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In giro per i buchi neri....
Il 10 luglio l'agenzia spaziale giapponese JAXA ha lanciato un razzo M-5 che, secondo quanto dichiarato dall'ente stesso, rilascerà nell'orbita terrestre un satellite per l'esplorazione dei fenomeni astronomici ad alta energia, studio, questo, che rientra nell'ambito di un progetto di ricerca per un valore di 150 milioni di dollari statunitensi (122 milioni di euro).
"Alle ore 12:30 (03:30 GMT) dal Kagoshima Space Centre nella città del sud del Giappone Uchinoura è stato lanciato un razzo M-5 di taglia media, a combustibile solido, con a bordo il satellite a raggi X di 1,7-ton", ha annunciato l'agenzia giapponese per l'esplorazione aerospaziale. Il veicolo di lancio ha avuto un volo regolare e ha confermato che il satellite era stato immesso nell'orbita prestabilita. Il satellite ASTRO-EII, che è stato soprannominato "Suzaku", utilizzerà la tecnologia a raggi X per esaminare fenomeni astronomici ad alta energia, quali i buchi neri e le supernove. È dotato di telescopi a raggi X e di tre tipi di rilevatori per realizzare osservazioni a banda larga e spettroscopie ad elevata risoluzione. Lo spettrometro ha una risoluzione energetica di una magnitudo più potente rispetto agli strumenti precedenti, che consente agli scienziati di studiare nei dettagli le linee di emissione provenienti dai plasmi caldi. La dinamica dei gas caldi negli ammassi e nelle vicinanze dei buchi neri può essere esaminata grazie ad uno spostamento delle linee dovuto all'effetto Doppler. Si auspica che Suzaku fornisca indicazioni sulla dinamica della fusione degli ammassi di galassie - il collasso degli oggetti più grandi dell'Universo - e sulle emissioni lineari provenienti dai materiali proprio nel momento in cui cadono in enormi buchi neri. Il progetto intende offrire un importante contributo alla comprensione dell'evoluzione dell'Universo, nonché della struttura tempo-spazio sotto gli effetti della relatività generale. Astro-EII imtegrerà le capacità degli attuali osservatori a raggi X, quali Chandra (NASA) e XMM-Newton (ESA), e dovrebbe rappresentare un importante punto di forza per gli astronomi di tutto il mondo che operano con raggi X. FONTE
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