Creare una nuova generazione di ingegneri: il sogno di BQ, finanziato coi telefoni di oggi

Creare una nuova generazione di ingegneri: il sogno di BQ, finanziato coi telefoni di oggi

Il sogno degli ingegneri di BQ non è quello di creare il telefono perfetto, ma di cambiare radicalmente il panorama spagnolo ed europeo, facendo tornare il sistema di formazione in linea con le esigenze di un mondo sempre più tecnologico e basato su dispositivi miniaturizzati. Due i pilastri: il movimento dei maker e l'educazione tecnica nelle scuole

di pubblicato il nel canale Telefonia
BQ
 

Fare i conti con l'ignoranza tecnica europea

"In Europa non siamo più capaci di costruire da soli alcuni degli oggetti che risultano fondamentali per la nostra vita quotidiana" è stato il rendersi conto di questo fatto che ha spinto, ormai più di dieci anni fa, un gruppo di ingegneri spagnoli a gettarsi a capofitto nella creazione di una nuova azienda in grado di riportare in patria (e in Europa quindi) la manifattura di alcuni mattoni fondamentali della nostra vita digitale. "Usciti dalla scuola, mettendo insieme le nostre forze di ingegneri freschi di laurea non eravamo tecnicamente capaci di costruire un oggetto complesso come un telefono, mentre i nostri equivalenti cinesi lo sono": partendo da quest'altro assunto il gruppo spagnolo si è messo di buona lena a imparare tutto quello che serve per pensare, progettare, costruire, assemblare prodotti dal cuore tecnologico, anche sfruttando le conoscenze industriali dei distretti cinesi, dove hanno aperto nei primi anni della loro avventura una propria fabbrica. È così che ha raccontato la genesi di quella che è ora BQ Rodrigo del Prado, attuale Direttore Generale Aggiunto.

Tutto ha avuto inizio con delle semplici chiavette USB, la cui caratteristica fondamentale era quella di poter essere disegnate, progettate (e poi in seguito anche costruite, con il trasferimento della fabbrica in madrepatria) in Spagna, con grandi possibilità di personalizzazione in base alle esigenze del cliente, caratteristica che valse all'azienda un forte successo. Un volta consolidato il business delle memorie USB il team decise di provare ad esplorare, grazie alle competenze ingegneristiche maturate dall'esperienza, la progettazione e costruzione di altri tipi di dispositivi digitali. Era il momento del primo boom degli ebook reader e nacque BooQ, che presto divenne un best-seller della categoria sul mercato spagnolo. La sfida successiva fu l'evoluzione naturale del lettore digitale di libri, il tablet: proprio da qui, dalla contrazione di BooQ in BQ nacque, assieme al nome del tablet, il nome attuale dell'azienda, con un prodotto che bissò il successo dell'ebook reader. In pochi passi siamo arrivati al presente di BQ che, dopo i tablet, è passata alla grande sfida degli smartphone, mercato dalle grandi potenzialità, caratterizzato da elevati volumi, ma anche da un concorrenza spietata.

In questo settore BQ crede di avere, grazie al controllo completo della produzione, dal design, all'ingegnerizzazione, dalla vendita, fino ad arrivare al servizio post-vendita, importanti carte da giocare e alcuni tratti distintivi rispetto alla concorrenza. Pur operando nel segmento degli smartphone abbordabili (tra i 100 e i 300 euro) BQ promette componenti di qualità, prodotti di grande resistenza e soprattutto un servizio clienti che sa esattamente come risolvere i problemi dei clienti. L'offerta degli smartphone e tablet BQ arriva ora ufficialmente anche in Italia, con una gamma sufficientemente variegata e soprattutto con l'elemento differenziante di avere a catalogo anche una proposta con un sistema operativo alternativo al duopolio Android-Apple (con Windows Phone terzo incomodo): Ubuntu.

BQ Aquaris E Ubuntu Edition è il telefono con cui il marchio spagnolo ha fatto più parlare di sé a livello globale, ma è soprattutto con la rinnovata gamma Dual SIM 4G Android Lollipop che il produttore punta a fare breccia nel nostro mercato. Il nuovo Aquaris M è declinato in diverse versioni: quella di ingresso è Aquaris M 4.5, basato su piattaforma Mediatek MT6735M, con CPU Quad Core A53 fino a 1GHz, GPU Adreno Mali T720-MP1 e 2GB di RAM. Il resto della scheda tecnica parla di display IPS qHD (960x540 pixel) da 4,5 pollici con tecnologia Quantum Color +, oltre a fotocamere da 8 e 5 megapixel. Il prezzo del terminale parte da 189,90€ con memoria da 16GB.

BQ Aquaris M5 e M5,5 fanno invece leva su una piattaforma Qualcomm Snapdragon 615, con CPU Octa Core A53 fino a 1,5GHz, GPU Adreno 405 da 550MHz, 2GB di RAM, fotocamera posteriore con sensore Sony IMX214 da 13 megapixel f/2.0, fotocamera frontale da 5 megapixel. In entrambi i casi il display IPS con tecnologia Quantum Color + ha una risoluzione Full HD, ma come reso evidente dal nome adotta in un caso diagonale 5" e nell'altro 5,5". Tra i due cambia anche la capacità di coprire lo spettro cromatico NTSC, pari all'85% sul taglio più piccolo e che sale all'89% nel caso del fratello più grande. Prezzi a partire da 279,90€ con memoria integrata da 16GB.

In gamma c'è anche un tablet con processore Intel Atom Z3735F e Android 4.4 KitKat, BQ Edison 3 Mini. Caratterizzato da spessore di 8,7mm e peso di 390 grammi, ha un display HD da 8" e viene proposto al prezzo di 169,90€.

 
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