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#1 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Milano
Messaggi: 1310
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Serial ata come disco boot su controller...
Ciao raga,
una domandina idiota: vorrei montare un HD serial-ata tramite controller pci. Premesso che ho già 3 hd ide normali, è possibile utilizzare il serial-ata (sul controller pci) come disco di boot? Non mi si incasina niente anche se è su pci? E come faccio a farglielo riconoscere come primo disco? da bios lo vede? Grazie mille |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Provincia di Lucca
Messaggi: 3455
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Ti riporto la mia esperienza basata sull'utilizzo di un Promise Tx2 U.D.M.A 133 (la sostanza con un controllore S.A.T.A non cambia dato che ad esempio in Windows XP viene "visto" come un controllore S.C.S.I con tanto di accodamento di comandi).
Lo ho inserito in un computer con Pentium PRO 200MHz e Windows XP Professional XP1 dato che il B.I.O.S sulla scheda madre ha il classico limite di 8.45GBytes. Comunque per ,inciso, Windows XP può partire anche da una partizione di avvio di 8.45GBytes facendo uso della rimappatura (da B.I.O.S) L.B.A. La prima cosa da fare è inserire il controllore ed effettuare il riconoscimento da S.O con conseguente richiesta dei drivers... Secondo, da B.I.O.S devi modificare la sequenza di avvio ponendo al primo posto "S.C.S.I" (come io ho fatto sul Pentium PRO) dopo avere spostato il disco di avvio sul controllore (sul mio Promise ho dovuto porlo sul primo canale e come Master). Spero di averti messo qualche pulce nell'orecchio... Marco. |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Milano
Messaggi: 1310
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Si, grazie Marco.
Mi sembra di aver capito che non è consigliabile.... Inoltre, ho già installato un altro controller ide in raid (sempre in pci) che mi viene riconosciuto come scsi. Non oso immaginare cosa succederebbe... Lascio perdere e mi aggiungo un classico ide!!! |
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Trento
Messaggi: 7095
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Provincia di Lucca
Messaggi: 3455
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Ti dirò, sai all'epoca dell'uscita sul mercato (1994) del Pentium PRO (non Pentium) era l'oggetto del mio desiderio (all'epoca esistevano molti i486 da 25MHz in su ed il processore di "regime" era il Pentium in versione "normale" o con istruzioni MMX.
Il Pentium PRO aveva bisogno di un sistema operativo a 32Bit "veri" e non misti come erano quelli di Win 95 e seguenti, fino al Me. Per utilizzarlo appieno serviva (restando in ambito Microsoft) windows N.T, ergo, se lo potevano permette in pochissimi (frequenze di 133,150,166,180 e 200MHz). Come costruzione meccanica e fisica è un "carroarmato", in paragone i K7 e i Pentium III su ridicolo FCPGA 370 sono dei mezzi gommati. Inoltre ha le pipeline delle unità per le operazioni sugli iteri a 14 stadi contro i 10 del PIII (per non parlare del PII). Io ho comperato del materiale negli states (c.p.u,memoria ecc.) di seconda mano ma, provenendo da server, era molto ma molto affidabile. L'ho accoppiato ad una ATI 7000 su bus p.c.i e ti devo dire che xp è abbastanza fluido, almeno in tutte le fasi in cui non serve la potnza pura del processore, in quel caso puoi notare dei "freeze" momentanei (il P6 è il padre di tutti i seguenti PII,PIII). Il vero tallone di achille è la memoria E.D.O (a proposito non ne avresti ?) da 60 o 70ns, la cui lentezza viene in pare compensata dai 512KBytes di memoria cache L2. Sai che ti dico, mi piange il cuore, oggigiorno c'è troppa frenesia da "cambio" di computer (per non parlare dei telefoni cellulari) e stupendi e potentissimi p.c vengono mandati al macero in nome di non so cosa! Questo è anche colpa di chi progetta e mette sul mercato i sistemi operativi; il prossimo Longhorn avrà grafica tridimensionale molto complessa ed anche per spostare una finestra ci vorranno decine di migliaia di cicli macchina! L'Amiga nel 1986 aveva un s.o basato sulle "windows" e di serie (la versione 1000) aveva 256KBytes di memoria!!! Mah! Marco. |
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Trento
Messaggi: 7095
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grazie per la risposta.
Comunque una pipeline piu' lunga non vuol dire aumentare le prestazioni, in quando bisogno tenere conto dei rischi di pipeline. ciao ciao
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Provincia di Lucca
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Sulla lunghezza della pipeline del Pentium PRO, penso che fosse dovuta a problemi di scalabilità in frequenza...
Comunque l'hardware interno al PPRO era molto avanzato rispetto al parco c.p.u del tempo (K5,K6,NexGen ecc.). Ciao! Marco. |
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