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|  10-04-2004, 18:09 | #1 | 
| Member Iscritto dal: Apr 2003 
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				e bravo l'on Napolitano...del PDS
			 
		BERLINO - Giorgio Napolitano è stato pizzicato dall'emittente tedesca Rtl a fare la cresta sulle spese sostenute come eurodeputato. Per spostarsi da Roma a Bruxelles l'esponente ds ha acquistato un volo low cost il cui biglietto, secondo Rtl, viene offerto al pubblico al prezzo di 90 euro. Per la trasferta, però, Napolitano otterrà un indennizzo di 800 euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 80 per le spese per il taxi e 268 come indennità di missione. Gonfiare le spese di viaggio è prassi comune per gli onorevoli della Ue: un eurodeputato austriaco ha confessato di aver ottenuto un indennizzo di 1800 euro a fronte di una spesa di 174. Libero 10.4.2004 | 
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|  10-04-2004, 18:21 | #2 | |
| Senior Member Iscritto dal: Oct 2001 Città: Napoli @Fuorigrotta 
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				Re: e bravo l'on Napolitano...del PDS
			 Quote: 
 - ha chiesto un indennizzo di 800 € a fronte di una spesa documentata di 90€ ? - gode di un rimborso forfettario e non ha devoluto in beneficenza il restante ? -come sopra e non ha restituito a chi di dovere l'ammontare eccedente ? così come l'hai riportato è solo spazzatura... come d'altronde Libero ci ha abituati. Se puoi chiarire sarebbe utile, grazie 
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|  10-04-2004, 21:26 | #3 | 
| Member Iscritto dal: Apr 2003 
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		si capisce...ha fatto la cresta...!  Napolitano come kapo Schulz, fa la cresta di ENZO PIERGIANNI Per un volo Roma-Bruxelles di 90 euro, otterrà un rimborso di 800, più altri 80 per il taxi e 268 come indennità di missione BERLINO - Di tutto, di più. Nella rete dell'inquisitore Hans-Peter Martin non è finito solo il barbuto Martin Schulz approdato alla notorietà per lo scontro con Silvio Berlusconi al Parlamento Europeo nella seduta inaugurale del semestre italiano e promosso capolista del partito socialdemocratico tedesco (Spd) alle prossime elezioni europee. La Rimborsopoli scatenata dall'europarlamentare austriaco, spietato segugio a caccia di prove con micro- foni nascosti e microtelecamere, va oltre l'intrallazzo del gettone quotidiano di 262 euro di diaria incassato da una moltitudine di suoi colleghi anche nei giorni senza sedute a Strasburgo e Bruxelles. Fosse solo questo, dai conti fatti da Martin il salasso per le casse europee sarebbe limitato a poco meno di 2 milioni di euro, con una fetta di 5.500 euro in quota all'antiberlusconiano Schulz per le 21 firme abusive attribuitegli. Ma c'è dell'altro. L'eretico Martin, cacciato dal gruppo socialista non appena ha iniziato a scoprire gli altarini, dichiara di avere localizzato un altro inghippo, quello dei rimborsi di viaggio, una mazzata per il bilancio dell'Europarlamento e quindi per le tasche dei contribuenti europei. Martin è una miniera inesauribile, un fiume in piena che in nome dell'onestà e della trasparenza sarebbe capace di sfondare qualsiasi santuario e di prendersela anche col Padreterno. Così in alto, ancora non ha osato. Ma tra i suoi bersagli spicca il pur sempre altolocato diessino Giorgio Napolitano, presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo. Il canale tedesco Rtl imbeccato da Martin lo ha filmato all'aeroporto di Bruxelles. Cercavano un caso esemplare per mostrare a milioni di telespettatori come, sfruttando la cieca generosità dei regolamenti, gli e u ro d e p u t at i possano ricavare il massimo con una minima spesa. Lunedì 15 marzo Napolitano viene intrappolato da una troupe di Rtl all'aeroporto di Bruxelles appena sbarcato dal volo TV 703, partito da Roma, della Virgin Express, una di quelle nuove compagnie con cui si vola a basso prezzo. Nel servizio di Rtl una voce fuori campo attacca così: «Per il volo di sola andata da Roma a Bruxelles, egli (Napolitano) riceve un rimborso di circa 800 euro. La sera prima abbiamo guardato su Internet quanto costava quel volo: il prezzo, incluse tasse aeroportuali, era meno di 90 euro. Tirate le somme, il parlamentare con un solo volo ha avuto un guadagno netto superiore a 700 euro, soldi che entrano puliti nelle sue tasche». Cosa risponde Giorgio Napolitano? Boris Weber, inviato di Rtl a Bruxelles, l'ha tallonato nei corridoi dell'Europarlamento con microfono e telecamera spianati. Inutilmente. Una scena da "Striscia la notizia", mancava solo il tapiro. Un minuto e 30 secondi di immagini dal vivo con Napolitano, doppiopetto grigio sbottonato, sempre più sgusciante e incavolato nel vano tentativo di scrollarsi di dosso il curiosone teutonico. «I questori sono incaricati di fornire una risposta» alza la voce in inglese. «Ma sono quattrini dei contribuenti» gli ribatte ostinato l'inseguitore. «Io rispondo solo ai contribuenti italiani» cerca di zittirlo Napolitano. Weber lo molla solo quando Napolitano minaccia di chiamare la polizia. Che a Bruxelles va giù duro coi ficcanaso della stampa. Recentissimo il caso del corrispondente di Stern, Hans-Martin Tillack, al quale hanno perquisito casa e ufficio portandogli via tutto l'archivio per scoprire i suoi sgraditi informatori nei Palazzi comunitari. Scomparso Napolitano dal teleschermo, di lui si continua a parlare in diretta nello studio di Rtl a Colonia. Stavolta, accanto all'immancabile Martin e al popolare moderatore della trasmissione Gunther Jauch, siede un quarantenne brizzolato con l'accento bavarese. Si chiama Michael Jaeger, segretario generale della Taxpayers Association of Europe, il quale boccia subito l'idea di Napolitano di sentirsi responsabile esclusivamente nei confronti dei contribuenti italiani. «La Germania è il principale finanziatore dell'Europa comunitaria, paga da sola il 25% - è inesorabile l'alfiere dei contribuenti europei - Il sistema lo consente, ma è uno scandalo, uno schiaffo a tutti i contribuenti europei, una truffa su cui occorre indagare». Non è finita. Martin ci tiene a spiegare alla platea televisiva che i conti nelle tasche di Napolitano fatti nel servizio sono incompleti poichè bisogna aggiungere per ogni volo 80 euro di rimborso per taxi e 268 euro della cosiddetta indennità di distanza pagata per viaggi superiori ai mille chilometri come Roma-Bruxelles o Vienna-Bruxelles. Poi tira fuori dal taschino il talloncino di una carta d'imbarco e spara l'ultimo colpo in canna: «Questo vale per me 1.800 euro perchè il rimborso del viaggio aereo Vienna-Bruxelles viene fatto sulla base della tariffa più costosa di una compagnia di linea con l'aggiuntà dei taxi e della distanza. Io però con un volo economico ho speso solo 174 euro e ne ho guadagnati così più di 1.600». Evviva la sincerità.   | 
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|  10-04-2004, 22:40 | #4 | 
| Senior Member Iscritto dal: May 2001 
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		E' un'usanza diffusissima tra tutti i viaggiatori con rimborso spese.  Dai politici ai dirigenti, dai giornalisti ai medici.. il rimborso spesso è generoso, cosa si fa allora? Si fa economia sulle spese di viaggio e soggiorno, e si intasca la differenza.. se invece danno già biglietti e prenotazioni, si chiama la compagnia e si scambia 1 biglietto di prima con 3 di economica.. si telefona all'albergo chiedendo di aggiungere il terzo letto in camera.. e si portano via moglie e figlia per il weekend, viaggio spesato.   Ultima modifica di SaMu : 10-04-2004 alle 22:45. | 
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|  11-04-2004, 09:22 | #5 | 
| Member Iscritto dal: Dec 2003 
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		che figuraccia quersti politici del ppds
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|  11-04-2004, 09:24 | #6 | 
| Member Iscritto dal: Apr 2003 
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		hai proprio ragione    | 
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|  11-04-2004, 09:34 | #7 | 
| Senior Member Iscritto dal: May 2001 
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		Ciao Sconsy  se ti piace il genere, eccoti una chicca di qualche settimana fa. La frode parlamentare e i principi di Violante Il regolamento della Camera dice che per costituire gruppo parlamentare occorrono dieci deputati. I comunisti di Diliberto ne avevano nove: per ovviare, l'onorevole Claudio Franci è stato trasferito dal gruppo Ds a quello dei comunisti italiani. Dopo l'incidente occorso a Fassino, Franci voleva tornare a casa. Ieri però sull'Unità abbiamo letto una lettera di Violante a Franci: «ho sentito il parere della segreteria del partito e della presidenza del gruppo, ed hanno concordato con la mia opinione favorevole alla tua permanenza nella componente del Pdci». L'inganno continua. La legge elettorale prescrive che la lista, che non raggiunga il 4% dei voti, non elegga deputati. Legge elusa non solo dal Pdci, ma dai Verdi, dall'Udc, dalla Lega ecc. I parlamentari eletti nel maggioritario, sotto il simbolo della coalizione, vengono scorporati e collocati nei gruppi dei partiti che non hanno raggiunto il 4%. Se gli scorporati sono nove, si chiede in prestito un deputato di un altro gruppo, e così si ottengono i finanziamenti previsti dal regolamento. La frode è consumata pubblicamente ed è giustificata, da Violante, in nome di principi altissimi che lo spazio non mi consente di trascrivere. | 
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