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#1 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Bergamo
Messaggi: 35
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Due lezioni al centrosinistra
Due sono le lezioni che arrivano ai partiti di centrosinistra dalle recenti elezioni: una lezione per l’Europa ed una per l’Italia. Riguardo all’Europa la batosta complessiva dei socialisti è stata troppo ampia e diffusa per non obbligare a ripensare al semplice interrogativo se essi siano in grado di fare avanzare da soli il complesso compito del riformismo europeo.
I dubbi nascono anche dal fatto che questa diffusa disfatta avviene in un momento di grave crisi economica con profondi disagi concentrati soprattutto nelle categorie tradizionalmente rappresentate dagli stessi partiti socialisti, a partire dai lavoratori di più basso livello e dai precari. Qualche anno fa l’idea di pensare ad una nuova alleanza fra i progressisti (chiamata forse troppo pomposamente ulivo mondiale) era stata scartata come una proposta fuori dalla storia. Ho paura che quest’idea nella storia ci debba ritornare, almeno per aiutare a rielaborare le proposte che i diversi partiti socialisti hanno presentato ai loro elettori. E ci debba ritornare con una forte e coraggiosa politica europea. Abbiamo infatti assistito ad elezioni europee nelle quali le tesi degli euroscettici erano chiarissime, mentre le voci dei filo-europei erano flebili e non si concretizzavano in proposte precise. La lezione per il centrosinistra italiano è altrettanto chiara, anche se maggiormente scontata in quanto i danni della frammentazione si erano già resi evidenti nelle precedenti contese elettorali. Per il Partito Democratico in particolare il risultato, soprattutto mettendolo a confronto con le cattive previsioni e con il relativo flop del Pdl,è stato abbastanza buono da garantire la durata del partito stesso. Ma è stato abbastanza cattivo per obbligare a quel grande dibattito ideologico e programmatico di cui un nuovo partito ha assolutamente bisogno. E che è finora mancato. Insomma la lezione europea e la lezione italiana si intrecciano fra di loro e rendono necessario un rinnovamento radicale. Romano Prodi. http://www.ilmessaggero.it/articolo_...pl=N&desc_sez= Che ne dite? Si può fare il rinnovamento radicale, inserendo tutte le componenti della sinistra? Ultima modifica di StefAno Giammarco : 11-06-2009 alle 01:36. Motivo: Con un lik e la firma per esteso è decisamente meglio |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Città: Roma
Messaggi: 2620
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E come fai a portare dentro la sinistra, che manco da sola riesce a unirsi, figuriamoci se oltre ad unirsi riesce pure ad amalgamarsi dentro il PD, visto come il fumo negli occhi...
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
Messaggi: 888
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mah...io mi sento gia' piu' sicuro e sto bene cosi'.....
anzi stasera mi hanno dato l'aumento da 800€ al mese a 3500€ ciao |
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1022
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parli di rinnovamento radicale e sostieni la maggioranza del berlusca ??
![]() a nome di tutti i progressisti sinistrati ti ringrazio per i tuoi lungimiranti consigli
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#5 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2007
Messaggi: 7806
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#6 | ||
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Bergamo
Messaggi: 35
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#7 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 537
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Ma i progressisti in Italia quali sarebbero?
Quelli delle radici giudaico cristiane? Quelli con le falci e martelli? Quelli dell'italia etnicamente padana? quelli del family day? |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1022
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#9 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Bergamo
Messaggi: 35
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Esatto,sono tutti questi che hanno voglia del "progresso", certo trovare temi in cui la pensino allo stesso modo è difficile, ma è una strada da percorrere.
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