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Old 02-01-2005, 05:14   #1
Hal2001
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L'Avatar di Hal2001
 
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Perché siamo così tanti?

Voglio proporvi quest'analisi che mi ha lasciato davvero straziato, ogni soluzione da me trovata, andava contro etica, buon senso e diritto alla vita. Sono conscio che le popolazioni, il cui numero aumentano in maniera drastica ed esponenziale, son quelle più povere ed arretrate, in Europa ad esempio la popolazione è pressoché ferma da decenni, solo in alcune aree nell'est il numero aumenta. Non penso altresì che una soluzione come quella cinese sia proponibile.
Per finire, non ho valutato l'ipotesi, al pari dell'autore dell'articolo, di "chi vivrà vedrà", questa è una soluzione da vigliacchi, al pari dei capi di governo che ignorano i problemi ecologici che affliggono già da adesso il pianeta.

Quote:
In queste ultime settimane è stato riproposto da diversi visitatori, attraverso i vari commenti ad alcuni articoli pubblicati su questo blog, il tema della sovraffolamento del nostro pianeta. Siamo infatti oramai più di 6 miliardi di persone e probabilmente arriveremo a 20 miliardi alla fine di questo secolo.

L'aspetto che colpisce di più, tuttavia, è il fatto che buona parte di questa esplosione demografica sia avvenuta sostanzialmente solo negli ultimi due secoli. Se nell'anno 1000 c'erano infatti sul nostro pianeta circa 345 milioni di abitanti, nel 1750, ovvero 750 anni più tardi, la popolazione umana era cresciuta solo di tre volte tanto arrivando a 961 milioni, mentre negli ultimi due secoli si è praticamente sestuplicata passando dal miliardo e rotti del 1800 ai sei miliardi di oggi.



Non solo: secondo le previsioni dovremmo arrivare a quasi 10 miliardi già nel 2050. Se si pensa che 20 miliardi è considerato da molti esperti la popolazione massima che il nostro pianeta sia in grado di sostenere, il futuro non si prospetta certo roseo. Ma perché la popolazione umana è cresciuta così tanto rispetto a quella delle altre specie animali e perché questa crescita sta diventando sostanzialmente esponenziale?

Potrà sembrare strano, forse addirittura paradossale, ma l'origine di tutto ciò va ricercata nell'etica sviluppata dalla specie umana. In Natura i meccanismi che mantengono una popolazione entro certi limiti possono essere diversi, ma il principale rimane tuttavia sempre lo stesso: : il più forte sopravvive, il più debole soccombe. Cosa voglia poi dire «più forte» e «più debole» dipende dal contesto, ovviamente. Il metro può essere quello fisico, la capacità di adattarsi, la resistenza a malattie o eventi climatici, ma il principio non cambia. Chi è debole deve lasciare il posto a chi è più forte, che si tratti di una debolezza congenita o contingente poco importa.

L'uomo tuttavia ha cambiato questa regola. Anche se le civiltà più antiche la rispettavano nella sostanza e spesso anche nella forma, dato che i principi etici erano diversi da quelli moderni, con il passare del tempo gli esseri umani hanno sviluppato una cultura protettiva nei confronti dei più deboli. Là dove in caso di carestia i leoni danno la priorità agli adulti lasciando morire i cuccioli, dato che questi non sopravviverebbero comunque se gli adulti morissero, gli esseri umani condividono le scarse risorse con i più deboli, indebolendo così i più forti: i malati vengono curati, i disabili assistiti, i troppo giovani e i troppo vecchi protetti, sostenuti.

A questo punto qualcuno potrà essere rimasto perplesso o addirittura scandalizzato dalla piega che sta prendendo questa analisi, ma qui non si sta cercando di dimostrare alcunché, ovvero lo scopo di questo articolo non è arrivare a una qualche conclusione riguardo al fatto che l'umanità faccia bene o male a comportarsi in un certo modo. L'obiettivo è qui solo quello di correlare una certa situazione a determinate scelte sociali, senza che in questo vada letto alcun giudizio.



Se tuttavia questa mentalità protettiva ha richiesto millenni per svilupparsi, solo negli ultimi secoli la scienza ha dato all'umanità i mezzi per realizzarla in pieno, soprattutto negli ultimi secoli. Una migliore alimentazione, terapie mediche e farmaci, macchine in grado di fare lavori duri o pericolosi al nostro posto, tecnologie di ogni tipo, hanno permesso persino nei Paesi più poveri di aumentare considerevolmente il numero di abitanti per chilometro quadrato su tutto il pianeta. Potrà sembrare strano che in un mondo dove milioni di persone muoiono di fame, a causa di malattie o di cataclismi naturali, si possa parlare di come la tecnologia abbia permesso una crescita demografica esplosiva, ma se si pensa che ancora nel '700 si poteva morire per una semplice infezione, diventa facile comprendere come persino i tanti problemi che affliggono l'umanità, soprattutto quella più povera, non siano sufficienti a bilanciare le conseguenze dei vantaggi forniti dalle moderne tecnologie. D'altra parte l'aumento demografico è un fatto incontrovertibile.

Non solo l'aspettativa di vita è cresciuta ovunque, la mortalità infantile si è ridotta, la morte per parto è diventato un evento più raro, anche se in misura differente nelle varie nazioni, ovviamente, ma il fatto che persone con difetti genetici possano procreare e quindi trasmettere queste tare alle generazioni future rivoluziona completamente tutti i meccanismi contenitivi e selettivi caratteristici dell'evoluzione.

Di nuovo: non stiamo dicendo che a persone con tare genetiche non dovrebbe essere permesso procreare o che un bambino con difetti fisici dovrebbe essere buttato giù da una rupe come facevano gli Spartani, ma che esiste una relazione diretta fra determinate scelte e la crescita della popolazione umana negli ultimi secoli. Esserne consapevoli non autorizza a proporre soluzioni drastiche, ma ignorare queste relazioni causa-effetto non aiuta neanche a superare una crisi annunciata.

Forse tutto questo discorso potrà sembrare duro o cinico, anche perché in passato molte ideologie razziste o discriminatorie hanno utilizzato argomentazioni simili per giustificare violenze e massacri, fino al vero e proprio genocidio. Eppure dobbiamo essere coscienti che l'aumento della popolazione umana non è una cosa successa per caso, ma una nostra precisa responsabilità. Inoltre la densità di popolazione non è solo all'origine di molti problemi, ma è anche uno dei fattori principali che rende ancora più consistente l'entità dei danni dovuti ai cataclismi naturali, come il maremoto nell'Oceano Indiano insegna.

Cosa fare? Non credo che esista una soluzione semplice a questo problema. Non possiamo cambiare certo la nostra morale e gettare al vento millenni di maturazione culturale come vorrebbero certe forze estremiste, ma c'è comunque il rischio che un aumento indiscriminato della popolazione ci costringa un giorno a prendere decisioni oggi improponibili. Già oggi in Cina non è permesso avere più di un figlio. Domani si potrebbe dover ricorrere all'eutanasia forzata per quelle persone che hanno raggiunto una certa età o che non sono comunque in grado di sostenersi da sole, come ipotizzato da alcuni romanzi di fantascienza degli anni '50. Impossibile? Purtroppo la nostra storia dovrebbe averci insegnato che gli esseri umani siano capaci di questo e altro. E allora? Allora l'unica cosa da fare ora è iniziare a pensarci, a discuterne, senza nasconderci dietro a false morali e ipocrisie buoniste. Solo un'analisi fredda e onesta ci potrà forse dare la possibilità di risolvere il problema del sovraffollamento del pianeta e allo stesso tempo salvaguardare quei principi morali che abbiamo conquistato dopo millenni di inciviltà.

Almeno spero.

http://lindipendente.splinder.com/post/3730779
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"Le statistiche sono come le donne lascive: se riesci a metterci le mani sopra, puoi farci quello che ti pare" Walt Michaels
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Old 02-01-2005, 09:21   #2
Goldrake_xyz
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Old 02-01-2005, 09:23   #3
Goldrake_xyz
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Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 984
Se questa fosse una civiltà di cannibbali, la faccenda
assumerebbe un' altra interpretazione ...

Good Luck & Good 2005 !!!
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Old 02-01-2005, 10:01   #4
fedelover
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Saranno cazzi.
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Old 02-01-2005, 10:14   #5
xenom
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L'Avatar di xenom
 
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perchè siamo così tanti?

scopiamo troppo :|

cmq se andiamo avanti così saremo veramente in troppi... ma mnatura vuole che accadano disastri... e poi è nel genere umano estinguersi a vicenda (se non ci fosse stata la seconda guerra modniale cmq ora quanti saremo? )
xenom è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-01-2005, 10:40   #6
Hal2001
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Ragazzi mi sembrava una discussione seria, altrimenti avrei aperto in "Piazzetta"
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Old 02-01-2005, 10:41   #7
xenom
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Città: Verona
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Quote:
Originariamente inviato da Hal2001
Ragazzi mi sembrava una discussione seria, altrimenti avrei aperto in "Piazzetta"

giusto

chiedo perdono
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Old 02-01-2005, 16:04   #8
Mixmar
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Città: Trento
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Bel dilemma...
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"Et Eärallo Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta!" -- Aragorn Elessar, Heir of Isildur
Mixmar -- OpenSuSE 11.1 on AMD 64 3000+ on DFI LanParty nF4-D | GeForce 6600 GT + Thermaltake Schooner on Samsung 710N
Storage -- ( 2 x Hitachi Deskstar 80 Gb + 1 x Hitachi 250 Gb ) = 1 RAID 5 + 1 Storage space LaCie Ethernet Disk Mini 250 Gb | HP - DV2150 EL MILAN CLAN
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Old 02-01-2005, 19:11   #9
Goldrake_xyz
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Messaggi: 984
Quote:
Originariamente inviato da Hal2001
Ragazzi mi sembrava una discussione seria, altrimenti avrei aperto in "Piazzetta"
Sicuramente è una discussione seria !

Ok, Secondo mè è un problema di cultura e di civiltà.
Infatti nei paesi in via di sviluppo l'aumento demografico
è esponenziale.
D'altra parte la mia paura più grande è che questa massa
di persone, si riversi tutta nella nostra società occidentale,
portando con sè i problemi di quelle popolazioni.
(Malattie, Religioni tribali, scarsa cultura, ecc. ecc.)

Cioè, il mio discorso è, che essendo la nostra una cultura
di politica democratica, se per caso arrivano in italia 50 milioni
di mussulmani, quà ci tocca demolire le chiese cristiane !

Quale miglioramento della nosta già precaria civiltà ci aspetta
se facciamo entrare grandi masse di persone, senza un minimo
di cultura ?
Quì non è questione di razzismo, ma della nostra stessa
sopravvivenza !

Ciao.
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Old 02-01-2005, 19:24   #10
Goldrake_xyz
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Messaggi: 984
In ogni modo dire che il più forte vince e il più debole soccombe,
significa equiparare l'uomo ad una bestia !

No !


Secondo mè bisogna salvare le qualità più preziose degli
esseri umani, cioè l'intelligenza, la cultura, la civiltà.


I nostri malati DEVONO essere curati !
Come i nostri vecchi, proprio perchè da essi viene la nostra
storia e la nostra cultura.

Poi il problema delle persone con handicap può essere risolto
in un prossimo futuro, facendo un' analisi del codice genetico,
e correggendo solo la parte di DNA malato.

Good Luck 2005 !
Goldrake_xyz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-01-2005, 22:23   #11
Dëck†
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Purtroppo non vedo la soluzione a questo problema semprechè la scienza non ci venga in aiuto e ci possa permettere in tempi non troppo lontani (prevedo uno, due secoli, ma potrei cannare di brutto) di spostarci e rendere abitabili altri pianeti (per abitabili intendo anche avere la possibilità di poterne sfruttare le risorse in modo massiccio). In realtà sono piuttosto scettico che questo possa avvenire in modo così "massiccio" da poter permettere di "risollevare" e "ricaricare" il nostro piccolo mondo. In sostanza non vedo molta prospettiva di futuro per il genere umano...cominciano a essere pesanti le conseguenze della nostra presenza su questo pianeta, e questo solo dopo poche migliaia di anni dalla nostra apparizione (mi riesce veramente difficile immaginare il perdurare della specie "uomo" in lungo periodo, specialmente rapportato alla presenza di altre forme di vita...mi vengono in mente i Dinosauri capaci di soppravvivere per milioni di anni).
Spero di sbagliarmi....
__________________
Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza
La croce nel nick non è una T...è proprio una croce...
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Old 03-01-2005, 01:21   #12
ominiverdi
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il discorso del sacrificio dei leoni, dei deboli e dei forti, dei portatori di handicap, dei sacrifici spartani... ma che centra con il problema sovrappopolazione?
non e' un problema della nostra societa', ma dei paesi del terzo mondo e in via di sviluppo.

i paesi occidentali pur essendo i piu' civilizzati ed evoluti sono anche quelli dove il tasso di natalita', guardacaso, e' piu' basso e in discesa.
contrariamente alle teorie di chi ha scritto quell' articolo che vede aumento di popolazione dove c'e' aiuto ai piu' deboli, assistenza agli anziani, speranza di vita maggiore ecc.

migliorare la qualita' della vita di tutti e l'istruzione, non porta necessariamente ad un aumento della popolazione.
maggiore benessere e istruzione = natalita' piu' bassa e nel caso controllabile, grazie al piu' alto grado di istruzione.

il problema sono le popolazioni estremamente povere del terzo mondo, i paesi in via di sviluppo e le popolazioni invasate da certe religioni.
popolazioni africane asiatiche e di religione islamica

la soluzione al problema (se si esclude un drastico genocidio) e' il controllo delle nascite, il problema e' applicarlo.

...per assurdo c'e' chi vorrebbe fare ostruzione anche nei paesi occidentali, ancora oggi la chiesa cattolica vede negativamente l'utilizzo del preservativo, lo considera un peccato e sconsiglia l'utilizzo.

giusto per renderci conto di come si e' messi ancora oggi , nel 2005, quanto ad arretratezza e mentalita' di alcune religioni.

religione che evidentemente, se condanna il preservativo, ritiene giusto far nascere bambini nei paesi del terzo mondo, anche se la vita di questi, fra stenti, denutrizione malattie e sofferenze, si rivela qualitativamente peggiore di quella di un animale domestico (o da allevamento, che almeno viene impinguato prima del macello) occidentale.
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Old 03-01-2005, 09:23   #13
damxxx
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Quote:
Originariamente inviato da Goldrake_xyz
In ogni modo dire che il più forte vince e il più debole soccombe,
significa equiparare l'uomo ad una bestia !

No !
L'uomo E' un animale al pari d tt gli altri esseri viventi del regno animale, a questo nn possiamo sfuggire,
cosa sn INTELLIGENZA, CULTURA E CIVILTA'?
sn secoli ke ci si interroga su questo e nn si riesce a trovare una risposta!
Molti animali hanno dimostrato di avere comportamenti di intelligenza di certo nn inferiore a quella dell'uomo.

Questo cmq è un problema a cui stavo pensando questa mattina, e pensavo, cm dice l'autore dell'articolo, ke la medicina, l'alimentazione e prograssi scientifici hanno aumentato popolazione e vita media degli uomini in modo innaturale! se si pensa ad esempio alla menopausa delle donne, nn c'è nessun altro animale ke arrivi ad un certo punto della vita e ke nn sia in grado d fare figli, quando ciò accade l'animale muore mentre le donne continuano la loro vita x almeno altri 40 anni,cn un grosso spreco di risorse x la Natura xkè deve provvedere ad un essere nn in grado d procreare,ke da molti è considerato lo scopo ultimo della vita e ke quindi per la Natura è "inutile".

Anke noi dobbiamo obbedire alle leggi della Natura, e se si vanno ad analizzare bene le leggi ke regolano le nostre società, esse sn un derivato delle leggi naturali,il fatto ke siamo riusciti a "disobbedire" ad alcune di queste ci ha portato dove siamo, nel bene e nel male, ma la Natura segua il suo corso e se ne frega di quello ke vuole l'uomo (l'ultima prova di ciò è il terremoto in Indonesia) e tra un po' la Natura comincerà a fare "pulizia".
La terra nn potrà dare da vivere all'uomo ancora x molto se continua così,il problema interessa tt xkè siamo tt sulla stessa terra, ciò ke sucede in un dato posto del mondo si riperquote anke su di noi in maniera diretta o indiretta!

il motivo x cui le natalità sn così basse nelle società occidentali è dovuto + ke altro alle difficoltà di portare avanti una famiglia, al fatto ke stia cambiando il concetto stesso della famiglia e "all'egoismo" della gente, + ke ad una sensibilità verso il problema della sovrappopolazione
damxxx è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-01-2005, 13:10   #14
ominiverdi
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Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 2495
mi sa tanto che la bassa natalita' non dipende dalle difficolta' economiche, dato che in italia decenni e secoli fa la gente pur poverissima procreava molto piu' di oggi, con difficolta' economiche piu' gravi di quelle di oggi e con una qualita' della vita decisamente inferiore.

e' proprio il maggior grado di istruzione e benessere che porta ad una maggior consapevolezza, e quindi anche ad un controllo sugli istinti per merito della ragione, utilizzando semplici metodi anticoncezionali all' occorrenza.

sembrera' cosa ovvia (oggi), ma di certo non lo era per le popolazioni povere di campagna e ignoranti di anni fa, non parliamo poi dei bigotti che per ordine della chiesa sottostanno all' ordine di non utilizzare metodi anticoncezionali, e di quelli ce ne sono ancora oggi...

non so se mi spiego ma se l'intero pianeta fosse abitato da cristiani osservanti, o islamici, pensate a quanti miliardi di persone saremmo gia' arrivati oggi, tenendo conto che nei paesi civilizzati per fortuna non tutti seguono questi dettami ed utilizzano i metodi anticoncezionali.

una coppia giovane che per tutta la vita non utilizza metodi anticoncezionali, quanti bambini potrebbe generare?
una decina/ventina? e poi questi bambini ne metterebbero al mondo altrettanti.

se lo applichiamo a tutte le coppie (ipotizzando un mondo di fedeli osservanti), ci sarebbe un'esplosione demografica spaventosa, anche in occidente.

altro che 20 miliardi di persone in pochi decenni...

la chiesa, lei si che ha tutte le soluzioni

oggi siamo in 6 miliardi, c'e' chi stima un aumento sproporzionato della popolazione fino a mettere in crisi il pianeta, ma forse sottovalutano la capacita' dell' uomo di trovare soluzioni, anche drastiche all' occorrenza, per sopravvivere.

quello che e' importante, imho, se ci si vorra' "salvare", e' non fondere le culture come ha detto Goldrake_xyz
, perche' in questo caso chi ha da perderci e' la nostra societa' e la nostra cultura dato che e' quella piu' evoluta.
ominiverdi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-01-2005, 16:19   #15
lucio68
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I tassi di natalità più alti sono dove più alti sono anche i tassi di mortalità infantile e dove l'aspettativa di vita è più bassa. Anche secondo me i discorsi riguardanti i progressi della scienza medica non possono da soli spiegare il fenomeno dell'esplosione demografica, soprattutto perché i Paesi che possono accedere alla medicina sono anche quelli con i tassi di crescita praticamente pari a zero.
Inoltre non sappiamo davvero quanti fossimo nel 1700, poiché nessuno aveva certo censito le popolazioni asiatiche ed africane, e poco anche quelle americane ed oceaniche.
Si potrebbe forse parlare della necessità di sostituire il concetto che i figli sono l'unica ricchezza disponibile per intere popolazioni in quanto potenziale forza lavoro, e in questo caso si torna nel vecchio discorso (che spesso puzza un po' di demagogia) della necessità di accrescere la ricchezza dei poveri migliorando le loro condizioni di vita, invece di aumentare il gap esistente.
__________________
Ciao Leo, vivrai per sempre nei nostri cuori. 13 novembre 2008: da oggi in cielo brilla una nuova stella.
2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU
Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo!
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Old 03-01-2005, 19:32   #16
Dëck†
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Originariamente inviato da ominiverdi
mi sa tanto che la bassa natalita' non dipende dalle difficolta' economiche, dato che in italia decenni e secoli fa la gente pur poverissima procreava molto piu' di oggi, con difficolta' economiche piu' gravi di quelle di oggi e con una qualita' della vita decisamente inferiore.

e' proprio il maggior grado di istruzione e benessere che porta ad una maggior consapevolezza, e quindi anche ad un controllo sugli istinti per merito della ragione, utilizzando semplici metodi anticoncezionali all' occorrenza.

sembrera' cosa ovvia (oggi), ma di certo non lo era per le popolazioni povere di campagna e ignoranti di anni fa, non parliamo poi dei bigotti che per ordine della chiesa sottostanno all' ordine di non utilizzare metodi anticoncezionali, e di quelli ce ne sono ancora oggi...
Non è del tutto vero. Sino a qualche decennio fa la maggior parte della popolazione viveva e lavorava in campagna...il fatto di avere molti figli era anche un modo per avere un paio di braccia in più per lavorare la terra. Mio nonno (pace all'anima sua) me lo ripeteva spesso...a 10 anni eri già indirizzato verso compiti lavorativi (badare alle bestie, raccolto, aiutare le donne in casa ecc. ecc.). E non sono nemmeno d'accordo sulla situazione odierna che tu dipingi come consapevolezza...se la mia situazione economica me l'avesse permesso almeno un'altro figlio (oltre a quello che già ho) l'avrei sicuramente fatto (e così tanta gente che conosco). Diverso il discorso per chi invece se la gode e non ci pensa proprio di cambiare il proprio stile di vita per un figlio...ma stiamo andando OT...
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Old 03-01-2005, 20:11   #17
Goldrake_xyz
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Originariamente inviato da damxxx
L'uomo E' un animale al pari d tt gli altri esseri viventi del regno animale, a questo nn possiamo sfuggire,
cosa sn INTELLIGENZA, CULTURA E CIVILTA'?
sn secoli ke ci si interroga su questo e nn si riesce a trovare una risposta!
Molti animali hanno dimostrato di avere comportamenti di intelligenza di certo nn inferiore a quella dell'uomo.
.... ..... .....
E' vero !
Molte persone ragionano meno di un gatto,
mentre altre guidano peggio di un cane !

Ciao.
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Old 03-01-2005, 20:24   #18
Goldrake_xyz
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Originariamente inviato da Dëck†
Non è del tutto vero. Sino a qualche decennio fa la maggior parte della popolazione viveva e lavorava in campagna...il fatto di avere molti figli era anche un modo per avere un paio di braccia in più per lavorare la terra. Mio nonno (pace all'anima sua) me lo ripeteva spesso...a 10 anni eri già indirizzato verso compiti lavorativi (badare alle bestie, raccolto, aiutare le donne in casa ecc. ecc.). E non sono nemmeno d'accordo sulla situazione odierna che tu dipingi come consapevolezza...se la mia situazione economica me l'avesse permesso almeno un'altro figlio (oltre a quello che già ho) l'avrei sicuramente fatto (e così tanta gente che conosco). Diverso il discorso per chi invece se la gode e non ci pensa proprio di cambiare il proprio stile di vita per un figlio...ma stiamo andando OT...
Sono d'accordo anch'io.
Effettivamente 100 anni fà in italia la popolazione era molto
meno numerosa di oggi.
E quindi si dovevano fare più figli, anche considerando che
che 1 figlio su 4 moriva prima entro il 1o anno di vita...
Poi durante il periodo di governo fascista, c'era anche un premio
per chi faceva più di 3 figli !

Il problema, come detto, è il controllo delle nascite nei
paesi in via di sviluppo, ma anche cercare di proteggere
la nostra nazione, dall' invasione di milioni di persone.

OK boys, prendiamo come esempio gli USA,
dove esiste un centro x il controllo degli immigrati.
Goldrake_xyz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-01-2005, 10:19   #19
damxxx
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Città: Gioia Sannitica (CE)
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Caro ominiverdi in base a quale principio dici ke la nostra società è più "evoluta"?
Stiamo attenti a nn fare gli errori degli spagnoli ke cn la scusa di "civilizzare" le popolazioni americane le hanno distrutte!
io sinceramente tt le coppie ke ho incontrato ultimamente mi hanno detto ke nn fanno figli xkè è difficile riuscire a crescerlo oppure xkè avere un figlio sarebbe di "intralcio" al lavoro o nel portare avanti il proprio stile d vita

il problema è ke le dimensione del pianeta sn finite e d certo nn grandissime, sulla Terra devono vivere i vari animali, dobbiamo vivere noi quindi c servono terreni sui quali costruire case, dobbiamo trovare terreni da coltivare, anke se pensassimo di trasformare la terra in un unico immenso campo coltivato cmq le capacità produttive nn sn infinite, c sn dei limiti fisici ke nn si ha modo d superare, a meno ke nn c trasferiamo da un'altra parte, cosa nel breve e medio perodo impossibile

i progressi medici, ma anke tecnologici più in generale, invece spiegano in tt e x tt la crescita demografica,nessun altro animale utilizza un cappotto(se nn uno ke gli ha fornito la natura) x proteggersi dal freddo o le terapie geniche in caso di gravi malattie, semplicemente gli animali ammalati, feriti gravemente muoiono se nn riescono a "guarire" da soli,mentre noi curiamo i malati facendoli guarire, facciamo si ke i portatori d handicap possano svolgere una vita normale, facciamo partorire donne ke nn sarebbero in grado d fare figli,
certo lungi da me pensare ke nn bisogna curare i malati o ke bisogna "eliminare" i portatori d handicap, ma voglio solo dire ke l'uomo ha cambiato il corso della natura,o meglio la natura ha dato la possibilità all'uomo di fare ciò ma se nn stiamo attenti riskiamo di far collassare il pianeta.

Il fatto è ke a mio parere dobbiamo rassegnarc sulla terra le estinzioni d massa sn periodike e quindi nn possiamo pensare d vivere al'infinito, prima o poi accadrà qualke evento ke distruggera gran parte della vita sulla terra, l'unica cosa ke sxo xò è ke tale evento nn sia causato dall'uomo e ke sia il più avanti possibile nel tempo
damxxx è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-01-2005, 11:53   #20
evelon
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La sovvrappopolazione è considerata da molti scienziati il pericolo ecologico numero 1 (se non ricordo male anche all'ONU lo consideravano tale da parecchi anni).

Soluzioni ?
Difficili, impossibili senza una forte volontà popolare.

Si tratta di fare pressioni su quelle popolazioni più povere che nell'immaginario collettivo sono "da aiutare" invece che "da fermare".

E' difficile che far capire che non facendo figli o riducendone il numero (ed investendo magari le risorse risparmiate) si possono migliorare le condizioni di tutti (pianeta compreso) o che smettendo di disboscare senza reinfoltire (come avviene nelle nazioni industrializzate) si potrebbe far di più e meglio.
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