|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#1 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2370
|
Quando Goldrake era fascista
Emanuele Mastrangelo per "il Giornale"
Ci può essere un piccolo Savonarola nelle persone più insospettabili. Ce lo ricorda uno spettacolo teatrale messo in scena in occasione del trentennale della prima messa in onda di Goldrake sulla tv italiana: un balzo indietro che Daniele Timpano, autore ed attore del monologo teatrale Ecce Robot. Cronaca di un'invasione che in queste settimane sta girando l'Italia fa compiere alla platea riportandola a quel 4 aprile 1978 (e alle infinite polemiche che seguirono) quando, alle 18.45, sull'allora Rete 2, per la prima volta comparve una serie robotica giapponese a cartoni animati (anime, nella lingua del Sol Levante): si tratta di Atlas Ufo Robot, italianizzazione del serial di Go Nagai Grendizer, poi più noto da noi come Goldrake. GoldrakeFu un successo senza precedenti. Non era il primo anime giapponese a giungere in Italia: nel maggio 1976, il Primo Canale aveva già trasmesso la coproduzione austro-tedesco-nipponica Vicky il Vichingo. E due mesi prima di Atlas-Ufo Robot era stato trasmesso sempre sul secondo canale, Heidi, tratto dal romanzo omonimo di Johanna Spyri, e realizzato da Isao Takahata con la collaborazione di Hayao Miyazaki. Ma Vicky e Heidi - dal soggetto, ambientazioni e temi molto europei - non ebbero il risalto mediatico che invece ottenne il più esplosivo Goldrake: innovativo ed entusiasmante, fu una vera e propria macchina per fare audience, tanto in Italia, quanto in Francia, dove venne trasmesso qualche mese più tardi. Fra i giovani esplose una vera Goldrake-mania: una impressionante produzione di merchandising, le sigle del programma divennero hit e perfino i giochi dei bambini ne furono modificati. In Francia Antenne 2 raggiunse il fantascientifico share del 100% grazie a Goldorak (nome francese della serie, da cui Goldrake in italiano) e per il Natale del '78 i genitori furono costretti a ricorrere al mercato nero per assicurare ai figli giocattoli legati al robottone, poiché la domanda superò ogni aspettativa. I ragazzi si immedesimavano nel protagonista Duke Fleed (in italiano Actarus) e le ragazzine se ne innamoravano. C'era qualcosa di male in tutto questo? Con tutta probabilità no, però qualcuno cercò di trovarcelo a tutti i costi. La paura del nuovo galvanizzò opinionisti e sociologi, pedagoghi e giornalisti, facendo in breve fioccare una pletora di articoli e studi «scientifici» che immancabilmente finivano per collegare questo programma per ragazzi a tutte le nefandezze del mondo d'allora, dalla droga alle Brigate Rosse. Nel giro di pochi mesi fu nientemeno che un parlamentare indipendente di sinistra - Silverio Corvisieri - a dar fuoco alle polveri dalle pagine de La Repubblica. Corvisieri - classe 1938 - era allora militante dell'estrema sinistra. Comunista di Dp, ex Avanguardia Operaia, redattore de l'Unità, deputato e membro della Commissione di Vigilanza Rai. Interpretando in maniera savonaroliana il suo ruolo nella Commissione, si era scagliato con un articolo dai toni apocalittici contro la «degenerazione» della tv italiana, di cui Goldrake era il prototipo. L'articolo, infatti, si intitolava «Un ministero per Goldrake» e apparve su La Repubblica il 7 gennaio 1979. Corvisieri aveva sfogato così la sua frustrazione per essere rimasto inascoltato in Commissione e alla Camera dai suoi colleghi, forse troppo occupati da altre questioni all'ordine del giorno in quell'inverno di piombo con le Brigate Rosse e la crisi del petrolio. Il vulnus denunciato da Corvisieri era nel generico disimpegno qualunquista della nostra tv di Stato, ma che con un cartone come Goldrake aveva passato il segno. «Goldrake - scriveva il parlamentare - deve sempre affrontare qualche nemico spaziale estremamente malvagio... Si celebra dai teleschermi, con molta efficacia spettacolare, l'orgia della violenza annientatrice, il culto della delega al grande combattente, la religione delle macchine elettroniche, il rifiuto viscerale del "diverso". In quale modo un genitore può fronteggiare con i poveri mezzi delle sue parole la furia di Goldrake?». Poco tempo dopo fu l'ex compagna di Palmiro Togliatti e futura Presidente della Camera, la deputata comunista Nilde Iotti (che già negli anni Cinquanta aveva visto il "Male assoluto" nei fumetti) a etichettare come «fascisti» i cartoni giapponesi, suggellando quello che Corvisieri aveva fatto solo intravedere fra le righe. Goldrake era «antidemocratico e violentissimo», come Corvisieri avrebbe pervicacemente confermato in un'intervista a Kappa Magazine vent'anni dopo. Un'esagerazione? Senz'altro. Ma questa esagerazione all'epoca smosse tutta l'armata dei mai domi Savonarola italiani, che nel breve volgere di un anno riuscirono a sollevare un polverone. Terminata il 6 gennaio 1980 la trasmissione di Goldrake già il 21 dello stesso mese è l'ammiraglia Rai Uno a trasmettere un nuovo cartone robotico: si tratta di Mazinga Z, il prototipo e capostipite di tutte le serie robotiche e uno degli anime più amati in Giappone. La proiezione sul Primo Canale scatenò le ire di un gruppo di genitori di Imola che, nell'aprile 1980, lanciò una vera e propria crociata. Si raccolsero seicento e rotte firme e si fece un esposto agli allora ministri delle Poste e Telecomunicazioni e della Pubblica Istruzione, alla Rai e all'Ansa, chiedendo l'interruzione delle trasmissioni dei cartoni giapponesi in tv. Il problema era non solo pedagogico, ma - ovviamente - politico: quei cartoni erano «guerrafondai», lanciavano un messaggio «diseducativo» nel quale la scienza era al «servizio della distruzione». Che il messaggio di fondo delle serie robotiche dell'epoca fosse esattamente l'opposto, poco importava. E c'era chi ai benpensanti teneva bordone sulla stampa nazionale, principalmente (ma non solo) di sinistra (con la lodevole eccezione di Lotta Continua che invece titolò «Bambini tenete duro che arriva Goldrake contro i genitori babbalei»): Il Resto del Carlino titolava «Topolino è una lettura sana ma Goldrake è il Diavolo»; scandalizzata l'Unità del 13 aprile si domandava «Goldrake contro i bambini?» e Oggi soffiava sul fuoco con «Questo Mazinga robotizza i nostri ragazzi». Anche lo scrittore Alberto Bevilacqua ne fece una questione politica: i cartoni giapponesi erano diseducativi perché davano allo spettatore «la giustificazione che soltanto i suoi divi siano in grado di liberare i grandi dal terrore di rapine e di Br», continuando poi con la «disumanizzazione» di Mazinga per finire al fatto che, per colpa dei robottoni giapponesi, i figli degli italiani si sarebbero inevitabilmente drogati... La psicosi fu tale che cartoni apertamente pacifisti furono tacciati di essere guerrafondai e fascistoidi. L'apparente suddivisione elementare fra buoni e cattivi fu equivocata per «paura del diverso» e «razzismo», ignorando che in Goldrake c'era una visione adulta, complessa, tormentata. Caso strano, nel 1980 fu proprio un intellettuale di sinistra - Gianni Rodari - che difese a spada tratta Goldrake: «Bisognerebbe vedere oggettivamente, liberandoci dai nostri pregiudizi personali, che cos'è per un bambino l'esperienza di Goldrake... Bisognerebbe chiedersi il perché del loro successo, studiare un sistema di domande da rivolgere ai bambini per sapere le loro opinioni vere, non per suggerire loro delle opinioni, dato che noi spesso facciamo delle inchieste per suggerire ai bambini le nostre risposte... Invece di polemizzare con Goldrake, cerchiamo di far parlare i bambini di Goldrake, questa specie di Ercole moderno». Lo scrittore aveva colto nel segno. Con Rodari si schierarono Oreste del Buono, Nicoletta Artom e pochi altri. Intanto, in quei mesi, i giornali lanciarono una specie di sondaggio fra Mazinga e Pinocchio, dove il burattino perse con 35 mila preferenze contro 40 mila. Ciò però non impedì che due mannaie diverse colpissero i loro eroi dopo un decennio d'oro: la prima fu la censura imposta dalle associazioni genitori a Rai e Fininvest. Nella tv di Stato i cartoni giapponesi scomparvero, mentre nelle reti private finirono letteralmente trifolati per cancellare ogni pruderia. Poi, nel 1990, arrivò la legge Mammì che vietava la pubblicità nei cartoni animati. Le serie giapponesi divennero economicamente non convenienti e furono sostituite dai telefilm adolescenziali made in Usa. Il vento cambiò solo a metà anni '90, quando i bambini del 1979, cresciuti e con qualche soldo in tasca, riuscirono lentamente a imporre al mercato di nuovo i propri gusti. Quello che non ebbero da piccoli come cittadini, lo ottennero da grandi come consumatori. [12-01-2009]
__________________
Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu |
![]() |
![]() |
![]() |
#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 7030
|
W la legge mammì, così le mamme sono contente
![]()
__________________
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Utopia Planitia
Messaggi: 3875
|
Mi ero sempre chiesto perché non metessero mai la pubblicità nei cartoni animati!!! Comunque la cosa è ciclica perché oggi si propone al stessa cosa con i videogiochi e internet!!! La gente non capirà mai!!!
__________________
![]() Ultima modifica di Xile : 12-01-2009 alle 20:15. |
![]() |
![]() |
![]() |
#4 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13513
|
Quote:
![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#5 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13513
|
Quote:
![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 1464
|
Quote:
![]() * chissà perchè non hanno descritto Urotsukidoji ![]() Ultima modifica di Rand : 12-01-2009 alle 21:35. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
E' la dimostrazione di come gli intellettuali di regime non hanno mai capito un cazzo.
Ci vorrebbe oggi Goldrake per mettere le cose a posto. http://uk.youtube.com/watch?v=sVMQmRsUH6k |
![]() |
![]() |
![]() |
#8 |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
|
Sto ancora rosicando quando è sparito conan il barbaro per fare beverly hills 90000,evito di dire come ho manifestato la mia gioia una volta resomi conto che barbari forzuti e maghi sparivano per far posto a chiacchere e lagne.
__________________
Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
![]() |
![]() |
![]() |
#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Ricordo quel cartone animato..una schifezza, fidati.
http://uk.youtube.com/watch?v=gB6fr9wZRyc noi poi avevamo Malaspina (ancora in attività) che creava la magia. Niente uscito dopo solo ci si accosta ma forse sono troppo nostalgico. Pensa che vidi questo al cinema . |
![]() |
![]() |
![]() |
#10 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
|
Quote:
![]()
__________________
Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#11 |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
|
Cosa c'è di tanto stronzata in quello che hai letto? pensi avessero ragione certi intellettuali di sinistra a dire che goldrake era fascista violento e antidemocratico tanto da sollevare rumore in parlamento?
__________________
Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
![]() |
![]() |
![]() |
#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Gli intellettuali di sinistra forse si identificavano negli invasori di vega, i quali avevano senz'altro molto più umanità, pudore, ragioni..
|
![]() |
![]() |
![]() |
#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Le tartarughe ninja versione topo? Blah
|
![]() |
![]() |
![]() |
#14 |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
|
I biker mice,ma forse fra criceti e topi non scorre buon sangue.
![]()
__________________
Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
![]() |
![]() |
![]() |
#15 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3217
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 1464
|
Si potrebbe dire che Mediaset e Rai hanno censurato preventivamente* e non in seguito ad un imposizione: a quanto ne so le emittenti hanno tagliuzzato per evitare a priori qualunque polemica: l'unico obbiettivo era di massimizzare i $$ e hanno operato le loro scelte in base a quello.
* sulle modalità della stessa ci sarebbe molto da dire (la scelta di prendere un certo genere di opere e poi tagliarle, l'eliminazione di qualunque riferimento alla cultura/società giapponese, il criterio demenziale delle censure), ma è un altro discorso.. |
![]() |
![]() |
![]() |
#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 1571
|
Bah... molto meglio Jeeg Robot d'acciaio!!!
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#18 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3217
|
Quote:
una o due puntato sono andate non trasmesse, ma nulla più.... |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#19 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13513
|
Quote:
![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 1464
|
Quote:
Seppur senza i picchi raggiunti nel passato questa abitudine prosegue ancora oggi, gli appassionati hanno semplicemente smesso di "lamentarsi rumorosamente", perché con la diffusione di internet (fansub) e una distribuzione in dvd che generalmente da certe garanzie si procurano versioni integre in altro modo. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 04:28.