Google Gemma 3 ufficiale: è il modello AI più potente da usare con una singola GPU

Gemma 3 promette prestazioni di alto livello su una sola GPU, supportando oltre 140 lingue e offrendo strumenti avanzati per sviluppatori e ricercatori. L'ecosistema Gemmaverse, secondo l'azienda, continua a espandersi con nuove opportunità.
di Nino Grasso pubblicata il 13 Marzo 2025, alle 09:51 nel canale WebGoogleGoogle Cloud
Google ha annunciato Gemma 3, l'ultima evoluzione della sua famiglia di modelli di intelligenza artificiale, progettata per garantire performance elevate su una singola GPU o TPU. Questo modello si distingue per la sua capacità di operare su dispositivi di diverse dimensioni, dai telefoni cellulari alle workstation ad alte prestazioni. Con un supporto pre-addestrato per oltre 140 lingue e una finestra di contesto estesa a 128k-token, offre soluzioni versatili per analisi testuali e visive.
Il nuovo modello firmato Big G è stato ottimizzato per le GPU NVIDIA e hardware AI dedicato, come ad esempio le TPU di Google Cloud e si integra anche con le GPU AMD attraverso lo stack open-source ROCm. Si propone, quindi, come soluzione ideale per sviluppatori che necessitano di prestazioni elevate senza costi infrastrutturali proibitivi. Inoltre, il sistema è stato valutato nella classifica di Chatbot Arena, dove ha ottenuto un punteggio Elo inferiore solo a DeepSeek R1, ma utilizzando solo una GPU NVIDIA H100 rispetto alle GPU multiple sfruttate da parte dei concorrenti.
Google Gemma 3 promette risultati sorprendenti usando solo una GPU
Secondo Google, Gemma 3 supera concorrenti come Llama-405B e DeepSeek-V3 in test comparativi e introduce un codificatore di visione capace di gestire immagini ad alta risoluzione e formati non quadrati, ampliando così le possibilità per applicazioni che richiedono elaborazione visiva avanzata. Per garantire un utilizzo responsabile dell'intelligenza artificiale, Google ha implementato rigorosi protocolli di sicurezza durante lo sviluppo del modello e ha eseguito una approfondita valutazione dei rischi utilizzando test specifici per prevenire usi impropri nella creazione di contenuti dannosi.
In parallelo al lancio di Gemma 3, è stato introdotto ShieldGemma 2, un classificatore di sicurezza delle immagini progettato per identificare contenuti espliciti, violenti o pericolosi. Lo strumento è pensato per offrire agli sviluppatori la possibilità di personalizzare i parametri di sicurezza in base alle esigenze delle loro applicazioni. Per favorire l'adozione del nuovo modello, Google mette a disposizione crediti Google Cloud agli sviluppatori e offre $10.000 in crediti ai ricercatori accademici attraverso il programma dedicato a Gemma 3. Le candidature sono aperte da oggi e rimarranno disponibili per quattro settimane.
Gemma 3 integra inoltre strumenti popolari come la libreria Hugging Face Transformers, PyTorch e Google AI Studio, in modo da facilitare la personalizzazione del modello secondo le esigenze specifiche degli utenti. Gli sviluppatori possono scaricare i modelli da piattaforme come Kaggle o Ollama e utilizzarli su diverse infrastrutture hardware. Il colosso di Mountain View ha anche annunciato che l'ecosistema Gemmaverse continua a crescere grazie alla comunità globale che ha già creato oltre 60.000 varianti del modello Gemma. Tra gli esempi più significativi troviamo SEA-LION v3, che favorisce la comunicazione tra lingue del Sud-est asiatico, e OmniAudio di Nexa AI, che porta capacità avanzate di elaborazione audio sui dispositivi degli utenti.
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