ASUS ROG Harpe Ace Extreme: leggero come una piuma, solido come una roccia
Nelle ultime settimane abbiamo provato l'ASUS ROG Harpe Ace Extreme, una periferica ultraleggera con scocca realizzata in vera fibra di carbonio. Il costo è decisamente alto, ma è motivato da una dotazione di accessori completa e una qualità chiaramente indirizzata ai professionisti.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 10 Gennaio 2025, alle 17:10 nel canale PerifericheASUSROGgaming hardware
Nelle ultime settimane abbiamo avuto l'opportunità di provare l'ASUS ROG Harpe Ace Extreme, un mouse per giocatori competitivi decisamente particolare. A caratterizzarlo è la scocca realizzata interamente in fibra di carbonio insieme a un peso di soli 47 grammi.
Si tratta di una soluzione che va a posizionarsi in una fascia davvero alta. Con un prezzo di 280 euro, rappresenta quasi un device di lusso che non una normale periferica. Tuttavia, laddove la ASUS ROG Azoth Extreme non ci aveva colpito, il ROG Harpe Ace Extreme offre una vera e propria evoluzione per la scena competitiva ed eSport.
Un packaging coerente e lussuoso
Mentre la Azoth Extreme ci aveva lasciato un po' di amaro in bocca per la mancanza di alcuni accessori che caratterizzavano il primo modello, il ROG Harpe Ace Extreme offre una dotazione a dir poco ricca e interessante. All'interno della confezione, oltre al mouse, è presente un'ottima custodia rigida, estremamente compatta, ma che consente di alloggiare tutto il necessario: periferica, dongle, cavo USB, adattatore per il dongle e il Polling Rate Booster.
Ma non è tutto: una volta rimosso il cartoncino che supporta mouse e custodia troviamo un'altra scatolina. All'interno sono presenti il tradizionale libretto di garanzia, un manuale rapido, 2 set di piedini e un set di grip con adesivo 3M.
È interessante notare che i piedini di ricambio sono di due tipi: il primo è un set in PTFE che include due grandi piedini in sostituzione dei quattro preinstallati agli angoli. Il secondo, invece, vanta tre piedini in vetro temperato Gorilla Glass di cui due grandi come quelli in PTFE e uno centrale che circonda il sensore.
Non sono pochi i produttori di terze parti che realizzano piedini in vetro, soprattutto per i mouse della concorrenza. Tuttavia, chi si è imbattuto in soluzioni come SuperGlide sa benissimo che il feet centrale non è mai incluso.
Insomma, sul fronte della dotazione non possiamo che fare i complimenti ad ASUS poiché, a fronte di un prezzo indubbiamente elevato, viene fornito qualsiasi tipo di accessorio possibile – da considerare che i soli piedini in vetro hanno mediamente un prezzo attorno ai 30 euro.
Design
Il design dell'Harpe Ace Extreme è davvero particolare. Se la forma simmetrica non si discosta troppo da altri mouse superleggeri come G Pro X Superlight 2 di Logitech, la struttura si presenta completamente diversa. La scocca è realizzata completamente in vera fibra di carbonio, così come i due tasti principali completamente separati dal telaio.
La qualità costruttiva è evidente e la si nota in particolar modo dai bordi smussati dei pulsanti destro e sinistro. Il mouse trasmette una sensazione di solidità indiscutibile e possiamo garantirvi che danneggiare la scocca, anche solamente nella sua finitura, è un'impresa non da poco.
Proprio in merito alla finitura, al tatto la superficie trasmette la sensazione dei rivestimenti soft touch. Fortunatamente, si tratta di un rivestimento di qualità che non rischia di sfogliarsi e diventare appiccicoso nel tempo. Insomma, il touch and feel è davvero particolare e ci è piaciuto non poco. Al contrario, invece, la base si mostra piuttosto flessibile.
La dotazione dei pulsanti, in linea con questa categoria di periferiche, è essenziale. Oltre ai clic destro e sinistro a cui si aggiunge quello della rotella, il mouse dispone di soli due tasti laterali. Nella parte inferiore vi è l'interruttore di accensione/spegnimento, un pulsante per il cambio di risoluzione e uno per associare il mouse al dongle.
Prestazioni da primo della classe
Per quanto riguarda le performance è un mouse che trova davvero pochi rivali. Il sensore ottico ROG AimPoint Pro con i suoi 42.000 DPI di risoluzione e la tecnologia Track-on-Glass garantisce una precisione impareggiabile.
Ottimo il feedback degli interruttori che in questo caso sono i ROG Optical Micro Switch. La precisione e la reattività sono garantiti, a cui si aggiunge un feedback da interruttore meccanico piuttosto deciso. Anche la rotella, a differenza di altre soluzioni della stessa ASUS, è realizzata in maniera impeccabile: gli scatti sono precisi e il clic davvero molto stabile. Durante la nostra prova non ci sono mai state pressioni o una rotazioni involontaria della rotella.
Lo stesso possiamo dirlo perfino dei tasti laterali, nella maggior parte dei casi trascurati dai produttori. Il ROG Harpe Ace Extreme ha copritasti davvero solidi e il feedback è calibrato senza risultare troppo morbido. Su questo aspetto è chiaro dal primo utilizzo che ASUS ha concentrato gran parte del proprio lavoro e i risultati sono evidenti.
Parlando del Polling Rate Booster ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione. Innanzitutto, la differenza tra 1000 Hz e 8000 Hz è evidente. Il puntatore si sposta in maniera nettamente più fluida e la latenza si riduce praticamente a zero. È innegabile, quindi, che in ambito competitivo e professionale vi sia un vantaggio netto.
Tuttavia, l'impatto sulla CPU non è del tutto trascurabile così come quello sulla batteria che riduce notevolmente l'autonomia. Il polling rate può essere impostato manualmente con Armoury Crate, per cui è bene tenerne conto ogni volta che facciamo un utilizzo del mouse diverso dal gaming.
Batteria e connettività
Il ROG Harpe Ace Extreme vanta tre metodi di connessione: Wi-Fi a 2,4 GHz, Bluetooth e cablata tramite cavo USB Type-C. In fase di gioco, oltre che con il cavo, la scelta migliore è la connessione a 2,4 GHz. A tal proposito, il dongle ROG Omni Receiver non solo non ha mostrato alcuna esitazione, ma ci ha consentito di collegare entrambe le periferiche (Harpe Ace Extreme e Azot Extreme) risparmiandoci una porta USB.
La connessione tramite Bluetooth funziona decisamente bene, ma è innegabile che la latenza si faccia più evidente. Si tratta tuttavia dell'alternativa ideale quando si utilizza il mouse in ambito produttivo. In questo modo sarà possibile ridurre drasticamente il consumo della batteria rispetto alla connettività wireless con polling rate a 8000 Hz.
Parlando di batteria, ASUS dichiara un'autonomia di 53 ore con illuminazione attiva facendo riferimento a un polling rate di 1000 Hz. A 8000 Hz, l'autonomia arriva praticamente a dimezzarsi: durante la nostra prova il mouse ha fornito poco più di 26 ore di funzionamento.
Naturalmente, molto dipende da quanto e come viene utilizzato il mouse, ma dedicandolo alle sole sessioni di gioco con una media di quattro ore al giorno, anche a 8000 Hz riesce a coprire circa una settimana di utilizzo.
Tenendo in considerazione che, per mantenere il peso più basso possibile ASUS ha optato per una batteria compatta, dobbiamo ammettere che tutto sommato l'autonomia è più che soddisfacente.
Personalizzazione
Come per l'intera gamma di periferiche ROG, anche Harpe Ace Extreme si affida ad Armoury Crate per la personalizzazione. Dal software è possibile configurare la risoluzione del sensore e impostare fino a 5 diversi livelli tra i quali variare attraverso il pulsante DPI posto alla base.
Come per gli altri mouse della gamma, anche il ROG Harpe Ace Extreme consente di separare i livelli di risoluzione per l'asse verticale e orizzontale, una funzionalità utile soprattutto per gestire il rinculo delle armi negli FPS.
Tuttavia, uno dei motivi per cui Armoury Crate si rende necessario è la regolazione del polling rate. Da qui è possibile scegliere tra quattro diversi livelli (1000, 2000, 4000 e 8000 Hz), il che consente di trovare un compromesso tra reattività e consumo di batteria o variare da un livello all'altro per ottimizzare la durata.
Come sempre, Armoury Crate è un software abbastanza impegnativo per il sistema e talvolta dispersivo. Tuttavia, le impostazioni del mouse così come la periferica stessa sono piuttosto essenziali e consentono di gestire il tutto in maniera sufficientemente intuitiva.
Conclusioni
Il ROG Harpe Ace Extreme è indubbiamente uno dei migliori, se non il migliore, mouse ultraleggero attualmente disponibile sul mercato. Le prestazioni sono eccellenti così come la qualità costruttiva e dei materiali. Se dal punto di vista estetico l'opinione è soggettiva, il feedback e le sensazioni al tatto sono oggettivamente di ottimo livello.
La solidità, il grip ottimo anche senza il nastro gommato e il peso rendono la periferica una scelta ideale per chi desidera ottenere un'esperienza di gioco competitiva di livello professionale.
Non è da meno la dotazione che mette a disposizione tutto il necessario per adattare il mouse a qualsiasi esigenza, partendo da una base ultraleggera per poi personalizzarlo a proprio piacimento.
In sintesi, il ROG Harpe Ace Extreme è davvero una periferica che si distingue da qualsiasi altra soluzione attualmente disponibile sul mercato capace di regalare soddisfazioni a qualsiasi tipo di giocatore.
Certo, il prezzo è decisamente elevato: 280 euro per il solo mouse sono una cifra davvero importante. Tuttavia, considerando l'offerta e la dotazione, non si discosta dalla fascia più alta del mercato. D'altronde, mentre altri produttori richiedono l'acquisto separato di specifici accessori (come i piedini in vetro o il booster per raggiungere gli 8000 Hz anche in wireless), ASUS propone un pacchetto decisamente completo.
In conclusione, se siete alla ricerca di un mouse all'avanguardia, con prestazioni competitive al vertice della categoria e che includa praticamente tutto ciò di cui potreste avere bisogno, dalla custodia ai piedini in vetro, allora il ROG Harpe Ace Extreme è una soluzione da prendere in seria considerazione.
7 Commenti
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Meno male che a me tra tutti, mi è sempre piaciuto UN SOLO mouse, il G402, che uso tutt'ora. E fortuna che lo vendono ancora (ed a poco), in caso dovesse rompersi.
ma arrivare a spendere 280€ boh non trovo motivo.
D'altronde questi mouse sono gli stessi di 10 anni fa. Cambiano i materiali, diventan piú leggeri, ci mettono un po' di marketing sopra, due lucine in piú... e puff, alzano di 200 euro.
E la gente li compra! Altrimenti non si spiegherebbe il perché continuino a farli!
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