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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
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#42 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
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Forse la cosa che desta molto allarme di questo virus è la sua capacità di resistenza, e l'elevata mortalità che ha dimostrato di possedere. Si potrebbe obbiettare che ogni anno muoiono, purtroppo, moltissime persone per la banale influenza; certo, solo che sono perlopiù persone anziane o malate, comunque pesantemente debilitate nel fisico.
Questo virus, invece, si è dimostrato letale anche contro soggetti giovani e sani, in teoria molto resistenti, dunque. Nel complesso, tuttavia, è giusto non creare futile allarmismo, certo anche non sottovalutare la cosa. Abbiamo tanti di quegli esempi in cui abbiamo dimostrato tanta sicumera, e poi andati a finire male se non peggio. Quindi meglio essere prudenti. Questo il mio punto di vista, e spero lo sia anche delle autorità preposte alla tutela della salute pubblica. |
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#43 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11755
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bè il super meteorite in collisione prevista per il 2012 pare già l'abbiano cantato .... Qualcuno che salta fuori "seriamente" con le invasioni degli UFO capita ciclicamente....ù E' il lavoro del giornalista moderno fare terrorismo psicologico. E il politico ci campa e ci sguazza in questo mare magnum di emozioni pro/contro qualsiasicosa. Ci saranno quanti ??? 10.000 terroristi ??? E che cazzo !!!! pare che che te li trovi dentro i sacchetti di patatine da quanto martellano le balle!! Il giornalista sta facendo il lavoro del terrorista visto che lo scopo del terrorista è diffondere panico... il giornalista zelante lo aiuta pompando mass mediaticamente.!!! ![]() ![]() ![]() Per lo scorso (triste) anniversario del 9/11 AQl kaeda aveva annunciato nuovi attentati in USA....... c'è stato qualcosa ???? Faccio un esempio: ma se acquabomber e i soliti deficenti che tirano sassi dai cavalcavia non beneficiassero di tutta quella attenzione da parte dei mass-media, probabilmente il fenomeno IMITAZIONE da parte di altri mentecatti non ci sarebbe.... ed avremo un episodio delittuoso invece che 10 !!!! dovessero morire in europa 10.000.000 di persone per una pandemia non sarebbe comunque nulla di strano (grave si!) visto che è già successo. Strano è che l'uomo pretenda di essere onnipotente quando son solo 100 anni che pasticciamo con provette di laboratorio.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() Ultima modifica di Fil9998 : 16-09-2005 alle 12:46. |
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#44 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
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Riporto su la discussione perchè ci sono diverse novità.
------------------ Sabato 17 Settembre 2005 Approvato il decreto. Berlusconi: «Italia prima al mondo per prevenzione». Accordo per 35 milioni di dosi di vaccino Polli, da ottobre etichettatura obbligatoria Potenziati Nas e controlli. Storace: stanziati 50 milioni di euro per i farmaci di ANNA MARIA SERSALE ROMA - L’Italia si prepara a fronteggiare l’influenza aviaria, nell’ipotesi che il virus dei polli possa saltare la barriera genetica e attaccare l’uomo, sovrapponendosi al virus dell’influenza umana. Il ministro della Salute Francesco Storace ha predisposto un piano per contrastare un’eventuale pandemia e lo ha presentato ieri in Consiglio dei ministri. L’approvazione è stata unanime. Anche l’applicazione sarà immediata trattandosi di un decreto che ha carattere di urgenza. Cinque i punti fondamentali: etichettatura obbligatoria delle carni; aumento dei controlli da parte dei Nas, quindi rafforzamento delle misure di sicurezza; stanziamento di 50 milioni di euro per l’acquisto dei vaccini e riorganizzazione dei veterinari, con la creazione di un Centro per il coordinamento delle malattie animali e il ripristino, presso il ministero della Salute, del Dipartimento di medicina veterinaria che in passato era stato inspiegabilmente declassato. Storace ieri ha lanciato un invito al realismo: «Essere in allerta - sostiene - non giustifica alcun allarmismo. Dobbiamo essere pronti per quanto scatterà l’emergenza, ma parlare di milioni di contagi e morti è cosa priva di fondamento. Ciò accadrebbe se non si facesse nulla, non è davvero il caso dell’Italia». «L'Italia - ha poi detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - ha ricevuto l'apprezzamento dai vertici dell'Oms per le misure che sta assumendo». Uno dei perni del piano di prevenzione è l’acquisto dei vaccini. «Non ci sarà alcuna vaccinazione di massa», spiegano il ministero e l’Istituto superiore di Sanità. Ma di quali vaccini si tratta? Sono mirati alla eventuale pandemia che pennuti malati potrebbero trasmettere? Per il momento no. Il ministero della Salute, infatti, ha agito in due direzioni: prenotazione di 35 milioni di dosi, con un impegno di spesa di 5,5 milioni di euro, che verrebbero consegnate entro 3-4 mesi dalla dichiarazione di pandemia fatta dall’Oms, tempo necessario all’individuazione dei ceppi virali, partendo anche dal presupposto che la eventuale pandemia si verificherebbe prima nei Paesi orientali che in Europa. Contemporaneamente ha sollecitato le Regioni a rafforzare la disponibilità di vaccino antinfluenzale per le categoria più a rischio, in particolare gli anziani. Sia chiaro, si tratta di due cose tra loro diverse. Il vaccino antinfluenzale non previene l’aviaria. Può, semmai, evitare l’eventuale sovrapposizione dei virus. Infine, si è anche pensato ai farmaci antivirali, che, invece, servono a curare la patologia. In questo caso ci sarà la copertura per il 20% della popolazione (la stima è in eccesso). L’uso degli antivirali è ritenuto indispensabile da tutti gli esperti. Dice Emanuele Montomoli, docente di Igiene all'università di Siena: «Il vaccino è indispensabile, ma prima bisogna pensare a come proteggere con farmaci antivirali». Il ministro ha anche spiegato che in Italia sono stati riscontrati in passato alcuni casi di influenza aviaria, ma a bassa patogenicità: «Questo vuol dire, e accade da anni, che in un allevamento si può essere colpiti da influenza aviaria, per contagio dall'animale. Non si tratta di trasmissione da uomo a uomo. Quindi, il virus è a bassa patogenicità, non pericoloso». E’ intervenuto anche il sottosegretario Cesare Cursi, che ha ribadito l’efficacia del piano. Mel programma di potenziamento della rete veterinaria è stata anche decisa l’assunzione di circa 60 medici veterinari e di 50 operatori esperti nell'assistenza e nelle prevenzione. Quanto ai carabinieri sono state aggiunte 96 unità da destinare ai Nas. Intanto in Indonesia c’è stato il quarto morto. I test di laboratorio hanno confermato che in una donna di 37 anni, vissuta vicino ad un allevamento di polli, in una località a Sud di Giakarta, era presente l’H5N1. Il virus killer, avvertono le autorità indonesiane, è già diffuso in 22 delle 33 province del Paese. Il bilancio complessivo, dalla fine del 2003, quando si sono avuti i primi casi, in Asia è di 64 vittime. Ma ora che la caccia è stata riaperta si teme il contagio da parte degli uccelli migratori che arrivano dall’Est. In proposito c’è chi ha sollevato delle critiche. Stefano Passigli, senatore dei Ds, parla di «colpevole ritardo nel vietare la caccia alla fauna migratoria». Anche il Wwf protesta in una lettera aperta indirizzata al ministro: «Occorre sospendere l'attività venatoria alle specie di uccelli acquatici potenziali vettori, nel rigoroso rispetto del principio di precauzione e per motivi di salute pubblica». ------------------ Le prime “vittime”: a Napoli licenziamento in un’azienda aviaria NAPOLI - «Siamo spiacenti di comunicarle che a causa della drastica riduzione delle commesse e del fatturato dovuta alla cosiddetta “influenza dei polli” il suo rapporto di lavoro deve intendersi risolto». È Gennaro G., dipendente dell'azienda avicola napoletana I.mac, la prima vera vittima dell'influenza aviaria in Italia. «E abbiamo già pronte altre lettere di licenziamento come questa», confida il figlio del presidente dell'I.mac, Giuseppe Falco. «Il settore è stato messo in ginocchio - afferma Falco - e tutto per qualcosa che non esiste». E a seguire i polli nel loro percorso dall'uovo alla tavola, il pericolo sembrerebbe davvero lontano. Lontano come la Cina da Napoli, dove il pollo più “extracomunitario” viene dal Molise. E «in due ore di viaggio - specifica Michele Falco, presidente dell'I.mac - da allevamenti a cui noi stessi forniamo i pulcini». È lunga la filiera del pollo: si inizia dalle galline riproduttrici, allevate in aziende specializzate, al solo fine di deporre le uova. I pulcini vengono poi portati agli allevamenti d'ingrasso. ----------- In Italia uova e carne sono commestibili L’epidemia è ancora confinata nell’Asia» di EMANUELE PERUGINI ROMA - «L'influenza aviaria non è un rischio attuale per il nostro paese e gli italiani possono mangiare tranquillamente carne di pollo e uova». Getta acqua sul fuoco Giovanni Rezza, epidemiologo del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di sanità a proposito degli allarmi lanciati nei giorni scorsi sul rischio di una pandemia di influenza aviaria che potrebbe mietere centinaia di migliaia di vittime in Italia. Secondo Rezza, infatti, «al momento la situazione sembra essere sotto controllo e nel nostro paese non c'è alcun motivo per avere paura». Allora attorno all'influenza aviaria rischia di esserci un allarme eccessivo, addirittura una montatura? «Non è una montatura. E' un rischio reale ma non per il nostro paese. Al momento l'epidemia è confinata nella popolazione di uccelli selvatici e domestici di alcuni paesi del Sud Est Asiatico e dell'Asia Centrale. Ma nel nostro paese la situazione è tranquilla. Non c'è nessun caso segnalato né tra la popolazione di uccelli degli allevamenti, e nemmeno negli uccelli migratori che iniziano ad arrivare nei nostri cieli». Allora qual è il pericolo da tutti temuto di una pandemia catastrofica? «Il rischio di una pandemia è subordinato all'ipotesi di una mutazione del virus che sta attualmente circolando in quelle regioni dell'Asia tra gli uccelli. Si tratta del virus H5N1, e fino ad oggi si è dimostrato essere un virus molto aggressivo ma per fortuna poco capace di trasmettersi dagli animali all'uomo. Ed è ancora più difficile che riesca a trasmettersi da uomo ad uomo. Solo in questo caso infatti ci sarebbe la pandemia tanto temuta. Ma al momento, e il virus sta circolando ormai da più di due anni, è stato segnalato un solo caso di trasmissione dell'infezione da uomo a uomo, e anche su questo caso esistono ancora dei dubbi. Questo vuol dire che la mutazione del virus non è ancora avvenuta». Se dovesse avvenire questa mutazione il virus sarebbe molto aggressivo? «Non possiamo saperlo. Nel momento in cui muta potrebbe anche cambiare la sua pericolosità e non è detto che questo significhi automaticamente un aumento della sua virulenza. Anzi dalle esperienze delle passate pandemia, abbiamo motivi per ritenere che possa anche perdere la sua carica. Nel passato ci sono state almeno altre tre pandemia di influenza. La prima nel 1918, la famosa Spagnola, che uccise milioni di persone. Poi l'Asiatica nel 1957 che uccise quattro milioni di persone e infine la Hong Kong, nel 1968, che ebbe conseguenze molto meno gravi». (Il Messaggero.it)
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Guida CDR - SACD/DVD-A links - Pal,Secam, Ntsc - Fonts - Radio online - Jazz -Soul&Funky - siti traduzioni lingue non rispondo a msg privati sui monitor Ultima modifica di Adric : 17-09-2005 alle 21:28. |
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#45 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 682
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...e come al solito le uniche che ci guadagnano sono le industrie farmaceutiche, il vero cancro della nostra epoca
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... ![]() "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#46 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11755
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Eggià !!
fresca di ieri al tg rai l'esortazione che per scampare la influenza compresa quella dei polli "è consigliabile" vaccinarsi con il vaccino antiifluenzale percheè "comunque copre una buona parte dei possibili virus" !! (come affermazione mi sa che stiamo un tantinello paurosamente sul fuorviante e sulla "disinformazione"). ![]() Da me gli unici colleghi che l'anno scorso si son ammalati erano proprio quelli che s'erano vaccinati !!! ![]() ![]() ![]() ma son cose dei pazzi !! allora mi vaccino anche per la malaria e la peste gialla già che ci sono !!! ![]() ![]() Tanto fa solo bene!
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() Ultima modifica di Fil9998 : 18-09-2005 alle 13:42. |
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12338
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io dico semplicemente che il miglior marketing del ventunesimo secolo sia la paura.
Paura per attentati? Ecco la ditta che ti costruisce il rifugio atomico in giardino, così che in caso di esplosione nucleare potrai dire, alle pietre del giardino e solo a quelle considerando che non ci saranno più organismi biologici nel raggio di cento chilometri, "Diecimila dollari ben spesi, altro che il paracadute che ha comprato Michael dopo l'attentato alle torri gemelle!". Paura per malattie? Ecco la ditta farmaceutica che fa uscire a tempo di record il vaccino, costoso, contro una forma particolare e in continua evoluzione di un virus distante migliaia di chilometri. Vuoi mettere la goduria di dire al tuo vicino di casa in fin di vita "La prossima volta non comprarti il cellulare nuovo ma spendili meglio i soldi". Paura del volatile, dunque? "Assolutamente no", dicono gli esimi scienziati delle aziende produttrici e importatrici di pennuti "le carni sono controllatissime anzi dovete abusarne perchè se morirete a causa del virus almeno morirete iperproteinizzati e felici!". La paura, il terrore. I nuovi e formidabili opinion leader.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#48 |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 48
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che strano che faccia cosi tanti morti insomma in asia da dove viene mi sembra che abbia fatto meno di 10 morti l'anno scorso !!
mah vaccianiamo intanto qui in italia costa cosi poco inconfronto agli altri paesi dell'unione !!! |
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#49 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 78
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Ciao a tutti,
stamattina ritorno dopo due giorni che mi hanno fatto una capoccia così con questa storia dell'influenza aviaria. Per giunta, ci ho messo del mio andando a cercare notizie, e sono arrivato al punto che non ci capisco più niente. Riepilogo quindi qui con voi, una sorta di riflessione su quello che ho ricavato. Si dice che anche la mancanza di informazioni sia un'informazione. E magari, perchè invece di informazioni ce ne sono anche troppe, molte sicuramente sbagliate, lacunose e tandenziose. Dunque, riepilogando (gradirei che aggiungeste e/o modificaste voi): 1. E' da parecchio tempo, per quanto mi riguarda l'ho saputo da almeno un anno, che gira la voce di una epidemia che potrebbe arrivare dal sud-est asiatico, con proporzioni da pandemìa come la Spagnola del 1919. Epidemia che nascerebbe come "salto di specie" di una malattiva degli animali, e per mutazione del virus, e con successiva mutazione che consentirebbe il contagio uomo-uomo. Purtroppo queste voci hanno girato molto su un circuito su cui girano voci come quella sulla Bomba Sismica usata dagli USA, o sui Tornado Killer usati dall'ex URSS, o sul forno a microonde che renderebbe cancerogeni i cibi. Il circuito, per intenderci, delle teorie cospiratorie, le cui punte di diamante web sono siti come NWO e Disinformazione. Per cui, non so se un allarme lanciato da questi circuiti sia utile o controproducente. 2. Da alcune settimane l'allarme è stato ufficializzato, nel senso che è saltato fuori improvvisamente che vari governi stanno "prenotando" milioni di dosi di vaccino, in quantità tale da immunizzare la maggioranza dei loro abitanti. Vaccino, tengo a sottolineare, per una malattia che attualmente non esiste nemmeno in forma estesa nella sua forma così pericolosa. 3. Le informazioni su questa previsione di pandemìa sono a dir poco contraddittorie. Si parla, per la sola Italia, di quindici milioni di contagiati, di cinque milioni di malati, di 150.000 morti. Mi domando, come si possano formulare previsioni di questo tipo per una malattia che a tutt'oggi ha fatto solo qualche morto. Di morti ne ha fatti ben di più la SARS, che non è diventata pandemìa. 4. Il vaccino? Le 35 milioni di dosi "prenotate" dal nostro governo costerebbero 5,5 milioni di euro, mentre il trattamento antibiotico consigliato, se cercate su una di quelle farmacie canadesi online (quelle per intenderci, che vendono agli americani che non possono permettersi di comprarle in USA, a causa dei "diritti di proprietà intellettuale" gravanti sui farmaci), costa circa 290 USD per trenta capsule. In Italia questo antibiotico non è ancora reperibile. In compenso, ieri sera ho sentito con le mie orecchie (e riascoltato per sicurezza), che la normale vaccinazione anti-influenzale comunque darebbe un aiuto contro questa pandemìa. E da qui passo a parlare di noi, i poveri sottoposti a questo bombardamento di informazione scorretta: 5. Tra di noi, chi per un motivo professionale, chi per interessi personali, senz'altro ci sono parecchie persone in grado di farsi un'idea un pochino più corretta della questione, o di attingere a fonti più attendibili. Ma ho paura, che tra di noi nessuno in grado di avere un quadro complessivo veritiero della cosa. Perchè si tratta di avere competenze non comuni e di poter disporre di una informazione completa e veritiera, inaccessibile all'uomo della strada. 6. L'informazione ce la dovrebbero dare le nostre Autorità, che in materia non godono di troppa autorevolezza, visti i precedenti e l'attualità. Che sono fatti di allarmismi a go-go, vuoi per incompetenza, vuoi per fare un uso politico dell'allarme; o perchè di fronte ad una calamità qualunque è evidente lo stato di impreparazione della nostra Amministrazione, la sua imprevidenza e la sostanziale incapacità di valutare e reagire adeguatamente. Vi ricorderò solamente, fra i tanti casi, la A3 Salerno-Reggio Calabria, spina dorsale del Sud, bloccata per tre giorni perchè mancavano gli spazzaneve. E sorvolo per pietà su incendi, alluvioni, terremoti. E' vero, siamo uno dei pochi Paesi che hanno una Protezione Civile, tanto è stato fatto e tante sciagure hanno una portata minore di quella potenziale, grazie al lavoro di preparazione e soccorso che viene fatto. E che una sciagura ha il vantaggio della prima mossa. Dopotutto, altri Paesi già in questa stagione se la sono passata peggio di noi, quanto ad emergenze ambientali. Ma la regìa politica della prevenzione e del soccorso in Italia è endemicamente inferiore alla bisogna, e non abbiamo motivo di ritenere che, di fronte ad un'emergenza su larga scala, saprebbe tirare fuori quelle capacità che latitano di fronte alle emergenze stagionali. Anche se si tratta di un'emergenza annunciata. 7. Di fronte alla legittima presunzione che l'informazione ufficiale sul problema sia lacunosa o non veritiera, e che le nostre Autorità possano non essere all'altezza di affrontare questo problema, per parte nostra difettiamo purtroppo di qualsiasi cultura dell'emergenza, e per dirla con franchezza, di cultura dell'arrangiarsi e dell'improvvisare. Per cui, ci si prospetta un duplice scenario: che la situazione, se dovesse verificarsi nei termini peggiori (e qui non siamo in grado di fare nessuna previsione, altro che sparare che ci saranno "solo" 150.000 morti), potrebbe essere affrontata adeguatamente dalle nostre Autorità, e quindi consentirci di passare abbastanza indenni attraverso il problema, senza grossi scossoni nella nostra vita personale; come, nel caso contrario, come quello in cui le Autorità non sappiano fare fronte, e la situazione prenda sviluppi incontrollabili, potremmo essere tutti costretti a fare cose che non siamo abituati a fare e non sappiamo fare. Con esiti molto incerti. Per ora credo di aver messo abbastanza carne al fuoco, in un prossimo post - a meno che la cosa non provochi una generale levata di scudi! ![]() |
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#50 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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Se il virus dell'influenza umana+ il virus dell'influenza aviara per qualche recondito motivo si ricombinano scambiandosi materiale genetico (magari per colpiscono nello stesso istante un individuo) si ha un nuovo virus influenzale del tutto nuovo che il nostro organismo NON è in grado di riconoscere. Dato che una cosa fattibile e dato che l'asia è un serbatoio di malattie visto la prossimità uomo-volatili-maiali, una nuova PANDEMIA (come la spagnola) dovrà per forza arrivare, ovviamente non si sa quando. Dato che non si potrà prevedere la nuova pandemia è necessario che l'oms e le autorità sanitaria OGNI anno (che è poi il "ciclo" evolutivo del virus) venga tenuto sotto-controllo, sviluppando dei vaccini per essere pronti a colpire la variante umana (quella dei polli/o aviaria no..si preferisce far fuori il pollame, per non farlo diventare un serbatoio) Non è quindi questione di strutture sanitarie inadeguate o altro..SE dovesse presentarsi al mondo il virus dell'influenza mutato (che magari è frutto parte del'aviaria, parte dell'umana nel serbatoio magari del corpo di un maiale) inizierà a contagiare decine se non centinaia di migliaia di persone prima in ASIA..dopo qualche settimana parte dei contagiati moriranno.. A questo punto è una corsa contro il tempo..si dovrà isolare il virus e sviluppare il vaccino. Nel tempo che intercorre tra l'epidemia e lo sviluppo del vaccino (che magari richiede un paio di mesi) se non si fà in fretta gran parte dei contagiati della malattia moriranno, invece di guarire spontaneamente come nelle influenze "normali". Questo finchè non si svilupperà il vaccino. Per questo occorre accapparrarsi un 10% circa delle dosi di vaccino.. Non mi pare il caso di demonizzare le industrie farmaceutiche..fanno il loro lavoro che necessita di un profitto..ma le pandemie sono una cosa seria, mica si sono inventati il problema per fare più soldi. [ot] cmq il morbo della mucca pazza è causato da un prione, non da un virus[/ot] ![]() Personalmente penso che i giornalisti e le autorità politico/sanitarie debbano informare senza fare allarmismo ma senza nascondere la realtà.
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#51 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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La mucca pazza non è stato "terrorismo" ma un problema provocato dagli mangimifici che per aumentare i profitti davano farine di carne ottenuta da animali morti (pecore) affetti da scrapie. Quindi grazie alla disonestà di alcuni produttori di mangimi il prione che colpiva la pecora è passato alla mucca e a sua volta è passato all'uomo. Poi si sono messi anche gli allevatori disonesti che anche dopo il '94 (in cui vi era il divieto dell'uso di farine animali, ma cmq concesse le farine di pesce) hanno continuato come se nulla fosse ad usarle. Direi che invece di prendersela con i giornalisti sarebbe meglio prendersela con i disonesti e con chi diceva "la carne italiana è sicura" come se non importavamo animali da fuori e non usassimo farine di carne fino all'altro ieri.. Scusate per ot.. ![]()
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#52 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
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Ho scoperto che nella sezione "Scienza e Tecnica" del forum è stato aperto un thread tecnico su questo stesso argomento; non posso che rallegrarmi, del fatto che anche qui ci siano persone in grado di affrontare gli aspetti scientifici del problema.
Per questo motivo, mi sento del tutto sollevato dall'affrontare anche marginalmente questi stessi aspetti - sui quali non sono minimamente preparato - per potermi concentrare sugli aspetti politici e sociali della questione. Gli aspetti scientifici purtroppo come dicevo, e come si ribadisce anche nel thread nella sezione scientifica, sono molto controversi e basati su molti "se" e su molti "ma". Per quanto riguarda, invece, gli scenari sociali possibili, le variabili sono molte ma già conosciute. Vado a farne un sommario elenco. 1. Una prima variabile è rappresentata dalla velocità della diffusione della malattia in Europa e in Italia. Un arrivo sull'onda lunga della diffusione in Oriente, senza dubbio ci darebbe un maggior controllo psicologico della situazione, con un clima di aspettativa che potrebbe giovarsi dell'esperienza dei Paesi colpiti prima di noi. Inoltre, un arrivo "in calando", se si verificasse, potrebbe dare per scontata l'assenza di panico. Viceversa, un arrivo in crescendo, o, peggio, a macchia di leopardo, con la comparsa di "hot spot" d'infezione, di vasti focolai isolati tra loro, potrebbe più facilmente provocare panico. Purtroppo le possibilità di contagio sono ben diverse da quelle della pandemia del 1919; la globalizzazione delle merci e delle persone porta ad avere una quantità di canali di contagio che non è possibile monitorare tutti. La stessa quarantena, oggi è un concetto assurdo, e sicuramente, anche se praticabile nella misura minima necessaria, avrebbe effetti devastanti sull'economia. Pensate, a stoccare le merci e gli animali vivi con una determinata provenienza, che casino si creerebbe. 2. Altra variabile indipendente, è l'aggressività della malattia. Il nostro Paese già subisce ogni anno il contagio influenzale, con milioni di ammalati. Per cui, un contagio di massa non è un trauma. Ma, e se in questo caso si avessero da subito molte vittime, e molti ricoverati nelle strutture ospedaliere? Quale sarebbe la reazione della popolazione? Si riuscirebbe ad evitare il panico, nel caso che il vaccino risultasse inefficace in misura a quella preventivata, oppure risultasse inefficace e si dovesse attendere per un nuovo vaccino? 3. Altra considerazione sul panico, non è legata specificamente alla fattispecie di una malattia, ma alla dinamica delle avversità ambientali. Terremoti, inondazioni, incendi e calamità varia hanno due caratteristiche specifiche: arrivano all'improvviso, e chi ne è colpito viene soccorso dall'esterno dell'area colpita. Come reagirebbe il corpo sociale, di fronte alla prospettiva, progressiva e non istantanea, di essere colpito da qualcosa per il quale non c'è la sicurezza di un soccorso esterno? Perchè la ventilata pandemia rende molto incerti i confini tra l'area delle vittime e quella dei soccorritori sani, almeno a livello nazionale. Il numero dei colpiti dalla malattia, nelle ipotesi più catastrofiche, sarebbe tale da compromettere l'efficienza della macchina dei soccorsi. E potrebbe mettere a rischio gli stessi meccanismi della vita civile; nel caso più estremo, è da dubitare che scuole, uffici, supermercati, insomma i luoghi più classici di contagio, funzionerebbero regolarmente. E che tutti gli addetti ai servizi di pubblica utilità, dal trasporto dei carburanti alla manutenzione della rete elettrica, allo smaltimento dei rifiuti, al soccorso medico, di fronte ad un evento eccezionale non sarebbero numericamente decimati come ogni altra categoria, o che non avrebbero problemi a prendere servizio. Non è da escludere, inoltre, che di fronte ad una forte virulenza e contagiosità del morbo, gli addetti alle attività produttive non si presentino al lavoro. 4. Un'altra considerazione è legata alla delicatezza dei nostri sistemi di approvvigionamento e scorte. Di fronte ad una epidemia controllata, nulla cambierebbe nella nostra vita quotidiana. Ma con una pandemia che mettesse a repentaglio i rifornimenti di carburante e i trasporti, quale è realmente l'autonomia dei centri urbani per alimentari e altri generi di prima necessità? Non si scatenerebbero, con ampio anticipo, fenomeni di accaparramento e di borsa nera? I nostri supermercati operano col sistema del "JUST IN TIME", quindi con scorte di 3/7 giorni; e ricordo che nei giorni della prima Guerra del Golfo, in alcune zone si erano verificati fenomeni di accaparramento di alcune derrate. Ugualmente, in questi giorni in Gran Bretagna si è scatenato l'accaparramento immotivato di carburanti. 5. I tempi. Nell'ipotesi che la pandemia, sempre intendendo la sua forma più distruttiva, arrivi in inverno, e duri alcuni mesi, quali sono i possibili scenari per la ripresa delle attività produttive? L'inverno fortunatamente non è stagione di attività agricole, ma a parte questo potremmo contare sulla regolarità dei raccolti nella stagione successiva? E quale è l'autonomia del nostro sistema a livello di scorte di carburante, di possibilità di tagliare i consumi elettrici, di scorte di beni strategici? Purtroppo non abbiamo sotto gli occhi degli esempi univoci; nella stessa New Orleans, abbiamo visto poliziotti che saccheggiavano i negozi, e pensionati che invece se ne stavano tranquilli a casa pieni di rifornimenti. 6. Di fronte ad una emergenza di portata catastrofica, quali strumenti legislativi e quali poteri verrebbero impiegati per cercare di mantenere l'ordine costituito? Come verrebbero difese e distribuite le scorte strategiche e i viveri? Come vedete, le domande sono numerose, ma se le cose andassero per il verso sbagliato dovrebbero essere tutte affrontate. |
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#53 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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io ne butto lì un'altra.
Ma vista la capacità mutagena di sto virus dei polli che cerca in tutti imodi di incrociarsi col DNA umano per essere in nuovo castigo di Dio verso l'umanità di Infedeli (insomma... questo è il tipo di terrorore che "esce" dalla tv)... insomma .... ma è così saggio inocularselo ??? cioè non è che ci inoculiamo una cosa e magari 1 su 1.000.000 di noi diventa grazie a questo il primo ospitante di questa trans-genia??? Il virus cambia continuamente ed attualmente il vaccino non può essere fatto su un ceppo che abbia mutato... perchè ancora non è successo. Che utilità ha sto vaccino??? Quasnto è invece possibile che questo "passaggio" al gene umano sia innescato proprio da una vaccinazione di massa ??? cioè non è che in sto caso prevenire (male) è più rischioso di curare??? (sempre ammesso che si arrivi veramente a dover affrontare una pandemia) in questa ipotesi gli unici a rischiare sarebbero comunque i cittadini e gli unici a quadagnare comunque chi produce vaccini???
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() Ultima modifica di Fil9998 : 19-09-2005 alle 15:07. |
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#54 | |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 78
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#55 |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 48
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http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4684965.stm
non ne sono morti cosi tanti !! solo 53 dal gennaio 2004 !!! Comunque io me lo faccio sto vaccino fatevelo anche voi non si sa mai ![]() |
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#56 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 419
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Quote:
Il vaccino mica si fa col virus vivo, anzi a seconda delle tipologie di vaccino si usano virus "uccisi" (per quanto si possa parlare di vita riferendosi ad un virus) oppure inattivati, oppure solo il capside (l'involucro esterno del virus) o addirittura solo determinati antigeni caratteristici del virus... Hai mai sentito di qualcuno che si sia preso il vaiolo o la polio a causa della vaccinazione? In tutta la storia dei vaccini c'è stato un solo "incidente", ovvero il virus sv40 nel vaciino salk (peraltro causato da un'errata procedura nella confezione del vaccino e non da un rischio intrinseco della vaccinazione) e ti assicuro che hanno imparato la lezione... Ad ogni modo se ti piace tanto pensare che i farmaci siano il male continua pure non mi sbatterò di certo per farti cambiare idea, però prima di sparare delle castronerie vediamo di informarci eh...
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#57 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Mazara del Vallo
Messaggi: 2346
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scusate il post diseducativo
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#58 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11755
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per carità la mia è solo diffidenza personale verso le medicine e quelle nuove in generale.
Per me, non mi sparo in vena niente che non sia sul mercato de 10 anni almeno . Dopo 10 anni in genere arrivano sempre denunce di gente rovinata da farmaci. Dipende da quante persone. magari solo 1 su 1.000.000 .... ma non vorrei essere io "il vincitore" della lotteria. Ps: non mi vacciono mai e non becco mai nulla! Di quelli che lavorano con me il 100% dei vaccinati da influenza se la becca ogni anno. E' un caso??? a me questo basta per redermi dubbioso sulls "innoquità" al 100% del vaccino "dei polli" e pure sulla sua utilità al 100%. Son invece sicuro che è un bel business al 100%
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() Ultima modifica di Fil9998 : 21-09-2005 alle 10:59. |
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#59 | |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 78
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![]() "Nelle controindicazioni c'è scritto: RARAMENTE MORTALE. Cosa vuol dire RARAMENTE? NON TOCCHERA' MICA A ME??" Scherzi a parte, di almeno UN malato da vaccino polio ho sentito parlare, era un caso su Mi Manda Rai 3, un bambino. Che la cosa sia statisticamente possibile, o possibile su vaccini difettosi... se succede succede, non importa la causa. |
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#60 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11755
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eh, un ragazzino a scuola da me per quel vaccino (polio??.. non ricordo bene) c'è rimasto in carrozzella a vita ....
da allora mi son venuti un po' di dubbi ... ![]() ![]() ![]() Adesso almeno i genitori che non se la sentono poddono non vaccinarli... Mha.... in entrambi i casi si rischia .... imho va a idee personali. certo per certe malattie ormai inesistenti... potessi scegliere su di me... non mi vaccinerei ... però son idee del tutto personali.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() Ultima modifica di Fil9998 : 21-09-2005 alle 12:14. |
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