È fallita Royole, quella del primo smartphone pieghevole. A chi vanno i macchinari per gli AMOLED flessibili?

È fallita Royole, quella del primo smartphone pieghevole. A chi vanno i macchinari per gli AMOLED flessibili?

Divenuta famosa per avere mostrato al mondo il primo smartphone pieghevole, Royole non è mai riuscita a capitalizzare la propria invenzione, finendo recentemente in bancarotta. Chi si è aggiudicato all'asta i macchinari per la produzione di pannelli AMOLED flessibili?

di pubblicata il , alle 16:47 nel canale Telefonia
Royole
 

I più appassionati del mondo mobile ricorderanno certamente il nome, ma potrebbe essere sconosciuto ai più. Parliamo di Royole, azienda cinese, con sede anche negli USA, diventata famosa per avere prodotto il capostipite di tutti gli smartphone pieghevoli, Royole FlexPai.

Royole FlexPai: l'azienda è fallita

Presentato al grande pubblico nell'edizione 2019 del CES, evento in cui eravamo riusciti anche a vederlo dal vivo:

Caratterizzato da uno schermo AMOLED da 7,8 pollici che si ripiegava verso l'esterno (per non accentuare troppo la curvatura), il prodotto ha faticato a trovare estimatori e arrivare alla produzione di massa. Non ha nemmeno rappresentato per l'azienda il trampolino di lancio per diventare fornitore della parte display per altri marchi. Nel 2020 l'azienda ci aveva riprovato con una seconda generazione 5G, ma senza ottenere risultati migliori.

Royole FlexPai: l'azienda è fallita

L'azienda è poi fallita, dichiarando bancarotta poco più di un mese fa, ma è interessante dare uno sguardo alla procedura fallimentare, soprattutto perché Royole ha un'eredità non da poco in termini di esperienza, macchinari e fabbriche per la produzione di schermi AMOLED flessibili.

Secondo i bene informati sarebbe HKC l'azienda cinese che si è aggiudicata all'asta il materiale della fallita Royole, mettendo le mani non solo sui macchinari, ma anche sulle proprietà immobiliari e sugli stabilimenti.

HKC è uno dei principali produttori di schermi e dispositivi con tecnologia LCD. HKC è particolarmente nota per la produzione di monitor per computer e televisori, sia per il mercato consumer che per quello professionale con una penetrazione del 10% nel settore dei televisori e del 6,5% a livello di industria globale dei display.

Con il bagaglio tecnico ereditato da Royole, HKC potrebbe provare a ritagliarsi una nuova posizione, esplorando la produzione di pannelli AMOLED, anche in versione flessibile, che oggi trovano ampi sbocchi di mercato non solo in ambito mobile, ma anche in quello automotive.

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