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Old 24-05-2007, 19:19   #41
NetEagle83
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Originariamente inviato da Abadir_82 Guarda i messaggi
Figurati... no problema Che la filosofia sia forma mentis questo si, insegna a ragionare. Però, putroppo, è astratta, ed al mondo d'oggi quando qualcosa troppo astratta non serve a nulla per tirare avanti la giornata. So che è brutto dirlo, ma è così. Il thread è nato parlando degli sbocchi lavorativi (oltre alla programmazione), quindi per restare terra terra ti dico che sono convintissimo che debbano esistere i filosofi, ma che con troppi filosofi e letterati come ne stanno venendo fuori in questi anni in Italia non siamo competitivi a livello globale.

Ad ogni modo direi che, in generale, è vero che i corsi umanistici sono più semplici di quelli scientifici. Non puoi dirmi che, a pari media, chi fa mediazione linguistica studia tanto quanto uno studente di medicina... Altra prova a sostegno della mia idea sono i voti di laurea: perchè di 110 e lode se ne vedono di più nelle facoltà umanistiche che in quelle scientifiche? E soprattutto... perchè ci sono così tanti ragazzi che non si iscrivono a facoltà scientifiche? Avversione per la matematica? O forse mancanza di voglia di studiare di più del minimo necessario?
Come già ti han detto ognuno deve fare ciò che vuole e che si sente... ma poi non si lamenti se a tre anni dalla laurea con 110 e lode è ancora disoccupato mentre in altre facoltà dopo 2 mesi dalla laurea con il 110L si ricevono offerte di lavoro anche da 1500 euro al mese. Le statistiche di AlmaLaurea putroppo parlano chiaro
Se leggi gli altri miei post noterai che non mi sono azzardato ad aprir bocca sulle prospettive occupazionali. Sarò pure un convinto umanista ma non sono tonto! Lo vedo anch'io che c'è un surplus di laureati in lettere, comunicazione ecc. difficile da smaltire per il mercato del lavoro (che poi io abbia scelto lo stesso di studiare comunicazione è un altro discorso)... e ripeto che neanche a me fa particolarmente piacere che siano diminuite le iscrizioni ai corsi scientifici, anzi, visto che il nostro bel paese è il luogo dove spero di vivere il più a lungo possibile la cosa mi preoccupa abbastanza, perchè chiunque con un minimo di lucidità capirebbe che la ricerca scientifica e il progresso tecnologico rappresentano una "conditio sine qua non" per incrementare sviluppo, crescita e competitività.

Ma da qui a dire che gli umanisti sono una massa di fannulloni parcheggiati nelle facoltà solo perchè "sono più facili" ce ne passa... anche facendo una scrematura di quelli che effettivamente non hanno voglia di fare un ca**o (che comunque difficilmente arrivano alla laurea, o ci arrivano pesantemente in ritardo), c'è chi semplicemente nella vita vuole fare altro e merita lo stesso rispetto di chiunque faccia scelte diverse, senza essere continuamente punzecchiato con insinuazioni sulla presunta "facilità" di ciò che studia.

Semmai la distorsione è che ormai si è praticamente obbligati a scegliere certi tipi di studi (anche a costo di "tapparsi il naso" e ingoiare nozioni che proprio non si sopportano) se si vuole avere una minima sicurezza lavorativa e sociale.
Su questo però nessuno spende una parola... di questo passo inizieremo a trovarci davanti ingegneri repressi che magari si sono iscritti solo perchè "fa figo e si trova lavoro subito" che progettano palazzi e infrastrutture a ca**o di cane perchè hanno passato gli esami di calcolo strutturale con 18 e pure copiando...
__________________
<<L'arte non è la rappresentazione dei fatti reali, è l'evocazione dei sentimenti che avvolgono i fatti>> (R. Canudo, 1927)
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Old 24-05-2007, 19:39   #42
d@vid
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Non sono molto d'accordo, ci sono facoltà più "accessibili" e facoltà più "impegnative"; parliamoci chiari certe facoltà scientifiche o economiche, secondo me, richiedono un impegno (nonchè una predisposizione) maggiore rispetto ad altre...
come si valuta una facoltà? in base al carico di studio che richiede per superare gli esami? ormai anche matematica è accessibile a chiunque. In base al numero di persone che superano l'esame con alti voti? Dipende dai proff. In base al numero di persone che, talmente motivate, decidono di seguire l'attività di ricerca? Il più delle volte quelli + intelligenti non ci pensano proprio (tant'è che rimangono i meno preparati ) In base alla passione che uno mette nello studiare le cose che via via gli vengono proposte? Bè, questo non dipende dalla facoltà ma dalla persona


Ti assicuro che come ci sono persone che si iscrivono a giurisprudenza per imparare a memoria o spiaccicare 4 frasi davanti al prof per superare l'esame così succede anche a biologia, ingegneria, psicologia, matematica
__________________
~ ~ ho concluso con: capzero, DarkSiDE, Iron10, 12379, Hyxshare, Gort84, kristian0, scrafti, as2k3, gegeg, Kyrandia, Feroz, asta, nyko683, mstella, 00700, WotanBN, [COLOR=]Warez[/color], sesshoumaru, ...
nel we potrei non essere davanti al pc
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Old 24-05-2007, 19:44   #43
Lavinia87
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Ma da qui a dire che gli umanisti sono una massa di fannulloni parcheggiati nelle facoltà solo perchè "sono più facili" ce ne passa... anche facendo una scrematura di quelli che effettivamente non hanno voglia di fare un ca**o (che comunque difficilmente arrivano alla laurea, o ci arrivano pesantemente in ritardo), c'è chi semplicemente nella vita vuole fare altro e merita lo stesso rispetto di chiunque faccia scelte diverse, senza essere continuamente punzecchiato con insinuazioni sulla presunta "facilità" di ciò che studia.

Semmai la distorsione è che ormai si è praticamente obbligati a scegliere certi tipi di studi (anche a costo di "tapparsi il naso" e ingoiare nozioni che proprio non si sopportano) se si vuole avere una minima sicurezza lavorativa e sociale.
Su questo però nessuno spende una parola... di questo passo inizieremo a trovarci davanti ingegneri repressi che magari si sono iscritti solo perchè "fa figo e si trova lavoro subito" che progettano palazzi e infrastrutture a ca**o di cane perchè hanno passato gli esami di calcolo strutturale con 18 e pure copiando...
I fannulloni parcheggiati sono ovunque, anche se ora le lauree si sono inflazionate parecchio e, nn dico che le regalano, ma quasi....
Sul fatto che ormai si è obbligati a scegliere per forza alcuni corsi, ti potevo dare ragione fino a qualche tempo fà, perchè purtroppo ormai la sicurezza lavorativa nn te la da nessuna laurea.
Certo è che c sn alcune lauree che nn t permettono di rimanere a lavorare qui in Italia se nn accontendandosi, ma purtroppo questa è una situazione nota

Ultima modifica di Lavinia87 : 24-05-2007 alle 19:56.
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Old 24-05-2007, 19:49   #44
NetEagle83
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Dalla rivoluzione scietifica in poi il pensiero filosofico è formulato con metodo scientifico (Galileo in primis). E come dicevi tu è proprio dalla filosofia che la scienza mutua questo modo di ragionare.
Il mio confronto verteva sul fatto che il pensiero di un autore, esposto con metodologia scientifica, è racchiuso nella concezione di quell'autore. Il confronto con gli altri, la collocazione storico-culturale e l'indagine sulle motivazioni da cui esso ha preso spunto (oltre che la corretta interpretazione dei suoi scritti) sono chiaramente parte integrante delle competenze di un laureato umanistico. Ad un laureato in una disciplina scientifica è invece richiesto, come "unico" requisito, l'adozione del metodo scientifico nei discorsi che egli fa (chiaramente nei discorsi fatti in sede d'esame, con un prof, non in tutti i disorsi della sua vita ): vale a dire, la capacità di dimostrare (sperimentalmente, solo che in genere ci si limita all'enunciato dell'esperimento reale; oppure in base ad una teoria sviluppata a partire da certi dati di fatto assunti come assiomatici, ovvero dimostrare in senso matematico) tutto ciò che egli afferma o scrive, ed essere in grado su richiesta di fornire le prove delle sue affermazioni.

[Cut]

Il lavoro di sintesi tra (e spesso di integrazione de ) i vari corsi in una fac scientifica è il lavoro + difficile per un laureando, e uno dei compiti più duri che gli vengono richiesti (coprire con una singola facoltà tutto quanto servirebbe per rispondere a quel requisito di adozione di un metodo scientifico è umanamente impossibile), soprattutto perchè il sapere scientifco non è immutabile, ma cambia continuamente
Questo si che è un discorso sensato e ben argomentato!

Ho messo in evidenza quel "corretta interpretazione degli scritti" perchè è il punto focale del discorso.
Comprendere la logica di Russel, Wittgenstein o Frege (un qualsiasi matematico saprà di cosa parlo) è certamente un'attività diversa dall'applicare una formula matematica, ma qualcuno dovrà spiegarmi qual'è questa significativa differenza di "difficoltà" tra le due operazioni visto che l'approccio metodologico adottato è lo stesso!
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Old 24-05-2007, 19:51   #45
Lavinia87
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come si valuta una facoltà? in base al carico di studio che richiede per superare gli esami? ormai anche matematica è accessibile a chiunque. In base al numero di persone che superano l'esame con alti voti? Dipende dai proff. In base al numero di persone che, talmente motivate, decidono di seguire l'attività di ricerca? Il più delle volte quelli + intelligenti non ci pensano proprio (tant'è che rimangono i meno preparati ) In base alla passione che uno mette nello studiare le cose che via via gli vengono proposte? Bè, questo non dipende dalla facoltà ma dalla persona


Ti assicuro che come ci sono persone che si iscrivono a giurisprudenza per imparare a memoria o spiaccicare 4 frasi davanti al prof per superare l'esame così succede anche a biologia, ingegneria, psicologia, matematica
Si infatti non voglio generalizzare, dico solo che, secondo me, ci sono certe materie per le quali puoi anche (anche se è sbagliato) imparare le cose a memoria ed altre per le quali o vuoi o non vuoi devi studiarle e capirle veramente altrimenti c'è poco che fare... (metti la matematica, la ragioneria....)
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Old 24-05-2007, 20:58   #46
Abadir_82
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Se leggi gli altri miei post noterai che non mi sono azzardato ad aprir bocca sulle prospettive occupazionali. Sarò pure un convinto umanista ma non sono tonto! Lo vedo anch'io che c'è un surplus di laureati in lettere, comunicazione ecc. difficile da smaltire per il mercato del lavoro (che poi io abbia scelto lo stesso di studiare comunicazione è un altro discorso)... e ripeto che neanche a me fa particolarmente piacere che siano diminuite le iscrizioni ai corsi scientifici, anzi, visto che il nostro bel paese è il luogo dove spero di vivere il più a lungo possibile la cosa mi preoccupa abbastanza, perchè chiunque con un minimo di lucidità capirebbe che la ricerca scientifica e il progresso tecnologico rappresentano una "conditio sine qua non" per incrementare sviluppo, crescita e competitività.

Ma da qui a dire che gli umanisti sono una massa di fannulloni parcheggiati nelle facoltà solo perchè "sono più facili" ce ne passa... anche facendo una scrematura di quelli che effettivamente non hanno voglia di fare un ca**o (che comunque difficilmente arrivano alla laurea, o ci arrivano pesantemente in ritardo), c'è chi semplicemente nella vita vuole fare altro e merita lo stesso rispetto di chiunque faccia scelte diverse, senza essere continuamente punzecchiato con insinuazioni sulla presunta "facilità" di ciò che studia.

Semmai la distorsione è che ormai si è praticamente obbligati a scegliere certi tipi di studi (anche a costo di "tapparsi il naso" e ingoiare nozioni che proprio non si sopportano) se si vuole avere una minima sicurezza lavorativa e sociale.
Su questo però nessuno spende una parola... di questo passo inizieremo a trovarci davanti ingegneri repressi che magari si sono iscritti solo perchè "fa figo e si trova lavoro subito" che progettano palazzi e infrastrutture a ca**o di cane perchè hanno passato gli esami di calcolo strutturale con 18 e pure copiando...
Lungi da me sostenere che chi fa materie umanistiche è per forza un fannullone... però credo sia un dato di fatto che la difficoltà delle varie facoltà non sia uguale. Hai ragione sul fatto dell'essere costretti a studiare nozioni a memoria, magari per nulla gradite, solo per poter avere una qualche garanzia di un lavoro futuro, però putroppo così va il mondo.

Ps. Verissimo che molte infrastrutture sono pensate in base ad un dubbio gusto estetico di chi le progetta ma senza dare peso alla funzionalità che dovranno svolgere. Mi viene in mente un articolo di poco tempo fa letto su Repubblica: in un ospedale hanno messo 13 ascensori, però solo 1, che va dal sotteraneo al piano terra, è abbastanza largo da farci passare le carrozzine... roba da prendere l'ingegnere e tutti coloro che l'hanno progettato e buttarli fuori dall'ordine A VITA per stupidità.
Abadir_82 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 24-05-2007, 21:31   #47
irenezzz
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Originariamente inviato da Burrocotto Guarda i messaggi
Non sto dicendo che i pensatori siano inutili,tutt'altro. Una cosa che viene sottovalutata (soprattutto alle superiori) è l'insegnare alle persone ad avere dibattiti civili sui vari aspetti della vita. Se non insegni alle persone l'importanza di leggere un quotidiano,di discutere con le altre persone,non riuscirai mai a fargli capire che è importante l'essere diversi e nn omologati.
Semplicemente molta gente si iscrive a quelle univeristà,riuscendo poi a laurearsi anche con un po' di culo. Ho un amico che si è laureato a 28-29 anni (nn mi ricordo bene) in scienze politiche (con 82 o 85 di votazione...) e ora come ora fa il venditore di case,roba che avrebbe potuto fare anche senza laurearsi.
L'università è diventata un parcheggio,sembra che se nn t'iscrivi sei per forza un marziano. Poco importa se poi,chi si è iscritto,col tempo cambia idea,trova un lavoro decente anche senza laurea,o si laurea con voti pessimi (vedi Pozzetto in 7 Chili in 7 Giorni ). L'importante è NON andare a lavorare (xchè nn se ne ha voglia) e studiare,dando qualche esame ogni tanto e andando (soprattutto) alle feste universitarie e roba del genere.
Solo che appunto,in un università matematica (o roba simile) se nn studi sei sicuro di non passare,mentre in un'umanistica POTRESTI (e sottolineo la condizione d'incertezza) riuscire anche a cavartela. Potresti,non è detto che riuscirai cmq a laurearti,ben inteso. E soprattutto,se riuscirai a laurearti,avrai dei voti talmente bassi (xchè se non studi nn può essere altrimenti) da rendere inutile la tua laurea.


Assolutamente d'accordo con questo discorso!!
Le facoltà umanistiche sono senza dubbio interessanti e formative, ma in effetti contemplano esami obiettivamente meno impegnativi di quelli di altre facoltà!Ecco perchè miriadi di persone si iscrivono!

Discorso a parte Scienze della Comunicazione: in Italia la gran parte di laurati sono laurati in tale disciplina.Qualcuno ha capito esattamente di che si tratta??
__________________

Ultima modifica di irenezzz : 25-05-2007 alle 00:25.
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Old 24-05-2007, 22:30   #48
Sopor Aeternus
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Originariamente inviato da Burrocotto Guarda i messaggi
Dipende da dove verrai assunto. Con una laurea (a patto credo di ottenere certe certificazioni) potresti poi anche darti all'insegnamento dell'informatica in squole o istituti,potresti cmq essere assunto come impiegato + o - specializzato in aziende (e li la laurea potrebbe farti accedere a livelli superiori) e/o enti pubblici,'nsomma,la laurea potrebbe sempre darti un ritorno.
E' logico che x vendere pc nn devi essere laureato,soprattutto se il negozio è tuo.
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SIATE SINCERI, perchè ogni bugia uccide una parte del mondo così come uccide una parte
di voi stessi.by Anna Varney(sopor aeternus)
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Old 24-05-2007, 23:24   #49
Johnn
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Riguardo alla questione iniziale parlo da studente della specialistica in informatica.

So che mi ripeto, è una cosa che già ho scritto da altre parti, ma forse per qualcuno sono cose nuove.

Oltre il togliere il virus da win e sistemare piccolre reti, per cui siamo d'accordo NON serve la laurea (non serve non perché se ne può fare a meno, ma nel senso che all'uni non si fanno quelle cose in nessun corso), oltre la programmazione, che sembra essere per larga parte il primo lavoro dei laureati in informatica, nella quale la laurea potrebbe servire, ci sono lavori per cui una laurea in informatica viene sfruttata appieno, dove altri laureati non hanno le competenze necessarie; ambiti lontani dalle matricole che si iscrivono e dalla maggioranza delle persone "comuni", ma che possono piacere e diventare il lavoro di domani.

Il mio consiglio, anche questo è il solito, è per tutti di fare ciò che piace davvero, per cui si è disposti a fare sacrifici, ovviamente senza escludere con molta onestà con se stessi l'ipotesi di non frequentare l'università. Capisco comunque che, per vari motivi, non sempre si possono seguire le proprie passioni.
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Old 25-05-2007, 10:40   #50
Lavinia87
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Assolutamente d'accordo con questo discorso!!
Le facoltà umanistiche sono senza dubbio interessanti e formative, ma in effetti contemplano esami obiettivamente meno impegnativi di quelli di altre facoltà!Ecco perchè miriadi di persone si iscrivono!

Discorso a parte Scienze della Comunicazione: in Italia la gran parte di laurati sono laurati in tale disciplina.Qualcuno ha capito esattamente di che si tratta??
Sono d'accordo anch'io, come ho scritto nei precedenti post...
Riguardo alla facoltà di scienze della comunicazione ( ) nn mi pronuncio nn sapendo cn precisione quali sbocchi occupazionali possa offrire, per cui evito di dire cose che potrebbero essere non esatte, l'unica cosa che so è che comunque il numero d' iscritti è aumentato notevolmente in quest'ultimi anni.
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Old 25-05-2007, 10:42   #51
fabio80
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sdc allo iulm l'ha scelta un mio amico "perchè non voglio fare un cazzo". lo ribeccai tempo dopo e "non volevo fare un cazzo e mi sono ritrovato a fare ancora meno". attualmente credo sia magazziniere, se non ha cambiato posto.
__________________
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Old 25-05-2007, 12:25   #52
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sdc allo iulm l'ha scelta un mio amico "perchè non voglio fare un cazzo". lo ribeccai tempo dopo e "non volevo fare un cazzo e mi sono ritrovato a fare ancora meno". attualmente credo sia magazziniere, se non ha cambiato posto.
dipende dalle capacità caro fabio80. anche se costui si fosse laureato in ingegneria potrebbe esser finito a fare il magazziniere.


quanto vale una laurea in informatica? tanto, se sai farci e te la cavi.
niente, se hai una testa di legno
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Old 29-05-2007, 20:52   #53
Darmur
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non mi sembra di dire un'eresia se affermo che ci sono facoltà più difficili di altre.

in alcune basta studiare, magari anche a memoria senza capire, e cmq l'esame lo passi.

in facoltà come ingegneria, fisica, matematica, ecc se non CAPISCI quello che stai facendo non vai avanti... ti può andar bene in qualche esame, ma prima o poi ti trovi quello dove o studi o studi. inoltre andando avanti negli studi, se ti sei lasciato lacune dietro non vai avanti, c'è poco da fare.
__________________
>>> INGINFORMAZIONE: Tutela degli Ingegneri dell' Informazione contro il DPR 328 <<<

Ho effettuato compravendite con: sebby78, 2fst4rc, demon01, !ç£m@N, Ventresca, Ultraplex, ERT
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Old 30-05-2007, 08:09   #54
McTony
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La laurea in Italia come in altri paesi europei non serve a niente.

Potrebbe servire se venissero rispettate le competenze, ma come qualcun'altro diceva prima Briatore è un geometra, Galliani è un geometra e nella mia zona i più ricchi e importanti personaggi della finanza sono TUTTI geometri.

Senza nulla togliere alle categorie, ma se vi laureate in ignegneria, architettura e geologia mettetevi l'anima in pace che non chiameranno voi ma i geometri e voi lavorerete in nero e basso costo per quest'ultimi.

Idem per ragionieri, al vertice di banche, imprese, indutrie, assicurazioni, studi di contabilità legale e illegale.

E stessa cosa accadrà per programmatori specializzati con lauree specialistiche. Scordatevi di trovare il lavoro da 5000€ al mese, prenderà sempre di più che aggiusta pc a 60€ all'ora. E sono quasi certo che finirete per lavorare per geometri o ragionieri.

Ma allora ce l'hai su con i diplomati?

Assolutamente no. Credo che l'università non debba essere considerata parte di un curriculum. I laureati non sono per forza meglio o peggio di qualsiasi diplomato. La scelta dell'università va fatta se c'è il desiderio e la passione. Se volete lavorare su un settore, ascoltate me che ho preso parecchie batoste, fatelo a prescindere dalle aspettative di guadagno con la laurea.

E' la passione o l'attitudine che deve guidare la scelta di studio e lavoro. La realtà è che un laureato ha solo un livello di scolarizzazione in più, ma se il mestiere non lo attira o non lo appassiona, sarà sicuramente superato da qualsiasi diplomato con qualche anno in più di esperienza e con un po' più di passione. Se invece la passione lo pervade e si dedica con passione al suo apprendimento potrà avere sicuramente dei vantaggi su qualsiasi altro concorrente, a prescindere dal titolo di studio.

Per quanti riguarda i pensatori, i filosofi e gli umanisti, vale la stessa cosa. Non perchè uno è iscritto ad Architettura può pensare di essere Le Corbusier o perchè si è iscritto a Filosofia di essere Nietzsche. La ricerca la fa chi sente il desiderio di farla. Chi legge una rivista specializzata in modding mentre sta mangiando o pensa al prossimo processore non ancora uscito mentre sta guardando una il gran canyon sa già qual'è la sua strada.

La scuola italiana è un fallimento e deve essere il singolo a trovare le motivazioni. Il sistema di lavoro non premia chi studia, ma premia chi rende. E' così e sempre sarà così. Ma non sarà mai solo il foglio di carta a cambiare le cose. Qualsiasi di questi luoghi comuni può trovare eccezione nelle persone con passione e capacità tali da dimostrare che c'è di più e si può fare di più. Ma se ne vedono poche.
__________________

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Ultima modifica di McTony : 30-05-2007 alle 08:13.
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Old 30-05-2007, 09:46   #55
xglobusx
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La laurea in Italia come in altri paesi europei non serve a niente.

Potrebbe servire se venissero rispettate le competenze, ma come qualcun'altro diceva prima Briatore è un geometra, Galliani è un geometra e nella mia zona i più ricchi e importanti personaggi della finanza sono TUTTI geometri.

Senza nulla togliere alle categorie, ma se vi laureate in ignegneria, architettura e geologia mettetevi l'anima in pace che non chiameranno voi ma i geometri e voi lavorerete in nero e basso costo per quest'ultimi.

Idem per ragionieri, al vertice di banche, imprese, indutrie, assicurazioni, studi di contabilità legale e illegale.

E stessa cosa accadrà per programmatori specializzati con lauree specialistiche. Scordatevi di trovare il lavoro da 5000€ al mese, prenderà sempre di più che aggiusta pc a 60€ all'ora. E sono quasi certo che finirete per lavorare per geometri o ragionieri.

Ma allora ce l'hai su con i diplomati?

Assolutamente no. Credo che l'università non debba essere considerata parte di un curriculum. I laureati non sono per forza meglio o peggio di qualsiasi diplomato. La scelta dell'università va fatta se c'è il desiderio e la passione. Se volete lavorare su un settore, ascoltate me che ho preso parecchie batoste, fatelo a prescindere dalle aspettative di guadagno con la laurea.

E' la passione o l'attitudine che deve guidare la scelta di studio e lavoro. La realtà è che un laureato ha solo un livello di scolarizzazione in più, ma se il mestiere non lo attira o non lo appassiona, sarà sicuramente superato da qualsiasi diplomato con qualche anno in più di esperienza e con un po' più di passione. Se invece la passione lo pervade e si dedica con passione al suo apprendimento potrà avere sicuramente dei vantaggi su qualsiasi altro concorrente, a prescindere dal titolo di studio.

Per quanti riguarda i pensatori, i filosofi e gli umanisti, vale la stessa cosa. Non perchè uno è iscritto ad Architettura può pensare di essere Le Corbusier o perchè si è iscritto a Filosofia di essere Nietzsche. La ricerca la fa chi sente il desiderio di farla. Chi legge una rivista specializzata in modding mentre sta mangiando o pensa al prossimo processore non ancora uscito mentre sta guardando una il gran canyon sa già qual'è la sua strada.

La scuola italiana è un fallimento e deve essere il singolo a trovare le motivazioni. Il sistema di lavoro non premia chi studia, ma premia chi rende. E' così e sempre sarà così. Ma non sarà mai solo il foglio di carta a cambiare le cose. Qualsiasi di questi luoghi comuni può trovare eccezione nelle persone con passione e capacità tali da dimostrare che c'è di più e si può fare di più. Ma se ne vedono poche.
tra quindici anni agli stessi vertici ci saranno laureati nei vari campi. se adesso "comandano" ragionieri e geometri è perchè in italia comandano i vecchi e una volta ci si laureava di meno.
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Old 30-05-2007, 10:25   #56
McTony
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Originariamente inviato da xglobusx Guarda i messaggi
tra quindici anni agli stessi vertici ci saranno laureati nei vari campi. se adesso "comandano" ragionieri e geometri è perchè in italia comandano i vecchi e una volta ci si laureava di meno.
Guarda, io speravo in una cosa el genere, ma se dai un occhio a chi sta al vertice capirai che non sta andando verso questa direzione.

L'italia (con la i piccola) è e rimane un paese di basso profilo intellettuale. E questo non perchè gli italiani non siano intellettualmente capaci, ma perchè la politica, che determina la vita sociale della comunità, e l'economia non è di alto livello.

I nostri manager e i nostri politici fanno piangere per il loro livello culturale ma sono però molto furbi e molto aggressivi. Vi auguro di non dovervi scontrare come è capitato a me, ma se vi capita preparatevi ad una guerra senza protezioni.

Un popolo merita il governo che ha. L'Italia ha meritato prima il Silvio e ora il Romano. E prossimamente ci risarà o un Silvio o un Romano. Non è un pezzo di carta che cambierà questa tendenza. Mi spiace perchè sono laureato anche io e ho dovuto accantonare grandi passioni, velleità di ricerche e idee di sviluppo, perchè se lavori tanto e guadagni poco, il tempo che ti rimane, ed è veramente risicato, lo dedichi a cercare di rilassarti e non a fare ricerca gratuita.

E' triste, lo capisco, ma la società corre, e se tu non corri poi devi avere le capacità economiche soprattutto di recuperare.

P.S. Torno a fare lo schiavo. Non dovrei postare sull'HWUF a queste ore.
__________________

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Old 30-05-2007, 13:41   #57
DarkSiDE
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Originariamente inviato da sasyultrasnapoli Guarda i messaggi
Secondo me dovevi iscriverti alla facolta di ingegneria informatica, con la quale fai programmazione ma soprattutto ti preparano per diventare un ingegnere, e quindi acquisisci basi di elettronica - fisica - automazione - circuiti etc.. e di conseguenza maggiore possibilita di sbocchi lavorativi, pero ti posso assicurare che se lo devi farer ti deve veramente piacere molto, perche questo tipo di facolta e molto ma molto difficile da affrontare......soprattutto per chi non ha la passione su queste cose

Cmq in bocca al lupo

mi permetto di fare tre ipotesi:
- studi ingegneria
- vuoi studiare ingnegneria
- qualche tuo parente è ingegnere


giusto?

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Originariamente inviato da clasprea Guarda i messaggi
dei circa 10 laureati in info che conosco (però tutti con roba da 5 anni, o VO o specialistica) solo 3 programmano, e comunque non stanno tutto il giorno davanti a programmare, fanno anche consulenza sulla progettazione
incredibile, leggere qualcosa di sensato ultimamente è sempre più difficile.
__________________
Non farò mai più affari con khalhell, 4HwGenXX.
DarkSiDE è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-05-2007, 20:31   #58
Hire
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L'Avatar di Hire
 
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Roma
Messaggi: 1997
Dio...

Ci sono 10000 topic che parlano male dell'informatica, dove non è retribuita bene, difficile salire di grado, contratti co.co.pro p.iva e basta, lavoro extra non pagato, in Italia non è sviluppato ed altro.

Poi altri 5000 topic dove si parla male della facoltà di informatica ( sia scienze, che ingegneria che normale ), che non serve a nulla, che sono 3 anni sprecati, che non danno la base per nulla, che la specialistica è fatta male ed altro ancora.

Poi 1000 topic dove si parla male della Sapienza.

Io faccio Informatica alla Sapienza e voglio diventare un Informatico. Che futuro mia aspetta?
E' DAVVERO così brutta?
__________________
That was a love song. This is a love song too. It's called: Rocking Hole - Yeah, yeah, yeah.

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Old 01-06-2007, 08:03   #59
Nous
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Originariamente inviato da rey.mysterio83 Guarda i messaggi
ora, il problema è semplice... potrei anche star sotto e laurearmi in 2 anni, MA parlandoci chiaro, noto davvero che i laureati in questa facoltà "trovano" lavoro, solo come programmatori... roba x me, noiosa e che non vorrei mai fare..
Un laureato in informatica non si laurea per fare il programmatore.
Solo che le aziende ad un neolaureato non faranno mai fare altro, per i primi anni..
__________________
Cristian ,il nOUS che invoglia
i5-2500 (Sandy Bridge) Quad-Core 3,30 Ghz - Asus P8Z68-V PRO / GEN3 - 2x4GB DDR3 - GeForce GTX 550 Ti Pci-E 4 Gb ddr3 - Barracuda 7200.12 1 Tb Sata 600 Buffer 32 Mb 7200 Rpm
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Old 01-06-2007, 10:43   #60
xglobusx
Member
 
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 210
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Originariamente inviato da Nous Guarda i messaggi
Un laureato in informatica non si laurea per fare il programmatore.
Solo che le aziende ad un neolaureato non faranno mai fare altro, per i primi anni..
dai, facci qualche esempio così ci tiri su di morale
__________________
Ho concluso con: quien sabe, Sclergio + altri.
ASSUNZIONI.INFO
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