulation”. “Islam religione di pace”: sono costretti a recitare il mantra dei Blair e dei Prodi d’Europa. Nel frattempo, continuano a insegnare nelle loro madrasse la superiorità dei musulmani e a non integrarsi nella società occidentale, mentre i Blair e i Prodi sono contenti e sempre più pericolosi per l’Inghilterra e per l’Europa. Franco Zerlenga docente alla facoltà di Lettere della NYU da IL FOGLIO SABATO 30 LUGLIO 2005 Quindi non sono solo la Lega e la Fallaci a dire che non esiste l'Islam moderato. Adesso mi sento meno solo |
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Bannato
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Torino
Messaggi: 65
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Io ho un'idea diversa...non può esistere un sistema moderato che è sincretico tra religione e politica..l'idea dell'islam totale e dell'humma politica-religiosa è inconciliabile con lo stato laico e moderno, così come qualsiasi religione che si fa "politica" perchè imporrebbe dei valori legati alla trascendenza che sono personali e non di tutti.
Quindi i musulmani per essere moderati devono abbandonare questa idea.. Ci sono cmq musulmani moderati basti pensare a Magdi Allam o a alcuni studiosi del corano in italia, il mondo arabo/musulmano ha avuto anche esempi di sistemi importati dall'"europa" come il socialismo di Nasser o i regimi "laici" Baathisti, di matrice del tutto estranea alla loro esperienza religiosa o storica. E' pura invenzione quindi un islam che pretende di essere moderato basandosi sul libro, ma non è falso imho dire che tutti i musulmani siano non "moderati".
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We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 31-07-2005 alle 13:52. |
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Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 137
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Certo non erano Hitler e il nazismo il problema... ma chi non l'ha capito. Simpatico questo revisionismo storico Poi se si è dei guerrafondai e razzisti e si vuole scatenare una guerra è un altro discorso... |
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Iscritto dal: Feb 2005
Città: Avezzano (AQ)
Messaggi: 205
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Io personalmente non penso che il giudizio di una Fallaci qualunque o di un qualsiasi professore di una (guardacaso statunitense) qualsiasi università possa o debba essere preso per oro colato!!
Opinioni come quella postata sono lo specchio di un fanatismo occidentale parallelo alle predicazioni di odio che possono aver luogo nelle scuole coraniche. Quanti di noi conoscono effettivamente l'islam o possono affermare di conoscere il Corano al punto da poter sostenere che in esso si trovino le radici dell'odio verso l'occidente??Mi rendo conto che sarebbe troppo pretendere questo,tenuto conto che gli stessi occidentali alla ricerca delle radici cristiane della nostra civiltà spesso ignorano o disattendono i precetti stessi della religione cristiana. Che succederebbe se qualcuno dicesse che nella Bibbia o nei Vangeli si trovano le ragioni giustificatrici dei roghi degli eretici o della caccia alle streghe?? Un testo sacro è un testo sacro,il problema è poi la sua interpretazione,ma cmq affermare che una civiltà abbia nelle sue radici l'odio verso un'altra civiltà mi sembra francamente un atteggiamento razzista!!! Se l'islam avesse dichiarato effettivamente guerra all'occidente,essa sarebbe iniziata con la civiltà islamica e non si sarebbe mai interrotta...spiegatemi perchè non dovrebbe essere più credibile che dietro a tutto questo vi siano motivazioni prettamente politiche ed economiche e che proprio per nascondere queste motivazioni ( da una parte e dall'altra...sia chiaro!!) si inneggi allo scontro di civiltà. La religione a mio parere non è lo scopo ma il comodo strumento attraverso cui le persone vengono indottrinate e mobilitate da chi non può confessare i veri motivi per cui agisce. |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Se è vero quello che dici, non lo sapevo...cmq il mio discorso non cambia nella sostanza..esistono musulmani moderati, non può esistere un sistema sincretico religioso/politico che sia compatibile (perchè mescola delle verità trascendenti religiose nel campo politico) con i regimi laici dell'occidente.
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 592
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Vorrei ricordare una cosa.
Nel Corano (che per loro rappresenta la legge) sono presenti diversi riferimenti al progetto di islamizzare il mondo con le buone (dagli il voto e mandali al potere) o con le cattive (fai saltare in aria qualche cristianuccio). Il musulmano moderato non esiste ma per ovvie ragioni non possono appoggiare liberamente i terroristi sennò verrebbero cacciati e quindi si sono costruiti con l'aiuto dei governi europei (sia di destra che di sinistra) l'immagine del musulmano moderato che vuole solo un alloggio un lavoro e una moschea... La storia insegna molte cose ma come al solito non impariamo mai dagli errori...
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Case: CM-690, ALI:Enermax Modu82+ 525W, Procio: Intel E8400, MB: Asus P5Q-E, RAM: TeamGroup TXDD2048M800HC4, HD:VelociRaptor WD3000GLFS, VGA:Sapphire Ati HD4870, SchedaAudio: Creative Xtreme Gamer, Dissipatore ThermalTake Big Typhoon con Noctua NF-P12, Monitor: Samsung T220, Tastiera Zboard, mouse Razer Lachesis con Goliatus speed edition |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
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si scusa, volevo solo precisare
scusa l'OT
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
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La ragionevolezza o meno delle sue argomentazioni dipende dalla sua fede? Non sarà che tutto quest'astio nei confronti di Allam dipende dal fatto che con i suoi scritti NON porta acqua alla tesi tanto cara a certa sinistra del peccato originale occidentale, i rapporti causa-effetto, BBB, gli amerikani, etc. etc. etc. ma si limita a descrivere dati di fatto? Lo stesso astio o perlomeno assordante silenzio che la stessa sinistra applica alle inchieste della magistratura, agli arresti della polizia, a tutti quegli esempi di lotta al terrorismo che sì, in ultima analisi dimostrano che un terrorismo islamico esiste ed è pericoloso, e va combattuto, e non è tutta colpa di Berlusconi? Scusa se ti faccio tutte queste domande di domenica Lore. |
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Se l'islam moderato non esiste, allora questi sono degli apostati inconsapevoli
http://www.icapi.org/ http://pmuna.org/ Forse sarebbe bene inziare a parlare di islam liberale, cioè compatibile con i diritti umani e le conquiste civili degli ultimi due secoli. Da un'ascesa di una simile corrente non abbiamoche da guadagnarci. Vedo inoltre che i mussulmani "moderati" sono spesso visti come "imbroglioni", nel senso che mostrano una certa posizione giusto per compiacere l'occidente, o fargli sottovalutare il pericolo (occultamento, dissimulazione nell'articolo). Questo ha molto in comune con le teorie di cospirazione (la più gettonata è gli USA fonte di tutti i mali moderni
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#12 | |
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Iscritto dal: Feb 2005
Città: Avezzano (AQ)
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Ogni religione mira a considerarsi quella giusta e a diffondere il suo messaggio al mondo intero,non la considererei una prerogativa dell'islam. Se poi ti piace credere al chi grida al pericolo che fra 10 anni le nostre donne sostituirianno le minigonne con il burka e che il ferragosto lo passeremo a La Mecca..fai pure.. |
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#13 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
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E' forse irragionevole pensare che un musulmano conosca meglio l'Islam di un cristiano copto? Io (IO) penso che penso che la religione in generale tenda ad offuscare la capacità d'analisi, perciò che un non-musulmano sià più distaccato e quindi in definitiva più lucido nel capire certe dinamiche dell'Islam. (Analogamente e simmetricamente, penso lo stesso del cristianesimo: non chiederei a un sacerdote un parere sulla chiesa odierna, come non chiederei a un napoletano "come giocava Maradona?" Tuttavia è plausibile che molti siano dell'idea opposta, cioè che ci voglia un musulmano per "spiegarci l'Islam", e Allam lo sa benissimo, e pure chi gli dà spazio, anche in TV. Quote:
eeeeeeeeeeeeeeeeh? tu da un "lasciar credere" deduci tutta sta pappardella? quale astio? "portare acqua"?? e poi deciditi, o Allam "descrive i fatti", oppure sostiene delle "argomentazioni". Io penso che non si aun giornalista quanto un'opinionista, scrive gli editoriali non i pezzi di cronaca estera, "dice la sua opinione sui fatti", non "descrive i fatti". C'è una bella differenza IMHO scusate di nuovo per l'OT
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 146
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Riporto un articolo scritto da un teologo e da un storico dele religioni (quindi non con conoscenze alla Fallaci e,per parcondicio alla Terzani) che nel campo ci lavorano: x chi si diverte a ,mettere il corano alla bibba sullo stesso piano http://www.consolata.org/imc/italian...bia_corano.htm Il Corano è la Parola di Dio che "occupa nell'Islam la posizione centrale occupata da Gesù nel Cristianesimo" . Questa chiarificazione è importante, perché permette di evitare errori grossolani di valutazione. Oserei anzi aggiungere che - da parte Islamica ovviamente - il Corano viene percepito in una maniera addirittura più perfetta di ciò che noi Cristiani riconosciamo in Cristo. Per noi Cristo è vero Dio (quindi perfetto), ma anche vero uomo (con i suoi limiti umani, ad esempio, limiti di conoscenza), mentre per l'Islam il Corano è totalmente divino e inimitabile, come troviamo in 17,88: "Se anche uomini e ginn si unissero per fare un Corano come questo, pur aiutandosi a vicenda non ci riuscirebbero" . § L'autore del Corano è Dio, che detta "parola per parola, anzi lettera per lettera" ciò che il profeta deve scrivere. Questo è profondamente diverso dalla comprensione cristiana ed ebraica della Bibbia, dove l'autore non è il "dattilografo sotto dettato" di Dio, bensì mantiene la sua personalità che si può notare in ogni pagina della Bibbia e del Nuovo Testamento. Per il Cristianesimo questa rivelazione impedisce solo errori in campo dogmatico e morale, non elimina la personalità dell'autore sacro. § Mentre il Cristianesimo riconosce le fonti e influenze umane della sua rivelazione, l'Islam non si pone il problema delle fonti del Corano, perché secondo essi, l'unica fonte è Dio . § Il Corano, in quanto rivelazione "discesa" da Dio, non può essere tradotto, perché ogni lettera ha un suo significato nascosto. Vediamo invece come, per il Cristianesimo, la traduzione sia normale, in quanto la Bibbia, per Gesù e la Chiesa Primitiva, era già giunta in traduzione Greca! Quando si accetta una traduzione, si accetta pure una pluralità di vedute, perché ogni traduzione deve mediare tra due mondi diversi. Il detto popolare "traduttore traditore" è quanto mai vero! La mancanza di traduzioni ufficiali del Corano (fino in tempi recentissimi) forse spiega perché l'Islam sia un sistema monolitico. § Secondo il Corano, la Bibbia e il Vangelo sono incompleti (in quanto rivelati ad un'umanità immatura) e corrotti nel corso dei secoli; di qui la necessità di una nuova rivelazione . Certo - a mio parere - il confronto con questa critica islamica nei nostri confronti ci sprona ad un esame di coscienza! § Il concetto di Profeta, per l'Islam è quello di "legislatore", non quello biblico di colui "che fa conoscere i misteri divini" . A mio parere, questo concetto è inadeguato a rappresentare i profeti biblici. § Inoltre i maggiori profeti biblici (Isaia, Geremia, Ezechiele, Osea, ecc.) sono ignorati dal Corano. Perché? L'autore opina che forse gli ebrei con cui Mohammed ebbe contatto non erano interessati agli ideali religiosi e morali con cui questi profeti ebbero contatto . Gli "infedeli" e la "guerra santa" di Massimo Viglione Perché i cristiani sono perseguitati in molti paesi islamici? Nel Corano la risposta: chi non è musulmano si deve convertire all'Islam, altrimenti venga sottomesso. E, in certi casi, soppresso! Negli anni passati molti - anche in certi ambienti cattolici - si erano fatti illusi sostenitori, non senza spensierate impuntature e a volte con aggressiva faziosità, della facilità di convivenza fra le popolazioni occidentali (ancora cristiane o ormai decristianizzate che siano) e gli islamici, e quindi fautori acritici del fenomeno dell'immigrazione. Ma la storia degli ultimi otto mesi sta sconvolgendo le più inveterate certezze: nei primi quattro, abbiamo vissuto la tragedia di un attacco inusitato con conseguente guerra, negli ultimi quattro stiamo assistendo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, ad un'altra ancor più complessa tragedia, che sembra senza via d'uscita; tragedia che si sta ampliando in Europa da un lato provocando pericolose spaccature con gli U.S.A. e all'interno di molti ambienti religiosi, politici e culturali, dall'altro con una rinascita dell'antisemitismo, e questa volta praticato - anche con violenza - da chi per decenni si erigeva a solenne difensore degli ebrei e della tolleranza in genere. In entrambi i casi, comunque la si pensi a riguardo, resta certo un fatto: al cuore del problema vi è il mondo islamico, la convivenza con il mondo islamico. Ma al di là di bin Laden e Arafat, di quanto sta accadendo e accadrà, chi conosce la storia e la giudica con animo sereno, sa perfettamente che il problema della convivenza con l'Islam è nato con la nascita stessa dell'islam: ancor vivo Maometto, già le sue schiere avevano iniziato la "guerra santa" di conquista forzata dei popoli e dei loro territori alla nuova religione. Pochi decenni dopo, sempre con la guerra i musulmani avevano strappato tutta l'Africa settentrionale e molto del Medio Oriente alla Cristianità e quindi la Spagna; e poi per circa mille anni (Poìtiers nel 732 d.C., l'assedio di Vienna del 1683) il jihad ha costretto la Cristianità alla guerra difensiva, e solo il declino della potenza turca ha per due secoli posto fine allo scontro millenario. Ma oggi tutto questo, seppur in maniera differente, si sta riaffacciando sotto i nostri occhi, nelle nostre vite. L'islam ci appare di nuovo nel suo volto integrale. E se è vero che non tutti i musulmani sono fondamentalisti, e non tutti i fondamentalisti sono terroristi, è però vero che i terroristi e i kamikaze sono inesorabilmente musulmani! Credere di conoscere e poter giudicare l'Islam senza conoscerne la mentalità profonda non è solo follia, ma colpevole stupidità. E per conoscere la mentalità profonda dell'islamico, non si può prescindere dal Corano, che per ogni musulmano non è solo il "Libro sacro" della religione, ma il libro per eccellenza della vita, l'unico libro in un certo senso, che regola l'esistenza individuale e sociale nella totalità delle espressioni. Una di queste fondamentali espressioni è il jihad, la guerra santa, che costituisce un dovere per ogni musulmano, dovere per l'appunto prescritto nel Corano. Scrive Roberto de Mattei nel suo recente ottimo studio sullo specifico problema (Guerra santa - Guerra giusta. lslam e Cristianesimo in guerra, Piemme, p. 45) che la guerra santa è "una caratteristica inestirpabile della vita islamica". E, a ulteriore conferma, de Mattei riporta a p. 56 questa sentenza dell' "Encyclopédie de l'islam": "il jihad è un obbligo. Questo precetto è proclamato in tutte le fonti"'. Ma, al di là di queste ed altre citazioni, è nel Corano stesso che troviamo la certezza di quanto detto, ed è dal Corano che si ricava anche tutta la mentalità del musulmano riguardo il rapporto con gli "infedeli". In tal senso importante, oltre ai già citato studio di de Mattei, è senz'altro il recente libro di Stefano Nitoglia, (L'islam com'è. Un confronto con il Cristianesimo, Il Minotauro). Seguiamo il cap. 6, che espone in maniera semplice e chiara tutta la concezione - ideale e pratica - islamica. Come spiega Nitoglia, il mondo per l'islam si divide in "territorio dell'islam" e in "territorio di Guerra"; i beni degli infedeli sono alla mercé dei "credenti". li "territorio dell'islam" è abitato dai musulmani e dai dhimmi (ebrei e cristiani). I dhimmi sono esclusi dalle cariche pubbliche, in quanto un "infedele" non può in nessun caso esercitare l'autorità sui musulmani, non può testimoniare contro un musulmano, essendo il suo giuramento irricevibile (tale rifiuto si fonda sulla natura perversa e menzognera dell'"infedele" che persiste deliberatamente nel negare la superiorità dell'islam); un musulmano, anche se colpevole, non può essere condannato a morte se accusato da un "infedele" e la sanzione che colpisce i musulmani colpevoli di un delitto è attenuata se la vittima è un dhimmi. La "bestemmia" contro Maometto è punita con la pena capitale: così i dhimmi, impotenti a contraddire in giudizio le testimonianze dei musulmani, per salvare la loro vita si trovano spesso costretti a passare all'islam. I dhimmi devono inoltre distinguersi attraverso un segno esteriore, non possono elevare costruzioni più alte di quelle dei musulmani, devono procedere all'inumazione dei loro morti in segreto, senza pianti e lamenti; a loro è vietato suonare le campane, esporre oggetti di culto, proclamare davanti a un musulmano le credenze cristiane. inoltre i dhimmi sono sottoposti con la forza al pagamento di un tributo, e di un'altra tassa, la "djizya", che viene imposta nel corso di una cerimonia umiliante: mentre paga, il dhimmi viene colpito alla testa. Ai dhimmi è fatto divieto di portare le armi. Non migliore è la condizione dell'ex musulmano convertito al cattolicesimo, per il quale è prevista la pena di morte se non si ravvede entro tre giorni. Prima dell'esecuzione viene considerato civilmente morto, con conseguente confisca ipso ure dei suoi beni, che vengono considerati bottino di guerra. Ancora oggi prevedono la pena di morte per delitto d'apostasia, il codice penale della Repubblica del Sudan del 1991 (art. 126, comma 2), il codice penale della Repubblica islamica di Mauritania del 1984 (art. 306), mentre il codice penale del Regno dei Marocco punisce con una pena detentiva e con un'ammenda chi induce all'apostasia e tace della sode dell'apostata (ad. 220, comma 2). In Egitto, lo Sceicco Abd al-Halim Mahamud ha redatto un progetto di codice di pene coraniche che prevede, all'art. 33, la pena di morte per l'apostata. In ogni caso, secondo lo studioso cristiano libanese Sami Awar Aldeeb Abu-Sahlieh, seppure i codici penali degli altri Paesi musulmani non hanno una disposizione relativamente all'apostasia, questo "non significa assolutamente che il musulmano possa lasciare liberamente la sua religione. Infatti, le lacune del diritto scritto vanno colmate con il diritto musulmano, secondo le disposizioni legislative del paese". lì medesimo studioso cita come esempio il Regno Saudita: "L'esecuzione degli apostati malgrado l'assenza di una norma legale si verifica anche in Arabia Saudita" (cit. in Nitoglia, p. 94). In ogni caso, per ben che gli vada, l'apostata si vede messo in prigione, spossessato dei beni, cacciato dal lavoro da parte dello Stato, ed esposto alla vendetta della sua famiglia e dei singoli musulmani. Ma torniamo alla "guerra santa". Questa nasce ufficialmente con l"'Editto" di Medina (622), con il quale il "profeta" definisce le caratteristiche fondamentali dell'islam come comunità di credenti che combattono per imporre la legge di Allah al mondo intero: nasce l'obbligo per i musulmani di lottare fino alla sottomissione degli "infedeli". Secondo l'insegnamento islamico la "guerra santa" è uno dei comandamenti fondamentali della fede, un obbligo imposto da Dio a tutti i musulmani, che non conosce limiti di tempo o di spazio, e che deve protrarsi finché il mondo intero non abbia accolto la fede islamica o almeno non si sia sottomesso al potere dello Stato islamico. Recita infatti il Corano: "vi è prescritta la guerra, anche se non vi piace" (Cor 2, 216). "Combattete per la causa di Dio quelli che vi combattono (...) Uccideteli dunque ovunque li troviate e scacciateli da dove hanno scacciato voi" (Cor 2, 190-191); "Uccidete gli idolatri ovunque li troviate, fateli prigionieri, assediateli e combatteteli con ogni genere di tranelli" (Con 9, 5); "Profeta! Lotta contro gli infedeli e gli ipocriti e sii duro con loro!" (Con 66, 9); "Non siate deboli col nemico, né invitatelo a far la pace, mentre avete il sopravvento!" (Con 47, 35); "La ricompensa di coloro che si oppongono ad Allah ed al suo Messaggio, dedicandosi a corrompere la terra, sarà nel fatto che verranno massacrati o crocifissi o amputati delle mani e dei piedi o banditi dalla terra, a loro infamia in questo mondo!" (Con 5, 33). Inoltre, spiega Nitoglia, "a differenza di quanto imposto dalla dottrina cristiana e testimoniato dalla storia occidentale, nella mentalità musulmana la pratica della guerra non è limitata da precise regole morali che ne moderino la ferocia. Ad esempio l'islam non riconosce come soggetti giuridici né le persone non-musulmane né gli Stati non-musulmani, per il semplice fatto che non ammette legge naturale né diritto delle genti distinti dalla Shariah. "Nessun credente podi mai soccorso ad un miscredente", afferma un hadit. In tale prospettiva i nemici, una volta caduti prigionieri, costituiscono "proprietà dei vincitori, che possono liberarli o ridurli in schiavitù oppure ucciderli: "Quando dunque incontrate in battaglia quelli che non credono, colpiteli al collo e quando li avrete massacrati di colpi stringete beni i ceppi. Poi, o la grazia o il riscatto, finché i combattenti non depongono le armi" (Con 47, 4). Le proprietà dei nemici vinti divengono proprietà dei musulmani: "Il bottino di guerra appartiene a Dio e al suo Messaggero" (Con 8, 1)" (pp. 95 e sgg.). Come nota de Mattei (cit., pp. 60-61), l'intera storia di questi ultimi sedici secoli dimostra che il nemico fondamentale contro cui si rivolge il jihad è la Cristianità ed in particolare la potenza che nel corso dei secoli maggiormente la rappresenta (nella realtà concreta o nell'immaginario islamico): il Regno dei Franchi, il Sacro Romano Impero, oggi gli U.S.A. Il discorso meriterebbe ben altra attenzione e spazio. Ma quanto detto può forse bastare a chiarire se non altro quanto di drammaticamente serio vi sia da apprendere riguardo la mentalità islamica sui rapporti con i cristiani; e ciò dovrebbe indurre le persone più responsabili e serene a considerare con profonda serietà la questione dell'immigrazione (e non abbiamo toccato la situazione femminile o quella specificamente religiosa!) e comunque l'intera problematica dei rapporti con il mondo musulmano. E questo nell'interesse di tutti, ed anzitutto della pace. Di quella vera, non di quella fondata sulla paura o sull'inganno. Dal Corano "(…) Han detto i cristiani: il Cristo è il Figlio di Dio! Questo dicono con la loro bocca imitando il dire di coloro che prima di loro repugnarono alla Fede. Dio li maledica! In quale grave errore son caduti!". (Corano, 9, 30). © Il Timone - n. 19 Maggio/Giugno 2002
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#16 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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A me sembra che si sia smesso di ragionare con i piedi per terra da un po' di tempo su questo forum.....
Prendiamo un essere umano credente nella religione X morente di sete e gli poniamo di fronte un bicchiere d'acqua e il libro sacro della religione X. Cosa credete che scelga, garantendogli che non verrà giudicato dai capi della religione X per non aver scelto il libro sacro? Perchè il problema è l'autorità dei capi religiosi che si fa portatrice della religione, non la religione. Ricordate che l'Islam ha tuttora una struttura tribale (come l'aveva nel 600 d.C.), è quella IMHO che conferisce così potere ai capi religiosi e quindi al messaggio della jihad. Tolta la struttura tribale (e i suoi figli, come il Consiglio dei Guardiani o il Leader Supremo, facendo l'esempio dell'Iran) crolla tutto. |
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#17 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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editato perchè poi magari qualcuno di offende.....
"Gli "infedeli" e la "guerra santa" di Massimo Viglione" Per caso viene da qui: http://www.kattoliko.it/leggendanera...ione_islam.htm ? Ultima modifica di lowenz : 31-07-2005 alle 16:56. |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Quote:
Il problema delle autorità è l'interpretazione che fissano e promuovono (perchè tutti i libri sono interpretati dal lettore). La Bibbia è stata usata per motivare stragi e per opporsi alla scienza empirica, eppure quale credente ora legge questo nel libro? Non a caso i mussulmani liberali promuovono l'idea che il Corano debba essere interpretato...
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Roma
Messaggi: 373
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#20 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Quote:
P.S.: hai messo Nietzsche in signature? Ultima modifica di lowenz : 31-07-2005 alle 16:58. |
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