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#1 |
Senior Member
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Azione Rumena
RUBAVANO UN NASTRO TRASPORTATORE: 5 ARRESTI
I carabinieri del Reparto Operativo di Messina hanno arrestato 5 romeni che rubavano nell'ex inceneritore di San Ranieri. I 5 rischiano ora l'espulsione dall'Italia. I carabinieri del Reparto Operativo di Messina hanno arrestato cinque persone, di nazionalità romena, con l’accusa di furto aggravato in concorso. Erano da poco trascorse le 18 di ieri quando, una pattuglia dei militari dell'Arma, a bordo di un’auto civetta, transitava nei pressi dell’area demaniale dell’ex inceneritore di San Raineri. Quattro persone sono state viste mentre erano intente a scavalcare la recinzione dell’ex inceneritore. I Carabinieri hanno dunque deciso di effettuare un controllo all'interno del sito industriale e hanno notato i quattro che smontavano un grosso nastro trasportatore completo di motore elettrico. Nello stesso momento stava arrivando sul posto un motocarro guidato da un complice dei quattro: doveva servire a trasportare il nastro. Tutti sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato in concorso. Coniugi uccisi nella villa di Treviso Fermati tre stranieri, uno confessa In manette un romeno e i due complici albanesi. "Hanno agito sotto l'effetto della cocaina" Uno degli arrestati in libertà grazie all'indulto. Recuperata la spranga usata per il delitto Le vittime: Guido Pellicciardi e Lucia Comin TREVISO - Due albanesi e un romeno sono stati fermati dai carabinieri per il duplice omicidio dei coniugi Pellicciardi a Gorgo al Monticano, in provincia di Treviso, il 21 agosto scorso; sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà con cui è stato compiuto. Particolari scioccanti sono stati rivelati dai carabinieri di Treviso in una conferenza stampa: i due albanesi avrebbero agito sotto l'effetto della cocaina e dopo aver seviziato a lungo le loro vittime, le hanno colpite senza pietà usando un pesante scalpello. "E' stato il romeno - ha detto il procuratore generale di Venezia Ennio Fortun - il primo a confessare e a fare il nome dei complici". La confessione. Il giovane romeno, al momento dell'omicidio, era al lavoro in turno notturno alla Inipress, la fabbrica della famiglia Durante proprietaria della villa di Gorgo al Monticano. Sarebbe stato proprio lui a rivelare ai conoscenti albanesi alcuni particolari utili per penetrare nella villa dei Durante dove i Pelliciardi lavoravano come custodi. La posizione del ragazzo, che ha confessato gran parte della storia agli inquirenti, è tutta da valutare, mentre per i due albanesi l'accusa è di omicidio volontario aggravato. I due albanesi erano già noti. I due albanesi sono Artur Lleshi, 33 anni, scarcerato il 14 settembre 2006 in seguito all'indulto con numerosi precedenti per furti, rapine e anche per sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo in seguito alla quale era stato arrestato dal commissariato di Castevolturno. In carcere anche Nai Stafa (33), residente a Marcenise (Caserta), anch'egli con numerosi precedenti e segnalato da alcuni paesi dell'area Schenghen come straniero inammissibile. Gli investigatori sono arrivati ai tre grazie, anche, alle numerose tracce lasciate dagli aggressori, tra cui tracce ematiche e cocaina, droga sotto l'effetto della quale avrebbero agito gli assassini. Il loro codice Dna era già catalogato negli archivi del Dipartimento di Sicurezza e il confronto con le macchie di sangue rilevate nella villa del massacro è stato determinante. "Anche altre impronte rilevate nella casa - ha spiegato il procuratore di Treviso Antonio Fojadelli - sarebbero compatibili con quelle dei fermati". Lo scalpello. L'arma del delitto era stata ritrovata dai carabinieri, coordinati dalla pm Valeria Sanzari, che avevano immediatamente battuto l'intera zona del delitto alla ricerca di prove. Poco dopo, in un acquitrino, era stato ripescato uno scalpello che si presumeva usato per l'uccisione dei coniugi Pelliciardi. Trovata anche la borsetta di Lucia Comin, una delle vittime, con solo pochi averi. Il filmato del bancomat. Gli inquirenti hanno anche visionato il filmato di uno sportello bancomat in cui si vedevano malamente gli assassini che usavano il postamat rubato alle loro vittime per prelevare 20 euro. Si è quindi ipotizzato che i due avessero un basista che conosceva la famiglia Durante: indagini tra i dipendenti della Inipress hanno portato all'individuazione del giovane rumeno che, messo alle strette e incastrato anche da alcune intercettazioni telefoniche, ha ammesso gran parte degli addebiti. Ieri quindi la trappola per i due veri responsabili del massacro. Stafa aveva trovato rifugio in Campania ma era tornato per incontrare il complice rumeno; Lleshi, che su era nascosto a casa di una connazionale nel Trevigiano, è stato fermato a San Donà di Piave (Venezia) mentre scendeva da un bus. Amato: "Rapine in villa, delitto odioso". Il ministro dell'Interno Giuliano Amato si è congratulato con le Forze dell'ordine: ''Questi criminali devono sapere che i loro delitti non restano impuniti. Le rapine in villa sono un reato odioso. Il fenomeno resta preoccupante ma particolarmente efficace è risultata l'attività di contrasto''. Seviziati e picchiati a morte. Dai medici legale venne definito un "delitto raccapricciante", quello di Guido e Lucia Pellicciardi. L'autopsia svelò che i coniugi sono stati massacrati di botte con una sbarra di ferro e torturati su tutto il corpo con un coltello. L'uomo fu legato e percosso, costretto ad assistere alle sevizie che gli aguzzini inflissero alla moglie. Gli assassini volevano farsi consegnare le chiavi della cassaforte della villa, ma i custodi non conoscevano la combinazione. La banda si dovette accontentare dei pochi risparmi della coppia e della tessera bancomat della donna. Un bottino di 20 euro. I malviventi dopo aver colpito, ucciso e aver rubato un postamat si sono recati, verso le sette del mattino, presso uno sportello postale per tentare un prelevamento. Ancora drogati, a pochi chilometri dalla zona del delitto, hanno ritirato il massimo che si poteva prelevare con la tessera rubata a Lucia Comin: 20 euro. Il filmato registrato dalle telecamere, inutilizzabile da un punto di vista probatorio, ha comunque permesso un parziale riconoscimento dei banditi che poi sono stati individuati e arrestati. Uccisi perché non aprirono la cassaforte. I coniugi, 67 anni lui, 60 sua moglie, erano i custodi della residenza della famiglia Durante, titolari della Inipress, fabbrica specializzata nella lavorazione della plastica. Ad agosto la villa era chiusa; i due custodi vivevano nella depandance. Alle tre di quel lunedì 21 agosto, un metronotte in servizio nel quartiere, scoprì che la maniglia del portoncino della villa non era chiusa a chiave e nella casa dei custodi la luce era ancora accesa. I corpi di Guido e Lucia erano distesi sul letto, massacrati di botte. (4 settembre 2007) Ultima modifica di Rimborsato : 03-11-2007 alle 15:59. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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Rubavano motori marini, bloccati al confine austriaco
16 Settembre 2007 Gli agenti del commissariato di Sistiana hanno scoperto una banda criminale “specializzata” nel rubare motori marini. L’operazione è andata a buon termine grazie alla collaborazione con la polizia austriaca.Alla frontiera tra Austria e Ungheria è stata infatti controllato un furgone, sul quale sono stati trovati tre motori. Il giovane conducente, il 23enne romeno Avram Mihai, è stato dunque bloccato. In uno dei furti messi a colpo negli scorsi mesi al Villaggio del Pescatore aveva infatti lasciato un’impronta digitale di troppo. Dai seguenti controlli la polizia ha potuto verificare che il furgone Iveco era registrato a nome della 20enne romena Florea Ursu. Il particolare non poteva sfuggire agli inquirenti, perchè la giovane rumena risulterebbe intestataria di 1.056 automezzi. E’ stato facile capire che si trattava di una prestanome. E’ probabile che la banda sia responsabile di vari colpi messi a segna durante l’estate, nella zona di Sistiana ma anche in tutto l’Adriatico. Il valore di un singolo motore si aggira sui 10mila euro. Cinque rapine, 19enne arrestata a Moggio Udinese 4 Ottobre 2007 La cittadina romena Lina Marita Balog, di 19 anni, è stata arrestata ieri dai Carabinieri a Moggio Udinese (Udine), in quanto colpita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio Calabria per concorso in cinque rapine, commesse nel marzo scorso nel capoluogo calabro. La giovane - a quanto si è saputo - viaggiava con altri quattro connazionali, asseritamente in Italia per motivi di lavoro, a bordo di un furgone con targa romena proveniente dall’Austria, alla cui guida era un altro giovane romeno. Il mezzo è stato bloccato dai militari, nelle prime ore di oggi, nell’area di servizio “Campiolo”, lungo il raccordo dell’autostrada A23. (ANSA). Ultima modifica di Rimborsato : 03-11-2007 alle 15:59. |
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#3 |
Bannato
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#4 |
Senior Member
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02-03-2006 - Torino: nobildonna uccisa per rapina, arrestato rumeno
La Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino rumeno ritenuto responsabile della rapina e dell’omicidio, avvenuti a Torino il 16 dicembre 2005, di Italia Viglino Italia, di 66 anni. Secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile di Torino, un gruppo di rumeni ha atteso la vittima, una facoltosa nobildonna torinese, sotto la propria abitazione con l’intento di commettere una rapina. Alla reazione della donna, i malviventi le hanno sferrato calci e pugni, uccidendola. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, avevano già consentito alla Squadra Mobile di Torino di procedere all’arresto di altri due cittadini rumeni, un uomo, ritenuto responsabile del reato di ricettazione dei beni sottratti alla vittima, e una donna, responsabile del reato di omicidio e rapina. L’operazione della Squadra Mobile di Torino, svolta con il supporto Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato nell’ambito del progetto “VESTA”, si inquadra in una più complessa strategia di intervento avviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza a livello nazionale, per fronteggiare il fenomeno delle rapine in abitazione. L’incessante azione di contrasto svolta sul territorio ha consentito in poco tempo di identificare i numerosi romeni coinvolti nel grave episodio delittuoso e ha dato dimostrazione dell’intensità e della qualità del lavoro svolto. L’inchiesta potrebbe avere ulteriori sviluppi in relazione all’individuazione, con la collaborazione dell’Interpol, di un latitante implicato nella vicenda, rifugiatosi all’estero. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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Roma, 2 nov. - (Adnkronos) - Il gip di Roma Claudio Mattioli ha convalidato il fermo di Nicolae Romulus Mailat di 24 anni, il rumeno accusato di omicidio volontario per la morte di Giovanna Reggiani, brutalmente aggredita martedi' sera presso la stazione ferroviaria di Tor di Quinto e deceduta durante la notte all'ospedale Sant'Andrea per le gravi lesioni riportate. Il magistrato ha anche emesso nei confronti di Mailat un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario.
LUCCA. Nega ogni accusa il rumeno arrestato dai carabinieri per le rapine agli omessessuali sulle Mura. Mihai Ionica, 21 anni, difeso dall’avvocato Maurizio Campo, ieri è stato interrogato in carcere dal capo dei gip Carlo Annarumma. Si è difeso sostenendo di trovarsi nella zona del baluardo Cairoli la sera del primo aprile quando avvenne l’aggressione al quarantenne di Porcari. Ma ha sostenuto che era seduto su una panchina con due lucchesi ultratrentenni e di essersi accorto soltanto che quell’individuo in cerca di sesso a pagamento venne accompagnato da due extracomunitari nella sortita. Non sa dire cosa accadde in quel frangente. Al momento il suo legale non ha presentato istanza di revoca della custodia cautelare in carcere o comunque di attenuazione della misura. Articolo Sei in: TERNI IN RETE (43942) Informazione locale (2338) Cronaca (396) ARRESTATO UN RUMENO 18 Marzo 2007 19.05 - di l.lancia - Fonte: Radio Galileo Rapina a coniugi bulgari custodi di un maneggio. A Vocabolo Sabbione finiscono anche altre due persone per aver violato gli arresti domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno dato esecuzione ad un Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Terni nei confronti di un cittadino romeno di 26 anni, senza fissa dimora, per i reati di rapina e lesioni personali gravi nei confronti di due coniugi bulgari 58enni residenti a Terni. L'episodio risale allo scorso mese di dicembre, quando l'uomo, all'epoca clandestino (la Romania non faceva ancora parte dell'UE), si era recato presso un maneggio di Terni assalendo e picchiando violentemente i custodi (la coppia di bulgari), nonché sottraendogli una modesta somma di denaro, procurandogli gravi lesioni (fratture alle coste, ferite alla testa, frattura ad un dito e politraumi) con conseguente ricovero presso l'Ospedale di Terni. Sembra che l'aggressione scaturisca da un sentimento di vendetta poiché il romeno, che lavorava quale custode nel maneggio prima dei due bulgari, riteneva che quest'ultimi gli avessero rubato il posto di lavoro (in realtà era stato allontanato perché non in regola con i documenti di soggiorno). La misura cautelare è stata notificata presso il Carcere di Viterbo dove si trovava già ristretto perché arrestato dai Carabinieri della Stazione di Vetralla per reati contro il patrimonio. Ultima modifica di Rimborsato : 03-11-2007 alle 16:02. |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Messina
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a messina solo quelli a san ranieri ci stanno se non sbaglio,comunque poca cosa
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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RIMINI – I rumeni? A Rimini commettono il 75% delle rapine e dei furti. Lo dicono i dati relativi all’ultimo anno di cronaca nera. Addirittura nella città rivierasca tre efferati omicidi sono stati opera di rumeni. Anche in Romagna, dunque, ‘esplode’ il caso, dopo la sconvolgente vicenda di Roma, dove una donna è morta dopo essere stata aggredita e seviziata da un 24enne rumeno. Solo nel comune di Rimini i cittadini della Romania regolarmente residenti sono 1.300.
Come detto negli ultimi anni ben tre omicidi a Rimini hanno visto protagonisti cittadini romeni. L’ultimo in ordine di tempo risale all’agosto scorso, quando in stazione a Rimini un padre di 42 anni ha ucciso con una coltellata alla gola la figlia e ferito gravemente la madre. Il tutto per motivi di gelosia. A destare preoccupazione tra i cittadini è soprattutto il fatto che, nonostante il decreto sulle espulsioni approvato in tutta fretta dal governo, i rumeni possono oggi circolare liberamente su tutto il territorio europeo, essendo entrati dal 1° gennaio del 2007 nella Ue. In questo modo diventa difficile controllare anche i flussi migratori e scovare i clandestini. Per tanti il decreto-espulsioni del governo Prodi è un buon passo avanti per arginare questa fetta della criminalità. Lo confermano le parole che il pm di Rimini, Paolo Gengarelli, ha pronunciato al ‘Corriere Romagna’, che oltre a ricordare che “il 75% di furti nei supermercati e rapine” sono opera di rumeni, ha anche evidenziato che a Rimini controllano il mercato della prostituzione. ---------------------------------------------------------------------------------------------- FIRENZE: RUMENO ARRESTATO PER FURTO A SOCIETA' DI VIGILANZA PRIVATA BLOCCATO DA CARABINIERI DOPO AVER RUBATO SCOOTER A GUARDIA GIURATA Firenze, 20 ago. Un pregiudicato 28enne di nazionalita' rumena e' stato arrestato, stamani alle 4, dopo aver compiuto un furto ai danni della Societa' di vigilanza privata 'Argo'. Sul posto, in via Mannelli a Firenze, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Territoriale. Il malvivente, dopo aver rubato 3500 euro, si e' allontanato a bordo di uno scooter rubato a una guardia giurata dipendente della Argo. I militari lo hanno bloccato insieme ad alcuni colleghi della vittima, e lo hanno arrestato. Ieri i militari della Stazione di Firenze Uffizi, durante un servizio di pattuglia finalizzato al controllo del territorio, hanno arrestato per furto un cittadino rumeno 36enne. L'uomo e' stato bloccato immediatamente dopo che aveva rubato dai Grandi Magazzini Coin di via Calzaioli cosmetici vari per un valore complessivo di 300 euro. |
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#8 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
Città: LA CITTA' PLURI-CAMPIONE D'ITALIA!
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Bellissimo thread.Utile.
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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#10 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
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Hai ragione.
E' tutta colpa dei Rumeni,se le leggi erano gia inadeguate prima che aprissero le frontiere,e se i nostri legislatori nn hanno preso le giuste contromisure che gli altri paesi UE hanno adottato. E' tutta colpa dei rumeni,notoriamente berluscosky e prodianesco sn dei terribili romeni. |
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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#12 | |
Senior Member
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#13 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
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Io nn giustifico nessuno.Questo l'avete detto voi.
Io dico che in questo paese mancano le leggi,tanto è vero,che se alzaste lo sguardo,vedreste che sopra questo thread campeggia un'altro in cui romeni affermano tranquillamente che sono CONSAPEVOLI che da noi nn si va mai in galera. Chi muore di fame,se nn si sentirà limitato dalla legislatura e dalla sua rigida applicazione,cercherà sempre di più di togliersi da quella situazione,in ogni modo e con qualunque mezzo.E' fisiologico. Sta allo stato tentare di dare una mano a queste persone per evitare che ricorrano alla violenza,ed allo stesso modo sta allo stato agire in maniera rigida e decisa per scongiurare chi,italiano o straniero nn rispetti la legge. Se queste due condizioni vengono meno,ecco che succede quello che stiamo vivendo in italia. |
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
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Mi spieghi il senso del thread? Raccogliere le azioni criminali dei delinquenti rumeni? Perchè la questione è tutta lì. I delinquenti, di qualsiasi etnia, dovrebbero stare in prigrione, non in strada o in parlamento.
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#16 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
Città: LA CITTA' PLURI-CAMPIONE D'ITALIA!
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Parliamo del fatto che i romeni siano i più violenti?Oppure parliamo del fatto che la pop straniera più presente in italia siano i filippini?Eppure di loro nn si parla mai di questioni di violenza. Quindi alla fine è una discussione antropologica la tua?? |
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#17 |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2007
Città: MILANO
Messaggi: 91
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Si, vabbene, ma se ci mettiamo a fare la lista dei delitti commessi
dalla ndrangheta, non basterebbero tutte la sezioni del forum ![]() |
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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![]() ![]() ![]() Perchè i filippini commettono gli stessi orrori dei rumeni? A dire la verità di filippini che commettono questi atti non li ho mai sentiti |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19979
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Bel topic , complimenti.
Coapzpa
__________________
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#20 |
Member
Iscritto dal: Feb 2004
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ancora aperto sto cesso di thread?
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