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#61 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 537
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Quote:
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#62 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: padova
Messaggi: 2793
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Io non mi faccio portavoce di nessuno, ho imparato a mie spese che è un'idea di merda e quindi quando vedi altri che lo fanno... beh diciamo che glielo sconsiglio.
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La community italiana per la ricerca scientifica facile - Il blog sul mio viaggio in Giappone
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#63 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Perugia - San Benedetto del Tronto
Messaggi: 348
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Segnalo questa intervista della Binetti, interessantissima a tal riguardo:
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,Rai...E54006,00.html |
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#64 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Messaggi: 206
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speriamo che prima o poi ci sia sempre meno gente che la pensa come la binetti. meno male che è questa è una psichiatra. parla di libertà delle persone e si batte per ostacolarla a ogni costo. assurdo.
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#65 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
Per i diritti da estendere posso essere d'accordo, ma vanno valutati e normati caso per caso, non con un mega-pillolone equiparabile al matrimonio. Quote:
E un cambiamento come questo deve essere verificato su base nazionale, non solo attraverso la politica partitca. Il matrimonio civile, oggi, implica anche "l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.". Io credo ancora nei laicissimi valori di famiglia come condivisione e gratuità, di amore come impegno per la vita, quindi non sono d'accordo con la tua proposta. Ma, al di là della mia idea, quello che voglio sottolineare è che questi sono cambiamenti radicali, che non possono essere imposti ma devono "venire dal basso" e verificati in maniera profonda, su base democratica.
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...Grazie caro Lolek! Ultima modifica di LightIntoDarkness : 07-04-2008 alle 12:57. |
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#66 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
Messaggi: 1874
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Quote:
Anche in questi ultimi due casi si è gridato alla "rivoluzione sociale", quando si trattava, in realtà, non di modificare la società tramite la legge ma di adeguare quest'ultima a modifiche sociali già avvenute nella pratica. Che differenza farebbe se l'obbligo reciproco di assistenza fosse imposto da un vincolo chiamato "unione civile "invece che "matrimonio"? Nessun problema per i tradizionalisti, che potrebbero tranquillamente continuare a sposarsi in chiesa come hanno sempre fatto, mantenendo tutti gli obblighi morali che la religione impone. L'unica differenza sarebbe la maggior facilità di scioglimento dell'unione civile in caso di coppia senza figli (e anche su questo non vedo come si possa obiettare, gli attuali 3 anni sono un'eternità priva di senso, quasi si volesse scoraggiare due persone che non vogliono più "essere una cosa sola" dal rifarsi una vita migliore). In questo modo verrebbe salvaguardata (anche più di oggi) la sacralità del matrimonio vero e proprio, e verrebbero meno quegli elementi del matrimonio civile che lo rendono inaccessibile per qualcuno (omosessuali) ed eccessivamente vincolante per altri (le famose coppie di fatto). Alla fine ciò che conta davvero è come ognuno vive il proprio rapporto di coppia: se tu credi nei valori della famiglia ti comporterai di conseguenza, indipendentemente dalle modalità con cui la legge ti consenta uno scioglimento del vincolo. Se invece ti trovi, per qualsiasi motivo, a cambiare idea sul tuo rapporto con la moglie/convivente, non sarà certo qualche paletto legislativo o complicazione burocratica a dissuaderti dal disfare ciò che avevi fatto con una convinzione ormai persa per strada.
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960). Ultima modifica di LucaTortuga : 07-04-2008 alle 13:23. |
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#67 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: N/E
Messaggi: 727
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Quote:
.. si insomma .... completamente l'opposto delle argomentazioni portate dalla Dott.essa Binetti ... !! Nessuna "normalità statistica" ... "sessualità deviata" .... ma "esigenze che vengono dal basso"... Come non essere d'accordo P.S. ... su una cosa non mi trovo d'accordo .. i cambiamenti radicali cui fai riferimento non sono mica imposti !! Si tratta semplicemente di dare una "copertura legale" ad un qualcosa che c'è .. ( e non mi riferisco solo alle unioni omo) .. non vedo perchè questa copertura dovrebbe "deligittimare" l'istituzione del matrimonio.... ma l'ho già detto ... etu mi hai già risposto |
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