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Old 05-05-2010, 20:53   #401
kierlo
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sì, con la stessa massa avrebbe avuto maggiore accelerazione gravitazionale in superficie.
non ho visto voyager, ma spero intendesse che era anche con minor massa, e che poi si è aggiunta per effetto di meteoriti per dire, anche se la vedo dura.. perchè così anche uno che ha fatto solo il liceo si accorge di una cavolata del genere
beh ma se non aumenta la densità, e la terra cresce a densità costante, col cavolo che l'accelerazione in superficie diminuisce.
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Old 05-05-2010, 21:02   #402
robertogl
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beh ma se non aumenta la densità, e la terra cresce a densità costante, col cavolo che l'accelerazione in superficie diminuisce.
se la massa cambia però
e cosa centra la terra che cresce? io avevo detto che era più piccola con la stessa massa, quindi l'accelerazione in superficie aumentava. Se la terra diventa più grande con la stessa densità, deve per forza aumentare la massa, insieme al raggio
Non ho fatto i conti, ma il raggio dovrebbe crescere più lentamente della massa, quindi dovrebbe aumentare l'accelerazione gravitazionale
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Old 05-05-2010, 23:59   #403
Jarni
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se la massa cambia però
e cosa centra la terra che cresce? io avevo detto che era più piccola con la stessa massa, quindi l'accelerazione in superficie aumentava. Se la terra diventa più grande con la stessa densità, deve per forza aumentare la massa, insieme al raggio
Non ho fatto i conti, ma il raggio dovrebbe crescere più lentamente della massa, quindi dovrebbe aumentare l'accelerazione gravitazionale
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Old 06-05-2010, 12:19   #404
robertogl
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intanto altra cosa..
ho un cubetto (cubo proprio) di legno, che galleggia sull'acqua. Se metto un peso di 200g sopra sprofonda di 1cm. Volume del legno.

mancare dato??
forse ho risolto.. il lato mi viene 0.14m...

Ultima modifica di robertogl : 06-05-2010 alle 12:45.
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Old 06-05-2010, 15:21   #405
Jarni
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forse ho risolto.. il lato mi viene 0.14m...
E' giusto.
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Old 09-05-2010, 11:07   #406
ShadowMan
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I momenti non li ho mai digeriti
Il problema è il seguente:
" un volano con momento d'inerzia I=245 kg*m^2 ruota a 20 giri/s. viene frenato da un momento esterno e si ferma dopo 1000 giri. calcolare modulo de momento frenante e tempo d'arresto."

prima di tutto 20 giri/s equivalgono a 125.6 rad/s, giusto?

Dalla I equazione cardinale ho: P + F = dPc/dt
Dalla II : Ma = -Mf = db/dt = Ia*dω/dt

Riscrivo la seconda ed ho che
dω/dt = - Mf/Ia -> integro ed ottengo ω(t)= ω0 - (Mf/Ia)t
ma ho 2 incognite Mf e tf.
A questo punto non ho molte altre idee su come procedere.

Sfruttando la prima equazione ho provato a scrivere che F = P + Pc(iniziale) ma non conosco la massa.
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Old 09-05-2010, 18:41   #407
kierlo
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ma se fai :

teta= 1/2*alfa*t^2 (o teta=w0*t-1/2*alfa*t^2, ma dovrebbero esser equivalenti)
I*alfa=M
w=w0-alfa*t
non basta?
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Old 10-05-2010, 19:32   #408
Jarni
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I momenti non li ho mai digeriti
Il problema è il seguente:
" un volano con momento d'inerzia I=245 kg*m^2 ruota a 20 giri/s. viene frenato da un momento esterno e si ferma dopo 1000 giri. calcolare modulo de momento frenante e tempo d'arresto."

prima di tutto 20 giri/s equivalgono a 125.6 rad/s, giusto?

Dalla I equazione cardinale ho: P + F = dPc/dt
Dalla II : Ma = -Mf = db/dt = Ia*dω/dt

Riscrivo la seconda ed ho che
dω/dt = - Mf/Ia -> integro ed ottengo ω(t)= ω0 - (Mf/Ia)t
ma ho 2 incognite Mf e tf.
A questo punto non ho molte altre idee su come procedere.

Sfruttando la prima equazione ho provato a scrivere che F = P + Pc(iniziale) ma non conosco la massa.
La decelerazione è costante, perché momento frenante e momento d'inerzia sono costanti anche loro.
Fai il parallelo col caso cinematico traslazionale, dove:

massa->momento d'inerzia
velocità angolare->velocità
accelerazione angolare->accelerazione
momento frenante->forza frenante
giri(in radianti)->spazio percorso

Ora, se hai un oggetto di massa M che sta andando ad una certa velocità V e si ferma dopo S metri, la forza frenante F la troveresti usando questa equazione(nota che accelerazione=F/M):

S=(1/2)*(F/M)*t^2
(è come se la forza frenante accelerasse un corpo M in t secondi facendogli percorrere S metri)

dove V=(F/M)*t, quindi puoi sotituire t con la quantità

t= (V*M)/F

ottenendo

S=(1/2)*(F/M)*(V*M/F)^2
S=(1/2)*(M/F)*V^2

ora mettiamo le grandezze rotazionali

S->spazio angolare=1000*2*pi
F->Mf
M->momento d'inerzia=245
V->velocità angolare=20*pi

abbiamo

1000*2*pi=(1/2)*(245/Mf)*(20*pi)^2

quindi il momento frenante è

Mf=(1/2)*245/(1000*2*pi)*(20*pi)^2=0.5*0.039*3947.84=76.98 Nm

e il tempo d'arresto lo troviamo con l'espressione t= (V*M)/F, sostituendo el grandezze rotazionali:

t= (20*pi*245)/76.98=199.97s
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Old 10-05-2010, 19:37   #409
kierlo
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problema sui fluidi:
un oste toglie il tappo, posto a h=70cm dal fondo, di una botte per prelevare del vino. la botte è alta 10m ed è inizialmente piena fino ad una altezza s=6m. tolto il tappo il vino inizia a zampillare , uscendo con velocità v0.
Poi dà la distanza (cade ocn moto parabolico) e si riesce a ricavare v0.
Trova la pressione sulla superficie del vino nella botte.
basta applicare bernoulli:

Ps= p atm+ ro g (s-h)+1/2ro v0^2

La risultante è dunque maggiore della pressione atmosferica (l'aria deve entrare per forza?) e il libro dice che "i vapori del vino" forniscono una sovrappressione di circa 0,19 atm. Ma succede realmente? a me sembra un po' strano, data la pressione di vapore del vino a temp ambiente ecc..
Piu' che altro non capisco come faccia a saltar fuori la pressione "extra".calore?
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Old 11-05-2010, 11:26   #410
ShadowMan
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La decelerazione è costante, perché momento frenante e momento d'inerzia sono costanti anche loro.

cut

Mf=(1/2)*245/(1000*2*pi)*(20*pi)^2=0.5*0.039*3947.84=76.98 Nm

e il tempo d'arresto lo troviamo con l'espressione t= (V*M)/F, sostituendo el grandezze rotazionali:

t= (20*pi*245)/76.98=199.97s
Grazie per tutta la spiegazione ma i conti non tornano

Nelle soluzioni i valori sono
Mf= 141.3 Nm
t=133s

Inoltre 20 giri/s non dovrebbero essere pari a 20*2pi rad/s ?
Comunque anche con V=20*2pi non torna...
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Old 11-05-2010, 11:57   #411
Jarni
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Comunque anche con V=20*2pi non torna...
Deve funzionare, la teoria ha lo stesso comportamento del caso traslazionale:

F=m*a---->Mf=I*alfa
V=a*t----->omega=alfa*t
s=(1/2)*a*t^2------>s(angolare)=(1/2)*alfa*t^2
E=(1/2)*m*v^2------>E=(1/2)*I*omega^2

Oltretutto, assumendo un momento di 141.3Nm la decelerazione angolare risulta essere 141.3/245=0.576 rad/s^2

Una decelerazione del genere, data la velocità di 125.6 rad/s, ci mette 125.6/0.576=218s per arrestare la rotazione, e il numero di giri necessario risulta (1/2)*0.576*(218^2)/2pi=2180 circa.

Per non parlare del bilancio energetico:

energia rotazionale: (1/2)*I*omega^2=1934442,5 J
lavoro del momento frenante: Mf*s=141.3*1000*2*pi=887364 J

invece coi miei calcoli(corretti) il momento è di 307.87 Nm, e il lavoro compiuto risulta di 1934442,46 J, proprio come dovrebbe essere
la decelerazione è pari a 307.87/245=1.256 rad/s^2
il tempo d'arresto è 125.6/1.256=100s
e il numero di giri necessario a fermarsi è proprio (1/2)*1.256*(100^2)/2pi=1000 giri

Mi pare liscio come l'olio, i risultati che hai tu sono sbagliati...

P.S.
Non è che magari la velocità di rotazione è di 12 giri al secondo e non 20?
Oppure il momento d'inerzia è di 149.6 Kg*m^2?

Deve valere anche questa eguaglianza(teorema dell'impulso):

Mf*t=I*omega
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Ultima modifica di Jarni : 11-05-2010 alle 12:26.
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Old 11-05-2010, 12:24   #412
ShadowMan
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Ok, ri-grazie

Maledetto libro
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Old 11-05-2010, 19:01   #413
xxxyyy
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ciao,

ho un problema con l'equazione di Helmholtz.

Su wikipedia mi da' le soluzioni in forma esponenziale complessa.
http://en.wikipedia.org/wiki/Helmholtz_equation

Ora io ho questa soluzione (sul mio libro):
(devo risolverla per un vettore, non per uno scalare, come su wikipedia, (Ax e' la componenete lungo x del vettore A))

Ax(x,y,z)=cx * cos(kx * x) * sin(ky * y) * sin(kz * z)

(kx, ky e kz sno le coordinate del vettore k.

Ho questa soluzione perche' le condizioni al contorno mi dicono che questa componenete Ax (come le altre due) e' nulla per y=0 o z=0.

Come passo da quella soluzione su wikipedia alla mia?
Grazie!

PS: e' il solito problema di modi stazionari del campo em in una cavita' rettangolare con pareti metalliche... cavita che ha un vertice nell'origine del sistema di riferimento, e rew aoigoli coincidenti coi tre assi cartesiani)


Ultima modifica di xxxyyy : 15-05-2010 alle 14:20.
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Old 16-05-2010, 21:44   #414
Ja]{|e
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Con un mio amico abbiamo una discussione in corso da due giorni... ecco il testo da Facebook:

Quote:
IO
Ecco perché stavamo parlando di una cosa che NON esiste.....
http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema..._non_inerziale

LUI
quelle forze fittizie, cosi si chiamano, sono la base della dinamica dei moti accelerati, ilenia, non tenendo conto delle forze fittizie "forza centrifuga, centripeta, ad altre forze che non ti sto ad elencare" il motore della tua auto, ed ogni cosa che si muove sulla faccia della terra non potrebbe essere progettata, capisci il concetto?

IO
Io capisco il concetto che sono forze che vengono inserite nei calcoli quando ti poni in un sistema di riferimento non solidale con la terra perch... See moreé in quel sistema di riferimento non rilevi le forze reali, ad esempio se ti trovi su una piattaforma rotante dal tuo punto di vista non "vedi" la forza centripeta (massa per velocità al quadrato diviso raggio) ma un osservatore esterno - fermo coi piedi ben saldi sulla terra - si... e allora tu che sei sulla piattaforma ti "senti"spingere verso l'esterno, ma non verso fuori, ma verso la tangente. Agevolo disegno tanto per capirci: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Mo...ocit%C3%A0.jpg

LUI
ma tua mamma la fa la centrifuga quando usa la lavatrice? questo ti avrebbe risposto einstein per farti capire il concetto!!!! hi hi hi

IO
Marcèèèèèèè vanno drittoooo per la tangente, non vanno verso fuori i vestiti!!!!

LUI
e quindi?

LUI
quindi si chiama tangenziale, dobbiamo farlo sapere a chi progetta lavatrici!!! mortu sugnu.....

LUI
i vestiti stanno fermi, non vanno ne verso furi ne per la tangente, grazie alla forza centrifuga vengono strizzati, la forza centrifuga e quella che le pareti del cestello della lavatrice esrcitano su di essi.

IO
L'hai visto il disegno? L'accelerazione tangenziale è a novanta gradi rispetto a qulla centrifuga e centripeta!!!! La forza che le pareti esercitano sui vestiti è accellerazione radiale, ed è uguale alla normale al piano (che varia con l'angolo) meno la forza di gravità per la massa!
Chi ha ragione?
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Old 17-05-2010, 09:06   #415
Ja]{|e
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Uff non mi calcola nessuno? Comunque ecco gli aggiornamenti

Quote:
LUI (via pvt)
http://www.dinamoto.it/UNIVERSITA/MS...zione_MSSM.htm

LUI
infatti la forza che esercitano le pareti sui vestiti è proprio radiale cioe diretta lungo il raggio cioè coincidente a meno del segno con la forza centripeta o centrifuga.

Ti prego dimmi che hai capito, sto scherzando!!!!

IO
Non ho capito su cosa scherzi.... sull'esistenza della forza centrifuga?

P.S. una delle prime cose divertenti che girano su internet che lessi (quando ancora si viaggiava sui 56k dichiarati) fu "L'identikit dell'ignegnere"

...(clicca a godi >> http://mk-mk.facebook.com/topic.php?...670&topic=5438 )......

...Mars, tu ci sei tutto tranne il punto 4!

LUI
l'hai letto il link sulla lavatrice?

IO
E tu hai letto tutti gli altri miei? Te ne aggiungo un altro banale http://it.wikipedia.org/wiki/Forza_centrifuga

LUI
ile, ma se non esiste come tu hai affermato fino adesso che motivo c'è di parlare di forza centrifuga? scrivi cose giuste e dici l'esatto contrario, torno a lavoro.

IO
Allora non mi leggi! Ho detto che esiste una forza centripeta, che è quella forza che impedisce al corpo di andare per la direzione tangenziale e che quindi lo spinge verso l'interno, nel caso della centrifuga della lavatrice la forza sul corpo è quella parallela alle pareti della lavatrice e che è data dalla normale alla parete (quindi verso il CENTRO, il prodotto è scalare quindi il vettore è nella stessa direzione della normale) moltiplicato per la massa per la gravita per il coseno dell'angolo! Se la forza non fosse verso l'interno i vestiti "sfonderebbero" le pareti e uscirebbero fuori

IO
P.S. io torno sui libri di fisica!!! Ciao Mars!
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Old 17-05-2010, 12:35   #416
Xalexalex
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Non ho capito la domanda
In ogni caso, per quanto posso dire io bisogna fare una distinzione:
- la forza centripeta NON esiste. "centripeta" è l'attributo che si dà ad una forza centrale, cioè che tende sempre verso un punto fisso. E' centripeta la tensione di una corda attaccata ad un sasso che ruota, l'attrito delle gomme sull'asfalto di una macchina in curva, etc.
- la forza centrifuga, surprais surprais, invece appare da sola e si chiama proprio così, e sembra un po' banalotto ma serve a far "quadrare i conti". Siccome IN QUALSIASI SISTEMA DI RIFERIMENTO, se un corpo è in quiete, la somma delle forze agenti dev'essere nulla, dobbiamo introdurre una forza fittizia -> forza centrifuga.
Esasutivo?
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Old 17-05-2010, 15:03   #417
ChristinaAemiliana
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Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
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Allora, prendiamo la vostra centrifuga e mettiamola in orizzontale così non dobbiamo preoccuparci della gravità.

(Il disegno è urrendo ma con Paint non so fare di meglio )



I vostri vestiti V sono lì che si lavano e quindi sono attaccati nel punto P alla parete del cestello della lavatrice che intanto si sta muovendo con la velocità angolare omega. Quindi tanto il punto della parete P che i vestiti V si stanno muovendo a una velocità v=omega*R dove R è il raggio del cestello. Siccome la velocità varia in direzione e non in modulo, esiste un'accelerazione centripeta a=(omega^2)*R. Insomma, proprio come si studia a Fisica I quando si fa il moto circolare.

All'istante t=0 immaginiamo che in qualche modo la parete ceda e i vestiti non siano più vincolati al cestello. I vestiti continuano a muoversi con la velocità che avevano in quel punto (e che in modulo è sempre la stessa omega*R), quindi lungo la tangente alla circonferenza. Un osservatore inerziale (ad esempio la mamma seduta nella stanza) vede esattamente questo, senza alcuna forza extra di mezzo.

Immaginiamo che però ci sia anche un osservatore solidale con la centrifuga, che si trova quindi in un sistema di riferimento rotante, non inerziale...per esempio, il gatto che è entrato non visto nella lavatrice.

Mentre i vestiti percorrono uno spazio x lungo la loro traiettoria, il punto P dove si trovavano attaccati sul cestello percorre l'arco s sulla circonferenza, ma la lunghezza di x e di s è la stessa perché la velocità è uguale in modulo. Quindi cosa accade? Il punto P descrive l'angolo al centro beta=s/R, mentre i vestiti V spazzano l'angolo al centro alfa=arctg(x/R)...ma siccome x=s e l'arcotangente come tutti ricordano è fatto così:



scopriamo che alfa<beta sempre, perché è evidente che arctg(pippo)<pippo. Inoltre la distanza di P dal centro resta ovviamente R, mentre V si troverà a y=sqrt(R^2+x^2) e ovviamente sarà y>R. Tirando le somme allora il gatto nella lavatrice vede i vestiti "restare indietro" perché alfa<beta (--> forza di Coriolis) e in fuga verso l'esterno perché y>R (---> forza centrifuga). Perciò come diceva Alex dobbiamo introdurre forze fittizie per "giustificare" le osservazioni di chi si trova in un sistema non inerziale.

Spero sia un minimo chiaro, ho un mega raffreddore e ragiono proprio male.
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Old 17-05-2010, 15:55   #418
xxxyyy
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Nessuno sa dirmi perche' escono quelle soluzione per l'equazione di Helmholtz con quelle condizioni al contorno?
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Old 17-05-2010, 19:14   #419
Ja]{|e
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Quote:
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Allora, prendiamo la vostra centrifuga e mettiamola in orizzontale così non dobbiamo preoccuparci della gravità.

(Il disegno è urrendo ma con Paint non so fare di meglio )

http://img19.imageshack.us/img19/3365/piattaforma.png

I vostri vestiti V sono lì che si lavano e quindi sono attaccati nel punto P alla parete del cestello della lavatrice che intanto si sta muovendo con la velocità angolare omega. Quindi tanto il punto della parete P che i vestiti V si stanno muovendo a una velocità v=omega*R dove R è il raggio del cestello. Siccome la velocità varia in direzione e non in modulo, esiste un'accelerazione centripeta a=(omega^2)*R. Insomma, proprio come si studia a Fisica I quando si fa il moto circolare.

All'istante t=0 immaginiamo che in qualche modo la parete ceda e i vestiti non siano più vincolati al cestello. I vestiti continuano a muoversi con la velocità che avevano in quel punto (e che in modulo è sempre la stessa omega*R), quindi lungo la tangente alla circonferenza. Un osservatore inerziale (ad esempio la mamma seduta nella stanza) vede esattamente questo, senza alcuna forza extra di mezzo.

Immaginiamo che però ci sia anche un osservatore solidale con la centrifuga, che si trova quindi in un sistema di riferimento rotante, non inerziale...per esempio, il gatto che è entrato non visto nella lavatrice.

Mentre i vestiti percorrono uno spazio x lungo la loro traiettoria, il punto P dove si trovavano attaccati sul cestello percorre l'arco s sulla circonferenza, ma la lunghezza di x e di s è la stessa perché la velocità è uguale in modulo. Quindi cosa accade? Il punto P descrive l'angolo al centro beta=s/R, mentre i vestiti V spazzano l'angolo al centro alfa=arctg(x/R)...ma siccome x=s e l'arcotangente come tutti ricordano è fatto così:

http://img63.imageshack.us/img63/2932/atan.png

scopriamo che alfa<beta sempre, perché è evidente che arctg(pippo)<pippo. Inoltre la distanza di P dal centro resta ovviamente R, mentre V si troverà a y=sqrt(R^2+x^2) e ovviamente sarà y>R. Tirando le somme allora il gatto nella lavatrice vede i vestiti "restare indietro" perché alfa<beta (--> forza di Coriolis) e in fuga verso l'esterno perché y>R (---> forza centrifuga). Perciò come diceva Alex dobbiamo introdurre forze fittizie per "giustificare" le osservazioni di chi si trova in un sistema non inerziale.

Spero sia un minimo chiaro, ho un mega raffreddore e ragiono proprio male.
Quindi questa forza che spinge verso l'esterno non esiste, no? Il Serway dice che:

Quote:
Quando abbiamo introdotto le leggi di Newton abbiamo messo in evidenza che tali leggi sono valide solo se le osservazioni vengono eseguite in un riferimento inerziale. Generalmente il moto viene analizzato in sistemi di riferimento inerziali, ma ci sono casi in cui un sistema accelerato è più conveniente. In questo paragrafo analizzeremo come un osservatore, che si trova in un riferimento non inerziale (cioè in un riferimento accelerato) tenterà di applicare la seconda legge di Newton.
Se una particella si muove con accelerazione a rispetto a un osservatore, allora l'osservatore inerzialepuò usare la seconda legge di Newton ed affermare, correttamente, che SOMMATORIA F = ma. Se un osservatore che si trova in un sistema di riferimento accelerato (osservator enon inerziale) tenta di applicare, al moto della particella, la seconda legge di Newton, egli deve introdurre delle forze fittizie per rendere valida in quel sistema di riferimento la seconda legge di Newton. Tali forze, "inventate" dall'osservatore non inerziale, nel sistema di riferimento sembrano essere forse reali. Sottolineiamo, però, che queste forze fittizie non esistono se il moto è osservato in un sistema di riferimento inerziale. Le forze fittizie sono usate solo in sistemi accelerati e non rappresentano forze "reali" che agiscono sul corpo. (Per forze "reali" intendiamo interazioni con del corpo con il suo ambiente circostante). Se le forze fittizie sono correttamente definite nel sistema accelerato, in tal caso la descrizione del moto, in tale riferimento, sarà equivalente alla descrizione fatta da un osservatore inerziale che considera soltanto forze reali.
Per comprendere meglio il moto di un sistema che ruota, consideriamo un auto che viaggia, ad alta velocità, su un'autostrada e si avvicina a una corsia di uscita, in curva. Non appena l'auto inizia a girare a sinistra, immettendosi sulla corsia, una persona che siede accanto al guidatore scivola verso destra sul sedile e urta lo sportello (MIA NOTA: l'autore del libro è inglese, per noi la macchina gira verso destra ed è il conducente che urta lo sportello a sinistra). Perché il passeggero si muove verso lo sportello? Una spiegazione popolare, ma impropria, è quella di attribuire a una forza misteriosa questa spinta verso l'esterno. (Questa forza è spesso chiamata forza "centrifuga", ma noi non useremo questo termine che, spesso, genera confusione). Il passeggero inventa questa forza fittizia per spiegare il suo moto nel sistema di riferimento accelerato.
Il fenomeno può spiegarsi correttamente nel modo seguente. Prima che l'auto entri nella corsia d'uscita, il passeggero si muove lungo una traiettoria rettilinea. Quando l'auto entra nella corsia e percorre una traiettoria curva, il passeggero, a causa dell'inerzia, tende a muoversi secondo l'originaria traiettoria rettilinea. Ciò è in accordo con la prima legge di Newton: la tendenza naturale di un corpo è quella di continuare a muoversi in linea retta. Però, se sul passeggeri agisce una forza centripeta sufficientemente intensa (rivolta verso il centro di curvatura), egli si muoverà su una traiettoria curva assieme all'auto. La causa di questa forza centripeta è proprio la forza di attrito essitente tra il passeggero e il sedile dell'auto. Se questa forza di attrito non è sufficientemente intensa, il passeggero scivolerà da una parte all'altra del sedile quando l'auto gira sotto di lui. Alla fine, il passeggero incontra lo sportello, che fornisce una forza centripeta sufficientemente intensa da fargli seguire la medesima traiettoria curva dell'auto. Il passeggero scivola verso lo sportello non a causa di qualche forza misteriosa ma perché non vi è una forza sufficientemente intensa da costringerlo a muoversi lungo la medesima traiettoria circolare seguita dall'auto.
Ce n'è una tangenziale per la prima legge di Newton, ed una radiale che è rappresentata da una forza che dipende dal sistema (ad esempio forza esercitata dalle pareti nel caso della centrifuga, l'attrito per una macchina in curva, la tensione nel caso di un filo, quindi verso il centro)... no?
Ja]{|e è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 17-05-2010, 23:38   #420
ChristinaAemiliana
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No, le forze fittizie (o apparenti o d'inerzia, a seconda del libro che stai leggendo ) non esistono: servono soltanto a rendere "coerenti" con la dinamica newtoniana le osservazioni di chi si trova solidale con un sistema di riferimento non inerziale (e quindi vanno introdotte esclusivamente in tali sistemi di riferimento).

Cosa sia un sistema di riferimento inerziale è definito dalla prima legge di Newton: è un sistema in cui un corpo, se non vi sono forze applicate su di esso, permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme (in altre parole, la sua accelerazione è nulla). I sistemi di riferimento inerziale nella meccanica classica sono il sistema "fermo" privilegiato delle stelle fisse e tutti i sistemi in moto rettilineo uniforme rispetto ad esso; i sistemi accelerati pertanto non sono sistemi inerziali.

Una volta definiti i sistemi inerziali, si dice che in essi vale la seconda legge di Newton, F = ma: l'accelerazione subita da un corpo è proporzionale alla forza applicata ad esso attraverso la massa.

Nei sistemi di riferimento non inerziali quindi la seconda legge di Newton non vale. Perciò, per fare "quadrare i conti", bisogna introdurre forze fittizie che siano responsabili delle accelerazioni che vede un osservatore solidale con un sistema non inerziale. Basta pensare a un tizio che sia seduto su una macchina in partenza: se guarda dal finestrino, vedrà le persone sul marciapiede muoversi all'indietro con un'accelerazione opposta alla sua, senza che vi sia alcuna forza ad agire su di esse...in questo caso, si introduce una forza fittizia che si chiama forza di trascinamento ed è uguale ovviamente alla massa del passante osservato per l'accelerazione di trascinamento (che è quella della macchina cambiata di segno).

La terza legge di Newton (il principio di azione e reazione), infine, non è rispettato dalle forze fittizie, proprio perché esse non nascono da interazioni reali ma sono artifici dipendenti dal sistema di riferimento.
__________________
«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
How you have fallen from heaven, O star of the morning, son of the dawn!
You have been cut down to the earth, You who have weakened the nations!
(Isaiah 14:12)

Ultima modifica di ChristinaAemiliana : 17-05-2010 alle 23:41.
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