Le battaglie legali potrebbero portare alla fine di WordPress

La battaglia legale tra Matt Mullenweg, co-fondatore di WordPress, e WP Engine rischia di compromettere il futuro della piattaforma. Accuse reciproche, un'ingiunzione preliminare e il timore di una chiusura definitiva scuotono la comunità globale degli utenti
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Gennaio 2025, alle 13:01 nel canale WebWordPress
Il panorama digitale globale è scosso da un conflitto legale che potrebbe mettere in discussione il futuro di WordPress. Al centro dello scontro ci sono Matt Mullenweg, co-fondatore del progetto open source, e WP Engine, uno dei principali fornitori di hosting per WordPress.
La disputa, iniziata con accuse di interferenze e concorrenza sleale, è sfociata in una serie di cause legali che potrebbero durare anni. Mullenweg ha dichiarato che le ripercussioni potrebbero essere drammatiche, arrivando persino a minacciare la sopravvivenza stessa di WordPress.org. "Le cause potrebbero trascinarsi fino al 2027, con costi che rischiano di compromettere la sostenibilità della piattaforma", ha affermato.
Un giudice federale ha già concesso a WP Engine un'ingiunzione preliminare, bloccando alcune delle mosse che aveva intrapreso Mullenweg, tra cui la limitazione dell'accesso alla piattaforma e l'introduzione di vincoli aggiuntivi per i clienti di WP Engine. Nella sua sentenza, il tribunale ha sottolineato che le azioni contestate potrebbero causare danni ingenti a WP Engine e alla sua clientela. Per questi motivi, si è ritenuto necessario l'intervento al fine di prevenire ulteriori problemi.
La comunità globale di WordPress, composta da sviluppatori, agenzie e aziende che dipendono dalla piattaforma per il loro lavoro quotidiano, ha espresso preoccupazione per l'instabilità generata dal conflitto. In un appello pubblico, un utente ha esortato Mullenweg a riconsiderare la sua posizione, vista l'importanza della stabilità e della collaborazione per il futuro dell'ecosistema.
Everything I’m doing is to defend the long term health of WordPress.
— Matt Mullenweg (@photomatt) January 13, 2025
The lawsuits can only be dropped by WPE, as they initiated them.
Anche il dibattito online è acceso. Sui social e sui forum dedicati, molti utenti stanno valutando alternative come Drupal o ClassicPress, mentre altri auspicano una rapida risoluzione per evitare ripercussioni su migliaia di imprese che si affidano a WordPress quotidianamente.
Tra gli altri aspetti, il conflitto legale solleva interrogativi più ampi sulla sostenibilità dei progetti open source su cui si basano molte infrastrutture digitali moderne. Resta da vedere se le parti coinvolte riusciranno a trovare un compromesso per preservare uno degli strumenti più iconici del web.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodici molto bene, il nome non è affatto importante, quello che è davvero importante sono le migliaia di contributors che scrivono codice, fixano i bug, tappano le falle, e le centinaia di migliaia di sviluppatori e webdesigner che lo utilizzano.
è la community che fa un progetto open source, se la community si divide e sciama in mille sottoprogetti e fork, ciascuno senza la massa critica per essere davvero rilevante, il progetto open source muore
per la salute dell'ecosistema è molto importante che la community si spezzetti meno possibile se (quando?) il progetto wordpress verrà abbandonato in favore di un fork
Allora...
Joomla e Drupal ....Il vero succo della diatriba sono le mancate donazioni e, unpopular opinion, ha ragione WP engine.
O fai una versione community e una enterprise come fanno molti progetti open-source oppure non vedo dove WP engine sarebbe legalmente in torto.
Eticamente sarebbe corretto che un minimo di riconoscimento WP engine lo desse a WordPress foundation anche perché non è di certo il più economico sul mercato.
Nel punto in cui usa un marchio coperto da copyright senza averne i diritti...
Forse ti sei perso un pezzo.
No, non me lo sono perso.
Ma descrive solo l'ambiguità della sigla WP.
Se leggi uno qualsiasi degli articoli che hanno parlato della faccenda nei mesi scorsi, il termine "Wordpress" veniva utilizzato nei claim della società, ed era stata inviata loro una intimazione di smettere di usare il termine nei loro prodotti.
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