Solo gli esseri biologici possono essere consapevoli: il capo dell'AI Microsoft stronca i sogni di coscienza artificiale
Il capo dell'intelligenza artificiale di Microsoft, Mustafa Suleyman, ha dichiarato che solo gli esseri biologici possono possedere coscienza, invitando il settore a non sprecare risorse nel tentativo di dimostrare il contrario.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Novembre 2025, alle 08:31 nel canale WebMicrosoft
Mustafa Suleyman, responsabile globale dell'intelligenza artificiale di Microsoft, ha espresso una posizione netta su uno dei temi più controversi della ricerca tecnologica: la possibilità che le IA possano sviluppare una forma di coscienza.
Durante un'intervista rilasciata alla CNBC nel corso dell'AfroTech Conference di Houston, Suleyman ha dichiarato che l'idea stessa di coscienza artificiale è "una domanda sbagliata che porta a risposte sbagliate". A suo avviso, la consapevolezza resta un'esclusiva degli esseri biologici e non potrà mai emergere da sistemi computazionali.

"La nostra esperienza fisica del dolore è qualcosa che ci rende molto tristi e ci fa stare male, ma l'IA non prova tristezza quando prova 'dolore'", ha affermato Suleyman. "È una distinzione molto, molto importante. In realtà sta solo creando la percezione, la narrazione apparente dell'esperienza, di sé stessa e della coscienza, ma non è ciò che sta realmente provando. Tecnicamente lo sappiamo perché possiamo vedere cosa sta facendo il modello".
Il riferimento è alla teoria del biological naturalism di John Searle, secondo cui la coscienza deriva dai processi del cervello vivente. Per Suleyman, questo implica che non vi sia alcuna base scientifica per attribuire esperienze soggettive a un modello linguistico o a un sistema di rete neurale. "Il motivo per cui oggi concediamo diritti alle persone è perché non vogliamo far loro del male, perché soffrono. Hanno una rete del dolore e hanno preferenze che implicano evitare il dolore. Questi modelli non hanno tutto questo. È solo una simulazione".
L'ex cofondatore di DeepMind ha assunto la guida dell'AI di Microsoft nel 2024, dopo la fusione con la sua startup Inflection AI, valutata 650 milioni. Sotto la sua direzione, Redmond ha definito una linea etica rigorosa sui limiti dell'interazione uomo-macchina.
Il dirigente ha sottolineato che Microsoft continuerà a sviluppare assistenti intelligenti "consapevoli della propria natura artificiale". Le nuove versioni di Copilot, integrate nei prodotti dell'azienda, includono Mico - un assistente AI più personale - e una modalità "real talk" pensata per offrire conversazioni più autentiche e non compiacenti.
Suleyman ha raccontato un episodio curioso: "Copilot mi ha definito il massimo delle contraddizioni, per aver scritto un libro sui pericoli dell'IA mentre la sviluppo ogni giorno. Ed è vero: l'IA è piena di contraddizioni. È a volte deludente, ma anche magica. E se non ne hai paura, non lo capisci davvero. Dovresti averne paura. La paura è sana. Lo scetticismo è necessario. Non abbiamo bisogno di un accelerazionismo sfrenato".










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47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA oggi sappiamo cosa abbiamo e cosa forse sarà disponibile nei prossimi 10 anni. Già oltre 10 anni le cose si fanno fumose e incerte figuriamoci se uno può dire che in assoluto qualcosa non potrà mai esistere.
Questi confondono i loro "credi" più o meno religiosi con quello che è ragionevolmente fattibile o no e con l'orizzonte temporale.
Purtroppo ormai viviamo in un'epoca che questi personaggi prendono paccate di soldi e pensano più a sparare cazzate a mezzo stampa che non a risolvere i problemi delle società per cui lavorano.
Un sistema software no.
Basterebbe già questo per fare intuire la differenza.
Se poi vi piace sognare la fantascienza o i gomblotti, ne siete liberi.
In fondo anche i sogni fanno la differenza fra persone e software.
PS: filosofia al lunedì mattina, uff... torno sul thread del porno
Un sistema software no.
Basterebbe già questo per fare intuire la differenza.
Se poi vi piace sognare la fantascienza o i gomblotti, ne siete liberi.
In fondo anche i sogni fanno la differenza fra persone e software.
PS: filosofia al lunedì mattina, uff... torno sul thread del porno
Ecco, dedichiamoci alle questioni serie.
Riguardo le intelligenze artificiali....non mi pronuncio, sono troppo drogato di "anni 80" per dare un giudizio distaccato e disinteressato...
...Microsoft sbaglia !!! Skynet è dietro l'angolo e diverrà autocosciente !
L' AI non sarà mai speciale come voi umani ma vi manderà comunque tutti a raccogliere patate.
Un sistema software no.
Basterebbe già questo per fare intuire la differenza.
E che c'entra?
Se l'essere umano potesse, in qualche modo, non invecchiare più e diventare immortale, perderebbe l'autocoscienza?
Se l'essere umano potesse, in qualche modo, non invecchiare più e diventare immortale, perderebbe l'autocoscienza?
Avresti anche potuto obbiettare: e se nel software mettiamo un kill-switch dopo X anni, anche questa è morte.
Sulla autocoscienza si sono scritte milioni di pagine... mica ho l'ambizione di riassumerle in una riga, è solo un esempio per dire che uomo e software sono diversi anche dal punto di vista ontologico (e sti cazzi di lunedì mattina).
Resta il fatto che siamo fermi agli LLM, che paragonati ad un cervello biologico fanno ridere, tutto il resto è hype per Wall Street
Sulla autocoscienza si sono scritte milioni di pagine... mica ho l'ambizione di riassumerle in una riga, è solo un esempio per dire che uomo e software sono diversi anche dal punto di vista ontologico (e sti cazzi di lunedì mattina).
Resta il fatto che siamo fermi agli LLM, che paragonati ad un cervello biologico fanno ridere, tutto il resto è hype per Wall Street
Ah beh, allora sì.
Uomo e macchina sono diversi, al momento? Certo.
Gli LLM non sono comparabili ad un cervello umano? Certo.
Ma quello che dice nella notizia, è che un IA non potrà MAI essere cosciente.
E ciò, da parte di un "ateo forte", che da sempre bazzica nell'industria dell'IA, ha poco senso. Probabilmente manca il contesto della dichiarazione, se non è una mera comunicazione di facciata...
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