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#21 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 3576
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effettivamente facendo 2 calcoli, nn so quanto convenga questa soluzione, in quanto
1. i dischi 2.5 arrivano finora a 320GB, e i costi nn sono proprio "leggeri" 2. la meccanica 2.5 non è performante quanto quella dei 3.5, anche con tutti gli accorgimenti, appena hai un pò di frammentazione lo noti. 3. nn ho ben capito se il modulo ram MANTIENE i dati allo spegnimento del PC (xkè se nn lo fa è già una ciofeca) 4. come già detto da qualcuno, questa soluzione permette di aiutare il disco SOLO nella ri-lettura di dati precedentemente immagazzinati nella ram, ma nn cambia la velocità di nuovi caricamenti 5. sappiamo tutti come evolve velocemente il mercato dei prodotti tecnologici: il SolidDisk sarà il futuro, con capienze enormi (è solo una questione di tempo (poco)), costi irrisori (dategli il tempo di diffondersi), latenze insignificanti, resistenza agli urti molto più alta dei classici hd meccanici, consumi ridotti ergo.... in base a questo piccolo ragionamento, per me nn vale la candela; attendo gli SSD ![]() |
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 6502
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non conserva i dati ... quindi serve solo a velocizzare l'accesso ai dati ...
__________________
cerco cpu xeon e5-:::: v3/v4 |
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#23 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2907
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A me par na strunzata.
I dischi da 2,5 poi sono molto meno preformanti normalmente. LA velocità di scrittua alla fine è data dal disco puoi avere una cache grande come una casa ma il tempo è sempre quello. |
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Como
Messaggi: 372
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La cache NON funziona solo come rilettura!!!
Il principio di funzionamento di una cache (p.es quella del micro) è di accedere ad un dato non troppo distante da quello richiesto. QUindi quando cerco un byte leggo tutta la pagina (p. es grande 8 byte). Se questo è vero per i programmi, non lo è per i dati su memoria di massa!!! E nessuno che pensa alla scrittura: questa sarebbe immediata! CMQ soluzioni simili in passato si erano già viste, anche sui controller scsi raid. Non so cosa succede con questo, ipotizzo però una piccola batteria tampone che continua a far girare il disco da 2e5" e lo ferma quando si può. (nessuno ci ha pensato?) |
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#25 |
Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Padova
Messaggi: 82
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A parte che non ho ancora capito come questo affare intende gestire problemi di mancanza improvvisa di alimentazione, durante il trasferimento dei dati dalla RAM locale al disco fisso vero e proprio...
comunque questa soluzione nel suo complesso non è certo innovativa, né tantomeno "coraggiosa". Ricordo, qualche anno fa, che era uscito un "hard disk" che in realtà era una scheda con alcuni slot per SDRAM, più la logica di controllo e una batteria per tenere i banchi di RAM alimentati quando il PC era spento. L'interfaccia era una comune IDE. Vantaggi: niente parti meccaniche, e quindi più performances e meno problemi di affidabilità. Svantaggi: numero di slot limitati: considerate le limitate capacità dei singoli banchi di SDRAM del tempo, la capienza complessiva dell'aggeggio era estremamente limitata (qualche GB), almeno per gli standard degli HD odierni. Ciao Filippo |
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#26 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Firenze
Messaggi: 1207
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Ok che può migliorare le prestazioni, ma non mi pare molto differente da dotare il PC di 1 GB di ram in più. A meno che non ci sia una batteria tampone che permette di scrivere i dati dalla cache del disco al disco stesso quando il PC viene spento.
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#27 |
Junior Member
Iscritto dal: Feb 2007
Messaggi: 8
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Confermo quanto detto da raptus (tutto, compreso il piccolo circuito UPS inserito nel disco che nessuno ha neanche notato nel disegno).
Vorrei ricordare agli utenti distratti alcune "leggi" dei dischi fissi. La velocità di un disco può essere aumentata o aumentando la densità dei dati scritti -più dati a parità di superficie o più piatti per aumentare la superficie-, o aumentando la velocità di rotazione del disco. Entrambe le soluzioni diminuiscono però la resistenza alle vibrazioni. Attualmente il modo più semplice per ridurre le vibrazioni di un di un disco è la sua miniaturizzazione, il che comporta anche a riduzione dei tempi di accesso -in un disco piccolo la testina deve fare un movimento minore-. Quindi, analizzando queste problematiche abbiamo: 1) Dischi molto capienti -grande densità di dati e tanti piatti su cui scrivere- ma inesorabilmente LENTI. 2) Dischi poco capienti -principarlmente dovuta a piatti più piccoli- ma VELOCI. 3) Le vie di mezzo che tutti usiamo normalmente nei nostri pc "casalinghi" che di fatto non vanno bene per nessuno scopo. I dischi da 2,5 sono lenti semplicemente perchè hanno la necessità di resistere MOLTO di più alle vibrazioni e devono consumare poco. Quindi l'alternativa migliore in quel caso è un disco che gira meno velocemente e sia più leggero (leggasi "meno piatti"). Una piccola ricerchina su internet vi permetterà di scoprire che i dischi da 15k da 3,5" hanno piatti con diametri solo leggermente superiori a quelli usati nei dischi per portatili. Infine, vorrei chiarire che i "dischi novità" giapponesi di cui parla l'articolo esistono in commercio dal 2005. Il fatto che in europa non siano arrivati realmente è solo dipeso dal fatto che per noi tali dischi sarebbero inutili (con problematiche del tipo "dove posso mettere i miei 400gb di puntate dei simpson in un disco così piccolo???"). Il problema si potrebbe risolvere tranquillamente con un "economico" disco secondario da alcune centinaia di gb -magari esterno con interfaccia esata-. P.S. Lo ridico perchè magari qualcuno nota solo i PS dei commenti: IL DISCO CONTIENE UN SISTEMA DI ALIMENTAZIONE AUSILIARIA CHE INTERVIENE IN CASO DI MANCANZA DI CORRENTE PER DARE IL TEMPO AL DISCO DI RIVERSARE LA CACHE SUL SUPPORTO MAGNETICO. I CONDENSATORI NEL DISEGNO OCCUPANO UN TERZO DEL DISCO, POSSIBILE CHE NESSUNO LI VEDE? |
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#28 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 764
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Certo che hanno fantasia questi giapponesi, un uso alternativo dei vari componenti base del computer, ma alla fine cosa hanno creato la chimera del disco fisso?
Alla fine sempre un disco fisso è, quindi alla fine il rischio meccanico o magnetico c'e sempre, e un giga di ram non lo vai a sprecare per farci da tampone a 2,5 pollici, che gia di suo avra della cache a disposizione (8 o 16 mega). Poi come soluzione è troppo stramba, il contenitore che racchiude tutta sta roba per smaltire il calore generata della ram, e dal disco fisso (e 2,5" arrivano a pieno carico a 55 -60 gradi), come si comportera? Nel contenitore saranno gia incluse due ventoline per ricambio dell'aria? Certo è una gran bella idea, per smaltire i magazzini dai disci fissi da 40 e 60 giga ide a 4200 rpm. Venice |
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#29 |
Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Livorno
Messaggi: 52
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E' il classico uovo di colombo... unire i banale chip da 1gb ad un disco dotato classicamente di cache ridottissima (32mb è davvero poco)...
Ci penso da mesi e mi sono smepre chiesto come mai non ci aveva pensato nessuno. Non sarebbe male anche una sorta di "adattatore" sul quale inserisci la ram che metti nel mezzo tra il sata della main board ed il sata sul disco fisso. |
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#30 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Como
Messaggi: 372
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Chissà in RAI ZERO:
2Gb di ram ... LOL |
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#31 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 544
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Secondo me il sistema non è tanto stupido. Come ha evidenziato qualcuno, la cache non serve solo alla ri-lettura dei dati, ma anche per le operazioni di lettura-scrittura.
1GB per tutto quello che si può fare forse è poco, tuttavia questa soluzione permette di: - Tenere sulla cache il file di paging, pronto per la lettura ed in coda per la scrittura (per sistemi con poca ram migliora le prestazioni in maniera esponenziale). - Consentire un processo di deframmentazione in background. Purtroppo questo dipende dal FS, altrimenti integrando l'algoritmo di defrag nel chip dell'hd si avrebbe una memoria di massa SEMPRE ordinata quasi in tempo reale. - Velocizzare le operazioni di lettura/scrittura contemporanee (vedi P2P) - Nei GIOCHI, l'accesso ai grossi files contenenti le textures sarebbe praticamente immediato <- ri-lettura dei dati. Per chi non può permettersi un SSD non mi pare tanto male... |
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#32 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7243
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Quote:
![]() la deframmentazione dipende dal filesystem.. molti filesystem moderni usano tecniche per limitarla e ci riescono anche piuttosto bene (NTFS non è mai stato all'avanguardia sotto questo aspetto) |
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#33 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 544
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Quote:
Quote:
Volevano battere reiser4 con WinFS ma non son riusciti neanche a tirarlo fuori... |
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#34 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7243
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Quote:
d'altra parte è vero che windows fa uso del file di paging anche quando c'è molta RAM libera (questione di politiche), ma io continuo ad essere dell'opinione che se quel giga di RAM fosse a completa disposizione del SO verrebbe sfruttato meglio Quote:
in sostanza il FileSystem sarebbe sempre stato NTFS in ogni caso, mentre WinFS doveva appoggiarsi ad esso per fornire un interfaccia al FS (il tutto era implementato facendo girare una versione light di MS SQL Server). se proprio si può paragonare a nepomuk, con la differenza che nepomuk funziona ![]() |
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#35 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2005
Messaggi: 4959
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Quote:
![]() La frammentazione del disco è un fenomeno fisiologico e non può essere eliminata. Al massimo si può tentare di arginarla usando delle tecniche di scrittura ritardata. Comunque io, relativamente al discorso della frammentazione, non mi preoccuperei tanto dei file grossi frammentati in più pezzi (poiché qualunque file system decente, cerca di trovare il più piccolo insieme di blocchi contigui atti a contenere il file, prima di scriverlo), quanto piuttosto della miriade di file piccolini ai quali le applicazioni accedono spesso in maniera consecutiva, che, se salvati in posizioni molto distanti nell'hard disk, possono portare ad un degrado notevole delle performance. Anche in questo caso una scrittura ritardata può aiutare molto (si potrebbero considerare i file scritti a breve distanza di tempo l'uno dall'altro, come se facessero parte di un unico insieme di blocchi contigui). Un altro problema è quello dello streaming: se io apro un file in scrittura e ci inizio a scrivere dentro, si pone il problema che il sistema operativo non sa a priori quanto sarà grande questo file (si pensi ad esempio all'acquisizione in real-time di un filmato). Come si deve comportare il sistema operativo, in questi casi? Quanti blocchi contigui deve allocare per il file, se non sa ancora quale sarà la sua dimensione finale? Anche in questo caso, una scrittura ritardata può aiutare molto, ma si tratta pur sempre di un palliativo. Quote:
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#36 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 1963
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#37 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7243
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perchè a ottobre (o meglio novembre) sarà incluso in kde4, ma già adesso funziona nella beta1 (solo che le applicazioni che lo usano si contano sulle dita di una mano di un falegname)
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#38 |
Member
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 291
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lo ritengo inutile come hanno detto molti...quando avvii il pc questo non ti fa risparmiare, se apri un programma mai aperto prima il tempo non cambia(anzi peggiora visto che è un disco da 2,5)...
quindi me sembra na strunzata... |
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#39 |
Junior Member
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 3
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Una mezza bufala
Ok.. ottimi questi hard disk ma, che sia una novità assoluta mi viene da ridere e anche hwupgrade ha preso una bella cantonata.
Seguo il programma "Certified by Intel" in Italia e sono già disponibili notebook che ho testato personalmente con questo Giga di memoria cache. L'implementazione è hardware e funziona benissimo, le prestazioni sono ottime e i consumi di corrente del notebook si abbattono. Cercate su Google con chiave "Verified by Intel®" filtrando le pagine in italiano... avrete le indicazioni dei notebook di cui vi parlo. Più avanti i Giapponesi o gli Italiani ??? :-) |
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#40 |
Junior Member
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 3
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Chiave
Ops... si è incasinata la scritta... la chiave era
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