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#1 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Il mondo rinuncia all'istruzione
Questo è un comunicato stampa dell'associazione di cui faccio parte.
(www.manitese.it) Quote:
250 milioni di bambini assolutamente non istruiti sono non solo uno scandalo, ma anche una ipoteca seria sul futuro dei rispettivi paesi. La loro capacità progettuale e la loro crescita civile sarà praticamente pari a zero, inoltre, per quella che NON E' una curiosa coincidenza, al mondo si calcolano 250 milioni di bambini in condizioni di sfruttamento del lavoro infantile. Si badi bene al termine "sfruttamento del lavoro infantile", ovvero impiego DISTRUTTIVO del bambino in opposizione a "lavoro minorile" ovvero impiego PRODUTTIVO del bambino. Insomma, l'impossibiltà di accedere all'istruzione spesso si lega a doppia mandata con lo sfruttamento, producendo quindi individui che NON SARANNO MAI adulti completi (posto che arrivino alla maggiore età). Si parla tanto di "paesi che non crescono", per come la penso sarebbe ora di fare.
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#2 |
Messaggi: n/a
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Semplicemente raccapriciante.
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: JESI (AN)
Messaggi: 4112
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e se avessimo un mondo con la quasi totalità di persone laureate ???
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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Quote:
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: JESI (AN)
Messaggi: 4112
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non fraintendermi , non volevo intendere che al mondo ci debbono essere obbligatoriamente "gli ignoranti" , era semplicemente una domanda di reazione all' articolo .....
Se non ci fossero persone ignoranti , tutti diplomati o laureati , acculturati , tutte le società sarebbero più evolute ? cosa comporterebbe ciò ?? Boh .... a volte fa brutto leggere queste cose ma non riesco ad immaginare altre alternative possibili alla triste realtà .... |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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Quote:
Ho letto solo adesso la tua seconda risposta.
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Milano
Messaggi: 240
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il problema non è la laurea..quando non ci siamo nemmeno sul istruzione elementare.
realmente io vedo l'ignoranza come uno dei principali pilastri che causano la miseria degli stati del terzo mondo. ho sempre ritenuto ideologico ritenere che l'occidente sia una causa di tale poverta'(discorso superficiale a mio parere),ma delle responsabilita' ci sono,e una di queste è il come si investe per quei paesi,quando si dice di volerli aiutare... l'istruzione è fondamentale. tanti dei problemi e del mancato sviluppo di quei paesi,sono dovuti ad una popolazione ignorante e soprattutto con una mentalita' troppo legata ad un modo di vivere istintivo. lo studiare è una cosa fondamentale per uscire da questo. le missioni non per altro,in genere portano ospedali e scuole,che sono le cose di cui piu' quella gente ha bisogno.
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"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile" |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Nel comunicato si parla di stati ricchi che destinano fondi insufficienti, oppure che li destinano ma non li erogano.. la conclusione è che è necessaria una pressione sulle istituzioni.
Questa visione del problema, che pur è corretta, a mio avviso è fondamentalmente deresponsabilizzante.. non chiarisce bene alla gente i contorni del problema. In altre parole, non chiarisce bene alla gente da chi debbano "arrivare i soldi". La gente quando legge "gli stati ricchi" pensa che la cosa riguardi qualcun altro, che i governanti debbano aprire di tasca loro i propri portafogli, o debbano sbloccare risorse inutilizzate nascoste in qualche forziere. Ovviamente non è così che funziona.. quando si dice "i paesi ricchi devono" in realtà è una perifrasi per dire "i cittadini dei paesi ricchi devono". In altre parole, siamo noi cittadini che "non stiamo mettendo i soldi", non delle entità astratte e impersonali lontane da noi. dico questo perchè altrimenti i cittadini finiscono per pensare che ci siano degli "egoisti" da qualche parte che non vogliono mettere i soldi, fondamentalmente i governanti che sono quelli che decidono.. come se dovessero metterli di tasca loro. Ma in realtà, i soldi che mancano sono quelli che i nostri stati non raccolgono da noi, oppure che raccolgono e usano male, guardiamola da ogni punto di vista ma il nocciolo della questione è che c'è uno 0,03% di reddito che dovremmo versare in più allo stato o risparmiare su qualche spesa dello stato, per destinarlo a questi progetti. Dire "gli stati ricchi non versano lo 0,03% del PIL per l'istruzione in quelli in via di sviluppo" è una parafrasi deresponsabilizzante per i cittadini dei paesi ricchi, cioè noi: sarebbe meglio esprimerla nella forma "le famiglie italiane, cioè noi, non versano lo 0,03% del proprio reddito per l'istruzione in quelli in via di sviluppo". Questa formulazione non è semplicemente un vezzo lessicale, ma è funzionale a introdurre una soluzione al problema che vada al di là delle generiche enunciazioni di principi o di tristezza.. esiste un modo diretto per bypassare lo stato, un metodo molto democratico per scegliere di destinare dei fondi ad una causa in cui si crede, vale a dire destinare direttamente una quota del proprio reddito alle associazioni che si occupano di quella causa. In soldoni, se avete un reddito di 20.000€ annui, donandone 6€ all'UNICEF per i progetti esistenti di istruzione nei paesi in via di sviluppo, avrete ottenuto democraticamente ed efficientemente ciò che è l'obiettivo di cui stiamo parlando. |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Quote:
Non condivido però la conclusione. Infatti, se vogliamo, tale conclusione sarebbe valida per quasi ogni aspetto della vita sociale. Se voglio delle fognature funzionanti posso anche decidere volontariamente di pagare una percentuale minima del mio reddito ad un consorzio che le realizzi invece di convogliarle nelle tasse. Ma questo mi imporrebbe di spendere una parte inconcepibile del mio tempo a trovare il miglior consorzio, presentarlo a tutti i miei vicini, assicurarmi che nessuno faccia il furbo e versino tutti la loro quota. Per ovviare a questi problemi è nata la politica. E la scelta della cooperazione è una scelta politica e non di pura beneficienza. Il distinguo non è da poco. Per cui, i firmatari della petizione in oggetto, ritengono che sia doveroso che una parte delle tasse da loro versate venga utilizzata per un certo fine, che può essere garantire l'istruzione universale piuttosto che fognature adeguate, dopodiche spetterebbe ai politici dare un valore "democratico/demografico" a questa esigenza e muoversi di conseguenza assumendo persone e professionalità per valutare il problema, progettare una linea di budget, temperarlo alle necessità già presenti. Tutte cose di cui un cittadino non può avere conoscenza se non spendendo più ore del suo tempo di quante già ne dovrebbe spendere per avere una conoscenza generica dei costi sociali (tremendi come notava Anakin) dell' "istruzione zero" o delle reti fognarie insufficienti (beh, questi però si possono valutare "a naso" ![]() Al cittadino, in una situazione "politica" reale, resta quindi il dovere di partecipare alla spesa pubblica e il dovere di monitorare i risultati prodotti e premiare o sanzionare i politici a seconda della sua valutazione. Con la coscienza che, sebbene valutare i risultati sia sicuramente meno impegnativo che pianificare l'azione, richiede comunque tempo e attenzione. D'altro canto essere cittadino di una democrazia è certamente più faticoso che essere cittadino di una tirannide. P.S.: sulla "responsabilità" degli stati ricchi. Nella mia formazione etica di "non fedele" ho sempre trovato di impressionante rigore morale il "Mea Culpa" cattolico che chiede perdono non solo per ciò che si è fatto (in negativo) ma anche per ciò che si è "omesso" di fare (in positivo) pur avendone la possibilità.
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: torino but i'm sard inside.
Messaggi: 406
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L'ignoranza comporta più problemi di quanto possa sembrare.
La conoscenza è libertà, dalle schiavitù, dalle ideologie, dai fanatismi, dalle paure a cui si reagisce nel modo sbagliato. Credo sia più facile esportare conoscenza, che democrazia, e credo che la democrazia non sia altro che la conseguenza della conoscenza.
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Primo Officiante della Setta dei Logorroici - Arconte della prolissità - Crociato della Replica|Custode Di Lomaghiusa e Muffin| |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Montesilvano (PE)
Messaggi: 1045
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Tiro su perché merita. Strano per un 3d di Cerbert.
Arguisco quindi, che tra una vetrina e un bancomat, trovi il tempo anche di interessarti di cose di estrema importanza ![]()
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Pace e Bene ![]() |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Romano de ROMA e pure Romanista!!!
Messaggi: 1752
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Re: Il mondo rinuncia all'istruzione
Quote:
Ti sei risposto da solo, non potendo fabbricare automi lavoratori si fa questo, basso costo e tanta resa. La vedo dura cambiare quando si vanno a toccare gli interessi delle multinazionali... ![]() Ciao
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W a sorca, l'arcobaleno, er bucio der culo, er fischio der treno; si te la rompo nun te la pago ma te la cucio cor filo e coll'ago! Nobody likes me, but that's okay, cause I don't like y'all anyway... Io sono la gomma, tu la colla! Luogotenente dell'Hardware Upgrade Automotive Team --- Gioco cor tridente: Lui, Lei & Gli Altri! Fanno miracoli! |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Re: Re: Il mondo rinuncia all'istruzione
Quote:
![]() -mi riferisco al periodo diciamo dal dopoguerra in poi -si tratta di un effetto collaterale e non un obiettivo primario delle multinazionali, si tranquillizzino gli antiglobalizzatori non sto sostenendo un obiettivo caritatevole delle multinazionali in cui non crede nessuno possiamo dire che gli investimenti (costruzione degli impianti e formazione dei lavoratori) della multinazionali hanno costituito il maggiore travaso di conoscenza e istruzione dal mondo industrializzato ai paesi in via di sviluppo. Probabilmente la tua idea di multinazionale è ferma al "far cucire palloni in Sri Lanka" ![]() Dunque ribadiamolo prima che a qualcuno venga un collasso di bile, trattasi di necessità virtù e non di obiettivo caritatevole delle multinazionali, ma è un dato supportato da una quantità di ricerche che la formazione (di base, tecnica, linguistica, economica, manageriale a seconda delle produzioni e dei ruoli) fornita dalle multinazionali rappresenta da oltre 50 anni il più grosso travaso di formazione e conoscenza dal mondo industrializzato al secondo e terzo mondo. Nessun altro progetto, statale comunitario ONU o religioso, ha avuto lo stesso impatto e la stessa diffusione. Ci sono paesi (alcuni li ho detti sopra) che sono veri e propri monumenti a questo fatto, paesi in cui la formazione locale necessaria a lavorare in produzioni sempre più complesse come quelle moderne, ha formato isole di conoscenza al livello o addirittura superiori a quelle dei nostri paesi. Di questo come detto non vanno "ringraziate" le multinazionali, che semplicemente facevano il loro interesse cioè formavano lavoratori perchè avevano bisogno di personale formato, ma non si può neanche sostenere il contrario cioè che l'ignoranza sia un bene di cui usufruiscono perchè significa stravolgere completamente la realtà (anche se mi rendo conto che è un luogo comune abbastanza radicato). |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Romano de ROMA e pure Romanista!!!
Messaggi: 1752
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Samu capisco benissimo cio' che intendi!
![]() Io la vedo cosi': il mondo funziona come una grande bilancia, se togli da una parte l'altra sale e viceversa, capisci a me! ![]() Ciao
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W a sorca, l'arcobaleno, er bucio der culo, er fischio der treno; si te la rompo nun te la pago ma te la cucio cor filo e coll'ago! Nobody likes me, but that's okay, cause I don't like y'all anyway... Io sono la gomma, tu la colla! Luogotenente dell'Hardware Upgrade Automotive Team --- Gioco cor tridente: Lui, Lei & Gli Altri! Fanno miracoli! |
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