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Old 04-08-2010, 13:49   #1
Teox82
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Niente Big Bang, niente fine Nuova teoria per l'Universo

NESSUN inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l'Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang.

Nell'Universo di Shu sono quattro gli elementi in contrasto con l'attuale teoria dell'evoluzione del cosmo e che ne danno una nuova visione. Il primo: la velocità della luce e la "costante gravitazionale" non sono costanti, ma variano con il tempo. Il secondo: il tempo non ha avuto né inizio, né fine, quindi non c'è stato alcun Big Bang. Il terzo: la sezione spaziale dell'Universo è paragonabile ad una sfera a più di tre dimensioni, un'immagine inconcepibile con la fantasia umana, ma che si spiega solo matematicamente. Il quarto, infine: l'Universo vede momenti di accelerazione e decelerazione nella sua espansione.

L'ipotesi di Shu vede da una nuova prospettiva le entità che stanno alla base dell'Universo, in quanto il tempo e lo spazio si possono convertire l'uno nell'altro con la velocità della luce come fattore di conversione. La massa e la lunghezza sono anch'esse intercambiabili: la conversione dipende dalla "costante gravitazionale", che è variabile nel tempo, e dalla velocità della luce, anch'essa variabile. Secondo questa nuova complessa visione, quando l'Universo è in espansione il tempo si converte in spazio e la massa in lunghezza. Quando l'Universo si contrae avviene il contrario.

"Nella mia visione dell'Universo la velocità della luce è un fattore di conversione tra il tempo e lo spazio, in quanto è semplicemente una delle proprietà della geometria dello spazio-tempo", spiega Shu, il quale continua: "Poiché l'Universo è in espansione si può ipotizzare che in fattore di conversione vari in rapporto a tale espansione e dunque la velocità della luce varia con il tempo cosmico".

Questa nuova concezione del cosmo in cui viviamo, tra l'altro, dà modo di spiegare la sua espansione senza ricorrere all'"energia oscura" che, secondo i canoni attuali, compone il 73% dell'Universo (il 23% è materia oscura e solo il 4% è materia ordinaria, quella di cui sono composte le stelle, i pianeti e tutto l'Universo visibile). Dell'energia oscura non si sa nulla e rimane il più grande mistero per gli scienziati.

Alcune critiche, tuttavia, sono già state mosse alla nuova teoria. Le più vigorose vengono da Michael Drinkwater, astronomo alla Univesity of Queelsland, il quale sottolinea come vi siano numerose prove che la velocità della luce è costante e non cambia con il tempo come sostiene Shu. La quantità di idrogeno, elio e altri elementi presenti nell'Universo, inoltre, sono coerenti con la nascita dell'Universo attraverso il Big Bang. Un'altra problematica riguarda la "radiazione cosmica di fondo" che, nel modello del Big Bang, corrisponde alla radiazione residua delle fasi iniziali della creazione dell'Universo e ne è considerata una conferma chiave. Shu è consapevole di queste controversie, ma secondo l'astrofisico è solo una questione di tempo e anch'esse troveranno una spiegazione nell'Universo infinito.

http://www.repubblica.it/scienze/201...verso-6015046/
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Old 04-08-2010, 14:34   #2
:dissident:
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Rilancio con questa:

Quote:
Are you the center of the Universe?

One topic which generated a lot of discussion at the Gravity and Cosmology meeting was the void model of the Universe. The basic argument is simple: the dark energy is an ugly addition to our cosmological standard model, with 70% of the energy density of the Universe some mysterious substance with weird properties. From a theoretical perspective, dark energy has the wrong density by many, many orders of magnitude, and worse, we may never be able to study it directly in the laboratory. Now suppose I told you I had a model which explained all of the observations, was based on general relativity, and appealed to no mysterious dark energy component (but still has dark matter, unfortunately). Sounds tempting, right? This is precisely what John Moffat, Chris Clarkson, Antonio Enea Romano, Chul-Moon Yoo, and others were advocating at the workshop (Kenji Tomita has also done a lot of work on this; the model has been around for decades). There’s one important caveat, however. The void model throws out the homogeneity and isotropy assumption. The Universe is now spherically symmetric, with a big hole in the middle. Even worse, we happen to be very, very close to the center of the hole.

ptolemyAs I discussed in a previous post, John Moffat argues that we shouldn’t be any more disturbed by this model than the standard model, because they’re both anti-Copernican: the void model in space, the standard model in time. As I discuss in that post, I’m not sure I completely agree with this. The fine tuning for the average void model is fairly involved. First, the matter density must be carefully set, as a function of radius, to agree with observation of the luminosity-distance relation. Then we have to be set down within roughly 1 Mpc of the center of the spherical void (which is at least a few Gpc on a side). If we were at a random spot in the Universe, there’s a probability of much less than 1 in 10 billion that we’d end up sufficiently close to the center of a void (assuming such voids existed). On the other hand, the standard Lambda CDM model of cosmology requires fine-tuning of the cosmological constant to a tiny, but non-zero number. To some this is unbearably ugly. But, at the end of the day, it’s just one additional, arbitrary number.

All this being said, what’s great about void models is that they aren’t just a philosophical alternative to the standard model. This is physics. There are measurements that can be done to differentiate (and possibly falsify) these models. Stebbins & Caldwell have come up with one particularly interesting approach, exploiting the fact that “random” observers in a void model see a different sky (and hence, a different CMB) from the one we do in our privileged position. It is surprising that a model so radically different from our standard model is still viable (although under pressure). Tests over the next few years are expected to distinguish these models, and we’ll know definitively whether we are at the center of the Universe.

http://blogs.discovermagazine.com/co...-the-universe/
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Old 05-08-2010, 13:20   #3
quelarion
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Originariamente inviato da Teox82 Guarda i messaggi
NESSUN inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l'Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang.

Nell'Universo di Shu sono quattro gli elementi in contrasto con l'attuale teoria dell'evoluzione del cosmo e che ne danno una nuova visione. Il primo: la velocità della luce e la "costante gravitazionale" non sono costanti, ma variano con il tempo. Il secondo: il tempo non ha avuto né inizio, né fine, quindi non c'è stato alcun Big Bang. Il terzo: la sezione spaziale dell'Universo è paragonabile ad una sfera a più di tre dimensioni, un'immagine inconcepibile con la fantasia umana, ma che si spiega solo matematicamente. Il quarto, infine: l'Universo vede momenti di accelerazione e decelerazione nella sua espansione.

L'ipotesi di Shu vede da una nuova prospettiva le entità che stanno alla base dell'Universo, in quanto il tempo e lo spazio si possono convertire l'uno nell'altro con la velocità della luce come fattore di conversione. La massa e la lunghezza sono anch'esse intercambiabili: la conversione dipende dalla "costante gravitazionale", che è variabile nel tempo, e dalla velocità della luce, anch'essa variabile. Secondo questa nuova complessa visione, quando l'Universo è in espansione il tempo si converte in spazio e la massa in lunghezza. Quando l'Universo si contrae avviene il contrario.

"Nella mia visione dell'Universo la velocità della luce è un fattore di conversione tra il tempo e lo spazio, in quanto è semplicemente una delle proprietà della geometria dello spazio-tempo", spiega Shu, il quale continua: "Poiché l'Universo è in espansione si può ipotizzare che in fattore di conversione vari in rapporto a tale espansione e dunque la velocità della luce varia con il tempo cosmico".

Questa nuova concezione del cosmo in cui viviamo, tra l'altro, dà modo di spiegare la sua espansione senza ricorrere all'"energia oscura" che, secondo i canoni attuali, compone il 73% dell'Universo (il 23% è materia oscura e solo il 4% è materia ordinaria, quella di cui sono composte le stelle, i pianeti e tutto l'Universo visibile). Dell'energia oscura non si sa nulla e rimane il più grande mistero per gli scienziati.

Alcune critiche, tuttavia, sono già state mosse alla nuova teoria. Le più vigorose vengono da Michael Drinkwater, astronomo alla Univesity of Queelsland, il quale sottolinea come vi siano numerose prove che la velocità della luce è costante e non cambia con il tempo come sostiene Shu. La quantità di idrogeno, elio e altri elementi presenti nell'Universo, inoltre, sono coerenti con la nascita dell'Universo attraverso il Big Bang. Un'altra problematica riguarda la "radiazione cosmica di fondo" che, nel modello del Big Bang, corrisponde alla radiazione residua delle fasi iniziali della creazione dell'Universo e ne è considerata una conferma chiave. Shu è consapevole di queste controversie, ma secondo l'astrofisico è solo una questione di tempo e anch'esse troveranno una spiegazione nell'Universo infinito.

http://www.repubblica.it/scienze/201...verso-6015046/
come al solito quando si scrive di queste cose sui giornali si finisce sempre per fare sensazionalismo...
Tra l'altro ci sono modelli e modelli in cui il Big Bang viene evitato, come ad esempio in Loop Quantum Cosmology, dove raggiunta una lunghezza minima in seguito a una contrazione, l'universo si espande nuovamente.
Ed é vero che la radiazione cosmica di fondo si spiega soltanto con un passaggio di fase dell'universo, che implica uno stato ad alta densitá ed alta energia.

Comunque mi sono andato a cercare l'articolo del tizio in questione, che si trova su www.arxiv.org , l'ho scaricato... ed é scritto in Word
Ora gli do una letta e vediamo...
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Old 05-08-2010, 17:07   #4
quelarion
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a me pare piuttosto fuffoso.
In pratica dice che la costante di newton e la velocitá della luce variano col tempo, ma hanno un rapporto costante... magicamente.
Poi ci infila la densitá di materia come un parametro fondamentale.

Boh, ci sono parecchie scelte arbitrarie, sembra quasi farsi tornare tutto aggiustando le cose.

Preoccupazione: tutto funziona con delle espressioni 1/ro', dove ro' é la derivata temporale della densitá di materia.
In questo modo il modello schiatta in assenza di materia. Sta cosa non mi piace!
quelarion è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-08-2010, 19:14   #5
Charonte
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prende soldi per sparare queste cose random?
perchè altrimenti mi ci metto pure io a sparare sentenze, tanto non sono comprovabili.
Charonte è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-08-2010, 10:03   #6
quelarion
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Originariamente inviato da Charonte Guarda i messaggi
prende soldi per sparare queste cose random?
perchè altrimenti mi ci metto pure io a sparare sentenze, tanto non sono comprovabili.
Non é che siano cosí random... ha scritto un articolo e l'ha messo online, tanto di cappello. Poi é tutto da vedere se quello che ha scritto é giusto o no.
Io dico che viste le ipotesi piuttosto arbitrarie che fá non mi sorprenderebbe se il risultato fosse sbagliato e pesantemente influenzato proprio da questa arbitrarietá.

Ad ogni modo lavora ad un istituto di statistica di Taiwan, quindi i soldi li prende per fare altro e questo é una specie di hobby.
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Old 06-08-2010, 10:27   #7
D.O.S.
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Messaggi: 1022
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Originariamente inviato da quelarion Guarda i messaggi

Ad ogni modo lavora ad un istituto di statistica di Taiwan, quindi i soldi li prende per fare altro e questo é una specie di hobby.
quindi il giornalista di repubblica ha preso la prima teoria strampalata sparata fuori dal primo non addetto ai lavori e ne ha ricavato un articolo ...........

veramente incredibbbile a dirsi
D.O.S. è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-08-2010, 13:11   #8
quelarion
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Messaggi: 538
Quote:
Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
quindi il giornalista di repubblica ha preso la prima teoria strampalata sparata fuori dal primo non addetto ai lavori e ne ha ricavato un articolo ...........

veramente incredibbbile a dirsi
Infatti é questo quello che stupisce... cioé, non stupisce poi piú di tanto.
Vorrei sapere peró come l'ha trovato questo articolo... forse é andato per il primo titolo facile che ha trovato, ma ogni giorno escono decine e decine di articoli nuovi, quindi deve aver controllato con cura.
quelarion è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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