Milan Clan - Stagione 2009/2010 - Uh brav brav via via

[cuorern]

Originariamente inviato da Jaguar64bit

appunto .. godiamoci queste due partite vinte , ovviamente il milan ha molti problemi , ma ogni tanto godere un pò fa anche bene.

Fa un morale della madonna, altrochè...

Se non avessimo vinto contro la Roma penso che stasera, dopo la paperata di Dida --io l'ho detto anche contro la Roma che non tiene un pallone nemmeno a "cagargli in testa" (cit.)--, ne avremmo presi altri 2 o 3.

Invece Leo ha finalmente fatto quel che doveva fare, sbattersene dell'avversario, dell'etichetta, delle critiche e provare a metter le tre punte (2 e mezzo in realtà) ed una squadra che finalmente ha giocato in 11 e non in 9 o 10 come troppo spesso è capitato.

Ammetto anche che una prestazione così non la si può ripetere sempre, erano tutti al massimo delle loro possibilità (per quanto alcuni siano modesti).

Però ragazzi, ho tifato come un pazzo nel secondo tempo, non ho più voce, la vicina del piano di sotto ha sentito volare bicchieri, sedie, madonne, ciabatte, cristi e chi più ne ha più ne metta... Ho glassato perfino le mutande!

Grande Diavolo!

[teogros]

Credo che dopo Roma e Madrid sia necessario fare due plausi:
1. a Leonardo, doppio: per aver continuato a tenere in campo Ronaldinho, dimostrando di voler vincere e far male a ogni costo, anche quando era avanti di un gol. E per aver tirato dritto nel momento difficile, fino a Domenica scorsa.
2. alla società, ancora: perchè nonostante gli errori, sono riusciti nuovamente a fare gruppo e a tirare fuori dai nostri campioni due prestazioni MAIUSCOLE, soprattutto dal punto di vista mentale. Io avrei esonerato Leonardo dopo il pari col Bergamo, son sincerissimo. E invece hanno tirato dritto. E non si vince a Madrid e contro la Roma per caso, soprattutto dopo aver preso due gol clamorosi come quello di Domenica e quello di stasera.

Detto questo, i problemi sono ancora tutti lì. Evidenti. Di gioco e di rosa. Ma la fiducia aiuta, i risultati servono e l'appetito vien mangiando.

Forza diavolo, sempre e comunque!

[teogros]

Originariamente inviato da cuorern

Ho glassato perfino le mutande!

Il Milan fa miracoli!

[17mika]

Prima di andare a letto..


E ANDIAAAAAAAAAAAMOOOOO!!!!

Scusate ma erano almeno un paio di anni che non mi emozionavo così per una partita.. Grazie vecchio cuore rossonero..

[momo-racing]

Originariamente inviato da teogros

http://www.youtube.com/watch?v=MzFUzHxcYNU

madonna, guarda che difesa: appena la palla finisce a seedorf vanno tutti su di lui ma nessuno gli fa realmente pressing e aspettano tutti di vedere che fa, dimenticandosi tra l'altro totalmente di Pato che rimane lì completamente da solo. Con una difesa del genere il milan dei tempi d'oro gliene faceva almeno 8. Peccato per i tre punti lasciati in svizzera altrimenti a quest'ora eravamo già praticamente qualificati.

[cuorern]

Originariamente inviato da Gianni1482

quando ci vuole ci vuole poi occasioni come il gol annullato dall'arbitro a me personalmente fanno incazzare!! le squadre italiane son spesso penalizzate in queste situazioni

Ho spaccato tutto, mi è volato un bicchiere per terra, la sedia si è rovesciata facendo un bordello della miseria...

Poi però il papero li ha puniti!

[cuorern]

Originariamente inviato da momo-racing

madonna, guarda che difesa: appena la palla finisce a seedorf vanno tutti su di lui ma nessuno gli fa realmente pressing e aspettano tutti di vedere che fa, dimenticandosi tra l'altro totalmente di Pato che rimane lì completamente da solo. Con una difesa del genere il milan dei tempi d'oro gliene faceva almeno 8. Peccato per i tre punti lasciati in svizzera altrimenti a quest'ora eravamo già praticamente qualificati.

Magari "in Svizzera"...

[markmn89]

giorno a tutti.nessuno sa se dida è gia stato cacciato?

[teogros]

Tutto qui?

E lo ? E l'angolo del prosciutto?

[teogros]

Il Milan espugna il Bernabeu: Real ko

Il Milan batte un colpo in Champions League, e che colpo! Tre gol al Real Madrid non sono cosa da tutti i giorni, specie per una squadra già data per spacciata alla vigilia. Ma i rossoneri, si sa, hanno nell'Europa la loro casa, e si esaltano nei grandi stadi del calcio continentale. Dopo la figuraccia casalinga con lo Zurigo ci voleva proprio una partita come quella del Santiago Bernabeu per risollevare un Milan ancora insicuro in campionato e tutto sommato a fasi alterne anche questa sera.

Era la partita che i tifosi rossoneri non avrebbero voluto vedere: quella della sfida con uno dei simboli della sua storia recente, quel Ricardo Kakà oravestito della mitica "camiseta blanca", forse un po' frenato dall'emozione di incrociare i suoi ex compagni di mille avventure e di molti successi. Abbracci, saluti e sorrisi prima di incominciare, poi via alla gara. L'allenatore rossonero Leonardo non si risparmia il potenziale offensivo, buttando nella mischia Ronaldinho, Pato e Inzaghi, mentre Pellegrini fa agire Kakà a sostegno di Benzema e Raul.

La sfida tra Real Madrid e Milan è anche il derby d'Europa, avendo le due squadre in bacheca la bellezza di 16 coppe complessive (9 gli spagnoli, 7 gli italiani). I rossoneri partono bene, senza timidezze, cercando di prendere in mano la gara, di giocare il pallone con Seedorf e di innescare i suoi rapidi attaccanti, Pato e Inzaghi. Non molto efficaci nel primo tempo sia Ronnie che Pirlo, ma la mentalità e la tradizione europea dei rossoneri consentono un inizio onorevole e non soggetto a particolari pressioni psicologiche. Poi però il Real prende le misure e - pur senza strafare – inizia a prendere possesso del campo, sfruttando gli errori e la lentezza di alcuni rossoneri. Al 14' Zambrotta atterra Benzema in area di rigore: è fallo netto, non sanzionato dall'arbitro. Ci vogliono due minuti, però, e un innocuo pallone tirato centralmente da Raul getta nel ridicolo il portiere rossonero Dida, che blocca la palla, ma subito la perde facendola rimbalzare sulle sue gambe e riconsegnandola al capitano madridista, che non fallisce il gol. Una "paperissima" non nuova per il portiere brasiliano, che aveva già "colpito" lo scorso anno nel derby europeo contro l'Inter e nel 2000, consentendo la vittoria in Champions del Leeds.

Il Madrid si impossessa rapidamente del gioco, pur non esprimendo una particolare ispirazione e preferendo la fascia destra, dove Diarra fa un ottimo lavoro di ripartenza, mettendo spesso alle corde Zambrotta e Seedorf. La difesa del Milan ora è più incerta, e deve molto a Nesta se non viene infilata ancora. La velocità dei rossoneri è bassa e anche la manovra è faticosa, con Pirlo inconsistente e Seedorf che fa quel che può. Ronaldinho non è mai decisivo e non riesce a far filtrare la palla in attacco. Il Real galattico, però, non entusiasma, sbaglia molto e manca le stoccate che potrebbero mettere ko i rossoneri. Kakà non si illumina se non in pochissimi casi. Prim tempo piuttosto deludente, ma lo spettacolo deve ancora venire.

Nel secondo tempo nessun cambiamento in formazione, ma il Real parte in tromba, scoccando in cinque minuti quattro tiri in porta, tra i quali uno di Kakà che Dida para distendendosi in tuffo. Il Real ha molta più facilità di andare al tiro, mentre i rossoneri fanno parecchi errori e mostrano qualche difficoltà fisica di troppo. Tuttavia le merengues non riescono a sfondare e appaiono non irresistibili sul piano del gioco. Senza Cristiano Ronaldo, con un Kakà non al massimo, il Real non riesce a sfondare e a chiudere il match con la goleada invocata la vigilia dal tecnico Pellegrini. Al 59' Leonardo manda in campo Borriello, che rileva Inzaghi. Più centrimetri e potenza fisica in attacco. Ma la prodezza che cambia il volto alla partita è il bolide da 30 metri di Andrea Pirlo al 62', che ridona grinta e vivacità al Milan. Passano tre minuti e Pato va in rete cogliendo un lancio millimetrico di Ambrosini, fini qui non pervenuto. Ora i rossoneri giocano costantemente in avanti, il Real è disorientato, ma non cede. Al 75' il neoenrato del madrid Drenthe segna un gol calciando al volo una rimessa d'angolo di Raul. 2-2. C'è ancora spazio per un finale al cardiopalma con continui rovesciamenti di fronte, fino a un gol regolare annullato al Milan in una mischia in area. L'assalto finale ha ancora il volto del giovanissimo Pato, autore del gol del colpaccio, perfettamente innescato da Seedorf. Casillas non può nulla, il pronostico è sovvertito, il Bernabeu espugnato: Leonardo, almeno per ora, può tornare a sorridere, mentre Kakà, a fine gara, denuncia la mancanza di gioco madridista e non manca di elogiare i vecchi compagni: «Conoscendo bene il Milan, non mi aspettavo una squadra in disarmo. Certo mi ha sorpreso vederlo così aggressivo».

[teogros]

Proviamo a fare una disamina un po' più calma, a sangue freddo.

C'è poco da fare: i nostri campioni bolliti, vecchi e finiti in queste partite si caricano a molla, con Leonardo soprattutto nella ripresa. Seedorf ieri ha giochicchiato, soprattutto nel primo tempo, ma ha corso più di Ambrosini. Pirlo l'avrei ucciso almeno 5 volte, quasi peggio di Dida, per i suoi giochini al limite dell'area milanista, ma alla fine ha tirato fuori dal cilindro una giocata degna del campione che è (complice anche un "Casillas didastrato"). Pato, con un po' di fortuna, ha consacrato il suo talento: il secondo gol è molto più difficile dei due (o almeno uno, non ricordo) che precedentemente s'era mangiato, mentri il primo è un gol "alla Inzaghi".

E un plauso alla difesa. Abbiamo preso 3 gol, da domenica sera: una minchiata di Dida, una papera di Silva e gol della domenica di Drenthe (con disattenzione dei centrocampisti). Tuttosommato contro squadre che avrebbero potuto schiacciarci, dominarci e sotterrarci di palle gol, la Roma per gli inserimenti e la velocità e il Real per il talento dei singoli, abbiamo sofferto tuttosommato il giusto. Per vie centrali non si passa, poche storie: T. Silva e Nesta sono una diga umana insormontabile, davvero una coppia decisamente completa e ben assortita, anche sulle palle aeree. I laterali ballano di più, per carenze tecniche ma anche perchè, con un centrocampo a 3, vengono spesso lasciati all'uno contro uno. Ma ieri sera Oddo ha fermato Kakà praticamente sempre!

Aggiungo un'ulteriore considerazione su Ronaldinho: continuo a "sorridere" quando vedo i suoi primi tempi (in linea con quelli del Milan) e a godere quando vedo i suoi secondi. E' un giocatore che ha birra nelle gambe e classe da vendere, ma ha bisogno che i suoi si lancino negli spazi e questo non tanto per fare spazio a lui (che nello stretto prima o poi un buco lo trova), quanto perchè lui ama servire gli altri in profondità (vedi il gol di Pato contro la Roma).

Spero che il recupero di Boriello possa darci per lo meno un'alternativa di gioco. Ieri ha fatto un lavoro sporchissimo ma m'è piaciuto: ha tenuto palla, fatto salire la squadra, lottato e dialogato con i compagni. Non sarà un fenomeno, ma vista la nostra situazione la sua grinta può esserci utile. Mi spiace solo per Huntelaar che, ahimè, rischia di rimanere un oggetto misterioso.

Una piccola provocazione, per concludere: la differenza fra noi e l'Inter, al di là della rosa, è nella mentalità. Quando è venuto il Barca a San Siro, contro di loro, i cugini sono stati schiacciati, in casa, dalla personalità dei blaugrana, con una rosa decisametne equiparabile. I nostri (TUTTI) vanno a giocare sul campo del Madrid "Galactico" a testa alta, senza timori reverenziali. Questo non è garanzia di vittoria, assolutamente: ma lascia la speranza che, almeno sul grande palcoscenico, ogni Mercoledì ce la possiamo giocare, per lo meno!

DAJE DIAVOLO!

[teogros]

QUESTO E' IL MILAN!
Adriano Galliani e Mister Leonardo dopo la grande euforia raccontano come la squadra sia arrivata all'impresa di Madrid. La società e il gruppo sono sempre stati uniti e consapevoli della forza del progetto

MADRID - Al termine della meravigliosa vittoria di Madrid le dichiarazioni della società nelle parole di Adriano Galliani e Mister Leonardo:

"Grande serata, ma ieri sera in seno al Milan si capiva che c'era ottimismo riguardo a questa gara. Noi guardiamo spesso il Real e vediamo una grande squadra che fa gol ma concede anche tante palle gol. E' andata bene, ma abbiamo fatto una grande gara, non c'è dubbio. La squadra non si è mai accontentata del pareggio, abbiamo fatto 4 gol in un tempo, il gol che ci è stato annullato era regolarissimo. Gli errori arbitrali vanno accettati senza polemizzare. Pato? E' un campione giovane, questi ragazzi hanno alti e bassi, è normale aspettarsi questo da loro, ma la fortuna nostra è che Alexandre è un nostro giocatore, un nostro grande campione. Questa sera ho relazionato via sms il nostro Presidente che si trovava in Russia, ad ogni cambio di risultato gli ho mandato messaggi con tutti i marcatori".

"Credo che l'allenatore abbia il suo ruolo, la sua valenza, la capacità di organizzare un gruppo e motivarlo. Oggi tuttavia la vittoria è della squadra, è chiaro. Riscattare certi valori è stata una risposta enorme da parte di tutti i ragazzi. Quella di questa sera è una vittoria nata dopo un'altra vittoria, quella con la Roma. Noi siamo nati per il 4-3-3 e nel corso di questa stagione per diverse difficoltà non ci è stato possibile giocarlo poi la vittoria con la Roma ci ha dato coraggio. La squadra ha appoggiato il mio progetto, abbiamo avuto situazioni difficili e oggi era una una gara troppo delicata per sbagliarla. Il Presidente è sempre stato molto vicino a noi, ci sono stati momenti difficili ma la sintonia con la società c'è sempre stata. Sono felice perchè il Milan non ha mai dato segnali di non poter vincere questa partita. Sempre anche sotto di un gol abbiamo cercato la vittoria, questo è il nostro vero grande spirito".

[HYPERR]

Todo sucedió, insisto, por obra y desgracia del Madrid. El Milán se movió con una lentitud geriátrica hasta que el anfitrión, en la segunda mitad, le fue entregando campo y argumentos. Y si las fuerzas están bajo sospecha, el talento no se discute. De manera que la proximidad al área de Casillas encendió la mecha y reactivó el asilo.

da AS online

[teogros]

Originariamente inviato da HYPERR

Possono ironizzare quanto vogliono, gli spagnoli!

[teogros]

Milan, che impresa a Madrid: dalla papera al Papero

Dida spalanca la porta a Raul, ma un super Pato riaggiusta il risultato.
Milan, impresa a Madrid: dalla papera al Papero.
Che pathos, che Pato. Nel calcio ci sta tutto, anche che uno dei Milan più travagliati della storia si presenti al cospetto del Real e del «suo» Kakà e si porti via un 3-2 che fa classifica, morale e statistica, visto che stiamo parlando della prima vittoria del Diavolo, in coppa, al Bernabeu. È stata una brutta partita fra squadre largamente imperfette, orientata dalle sciagurate prestazioni dei portieri, prima Dida e poi Iker Casillas. Da Raul a Pirlo, poi Pato, Drenthe, ancora Pato: una girandola persino esagerata, in relazione al gioco espresso. Il Milan ci ha creduto sino alla fine: lo Zurigo gli aveva creato più problemi del Real. E non è un paradosso. O la va o la spacca, Leonardo opta per l’abito lungo e tutti i gioielli subito in campo.

Fischi livorosi scortano i tacchi di Ronaldinho, il 4-3-3 del Milan è un inno alla storia della società più che una moderna terapia anti crisi. Kakà, lui, opera a ridosso di Raul e Benzema, in una posizione che lo porta spesso a tamponare Pirlo. Pellegrini ha scelto un 4-2-2-2 che ruota attorno al radar nebbioso di Xabi Alonso. I ritmi d’ingaggio sono lenti, ambigui, nessuno ha fretta. Ci sarebbe, al 14’, un rigore netto di Zambrotta su Benzema, ma De Bleeckere, il sicario belga che secondo la stampa madridista aveva già azzoppato il Real a Liverpool, non ha voglia o non ha visto. Pato e Seedorf cercano i morsi di Inzaghi, laggiù fra Raul Albiol e Pepe. Uno pensa al «matrimonio» di Perez con Platini, e allora la partita gli sembra il relativo rinfresco. Prova ne sia il tiretto di Granero, al 19’, un tiretto che un portiere parerebbe con una mano. Un portiere. Non Dida. O almeno, non il Dida del Bernabeu.

Chissà cosa gli prende: Raul, che stava rientrando, annoiato, lo punta e ne irride la presa (parola grossa). A Coverciano spiegano e rampognano. Sacchi aveva suggerito di aggredirlo, il Madrid. Poi arriva Dida e la lavagna va a farsi benedire. Mancano, ai bianchi, le sgommate di Cristiano Ronaldo. I sistemi di gioco sono troppo pretenziosi in rapporto ai motori delle squadre. Si procede a piccole processioni, la palla imbucata da Sergio Ramos e Marcelo, oppure lavorata da Seedorf. Ricorda una gomma sgonfia, la partita: e Kakà, come Ibrahimovic, sente e patisce il richiamo della foresta. I pugni di Dida su sventola di Marcelo e tiro-cross di Kakà hanno tutta l’aria di un laborioso patteggiamento. Alla ripresa, dopo un quarto d’ora di sterile tamburello, la trama scappa via al regista. Inzaghi pagherebbe, pur di lasciare un’orma al Bernabeu.

Ci prova, il Milan, con i tocchi di Seedorf e i rintocchi di Pato. Il Real rumina un calcio che ha poco del fascino d’antan, ligio com’è a coprire gli spazi e a non isolare Pepe e Raul Albiol. Per Platini, Benzema darà al Real i gol di Butragueño e Raul: così, a naso, la strada mi sembra ancora lunga. Non meno improvviso del paperone di Dida, ecco la papera di Iker Casillas, stecchito da una «telefonata» di Pirlo da almeno una trentina di metri. Campa cavallo. Leonardo aveva appena richiamato Inzaghi e inserito Borriello, con relativo accentramento di Pato. Il Real, che poco sin lì aveva fatto, nulla fa. Si addormenta. Lascia ad Ambrosini l’agio (e il merito) di pennellare un lancio al bacio per Pato: Pepe e Raul Albiol lo perdono, Iker Casillas esce dall’area come un seminarista, Pato lo scarta e raddoppia.

Drenthe, entrato al posto di Granero, alza un gran polverone. Così alto, e così spesso, da nascondervi persino il sinistro del pareggio, dal limite, con Dida (tanto per cambiare) in leggero ritardo. Da un primo tempo alla camomilla a una ripresa a tutto gas. Eppure a Kakà non riescono i dribbling dell’età dell’oro. L’ordalia prende fuoco. Giusto annullare il gol di Raul per fuorigioco, ingiusto cancellare l’incornata di Thiago Silva per fallo di confusione (con accenno di rissa sedato a fatica): in entrambi i casi, vi raccomando i portieri. Il Milan pesca nella memoria. Borriello gli ha dato più fisicità. I bianchi si allungano e si allargano, dilettanti allo sbaraglio. La nemesi non ne può più e arma il talento Seedorf. Palla a Pato, ciao Kakà, adiós Real. Nemmeno il Milan di Sacchi, il Milan più grande, aveva vinto qui al Bernabeu. È la selvaggia bellezza del calcio.

Spettacolo!

[teogros]

LA VITTORIA DEL GRUPPO
Al termine della sfida del Bernabeu i rossoneri sono soddisfatti per la vittoria in rimonta sul Real Madrid, ma soprattutto per lo spirito con cui la squadra è scasa in campo e ha dimostrato il proprio dna.

MADRID - Queste le dichiarazioni rilasciate dai rossoneri al termine di Real Madrid-Milan 2-3:

MASSIMO ODDO:
“In una partita come quella di questa sera è stato importante l’apporto di tutti: anche coloro che ci stanno vicini negli spogliatoi e nei giorni precedenti alla partita. Ci siamo tolti una grande soddisfazione questa sera, il Milan è la prima volta che vince a Madrid. Siamo arrivati a questa partita in un momento positivo dopo la vittoria casalinga contro la Roma.
Dida? Nel calcio si sbaglia, non vince chi è perfetto, ma chi sbaglia meno. Li errori li commettono tutti.
Per quanto riguarda la classifica del Girone era fondamentale non perdere, siamo riusciti a tornare in testa alla classifica e non meritavamo di perdere contro lo Zurigo.
Siamo felici e contenti, siamo stati in partita per l’intera gara e non abbiamo mai subito, qua in casa del Real Madrid. Anche quando siamo andati sotto di un gol non abbiamo mollato e abbiamo continuato ad attaccare.
A noi farebbe piacere sempre sentire il sostegno dei tifosi come questa sera. Sarebbe bello ricevere gli applausi sia nel bene che nel male, noi ci mettiamo sempre il massimo impegno, ma capita a tutti di sbagliare una partita.
Kakà? Probabilmente stasera ha pensato perché non sono rimasto a Milano?”

ALESSANDRO NESTA:
“E’ stata una serata bellissima. Nel primo tempo abbiamo attaccato poco, ma abbiamo difeso bene, poi nella ripresa abbiamo attaccato molto e quando siamo riusciti a pareggiare abbiamo trovato più coraggio e siamo riusciti a vincere la partita.
Il primo gol è stato un incidente, poi nella ripresa provando ad attaccare abbiamo trovato più spazi e siamo riusciti a fare tre gol.
Sono felice per il gol di Andrea, era ora. Lui ci prova sempre e oggi finalmente la palla è entrata.
Ogni partita è comunque un esame, ogni domenica, adesso arriviamo da due prestazioni positive.
Adesso siamo tutti lì nella classifica del Girone, peccato aver perso in casa contro lo Zurigo.
Domenica andremo a Verona, dobbiamo stare attenti perché è già successo che con le ‘piccole’ non abbiamo fatto bellissime figure e dobbiamo cercare di fare del nostro meglio in campionato.
Pato ha realizzato due gol, uno domenica, adesso deve trovare continuità.”

GIANLUCA ZAMBROTTA:
“Ho giocato per due anni qui al Barcellona e non ho mai vinto al Bernabeu, ho vinto solo con la Juventus in Coppa Campioni. Per noi era importante questa sera questa vittoria, che porta il giusto morale ed è di buon auspicio per il futuro. Ci vuole un po’ di equilibrio, eravamo una grande squadra prima come lo siamo adesso. Venivamo da un momento di difficoltà e lo stiamo superando.
La partita di domenica a Verona è difficile come tutte le trasferte del campionato italiano, sarà difficile. Cercheremo comunque di avvicinarci all’Inter.”

ALEXANDRE PATO:
“Sono molto contento perché il Milan ha giocato molto bene, oggi è arrivata una grande vittoria e sono arrivati tre punti importanti. Sono felice, gioco in una grande squadra come il Milan che questa sera ha vissuto una serata speciale.
Non arrivo da un momento difficile solo perché mi mancava il gol, ero tranquillo, lavoro in allenamento perché voglio fare del mio meglio per il Milan.
Dida, nonostante l’errore ha comunque salvato il risultato in molte occasioni. Noi siamo una squadra e vinciamo tutti insieme e sbagliamo tutti insieme. E’ stata la vittoria del gruppo, tutti abbiamo giocato col cuore.
Dedico questa serata alla mia famiglia, a mia moglie.
Con Kakà ho parlato prima della partita, dopo ci siamo salutati velocemente perché dovevamo rientrare negli spogliatoi. Se lui qua è felice noi siamo tutti felici per lui.”

[LuPellox85]

insomma mi sono perso un partitone!! sto vedendo ora la replica su sky :P

[]Rik`[]

Originariamente inviato da LuPellox85

insomma mi sono perso un partitone!! sto vedendo ora la replica su sky :P

bravo il fraido

[gospel]

vi siete visti lo scherzetto organizzato dalla heinekem?

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA...03554735.shtml

stupendooo

[LuPellox85]

Originariamente inviato da ]Rik`[

bravo il fraido

ah, e non voglio vedere MAI MAI più Dida giocare col Milan!