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Città: Napoli
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La Procura di Milano contro la CIA: il gip ordina l'arresto di 13 agenti
(Infophoto)Milano, 24 giu. (Adnkronos/Ign) - Mandato di arresto per Abu Omar, imam rapito a Milano il 17 febbraio del 2003, già indagato per terrorismo internazionale. La richiesta è stata firmata dal procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro ed è stata accolta dal gip Guido Salvini. Emesso anche l'ordine di cattura per i 13 agenti della Cia accusati di aver sequestrato Abu Omar - si legge sul Corriere della Sera di oggi -. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Chiara Nobili. I 13 agenti sono accusati di avere sequestrato per strada l'uomo nell'ambito di un'operazione irregolare voluta dai servizi segreti americani. Nasr Osama Mustafà Hassan, questo il vero nome dell'imam egiziano, dopo il rapimento sarebbe stato trasferito nella base di Aviano per poi esser portato in Egitto dove si presume sia stato sottoposto a interrogatori e torture. Molto probabilmente, l'ex imam si trova ancora detenuto in Egitto, ma ''non si conosce esattamente in base a quale titolo'', scrive Salvini. L'ex imam della Moschea di viale Jenner sparì proprio quando da alcuni mesi erano iniziate le indagini sul suo conto da parte della Digos di Milano.
L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa non solo per il pericolo di inquinamento delle prove, ma anche per ''tutela, non solo da una possibile fuga'' dell'indagato ''ma anche da possibili intenzioni di provocare una definitiva 'scomparsa' dell'indagato di carattere extralegale, in quanto l'esistenza di un formale titolo di ricerca e di apprensione fisica da parte delle autorità italiane - si legge nel mandato di cattura nei confronti di Abu Omar - interessate a mettere definitivamente in luce il suo ruolo, rende più difficili operazioni illecite di qualsiasi segno come quelle già avvenute''. Il provvedimento quindi ''tutela indirettamente anche l'individuo (in assenza di una convenzione internazionale che riconosca diritti individuali alla vittima di sparizioni o di prelevamenti arbitrari) e tutela in primo luogo il diritto dello Stato italiano di impedire la sottrazione di soggetti sottoposti alla sua giustizia e di evitare situazioni giuridicamente incontrollabili. Il presente provvedimento e' idoneo a facilitare la reintegrazione del diritto statuale leso che potrà avvenire solo con la riconsegna dell'indagato sulla base di una richiesta formale di estradizione, eventualmente proceduta tramite apposita rogatoria internazionale da un interrogatorio ex articolo 2944 cpp''. Quanto al rapimento, Salvini scrive che si è trattato di ''un'azione del tutto illegale''. ''Per la prima volta nella storia giudiziaria italiana una persona stabilmente residente nel nostro Paese, indagata con un ruolo di estremo rilievo all'interno di una delicata indagine per il reato di cui all'articolo 270 bis cp, (terrorismo internazionale, ndr), sottoposta da tempo ad attività di intercettazione per ricostruire i contatti che stava attivando e metterne a fuoco i progetti, è stata sottratta con un'azione del tutto illegale dal punto di vista del diritto internazionale, all'autorità giudiziaria italiana e condotta con la forza in uno Stato terzo''. Come si svilupperà ora l'inchiesta lo si legge in una nota della Procura di Milano, firmata dal capo Manlio Minale. Che dice che saranno avviate rogatorie in Egitto e in America per sentire i 13 agenti della Cia e, se possibile, lo stesso Abu Omar destinatario di un provvedimento restrittivo per terrorismo internazionale. E' stata un'indagine incrociata su almeno quattro livelli quella che ha portato la procura lombarda a chiedere e ottenere dal gip Chiara Nobili, dopo mesi di accertamenti, gli ordini di arresto per 13 agenti della Cia accusati di sequestro di persona ai danni di Abu Omar, l'imam egiziano di via Quaranta, da tempo indagato per terrorismo internazionale e ritenuto un elemento di spicco della cellula poi sgomninata dalla Digos con varie operazioni dal 2001 in poi. |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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Dubito che si sia trattato della "prima volta".
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#3 |
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Iscritto dal: Jun 2004
Città: Provincia di Torino
Messaggi: 64
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Che lieve sensazione di fastido da' leggere questi articoli.
Mi pare evidente che queste 13 persone abbiano violato la sovranita' nazionale e una quindicina di leggi dello stato. Pero' c'e' una serie di pero' (che non toglie nulla alla frase precedente). Pero' e' successo a febbraio 2003. Perche' si decide di emettere gli ordini di arresto adesso, dopo due anni e mezzo? Qualcuno pensa seriamente che siano li' a disposizione? O magari si pensa di chiedere l'estradizione agli Stati Uniti? Pero' contemporaneamente e' stato emesso l'ordine di arresto per l'Imam. Quindi il rapito non e' esattamente pulito (e questo non toglie nulla alla frase iniziale). Solo che anche l'Imam non e' molto disponibile. O vogliamo chiedere l'estradizione all'Egitto, dove ufficialmente non e'? A febbraio 2003 (e anche adesso) ci hanno detto che l'Imam era sotto sorveglianza. Ottima sorveglianza, visto che e' stato rapito per la strada in pieno giorno. Ma a parte questo, da febbraio 2003 a oggi non e' stato in Italia e oggi e' stato emesso l'ordine di arresto anche per lui. Siccome non era qui, deve essere per qualcosa che ha fatto prima di febbraio 2003. Perche' lo si vuole arrestare solo adesso? E se lo si fosse arrestato allora, magari non sarebbe stato necessario il rapimento (illegittimo)? E se non fosse stato rapito, sarebbe li' per farsi arrestare? E cosa avrebbe fatto di bello in tutto questo tempo (e questo non toglie nulla alla frase iniziale). Un altro esempio, completamente scollegato. Leggo di un agente che sarebbe stato ucciso da fuoco amico. Con vergogna non ricordo il nome. Pero' ricordo che la cosa e' successa 7 o 8 anni fa. Adesso hanno fatto le perizie balistiche? Ma lavorano o percepiscono uno stipendio?
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Marco - Hardware Upgrade Aerospace Group - Clan Anti K "per un mondo migliore" I am a leaf on the wind - watch how I soar. Get your motor runnin', Head out on the highway Lookin' for adventure And whatever comes our way. |
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#4 |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Sanremo, Italy
Messaggi: 1942
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agenti?
13 pirla che si son fatti beccare coi cellulari e usavano i loro passaporti Altro che Jack Ryan |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Lontano Lontano icq#:121214179 Skype:sniperpat [email protected] modalità:Fancazzamento continuo
Messaggi: 1682
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Vabbè succede tutti i giorni, stavolta se n'è accorto qualcuno.
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Snu snu |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Napoli
Messaggi: 432
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CI sono le INTERCETTAZIONI TELEFONICHE.. queste persone parlavano del rapimento tra di loro al telefono, chiamavano il comandante di Aviano, la sede della CIA a Langley ecc... piu' riscontri oggettivi di così. Ma ti prendi mai il disturbo di informarti prima di sparare a zero? Cmq mi dispiace constatare che in Italia l'orgoglio nazionale è pari a zero. Non gliene frega niente a nessuno della nostra sovranità. Se una cosa del genere fosse successa in Francia o negli USA, ci sarebbe stata una sommossa. Ultima modifica di gourmet : 26-06-2005 alle 11:37. |
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#7 | |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Sanremo, Italy
Messaggi: 1942
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13 pirla |
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#8 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2003
Città: London
Messaggi: 870
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Non sono pirla, semplicemente se ne sbattono.
Loro sono americani, fanno quello che vogliono dove vogliono, soprattutto nelle loro colonie... |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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mah, sono piuttoso scettico sul fatto che il SISMI fosse estraneo all' operazione
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Trento, Pisa... ultimamente il mio studio...
Messaggi: 4389
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Da filoamericano di ferro, questa cosa mi ha lasciato decisamente seccato. Tanto che spero che i 13 agenti in questione vengano "inchiappettati" a dovere da chi di dovere. Le cose, quando si fanno, si fanno per bene. Credete forse che il servizio segreto italiano non avrebbe accettato di collaborare, se fossero state fornite delle motivazioni reali?
Credete che, anche se il sismi non fosse stato informato, anche se motivazioni fossero state pretestuose, la magistratura, tappandosi il naso, non avrebbe insabbiato l'indagine una volta che qualcuno le avesse spiegato come stavano le cose? Invece no: fago tut mi! Dobbiamo fare tutto da soli, tanto siamo i più bravi di tutti e non ci beccheranno mai. Cretini.
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio) Il mio "TESSORO": SuperMicro 733TQ, SuperMicro X8DAI I5520, 2x Xeon Quad E5620 Westmere, 12x Kingston 4GB DDR3 1333MHz, 4x WD 1Tb 32MB 7.2krpm
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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Potete pensare tutto quello che volete degli americani, ma gli agenti CIA e NSA non sono pirlotti come qualcuno crede. |
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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bisogna anche dire che per soggetti sui quali la magistratura indaga i servizi hanno meno libertà di legge. Potrebbe anche darsi che il Sismi abbia concesso al massimo di non immischiarsi, per non venire poi coinvolto dall'eventuale (e verificato) sputtanamento dell'operazione.
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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Quote:
Il SISMI e la CIA lavoravano da un pezzo alla moschea di viale Jenner, avevano pure degli infiltrati li dentro,sono praticamente sicuro che l'operazione fosse congiunta, se lo arrestava il SISMI, sicuro che dopo 2 settimane sto tipo già stava fuori su ordine del giudice e nessuno ne avrebbe cavato un ragno dal buco, se lo facevi rapire dalla CIA e lo torchiavi per bene invece qualcosa ricavavi. Dato che l'operazione sarebbe "un pochettino" illegale se lo faceva il SISMI era un casino, facendolo fare alla CIA diventava tutto più semplice, molto probabilmente il SISMI aveva promesso alla CIA libertà d'azione nell' operazione e nessun problema con le autorità italiane, e da qui anche il fatto che il caso sia uscito 2 anni dopo gli eventi e chi gli agenti abbiamo agito senza preoccuparsi troppo delle tracce lasciate. |
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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ok, confermata la tesi dallo stesso Imam, il quale ha dichiarato che i suoi rapitori erano sia italiani che statunitensi
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#15 |
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Iscritto dal: Jun 2004
Città: Provincia di Torino
Messaggi: 64
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Hai dimenticato di aggiungere "persona di chiara attendibilita' e assoluta imparzialita'".
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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WASHINGTON - Prima che una squadra paramilitare della Cia entrasse in azione con il compito di sequestrare il religioso islamico radicale Abu Omar, il capo della stazione della Cia a Roma riferì e chiese l'approvazione della controparte in Italia. A scriverlo, citando tre veterani della Cia a conoscenza dell'operazione e un quarto che riesaminò i fatti dopo la loro conclusione, è oggi il Washington Post. Per la vicenda tredici agenti Usa sono ricercati, su ordine della magistratura italiana, con l'accusa di sequestro di persona aggravato.
La Cia mise al corrente dell'azione "un piccolo numero di persone", spiega una delle fonti della Central Intelligence Agency citate dal quotidiano statunitense. "Certamente non informò il magistrato, né la polizia di Milano". Secondo il Washington Post i servizi italiani e la Cia concordarono che qualora l'operazione fosse venuta a conoscenza dell'opinione pubblica - come successivamente è accaduto - nessuna delle due parti avrebbe confermato il proprio coinvolgimento. Si tratta, spiega ancora il giornale, di una "intesa standard" che la Cia fa con i servizi di intelligence stranieri in caso di operazioni segrete come quella condotta a Milano nel febbraio del 2003. Secondo le stesse fonti, dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, la Cia ha compiuto nel mondo un centinaio circa di queste operazioni, che prendono il nome di "extraordinary rendition", o "consegna straordinaria". Funzionari coinvolti nell'operazione di Milano hanno spiegato al quotidiano Usa che essa fu ideata dal capo della Cia a Roma, organizzata dal centro di controterrorismo della Central Intelligence Agency e approvata dalla leadership dell'agenzia e da almeno una persona al National Security Council. L'operazione fu condotta in modo inusuale, perché - sempre stando alle fonti citate dal giornale - mentre di solito è il servizio di sicurezza del paese straniero che cattura il sospetto, per poi passarlo sotto custodia della CIA nel caso italiano uomini del braccio paramilitare dell'agenzia, ossia della Special Activities Division, furono inviati sul posto. Oggi doppio impegno parlamentare per il governo, che sarà prima al Senato, alle 13, e poi alla Camera, alle 15.30, per informare il Parlamento sulla vicenda dell'imam. (30 giugno 2005) da Repubblica.it come temevo. FdM
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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Quote:
geniale.
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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ROMA — C’è chi non si scandalizza. Anzi, giustifica. «Gli agenti segreti — ritiene Gustavo Selva, presidente della Commissione esteri della Camera—devono agire nell’ombra, con metodi, appunto, segreti. Possiamo realisticamente immaginare che chiedano il permesso? Sentite, dovremmo bloccare quel pericoloso terrorista, ci lasciate fare? Ma andiamo, è ridicolo ». Ha cominciato ieri Il Foglio di Giuliano Ferrara a dire che è ora di piantarla con chi deplora quegli agenti segreti americani responsabili di aver rapito in Italia Abu Omar trasferendolo in Egitto. Lo sdegno dei censori è dovuto a «incapacità di capire il significato della politica e il funzionamento del potere».
Il giornale di Ferrara non si scompone neanche davanti al fatto che gli 007 degli Stati Uniti sono entrati in azione sul suolo italiano. E’ stata un’offesa, una violazione della sovranità dello Stato? No, c’è da credere che «il governo italiano e i suoi servizi segreti erano perfettamente informati», anche se negheranno, perché tutti invocano il diritto alla riservatezza, i giornalisti, i preti, i medici, allora «figuriamoci se i servizi segreti non abbiano il diritto di sottrarsi alla curiosità dei giornali e delle tv». Anche Massimo Teodori, docente di storia americana e autore di libri sugli Stati Uniti, è convinto che i nostri servizi segreti sapessero. E comunque le operazioni coperte «sono sempre avvenute, chissà quanti episodi del genere si verificano senza che vengano alla luce». In questo caso a Teodori sembra che «il problema non riguardi tanto l’Italia quanto gli stessi Stati Uniti, per il fatto che gli agenti invece di trasferire il presunto terrorista in una sede americana, lo hanno rinchiuso in una prigione egiziana». Si può capire, secondo il senatore Paolo Guzzanti (FI), «l’irritazione degli antiamericani, anche se non la condivido; ma bisogna considerare che gli Stati Uniti agiscono come un Paese in guerra». Non ci si possono aspettare «operazioni umanitarie e comportamenti rispettosi di principi sovrani». A Guzzanti sembra anche fuori luogo tirare in ballo la Cia per il rapimento di Abu Omar. «I protagonisti dell’operazione si sono comportati in maniera così poco professionale da far pensare piuttosto a una squadra speciale dell’Esercito o della Marina. Hanno lasciato tracce dappertutto, si sono mossi senza un minimo di cautela. Gli americani conducono la lotta al terrorismo creando squadre ad hoc per ogni singola operazione, delle task force che agiscono e poi spariscono. Possibile che i servizi italiani sapessero del caso dell’imam, ma è giusto che tacciano». Gustavo Selva, però, non si meraviglierebbe se gli americani avessero agito senza informare i nostri. «C’è il precedente del terrorista Abu Abbas. L’Italia si rifiutò di consegnarlo dopo che aveva ucciso un americano sull’Achille Lauro. L’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani ancora ce lo rimprovera. Ce l’ha con noi e con i tedeschi che all’epoca della strage alle Olimpiadi di Monaco impedirono ai corpi speciali americani di intervenire». Marco Nese 30 giugno 2005 http://www.corriere.it/Primo_Piano/C.../30/nese.shtml
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Roma
Messaggi: 373
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Ottimo, è vergognoso oltre che assolutamente illegale che uno stato estero venga a fare azioni di polizia in Italia, pensate se la nostra polizia lo avesse fatto negli USA, sai dove avrebbero appeso i nostri?
Ma quello che non capisco è, ma il nostro governo in tutto questo che fa? |
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geniale.








